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mercoledì 20 aprile 2011

E NO CARO ALESSANDRINI SIAMO ALLE SOLITE.....

MA IL CORAGGIO DI DIRE LA VERITA' AI CITTADINI E NON PRENDERLI ANCORA IN GIRO QUANDO SARA' DIMOSTRATA?
Abbiamo letto con stupore e rabbia il trafiletto che riguarda la Brebemi e Tregarezzo, publicato dal Folio di oggi a firma del Sindaco.
Con stupore perchè si continua a dare speranze su un'impotetico spostamento del sedime stradale della Brebemi dietro le case dei cittadini di Tregarezzo.
Con rabbia, quando afferma """ Non appena avrò il proggetto esecutivo del tratto di strada che riguarda Segrate Chiederò ai cittadini di Tregarezzo-San Felice un incontro per Mostrarglielo"".

Con stupore perchè tutti sono consapevoli e sanno, che se andrà in  porto l'accordo con Ferrovie e tutti i soggetti interessati, la strada che li dietro  verrà costruita non sarà la Brebemi e servira a ben altro, servira come viabilità ordinaria per servire il nuovo intervento, per sfociare a Novegro e sulla Corelli, per portare ai nuovi uffici che sorgeranno inpetuosi, insomma a tutto ma non a far baipassare Tregarezzo dalla Brebemi.

Con rabbia perche, è gia un mese che noi abbiamo a disposizione il proggetto fornitoci "gentilmente" da Cal, che fra l'altro ha gia dichiarato che è esecutivo e immodificabile.
Sono dieci giorni che abbiamo dato ai rappresentanti di Tregarezzo le immagini del progetto, che fra l'altro a  nostro avviso, risulta ancor più peggiorativo di quello precedente.
Peggiorativo anche  per chi da Pioltello o da Segrate vorrà entrare in Brebemi, costretti a passare tutti insieme in un imbuto, o i cittadini di Tregarezzo che ora hanno un controviale quasi inutilizzato, mentre dopo quel controviale diverrà una trafficatissima viabilità ordinaria, dove pioltellesi e segratesi che non devono entrare in brebemi saranno inesorabilmente in coda.
Rabbia anche perchè sembra che il  sindaco habbia gia avvisato i Consiglieri Comunali di essere pronto a fargli visionare il progetto, non sapendo che ad alcuni di essi lo abbiamo gia fonito noi.

E allora di che progetto parla il Sindaco? e noi cittadini visto i trascorsi e le innumerevoli dichiarazioni che dicevano sempre il contrario delle precedenti, perchè dovremmo credergli?



































domenica 13 marzo 2011

PATTO DEI SINDACI PIOLTELLO ADERISCE E GLI ALTRI?

IL COMUNE DI PIOLTELLO ADERISCE AL 

Patto dei Sindaci       


IL PROGRAMMA UE
Nel febbraio del 2009 l'UE ha lanciato il Programma europeo denominato “Patto dei Sindaci” (Convenant of Mayors), dove gli Enti Locali assumono un ruolo di primo piano nello sviluppo della politica energetica dell’Unione, impegnandosi ad andare oltre l’obiettivo del 20% di riduzione di CO2 entro il 2020.
Con questo Programma, le Amministrazioni locali hanno la possibilità di agire “dal basso” e in modo mirato su tutti quei settori energivori di loro diretta competenza, come il comparto edilizio, i trasporti e l’informazione al cittadino.


IL COMUNE
Il Comune di Pioltello ha aderito a questa iniziativa e per attuare tale impegno, deve predisporre un ”Piano d'Azione per l’Energia Sostenibile” (PAES), nel quale sono stabiliti precisi obiettivi di riduzione delle emissioni per ogni settore e sono definite le misure e le politiche concrete che devono essere realizzate per raggiungere questi obiettivi. Come?
FASE A: elaborazione dell'inventario delle emissioni di CO2 (baseline), suddivise per settore (edifici pubblici, residenziali e commerciali, illuminazione pubblica, trasporto pubblico e privato, rifiuti, industria, etc) all'anno 2005;
FASE B: identificazione delle priorità di intervento, degli obiettivi di settore e delle relative azioni per la riduzione delle emissioni, attraverso un processo partecipato che coinvolga cittadini e stakeholders;
FASE C: predisposizione di un sistema di monitoraggio periodico delle azioni, al fine di verificare la conformità dei risultati con gli obiettivi previsti, e così adattare e migliorare il Piano d'Azione in itinere.


