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sabato 3 dicembre 2011

LAVORO E DIGNITA', UNA LETTERA PIENA DI ORGOGLIO E DIGNITA' DI UNA LAVORATRICE DELLA JABIL


      DIRIGENTI E PADRONI POVERE PERSONE  
PER VOI  NON VE NULLA PER ESSER FIERI

PER ESPRIMERE LA PROPRIA SOLIDARIETA'

Forse sono io ad avere una visione differente della vita e del lavoro,delle relazioni interpersonali,dell'educazione e del rispetto.Forse di illusi ne sono rimasti anche pochi e forse fa meglio chi non ci crede più.

Forse per qualcuno la vita e il rispetto per le persone sono solo parole vuote e prive di valore.Forse qualche soldo in più fa sentire ricco chi basa la propria esistenza sul denaro,non saprei .

Forse ci si dimentica che chi circonda di attenzioni esseri che credono di avere in mano lo scettro del potere alla fine sono solo delle "povere persone"poichè non hanno ancora compreso che i sentimenti non si comprano e non si ottengono solo perchè si finisce con il temere chi potrebbe renderci schiavi di pensieri che non pensiamo.

Ma forse è anche vero che questo Paese non ha bisogno di personaggi così e che noi con la nostra determinazione e con la trasparenza dei nostri ideali se vogliamo e se restiamo uniti possiamo far cambiare lo stato delle cose.
Non riesco personalmente a comprendere come si possa continuare ad essere fieri dopo aver reso incubi i sogni di chi nel proprio lavoro ci credeva e pensava di poter semplicemente continuare a vivere onestamente.

Non riesco a capire come si possa essere fieri delle lacrime stampate sui volti di persone che hanno sempre lavorato e che da sole se ne sono tornate a casa per il loro ultimo giorno di lavoro senza nemmeno aver avuto la possibilità di salutare i colleghi, ritrovandosi a fissare per l'ultima volta gli interni dell'azienda dove hanno sempre prestato servizio quasi a non volerne dimenticare mai i contorni, quasi come se fosse stato tutto e solo un lungo sogno.

Non riesco a capire se e quanto valga questa spocchia arrogante nei confronti di chi con la parola LAVORO non si è solo riempito la bocca ma ha fatto andare sempre le mani, i pensieri, la competenza, la voglia di portare il suo contributo e non di essere appiattito e condannato al silenzio che lo ha reso schaivo e mero esecutore di idee fornite da altri.
Devo essere una persona che ha sbagliato secolo per nascere e vivere,devo essere una persona idealista e sognatrice,devo essere una persona illusa e non arrendevole,devo essere una persona poco incline alla rasseganzione,devo essere una persona alla ricerca di qualcosa che magari o che forse non cè .a tutto sommato so di essere una persona contenta di se stessa una persona che non ha mai smesso di sognare e di credere nelle sue potenzialità e non credo di sbagliare anche perchè con me ci sono altre 324 persone che credono nelle stesse cose,che non hanno voglia di svendersi al peggior offerente,che credono ancora che nessuna abbia il diritto di arrogarsi decisioni che vanno aldilà del posto di lavoro.

Non ci si rende conto che intorno all'occupazione ed alla retribuzione vi sono una miriade di situazioni da sistemare e da vivere,non ci si rende conto che restare senza impiego toglie la dignità e non ti fa quasi più comprendere chi sei e dove stai andando,non ci si rende conto o non ci si vuole rendere conto???
Perchè non proviamo a dimezzare lo stipendio di chi mette le sue idee a disposizione della tristezza futura altrui??
Perchè non stiamo a guardare quanto piacerebbe loro cambiare stile di vita e privarsi di tutti gli extra che mentre loro vanno avanti indisturbati ad avere da anni,noi non abbiamo mai avuto la possibilità di avere e di concederci??
Non ci siamo proprio  e a dire il vero sono anche fiera di non esserci e nonstante il brutto momento che sto vivendo sono sempre fiera di me,dei miei ideali e di non essermi fatta imbruttire dalla vita fino al punto da restare indifferente difronte alle lacrime ed alla disperazione creata,non riuscirei a darmi pace ma forse per essere così queste persone dovrebbero possedere anima e cuore e d è per questo che quelli tristi sono loro perchè non hanno ancora compreso che anima e cuore non si potranno comperare dopo aver messo in starda 325 persone saranno destinati ad essere per sempre vuoti manichini senza fili al servizio della disonestà e dell'imbroglio e questa non è vita è una farsa come quella che portano ingiro quotidiananmente questa è la tristezza e a me non appartiene e non apparterrà mai!
Avanti ragazzi/e consoliamoci perchè il futuro non è in quellemani sporche ma nella trasparenzaa dei nostri sguardi!
 Anna Lisa Minutillo

