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martedì 31 maggio 2011

sabato 28 maggio 2011

TERRITORIO E SOCIETA: LA SENTENZA DEL TAR SULLA SISAS

TERRITORIO E SOCIETA: LA SENTENZA DEL TAR SULLA SISAS: " INQUETANTE LE MOTIVAZIONI CHE HANNO PORTATO I GIUDICI, ALLA DECISIONE DI ANNULLARE L'ACCORDO DI PROGRAMMA SOTTOS..."

venerdì 27 maggio 2011

mercoledì 25 maggio 2011

TUTTE LE BALLE CHE CI RACCONTANO SUL NUCLEARE

TUTTA LA VERITA' SUL FABBISOGNO ENERGETICO NAZIONALE
 CI VOGLIONO FAR CREDERE CHE SERVE, MA SONO BALLE AFFARISTICHE  
VOTA SI A TUTTI I REFERENDUM

Dalle centrali atomiche francesi l'Italia importa solo l'uno per cento dell'elettricità totale che consuma

“Che senso ha continuare a snobbare il nucleare? Alla fine lo importiamo dalla Francia, tanto vale portarcelo in casa”. Lo sentiamo ripetere come un mantra ogni volta che si tocca la questione dell’atomo. Ma è veramente così? E se lo è, quanto pesa effettivamente l’energia atomica francese sul totale del nostro fabbisogno energetico? Per capirlo basta armarsi di pazienza e fare due calcoli. Partiamo dal “fabbisogno nazionale lordo” e cioè dalla richiesta totale di energia elettrica in Italia. Nel 2009, secondo i dati pubblicati da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, è stato pari a circa 317.602 Gwh (Gigawatt/ora all’anno). Di questi, circa 278.880 Gwh (87,81%) sono stati prodotti internamente, in buona parte da centrali termoelettriche (77,4% delle produzione nazionale) che funzionano principalmente a gas (65,1% del totale termoelettrico), carbone (17,6%) e derivati petroliferi (7,1%): combustibili fossili, in larga parte importati. Il gas, che è la fonte più rilevante nel mix energetico italiano, arriva per il 90% dall’estero, soprattutto da Algeria (34,44% del totale importato), Russia (29,85%) e Libia (12,49%). La parte di fabbisogno non coperta dalla produzione nazionale viene importata, tramite elettrodotti, dai paesi confinanti.

In tutto, nel 2009, sempre secondo i dati di Terna, abbiamo acquistato dall’estero circa 44.000 Gwh di energia, al netto dei 2.100 circa che abbiamo esportato. 10.701 Gwh ce li ha ceduti la Francia, 24.473 la Svizzera e 6.712 la Slovenia. Tre paesi ai nostri confini che producono elettricità anche con centrali nucleari. In base ai dati pubblicati dalla Iaea (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica), la Francia produce il 75,17% dell’elettricità con il nucleare, la Svizzera il 39,50% e la Slovenia circa il 38%. In termini di Gwh questo significa che importiamo circa 8.000 Gwh di energia elettrica prodotta dalle centrali nucleari francesi, 9.700 Gwh dalle centrali svizzere e 2.550 Gwh dall’unica centrale slovena. Quanto pesa quindi il nucleare estero sul fabbisogno italiano? Il conto è presto fatto. Basta dividere i Gwh nucleari importati mettendo a denominatore il fabbisogno nazionale lordo. Si scopre così che solo il 2,5% del fabbisogno nazionale è coperto dal nucleare francese, il 3,05% dal nucleare svizzero e lo 0,8% da quello sloveno.

In realtà, se si considera il mix medio energetico nazionale calcolato dal Gestore servizi energetici (GSE) in collaborazione con Terna, la percentuale di energia nucleare effettivamente utilizzata in Italia è pari ad appena l’1,5% del totale. Se si scompone il dato, si scopre che il nucleare francese pesa per circa lo 0,6% sul mix energetico nazionale. Ma c’è un’altro dato da considerare. Consultando i dati pubblicati da Terna si scopre infatti che l’Italia dal punto di vista energetico è tecnicamente autosufficiente. Le nostre centrali (termoelettriche, idroelettriche, solari, eoliche, geotermiche) sono in grado di sviluppare una potenza totale di 101,45 GW, contro una richiesta massima storica di circa 56,8 GW (picco dell’estate 2007). Perché allora importiamo energia dall’estero? Perché conviene. Soprattutto di notte, quando l’elettricità prodotta dalle centrali nucleari, che strutturalmente non riescono a modulare la potenza prodotta, costa molto meno, perché l’offerta (che più o meno rimane costante) supera la domanda (che di notte scende). E quindi in Italia le centrali meno efficienti vengono spente di notte proprio perché diventa più conveniente comprare elettricità dall’estero.