LE AZIONI
Molte sono le azioni che è possibile applicare per conseguire risparmi energetici e quindi minori emissioni di CO2 in ambito comunale:
  • Comune come consumatore. Il Comune è, innanzitutto, esso stesso un consumatore di energia. Così come sancito dalle Direttive comunitarie (2006/32/CE) l’Ente pubblico deve rivestire un ruolo esemplare al fine di diffondere presso la cittadinanza le buone pratiche adottate e, nel contempo, beneficiare dei relativi risparmi economici per disporre di nuove risorse da destinare ai servizi per il cittadino. Ecco come:
    - riqualificazione del patrimonio edilizio e utilizzo fonti rinnovabili
    - efficientamento dell'illuminazione pubblica, degli impianti semaforici e delle lampade votive
    - revisione dei contratti di fornitura (green public procurement)
    - rinnovo automezzi di servizio con veicoli a basso impatto ambientale
    - informazione, consulenza ed educazione al consumo, al fine di attivare investimenti e comportamenti in direzione dell’efficienza energetica:
* servizi di consulenza individuale gratuita presso gli Sportelli Infoenergia comunali;
* organizzazione di incontri tematici con gruppi target
    - coinvolgimento e motivazione della cittadinanza tramite questionari, sondaggi, eventi ed educazione nelle scuole
  • Edilizia e urbanistica: revisione dei Regolamenti Edilizi e sviluppo urbano sostenibile;
  • Diffusione di impianti di generazione di energia da fonti rinnovabili e di cogenerazione (ossia produzione congiunta di elettricità e calore);
  • Reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento;
  • Mobilità e trasporti, con particolare riguardo al maggior utilizzo dei mezzi pubblici, di trasporti collettivi, della bici, dei piccoli spostamenti a piedi ai fini della riduzione del mezzo privato;
  • Gestione dei rifiuti e delle acque reflue;
  • Efficienza nelle piccole medie imprese, agricoltura e zootecnia.

Le azioni dovranno essere definite sulla base delle peculiarità del territorio e dei risultati dell'inventario delle emissioni, nonché sulle priorità di intervento individuate dall’Amministrazione grazie al diretto coinvolgimento di cittadini e stakeholders.


INFORMATI!
Per essere sempre informato sulle attività in corso:
  • visita il sito web comunale
  • chiedi al personale dello Sportello Infoenergia
Per dare il proprio contributo attivo al progetto:
  • consulta il calendario e l'ordine del giorno dei prossimi Consigli Comunali, sarà occasione per dialogare direttamente con l'Amministrazione e con lo staff tecnico di Infoenergia, che supporta il Comune nella redazione del Piano di Azione;
  • partecipa all'indagine on-line sulla mobilità cittadina:


PER SAPERNE DI PIÙ
Approfondimenti sull'iniziativa Patto dei Sindaci:

Documenti associati


domenica 30 gennaio 2011

SEGRATE E LE ELEZIONI COMUNALI DI MILANO

CANDIDATO ALLE ULTIME COMUNALI A SEGRATE PER LA LISTA SEGRATE DOMANI-ARIA NUOVA ( ora Insieme per Segrate)
MEMBRO DEL DIRETTIVO POLITICO DI INSIEME PER SEGRATE
(in fondo la video intervista)

 BEPPE GRILLO SOSTIENE IL NOSTRO MATIA CALISE
Milano, contro la Moratti  il Movimento 5 stelle candida un ventenne
Mattia Calise, classe 1990, viene da Segrate e studia Scienze Politiche. Beppe Grillo: "Andrà seguito, aiutato a crescere, ma la stessa inesperienza è fantastica. Quando parliamo di rivoluzione, pensiamo a facce così"
Un candidato sindaco di vent’anni. Ecco la risposta del Movimento 5 stelle alla sfida tra Letizia Moratti e Giuliano Pisapia per le prossime Comunali di Milano. Ambiente, trasporti, connettività. Nel segno di internet e di Beppe Grillo, che di Mattia Calise, questo il nome del giovane portabandiera dice: “Quando parliamo di rivoluzione, parliamo di facce così”. E l’inesperienza? “Andrà seguito, aiutato a crescere – spiega Grillo – ma la stessa inesperienza è fantastica”.