lunedì 7 novembre 2011

ESSELUNGA,, GLI SCHIAVI DEL TERZIO MILLENNIO

COMUNICATO DA TERRITORIO E SOCIETA PIOLTELLO




ESSELUNGA, SCHIAVI DEL TERZIO MILLENNIO

PER LA COPERATIVA SOLO SCHIAVI DEL TERZIO MILLENNIO

 Ormai la protesta per il rispetto della legalità, della dignità umana, del diritto sacrosanto ad essere trattati come lavoratori e non schiavi, della legalità nelle retribuzioni e per l'abolizione di un caporalato sommerso ma di fatto esistente, ha prevaricato i confini della nostra città.

 Comprendiamo il perchè, l'Amministrazione Comunale, abbia evitato accuratamente di interessarsi, prendere posizione o intervenire, dato che ESSELUNGA sta a Pioltello come nei Simpson la centrale nucleare  a SPINGFIELD.

 Sconcertante rimane, che nonostante siano passate molte settimane, nessun partito si sia sentito in dovere di esprimere la propria solidarietà ai lavoratori, di  verificare ed informarsi su quanto stà avvenendo e sul perchè.

Riusciamo ad immagginare il perchè la Lega Nord non si sia interessata, vista la nazionalità della maggioranza dei lavoratori e la deriva "razzista", che spesso la lega  ha dimostrato in certi suoi interventi.

Riusciamo anche a capire perchè, partiti come il PDL, FLI e UDC, abbiano accuratamente evitato di esprimersi e prendere posizione, dato che da sempre sostengono una certa deregolamentazione e liberalizzazione del mercato del lavoro, paladini della precarizzazione, della libertà senza regole di licenziare.

Riusciamo meno a comprendere e giustificare l'assenza dei Sindacati Confederali, del PD, IDV, PSI, che di queste tematiche hanno fatto la loro storia e la loro fortuna, che dei diritti dei lavoratori,  del rispetto della legalità, erano da sempre paladini attenti.

Non chiediamo loro, di schierarsi da subito e apertamente come noi  in favore dei lavoratori, ma come è possibile che non si sentano in dovere almeno di informarsi,  di parlare con queste persone, di verificare se le loro rimostraze e gravi  denuncie siano fondate o meno.

Qui, è vale per tutti i partiti, non si sta parlando solo di diritti e statuto dei lavoratori, qui è in gioco il rispetto della dignita umana, della democrazia, della legalità, tutti principi fondamentali della democrazia e di uno stato democratico, di cui voi dovreste essere i rappresentanti e difensori.

TERRITORIO E SOCIETA' PIOLTELLO




Dal Giorno
Turni pesanti, pause brevi. E la dignità?"

180 dipendenti in presidio permanente


Presidio dei lavoratori la protesta dei lavoratori delle cooperative di facchinaggio
 
 Torte e caffé per addolcire l’attesa, sotto la pioggia. Prosegue, nello spazio allestito con tende e fornelletti da campo, la protesta dei lavoratori delle cooperative che operano per Esselunga. Il maltempo non ha fermato l’ennesimo picchetto davanti ai magazzini di Limito, dove nel pomeriggio di ieri sono tornati a radunarsi i lavoratori, sostenuti dal Si. Cobas e dagli attivisti del centro sociale Vittoria.

Qualche momento di tensione si è registrato alle 16 quando gli scioperanti hanno bloccato un furgoncino carico di operai diretti allo stabilimento. «Qui i crumiri non passano», hanno intonato i manifestanti che hanno costretto i colleghi a bordo del mezzo a battere in ritirata. Una guerra tra poveri che è iniziata un mese fa e sembra destinata a proseguire. Attorno al presidio permanente gravitano 180 dei 600 operai in servizio nei magazzini di Limito. I manifestanti appartengono alle cooperative del consorzio Safra che forniscono servizi di facchinaggio alla Esselunga. Gli addetti al carico e scarico sono al 90 per cento stranieri, africani e sudamericani per lo più. Al centro della protesta che è scattata nelle ultime settimane c’è la gestione del lavoro: gli operai lamentano turni pesanti, pause troppe brevi e atteggiamenti rigidi da parte dei capi.

