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giovedì 5 maggio 2011

I COMITATI SOSTENGONO LA CANDIDATURA DI PROCOPIO A SINDACO DI PIOLTELLO

I COMITATI CON UN COMUNICATO STAMPA SOSTENGONO LA CANDITATURA DI GREGORIO A SINDACO DI PIOLTELLO

ANCHE IL COMITATO SEGRATE FELICE HA ADERITO AL COMUNICATO STAMPA DI SOSTEGNO, ESSENDO PERO' GREGORIO IL NOSTRO RAPPRESENTANTE ABBIAMO PREFERITO NON SOTTOSCRIVERLO IN CALCE, MA CON ESTREMA SODDISFAZIONE NE PUBBLICHIAMO IL CONTENUTO.



venerdì 1 aprile 2011

SI DIMETTE IL SINDACO DI PESCHIERA

 COME AL SOLITO QUELLO CHE CONTA E DIVIDE SONO LE COLATE DI CEMENTO
ANCORA UNA VOLTA SOTTO ATTACCO E' IL PARCO SUD
Riportiamo un articolo dove oltre ad essere riportata la motivazione,  vi sono dichiarazioni (in rosso) ridicole e grottesche, se si tiene conto che arrivano da amministratori publici

Peschiera
Borromeo – Nella mattinata di oggi il Sindaco Antonio Falletta ha rassegnato le dimissioni dalla carica di primo cittadino. La decisione sarà ratificata il prossimo Consiglio Comunale straordinario convocato per  Lunedì 11 Aprile 2011. L’annuncio delle dimissioni era nell’ aria fin dalla mattinata di ieri.
Una bufera politica si abbatte sulla Giunta Peschierese. In una nota stampa consegnata alla nostra redazione il Sindaco ha accusato la sua Giunta e i capo gruppi di maggioranza in Consiglio comunale,  di non voler condividere il nuovo piano di governo del territorio. In particolar modo nei punti di incontro con la Provincia di Milano sulla costruzione del nuovo stadio dell’Ac Milan, finanziato completamente da Silvio Berlusconi, nell’area del parco sud adiacente all’Idroscalo.  «In quell’area, generazioni di peschieresi sono andate a mangiare il gelato, - ha dichiarato il portavoce dei consiglieri di maggioranza Raffaele Cioffi – e cosi dovrà essere anche negli anni in futuro». L’Assessore allo sport Stefano Tognolo ha dichiarato : «Non possiamo permettere al Sindaco di costruire uno stadio da 140 mila spettatori solo per il Milan, o gioca anche l’Inter in quel campo o altrimenti lo stadio non si fa». Che a Peschiera ci fossero problemi con le squadre di calcio era ampiamente risaputo, ma che facessero cadere la Giunta non se lo sarebbe aspettato nessuno.




DA  http://www.7giorni.info/cronaca/peschiera-borromeo/antonio-falletta-si-dimette.html

domenica 20 marzo 2011

SEGRATE incontro contro la cementificazione del territorio

  Giovedi 24 Marzo alle ore 21:00 al CSA Baraonda 

 Il Csa Baraonda, dopo aver partecipato alla prima riunione, ritiene assolutamente importante partecipare al NOEXPO Camp come Zona Nord-Est per far conoscere il consumo del territorio della Martesana ampliando la mobilitazione ad un territorio che sebbene lontano dall'Expo sta subendo lo stesso destino dei territori del Nord-Milano ( Bre.be.mi - TEM - Centri Commerciali - Edilizia residenziale, commerciale ed industriale senza alcun coordinamento).