Classe 1990, Mattia Calise viene da Segrate e studia scienze politiche alla Statale di Milano. Hanno scelto lui gli iscritti al Movimento 5 stelle di Milano e provincia. Eletto il 22 di gennaio attraverso una sorta di primarie, lo studente ha sbaragliato altri otto candidati. “Ma non c’è stata rivalità e non può esserci rancore”, dice Renato Plati, il primo degli esclusi. Battuto da Calise per un solo voto, Plati mette le cose in chiaro: “Si è trattato di scegliere il nostro portavoce – spiega – Il programma è uno solo e sugli obiettivi l’intero movimento è concorde. Siamo tutti con Mattia”.

Ilfattoquotidiano.it incontra Mattia in una delle sedi dell’università degli studi di Milano, dopo un’intera giornata di lezioni. Una folta, riccia chioma e tanto entusiasmo. “Seguo le battaglie di Beppe da quando avevo quattordici anni – racconta – e oggi dedico all’attivismo buona parte delle mie giornate”. Studio permettendo, si capisce. Ma in casa lo sostengono. La passione per il mattatore del V-Day, spiega Mattia, è di famiglia.

Il programma, per adesso, raccoglie quelle che sono da sempre le battaglie del movimento lanciato da Beppe Grillo. Acqua pubblica, rifiuti zero, trasporti sostenibili e connettività alla rete per tutti. “Le eccellenze le abbiamo anche in Italia”, assicura Mattia, mostrando il progetto per le piste ciclabili del Comune di Reggio Emilia. “Con i rifiuti un Comune può addirittura guadagnarci – spiega – ma per fare questo la politica devo tornare a essere un servizio reso alla cittadinanza”.

Mattia si dichiara antiberlusconiano, ma non risparmia critiche all’opposizione. E dell’avvocato Pisapia, vincitore delle primarie del centrosinistra e principale sfidante del sindaco Moratti, dice: “Sarà comunque costretto ad assecondare i partiti che lo sosterranno. La logica rimane la stessa”. La politica non è forse l’arte del compromesso? “In democrazia non servono i compromessi – continua Calise – ma proposte concrete e disinteressate. Sarà il voto dei rappresentanti, in Parlamento come in Consiglio comunale, a decretarne le sorti”. Insomma, niente alleanze nel futuro del Movimento 5 stelle. O meglio, alleanze con nessuno, ma disponibilità a fare rete con tutti. “Chi viene eletto è in realtà il terminale di un’intera rete di persone, associazioni, esperti, professionisti. Tutti interconnessi tra loro – spiega – attivamente partecipi della vita pubblica”. È la nuova frontiera della democrazia diretta. Quella che il filosofo Norberto Bobbio bollava come utopia (“Il cittadino totale non può esistere”, scriveva) e che oggi si reinventa grazie a internet e a megafoni mediatici come il blog di Grillo o il cosiddetto partito dei Pirati. “Prendendo esempio dal Piratpartiet svedese – svela Mattia – stiamo lavorando a un software che consentirà all’intero movimento di interagire con me durante le sedute del Consiglio o durante le commissioni. Se viene eletto uno di noi – conclude – veniamo eletti tutti”.

Raggiunto telefonicamente, Beppe Grillo commenta così: “È Mattia che si riprende il suo futuro. I cittadini e soprattutto i giovani si riappropriano dello Stato dopo che per anni si è detto loro che non contavano più nulla”. L’obiettivo, anche a Milano, è di portare a casa un consigliere. La strada è lunga e la campagna elettorale sarà difficile. Ma è ancora Grillo, il padre del movimento, a mettere in chiaro le cose. “Ci vorrà tempo, è vero, ma la gente inizia a capire. Il movimento – spiega – si differenzia intanto per il fatto di non attingere ai fondi pubblici. Chi è stato eletto non ha preso i rimborsi. Almeno questa diversità – conclude – ce la dovete concedere”.
Ecco la video-intervista