“E se dovesse succedere un incidente in una delle centrali dei paesi confinanti?”. Beh, non ci sarebbe da rallegrarsi, ma ancora una volta i dati possono esserci (un po’) di conforto. Le tre centrali nucleari più vicine all’Italia sono in Francia a Creys-Malville (regione dell’Isère), in Svizzera a Mühleberg (vicino a Berna) e in Slovenia a Krško, verso il confine con la Croazia. Creys-Malville è a circa 100 Km in linea d’aria dalla Valle d’Aosta, a 250 Km da Torino e a 350 Km da Milano. Mühleberg dista circa 100 Km dal confine piemontese e 220 Km da Milano. Krško è a 140 Km da Trieste. Ammesso che si possa usare come riferimento il disastro di Černobyl‘, in caso di incidente sembra che la più alta esposizione alle radiazioni si verifichi nel raggio di 30-35 chilometri dal reattore. Quindi nelle nostre valli alpine e nelle grandi città del nord si possono dormire ancora sonni abbastanza tranquilli rispetto all’eventualità che si costruisca un reattore dentro i confini nazionali.


martedì 24 maggio 2011

T-RED PRIMA UDIENZA CONTRO LA "TRUFFA" DEL FAR CASSA

SEMAFORI TRUCCATI: OGGI PRIMA UDIENZA NEL PROCESSO DEI VAMPIRI ROSSI

semaforo01g.jpgIeri al piano settimo, aula 9, dinanzi al Gup Bruno Giordano, è iniziato il processo contro i famigerati semafori di Segrate, i cosiddetti "vampiri rossi".
"Abbiamo chiesto, come Codacons, la costituzione di parte civile e 100.000 euro di danni, vista la gravità dei fatti e la loro estensione" ha dichiarato il presidente del Codacons, avv. Marco Maria Donzelli.
"I singoli consumatori possono costituirsi parte civile fino alla prima udienza del rinvio a giudizio. Secondo la nostra tesi hanno diritto ad avere indietro i soldi delle multe pagate ed i soldi per sostenere il corso per il recupero dei punti della patente" ha proseguito Donzelli.
Tutti gli automobilisti multati in uno dei 35 comuni coinvolti nell'inchiesta possono, quindi, partecipare contattando la sede del Codacons di Milano (codacons.milano@libero.it, tel. 02/29419096).
"La verità è che i comuni, invece di fare sicurezza stradale, violano il Codice della Strada o sfruttano i vuoti normativi, come ad esempio la mancanza della durata minima del giallo, per fare cassa e risolvere i problemi di bilancio. Questo processo è solo la punta dell'iceberg" ha concluso Donzelli.

giovedì 12 maggio 2011

ALLARME Ex Sisas: 4mila tonnellate di nerofumo


Termovalorizzatore
Termovalorizzatore

Cornaredo, 7 maggio 2011 - Continuano a tenere banco i movimenti di rifiuti pericolosi, provenienti dalla ex Sisas di Pioltello Rodano e «parcheggiati» nella nostra zona. Dopo l’accertamento della posizione, della quantità e del tipo di carico finito da queste parti - 4.000 tonnellate di nerofumo contenente mercurio, alla Gamma Recuperi di Cornaredo - sono arrivate alcune segnalazioni da parte di cittadini che hanno cominciato a tenere gli occhi aperti, nonostante le rassicurazioni provenienti, tra le altre cose, dai sopralluoghi dell’Arpa.

Due gli elementi che hanno destato preoccupazione: la notizia che i carichi in partenza da Cornaredo non prendevano la direzione della Germania - come aveva affermato un socio di Gamma Recuperi, Mauro Gaburri - ma si fermavano in un’altra azienda di Baranzate, l’Ecoltecnica; e, a monte, le modalità di carico del materiale sui camion, considerate un po’ troppo «semplici» per la pericolosità del materiale, testimoniate anche da alcune immagini.

Abbiamo indagato su entrambi i fronti. Per quanto riguarda il viaggio del nerofumo a Baranzate si tratta di un passaggio obbligato, come spiega Gian Carlo Battegazzore, direttore generale di Ecoltecnica: «Il nerofumo contenente mercurio è un tipo di materiale che non può partire senza un controllo sul carico e sul mezzo, che facciamo noi. I camion si fermano qui al massimo per 2 ore e poi ripartono per la Germania, a meno che non ci siano problemi».

