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lunedì 14 febbraio 2011

T-RED dai giornali guai in vista per SEGRATE

prima l'articiolo uscito sul Giorno e di seguito quello su Libero

 DAL GIORNO

Scandalo T-red: rischio processo per sindaco e capo dei ghisa

L'indagine sullo scandalo T-red partì da Segrate, dove ora rischia il processo il sindaco Alessandrini, il capo e il vice dei vigili urbani
 Segrate, 15 febbraio 2011 - Appalti irregolari con cui sarebbero stati assegnati a due ditte l’installazione e la gestione dell’impianto che a semaforo rosso fa scattare la multa. C’è questo al centro della maxi inchiesta sui T-Red che ieri ha segnato un altro passo. Il procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo ha chiesto quattro archiviazioni e il rinvio a giudizio per 33 persone indagate a vario titolo di turbativa d’asta e in quattro casi di associazione a delinquere. Sotto la lente d’ingrandimento della Procura sono finiti 35 Comuni.
L’indagine partì da Segrate, con il primo sequestro dei T-Red: ora rischiano il processo il sindaco Adriano Alessandrini, il comandante dei vigili e il suo vice. I congegni elettronici avrebbero permesso al Comune di fare cassa in fretta, aumentando gli introiti di quasi due milioni e mezzo. «Dolosamente fissando in quattro secondi — si legge nella richiesta di rinvio a giudizio — il tempo di durata del giallo», senza modificare «l’impostazione di fabbrica del tempo di latenza»: un decimo di secondo tra il rosso e la rilevazione dell’infrazione «configurazione congiunta, questa, richiedente un tempo di reazione al fine di non incorrere nell’infrazione (..) non compatibile con le normali modalità di guida».
Sempre a Segrate l’amministratore unico della Citiesse e il direttore commerciale della Scae, le fornitrici, avrebbero turbato la gara d’appalto. Al comandante e vicecomandante della Polizia locale, secondo l’accusa, sarebbero state «preventivamente comunicate le specifiche tecniche da inserire nel bando di gara, tali da orientare la scelta esclusivamente sulle apparecchiature T-Red». Più o meno con le stesse modalità, sempre secondo la Procura, sarebbe poi stata truccato il bando indetto dal Comune di Paullo. Altra gara d’appalto ad essere turbata, sarebbe stata quella indetta dal Comune di Cinisello Balsamo nel dicembre 2006. L’«aiutino» in questa circostanza — sostiene il pm — sarebbe arrivato dal vicecomandante della Polizia locale.
Vicende ricostruite dalle indagini, che ora devono passare il vaglio del gup. Mentre proprio dalla Cassazione è arrivata la pronuncia che fa abbandonare le speranze agli automobilisti che, dopo il sequestro dei T-Red, non avevano esitato a fare ricorso ai giudici di pace per chiedere l’annullamento delle multe ricevute per essere passati con il rosso. La Suprema corte ha riabilitato gli apparecchi. Un’inchiesta della Procura di Verona aveva portato a molti sequestri: secondo l’accusa, nelle rilevazioni c’erano frequenti errori a causa di un «vizio» nella scheda che non era stata sottoposta all’omologazione del ministero dei Trasporti insieme con il prototipo dell’apparecchio T-Red. Ma dopo che già un primo parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici aveva escluso l’inganno, arriva il suggello della Cassazione che annulla il sequestro. A ventiquattro ore di distanza, la Procura di Milano porta avanti la vicenda T-Red sul fronte delle gare d’appalto che sarebbero state pilotate per piazzare i semafori.
http://www.ilgiorno.it/martesana/cronaca/2011/02/14/459217-scandalo_rischio_processo.shtml 
DA LIBERO  
Milano, 14 feb. - (Adnkronos) - Il procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo ha chiesto 4 archiviazioni e il rinvio a giudizio per 33 persone tra sindaci, comandanti di polizia locale, funzionari comunali e amministratori di due societa' coinvolte nell'ambito dell'inchiesta sui T-Red, gli apparecchi collegati ai semafori tarati in modo da fare piu' multe possibili. Le accuse sono di turbativa d'asta e, in quattro casi, di associazione per delinquere.
Le amministrazioni locali colpite dall'inchiesta in totale sono 35 e 14 di esse sono lombarde. Si trovano in provincia di Milano, Varese, Como, Cremona, Lodi e Mantova. Comuni come Paullo, Spino d'Adda, Cinisello Balsamo,Masate, Settala, Seveso, Albese con Cassano, Vertemate con Minoprio e altri. A Segrate, il comune da cui parti' l'inchiesta con il primo sequestro dei Tred, rischiano ora il processo il sindaco Adriano Alessandrini, il comandante dei vigili e il suo vice.
La Procura sostiene che a Segrate i t-red furono installati per permettere al Comune di fare 'cassa' in fretta, fissando "dolosamente il tempo di durata del giallo in quattro secondi" e aumentando in questo modo gli introiti di quasi due milioni e mezzo di euro. In questo caso viene contestato l'abuso d'ufficio in concorso e su istigazione del sindaco stesso.
http://www.libero-news.it/articolo.jsp?id=668786

1 commento:

Giuseppe Cricchio ha detto...

due milioni di entrate, dopo aver sistemato le casse, quello che avanza è piu che sufficente per le spese giudiziarie..