«Se sei un carrellista, devi garantire il ricambio di 18 bancali all’ora - dice Moussa Bamba, ivoriano, 42 anni -. Significa lavorare a cottimo, senza potersi concedere un attimo di respiro. È sfiancante».I turni  sono di sei ore e mezza, distribuiti su sei giorni alla settimana. «Chi è a cavallo di due turni ha diritto alla pausa pranzo, ma ha solo 15 minuti per mangiare un panino e andare in bagno», prosegue Moussa. «Nello stabilimento c’è un clima rigido – aggiunge Luis Seclén, peruviano, 55 anni -. In queste condizioni è difficile lavorare con serenità». «Ad aprile sono stato licenziato e non so ancora il perché – ricorda Ezekiel Woryonwon -. Dall’oggi al domani mi sono ritrovato disoccupato, con una moglie incinta di sette mesi».
Rirmi di lavoro duro e maggiore attenzione alle esigenze dei lavoratori: sono queste le richieste dei manifestanti. «Gli operai vogliono condizioni più dignitose, oltre al riconoscimento dell’indennità sostitutiva della mensa», conferma Aldo Milani, coordinatore nazionale del S.i.Cobas, che anche ieri era in prima linea tra gli scioperanti.
Una mobilitazione analoga a quella di Pioltello è scattata l’anno scorso a Cerro al Lambro. A manifestare i lavoratori delle cooperative al servizio della logistica Gls. Anche in quel caso, la protesta era sostenuta dal S.i. Cobas.«Quello delle cooperative – conclude Milani - è un cono d’ombra nel mondo del lavoro. Un contesto dove il nostro sindacato è in prima  linea, mentre le sigle maggiori sembrano sparite».
di Alessandra Zanardi

sabato 3 settembre 2011

IL CARDINALE TETTAMANZI E LA BONTA DEL NOSTRO IMPEGNO AL DIALOGO

Pubblichiamo questa lettera che il Cardinale Dionigi Tettamanzi ha inviato alle comunità musulmana in occasione delle celebrazioni del Ramadan.

E’ un messaggio breve ma intenso. In poche parole esprime con amara lucidità la difficile situazione della convivenza tra persone che appartengono a religioni diverse, e allo stesso tempo rilancia con forza l’imprescindibile necessità del dialogo.

Una voce e un messaggio tanto autorevoli non possono che risultare confortanti, soprattutto per chi, come noi di TERRITORIO E SOCIETA’, si impegna quotidianamente e concretamente in questa direzione.

 

    

sabato 11 giugno 2011

DELINQUENZA, DEGRADO A SEGRATE...TUTTA COLPA DEI COMUNISTI

LA MAGGIORANZA SCARICA LA SUA INCAPACITA' E  LE SUE COLPE......SU I COMUNISTI

HANNO  DELL'INCREDIBILE E  DELL'ASSURDO, LE DICHIARAZIONI FATTE DEL RESPONSABILE DEL PDL SEGRATESE, APPOGGIATE DA TUTTA LA MAGGIORANZA E DAL SINDACO ALESSANDRINI.
SI CERCA DI SCARICARE LA RESPONSABILITA' DI QUANTO SUCCEDE NEI QUARTIERI SEGRATESI, SUI PARTITI E SULLE AMMINISTRAZIONI DEI COMUNI CONFINANTI, CERTO NON SU TUTTI, SOLO SU QUELLI AMMINISTRATI DAI "COMUNISTI".

E' OVVIO CHE I FURTI NEGLI APPARTAMENTI O NELLE VILLETTE DEL VILLAGGIO, GLI ATTI VANDALICI E LE SCORRIBANDE DI SAN FELICE E MILANO 2, IL DEGRADO E LA CRIMINALITA' DI NOVEGRO, NON SONO FRUTTO DELLA DEVASTANTE POLITICA TERRITORIALE DELL'AMMINISTRAZIONE SEGRATESE, DELLA COSTRUZIONE DI QUARTIERI STACCATI E ISOLATI, COME BOFFALORA O LA STAZIONE.