Conclude: «Riceviamo il carico sfuso nei rimorchi dei mezzi, perché non c’è pericolo di polveri volatili».
Quest’ultima affermazione è importante per il secondo allarme lanciato: il modo in cui a Cornaredo il nerofumo viene messo sui camion alla Gamma Recuperi. Una gru, all’aperto, preleva il «big bag» (un grosso sacco bianco) contenente il materiale, si posiziona sopra il rimorchio e lo distrugge, facendoci cadere dentro il nerofumo. Inevitabilmente ci sono dei residui che finiscono a terra.

Da fonti vicine a Legambiente non traspare una particolare preoccupazione: «Stando alle notizie che abbiamo quel nerofumo è stato preventivamente bagnato, quindi eventuali perdite non sono pericolose. Certo, fare l’operazione al chiuso e con un impianto aspirante sarebbe molto meglio».

DAL GIORNO

mercoledì 11 maggio 2011

SEGRATE- CONSIGLIO COMUNALE...CHI?

Il comunicato congiunto della minoranza a Segrate sulla prossima approvazione del bilancio comunale
 
CONSIGLIO COMUNALE... CHI?
 

 


Ancora una volta la maggioranza che governa Segrate dimostra quanto poco sia interessata al rispetto delle minime regole della democrazia. In questi giorni, infatti, viene finalmente portato all'approvazione del Consiglio comunale il bilancio preventivo e con esso il piano delle opere pubbliche.

Questo adempimento non è solo un fatto formale, ma è uno degli atti più importanti perché in buona sostanza determina tutte le attività che il Comune porterà avanti nel corso dell'anno.

Compito del Consiglio è quindi valutare che i soldi che il Comune prevede di introitare da qui al 2012 - magari con l'incremento delle tasse e delle imposte - siano coerenti con le attività e le opere che verranno messe in cantiere nello stesso periodo. Attività questa che abitualmente viene svolta prima nelle apposite commissioni e poi nella totalità del Consiglio comunale.

Non è quindi cosa da poco, perché si tratta di analizzare numeri, valutare la bontà delle attività proposte, verificare che tutto sia coerente con il programma che l'attuale amministrazione ha assicurato ai cittadini segratesi.

Ebbene: a fronte di tutto ciò, la Giunta Alessandrini che fa? Dopo diverse settimane di stallo, passate probabilmente a mettere d'accordo le diverse correnti presenti nelle forze politiche che la sostengono, nel giro di pochi giorni decide di chiudere la partita senza lasciare un tempo ragionevole ai membri del Consiglio di esaminare gli atti, valutare la documentazione, proporre eventuali emendamenti.

Qualche data, per essere chiari.

Il 28 aprile vengono convocati i consigli comunali del 5 e del 9 maggio per l'illustrazione e l'approvazione del bilancio e del piano delle opere pubbliche.

Il 2 maggio, dopo pesanti proteste da parte dei membri dell'opposizione, i due consigli vengono spostati al 9 e al 12 maggio. Il 5 maggio viene convocata la commissione bilancio per il 9 maggio, con tema "Bilancio di previsione 2011 – Bilancio di Previsione 2011/2013 – Relazione Previsionale e Programmatica 2011/2013". E l'analisi dei documenti? La valutazione della documentazione? La proposta di emendamenti?

Niente di tutto ciò: dalla maggioranza viene risposto che loro devono fare e governare e che il tempo delle chiacchiere è finito. A questo modo di fare, in pieno disprezzo di tutte le regole del normale governare, tutte le forze politiche che siedono sui banchi dell'opposizione rispondono con un "no" chiaro e forte.

"No" a chi tratta il Consiglio comunale come un inutile adempimento burocratico.

"No" a chi ritiene inutile il pensiero dei consiglieri comunali e con essi il pensiero dei cittadini che li hanno eletti.

Per questo continueremo a lottare, oggi come nel futuro, perché i diritti della minoranza e dei migliaia di cittadini che essa rappresenta siano rispettati e difesi.


I partiti e le liste civiche di minoranza:

Insieme per Segrate
Italia dei Valori
Partito Democratico di Segrate
Segrate Nostra
Unione di Centro

giovedì 5 maggio 2011

I COMITATI SOSTENGONO LA CANDIDATURA DI PROCOPIO A SINDACO DI PIOLTELLO

I COMITATI CON UN COMUNICATO STAMPA SOSTENGONO LA CANDITATURA DI GREGORIO A SINDACO DI PIOLTELLO

ANCHE IL COMITATO SEGRATE FELICE HA ADERITO AL COMUNICATO STAMPA DI SOSTEGNO, ESSENDO PERO' GREGORIO IL NOSTRO RAPPRESENTANTE ABBIAMO PREFERITO NON SOTTOSCRIVERLO IN CALCE, MA CON ESTREMA SODDISFAZIONE NE PUBBLICHIAMO IL CONTENUTO.