IL "DEGRADO"NON  FRUTTO DELL'INESISTENTE SOSTEGNO ALLE ATTIVITA' COMMERCIALI, CHE LASCIANO AL BUIO INTERI QUARTIERI, CON LE STRADE E I MARCIAPIEDI CHE DOPO LE OTTO DI SERA SONO IL DESERTO, DOVE AL CENTRO BERE UN CAFFE ALLE VENTI E' IMPOSSIBILE.

NO! TUTTI I GUAI DI SEGRATE, SONO IL FRUTTO DELLA VOLONTA' POLITICA DI "SOSTEGNO ED INCENTIVAZIO A DELINQUERE" DELLE SCELTE POLITICHE DEI PAESI "COMUNISTI", CHE SPINGONO E INCENTIVANO, GLI UNNI, I VANDALI, MONGOLI E OSTROGOTI A RECARSI A DISTRUGGERE  SEGRATE.

VI CHIEDIAMO SCUSA SE CI SIAMO PERMESSI E CI PERMETRTIAMO DI  BUTTARLA IN SATIRA E SCERZARE , MA UNA COSA COSI ASSURDA E STUPIDA NON L'AVEVAMO MAI NEANCHE IMMAGGINATA.

CERTO CHE SE FOSSE VERA, CI POTREMMO ANCHE SPINGERE A DARE UN CONSIGLIO AI POLITICI SEGRATESI, CHE CREDONO DI GOVERNARE L'UNICA ENCLAVE FELICE E PURA  DI TUTTO IL PIANETA.
ALZATE UN MURO PER DIFENDERE LA CITTA DALLE INVASIONI BARBARICHE, PERCHE' NON E' VERO CHE I BUONI E I CATTIVI LI TROVI OVUNQUE, MA SOLO DOVE CI SONO I GIUDICI E I POLITICI COMUNISTI.

MA MI FACCIA IL PIACERE.....DICEVA TOTO'

venerdì 29 aprile 2011

SOSTENIAMO LA SANA POLITICA CON LA CULTURA

 FINALMENTE UNA RACCOLTA FONDI DIVERSA

IL NOSTRO RESPONSABILE POLITICO PROCOPIO GREGORIO, CANDIDATO ALLA CARICA A SINDACO A PIOLTELLO, COERENTEMENTE CON IL SUO PENSIERO E IL SUO PROGRAMMA ELETTORALE, HA SCELTO UN SISTEMA PULITO E CHIARO PER FINANZIARE LA SUA CAMPAGNA ELETTORALE.
INVITIAMO TUTTI GLI AMICI DEL NOASTRO GRUPPO, A VISITARE IL SITIO DEDICATO, SE LO VORRANNO A SOSTENERLO CON IN PICCOLO CONTRIBITO. 
SOPRATUTTO INVITIAMO TUTTI A DARE MASSIMO RISALTO E PUBLICIZZARE QUESTA SPLENDIDA INIZIATIVA 


Carissimi amici e sostenitori, come già voi certamente sapete abbiamo scelto di rimanere svincolati da alleanze puramente elettorali e logiche dei partiti, che ci risultano estranee e che sono spesso lontane dall’interesse collettivo .
Liberi di poter meglio rappresentare le esigenze  e le istanze di noi cittadini e della nostra città.
Non abbiamo nessuno che ci supporta, ci sponsorizza e ci sostiene economicamente nell’affrontare le spese della nostra campagna elettorale, se non le nostre tasche, autofinanziandoci.

In coerenza con le nostre idee, con il nostro modo di essere e di vedere, abbiamo scelto di chiedere solo ai nostri concittadini, amici e simpatizzanti, di aiutarci a sostenere le spese offrendo anche un piccolo contributo, abbiamo quindi individuato due possibilità.

La prima ci riempie di orgoglio, vogliamo  ringraziare alcuni  collezionisti d’arte e in particolare Sergio Disipio, che hanno voluto offrire alcune loro opere per sostenere la nostra campagna.
Chiunque vorrà, potrà acquistare un quadro collegandosi al sito dedicato www.gigarte.com/magnitudo         sapendo già che  l’intero ammontare della vendita verrà devoluto a nostro sostegno. Grazie alla disponibilità dell''Amico Sergio, chiunque volesse contribuire può tramite lui che treatterà la vendita, avere uno sconto sul prezzo di listino
Abbiamo aperto un conto corrente per chiunque voglia sostenerci effettuando un versamento o un bonifico
c/c N° 3561   IT11C0558420602000000003561 intestato PROCOPIO GREGORIO

Vogliamo ringraziare tutti i cittadini che ci esprimono, incontrandoci e venendoci a trovare,  la loro soddisfazione, il loro sostegno e il loro contributo attivo.
Per contattarci: gr.procopio@tiscali.it  

 

martedì 19 aprile 2011

ELEZIONI COMUNALI A PIOLTELLO

CANDIDATO SINDACO 
PROCOPIO GREGORIO ANDREA
serietà trasparenza e dedizione al servizio della sua città



domenica 27 marzo 2011

UNA CAMPAGNA FRUTTO DELL'IGNORANZA E DELLA STUPIDITA' FERMIAMOLA!!

UN LAVORO PER I DISABILI?  no grazie!”
 manifesti diffamatori  “Non c’è spazio per chi non produce!”

SE LO VEDETE STRAPPATELO FIRMATE LA PETIZIONE
da giorni, un manifesto che sta circolando nei nostri comuni.
Un gruppo di imprenditori che dicono di voler premiare la  meritocratocrazia , sta portando avanti una squallida campagna contro i disabili in azienda.
Il gruppo ha anche un BLOG, su cui purtroppo si legge:
Disabili  in azienda? No grazie, non c’è spazio per chi non produce”,  E ancora: “Le aziende sono fatte per produrre, per garantire lavoro ai propri dipendenti, per dare stipendio a chi se lo merita. Sembra però che tutte le amministrazioni, dal governo alle regioni, dalla provincia ai comuni, ci abbiano scambiato per una succursale dei servizi sociali. Con la scusa degli obblighi di legge hanno riempito le aziende di persone che non rendono come le altre”.
 “Per portare alla luce un problema reale che interessa molti imprenditori come noi”. “Non siamo mostri – aggiungono – siamo solo onesti professionisti che lottano per la sopravvivenza. E’ giunto il momento di infrangere ogni tabù buonista, per una reale meritocrazia, per la produttività e l’efficienza, per la passione e la professionalità che ci distingue”.
 “Noi imprenditori non siamo né mostri né martiri, ma paladini della meritocrazia e della produttività, costretti a dire: disabili in azienda, no grazie!” .
Esiste anche un gruppo su Facebook, che conta solo 214 iscritti.
Sul blog  invitano  a scaricare il volantino e appenderlo nei luoghi di lavoro.


SE LO VEDETE VI INVITIAMO A SOSTITUIRLO CON QUESTO
          E FIRMARE LA PETIZIONE     /petizione/

Trovate informazioni anche sulla relativa pagina Facebook.



giovedì 24 marzo 2011

IL 2 APRILE A ROMA “La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire”

Emergency promuove un appello ai cittadini e alle associazioni per una giornata di mobilitazione nazionale sabato 2 Aprile 2011.

Ancora una volta i governanti hanno scelto la guerra. Gheddafi ha scelto la guerra contro i propri cittadini e i migranti che attraversano la Libia. E il nostro Paese ha scelto la guerra “contro Gheddafi”: ci viene presentata, ancora una volta, come umanitaria, inevitabile, necessaria.
Nessuna guerra può essere umanitaria. La guerra è sempre stata distruzione di pezzi di umanità, uccisione di nostri simili. Ogni “guerra umanitaria” è in realtà un crimine contro l’umanità.
Nessuna guerra è inevitabile. Le guerre appaiono a un certo punto inevitabili solo quando non si è fatto nulla per prevenirle.
Nessuna guerra è necessaria. La guerra è sempre una scelta, non una necessità. E’ la scelta criminale e assurda di uccidere, che esalta la violenza, la diffonde, la amplifica, che genera “cultura di guerra”.
“Questa é dunque la domanda che vi poniamo, chiara, terribile, alla quale non ci si può sottrarre: dobbiamo porre fine alla razza umana o deve l'umanità rinunciare alla guerra?
Dal Manifesto di Russell-Einstein, 1955
Perché l’utopia diventi progetto, dobbiamo innanzitutto imparare a pensare escludendo la guerra dal nostro orizzonte culturale e politico.

Il nostro “NO” alla pratica e alla cultura della guerra è un ripudio definitivo e irreversibile, è il primo passo per fare uscire la guerra dalla storia degli uomini.
“La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire”
Albert Einstein

Primi firmatari:

Gino Strada, Carlo Rubbia, Luigi Ciotti, Renzo Piano, Maurizio Landini, Massimiliano Fuksas.

lunedì 21 marzo 2011

IO SONO UN PACIFISTA QUESTA E' LA VOSTRA GUERRA PETROLIFERA

QUESTA NON E’ LA MIA GUERRA NON E’ LA GUERRA PER LA GENTE
 E’ GUERRA PER L’ORO NERO, IO LA GUERRA NON LA VOGLIO E NON L'APPROVO
Che Gheddafi fosse un pazzo e che bisognava da anni portarlo davanti ai tribunali internazionali, lo sapevamo e lo auspicavamo tutti, tranne i governi che gli vendevano le armi e gli facevano l'inchino.
Tranne quelli cui facevano comodo i suoi soldi e gli vendevano azioni di aziende, banche e compagnie anche d’interesse nazionale, che miravano ai suoi ingenti fondi sovrani.
Molti stati ne tessevano le lodi e lo coccolavano, per essere l’unico paese non islamico dello scacchiere, che faceva da barriera all’espansione dell’islamismo, che a differenza di altri paesi arabi e africani, rinvestiva parte delle ingenti ricchezze derivanti dal petrolio, in infrastrutture e servizi alla popolazione.
 Sono gli stessi governi che ora attaccano la Libia senza aspettare che neanche che si cerchi di applicare la risoluzione ONU e si tenti una soluzione politica e negoziale, un attacco per altro che va sopra di quello che la risoluzione chiede e autorizza.
 Con la scusa di difendere i cittadini e la democrazia, vanno all'attacco mettendo in serio pericolo la stabilità dell'intero mediterraneo che è già di perse una polveriera pronta a esplodere con conseguenze inimmaginabili.
Se è veramente la difesa dei diritti e dell'incolumità della popolazione il motivo e non il petrolio come in Iraq, perché non attaccare la Turchia che fa strage di Curdi, perché non la Cina che fa stragi in Tibet, in Somalia e nelle decine e decine di nazioni dove la popolazione e oppressa e trucidata al pari e ancor di più che in Libia.
E allora se volete giocare alla guerra con le armi contrapposte che fornite sempre voi, abbiate il coraggio di dire che quello che v’interessa veramente è il petrolio e non la povera gente, che di tutto aveva bisogno ma non di bombe e proiettili magari all’uranio impoverito.

sabato 11 settembre 2010

CARO SINDACO IO STO CON LEI

CARO SINDACO IO STO CON LEI Leggendo le dichiarazioni del portavoce PDL Gervasoni, non si può che essere estremamente preoccupati. Preoccupati che la politica rivolta all’accoglienza e all’integrazione dell’Amministrazione rischi un brutto e pericoloso cambio di rotta, di assumere la strada,i contorni ed i connotati del più pericoloso razzismo e della xenofobia. Nel passato, ho più volte espresso il mio plauso alla politica, all’atteggiamento ed alle scelte prese dal Sindaco su una materia cosi delicata. Per la sua immancabile presenza, a sostegno di tutte quelle iniziative rivolte ad una pacifica convivenza ed una reale integrazione. Scelte come quella di ospitare provvisoriamente nella zona Marconi i Rom, di attivarsi fattivamente alla ricerca di una degna soluzione. Nel contribuire a costruire, per alcune famiglie Rom, un concreto percorso di reale integrazione che sta dando grandi risultati, che potrebbe diventare un esempio da ripercorrere e da esportare. La sua partecipazione ad eventi organizzati dalla comunità Islamica, la sua disponibilità nei confronti delle istanze e delle necessità che questi nostri concittadini le sottoponevano. Un plauso lo feci quando diede un chiaro indirizzo politico All’amministrazione aderendo e sponsorizzando con altri tre comuni, il progetto Fonema. CARO Sindaco, ci siamo trovati spesso contrapposti sulle sue scelte, legate al territorio, alla spropositata cementificazione o all’inesistente politica ambientale. Ma su questo argomento, se non sacriferà la sua scelta politica sull’altare della Lega, mi troverà sempre al suo fianco nel sostenerla e difenderla. Procopio Gregorio Andrea