Dal sito "ufficiale" del NOEXPO Camp    http://www.noexpo.it/breve.php3?id_breve=246

"Apriremo a giorni un blog e useremo la mailing list, da allargare per affinità di percorsi e soggetti coinvolgibili, per snellire il numero di riunioni. E’ importante coinvolgere la popolazione, i comitati, i movimenti per l’acqua e di allargare la cerchia oltre i confini dei militanti e del movimento. In questo senso anche il Camp dovrà saper uscire dall’area dove si svolgerà, comunicando al territorio circostante e alla metropoli, con azioni, creatività, contenuti. E’ stata ribadita la necessità di costruire percorsi di avvicinamento al Camp sulle tematiche inerenti Expo e i territori coinvolti, sul tema proprio di Expo (agricoltura e alimentazione), sulle questioni del suolo e sui temi che i soggetti che costruiranno il Camp porteranno come proprio contributo, fermo restando che i percorsi di avvicinamento al Camp sono importanti e costituiscono obiettivi politici al pari della realizzazione stessa del Climate Camp. Se il piano locale è fondamentale per attivare soggetti, il piano nazionale e internazionale sono importanti per la dimensione politica del Camp. Ci sarà un incontro all’Aquila il 19-20 marzo, dove movimenti metropolitani, precari, territori resistenti parleranno di suolo, welfare, casa, reddito, sciopero precario. Abbiamo deciso che proveremo a partecipare con una delegazione rappresentativa di diverse lotte/percorsi dell’area milanese."
Centro Sociale Autogestito Baraonda Via Pacinotti 13, Segrate (MI) – Italy

martedì 15 marzo 2011

PODESTÀ STADIO DEL NUOTO A IDROSCALO

Il presidente della Provincia Guido Podestà, ha ribadito l'intenzione  di costruire all'Idroscalo uno Stadio del nuoto.
Il presidente Podestà ha dichiarato che  e gia stato siglato un accordo di programma con la Regione Lombardia e i Comuni di Segrate e di Peschiera Borromeo, che prevede l'integrazione nel Parco di una nuova area di oltre 300.000 metri quadri,e dove dovrebbe sorgere l'impianto in via di progettazione, e gia stato  affidato l'incarico per la stesura di uno studio di fattibilità,
L'Idroscalo è d'altra parte come dice il Presidente Podesta, un'area strategica per ubicare questa nuova struttura,( forse non solo diciamo noi) Si tratta di un sogno che confidiamo di realizzare all'Idroscalo entro il 2015 dell'Expo.

giovedì 3 febbraio 2011

COSI' CEMENTIFICANO MILANO E ALLO STESSO MODO SEGRATE

 
LA PAROLA D'ORDINE E' COSTRUIRE; COSTRUIRE A MILANO COME A SEGRATE CON LA SCUSA E IN PREVISIONE DELL'EXPO E COME MEZZO IL PGT
MA QUANDO TUTTO SARA' FINITO COSA RESTERA' DEL TERRITORIO DI SEGRATE? IL DESERTO!!

Per Milano   e per il suo ambiente è un momento assolutamente decisivo. Non dobbiamo lasciare sola Milano in questi giorni perché altrimenti rischia di subire un danno definitivo. In Consiglio Comunale entro il 14 febbraio prossimo, dovrebbe essere approvato quello che possiamo chiamare il "Piano di San Valentino", anche se è un piano che dimostra tutto tranne che amore nei confronti di Milano.
Letizia Moratti vuole far approvare in tempi rapidissimi - termine tassativo, il 14 febbraio - il Piano generale del territorio, il famigerato Pgt. Deve farlo approvare entro il 14 altrimenti decade.
La Giunta Moratti in questi 5 anni in cui ha governato Milano, purtroppo, di risultati ne ha portati a casa pochissimi. Purtroppo per tutti perché se avesse governato bene avrebbe giovato anche a chi non l'ha votata. Ha portato a casa un Expo molto contestato in cui è stato denunciato più volte il rischio enorme dell'infiltrazione della criminalità organizzata, nonostante il Prefetto di Milano, amico di Berlusconi che riceveva le ragazze indicate da Berlusconi in Prefettura, dica che la criminalità organizzata a Milano non esiste. La Giunta Moratti ha incassato questo Expo molto contestato e poco altro, se pensiamo che negli ultimi 20 giorni, Milano praticamente ha tutti i giorni sforato i limiti di inquinamento previsti dall'Unione Europea. Un disastro!
Milano è una città che vive un paradosso incredibile: è la città più ricca d'Italia, è una città dove i ricchi che ci abitano, ma anche i poveri ovviamente, sono costretti a respirare polveri sottili, i bambini e gli anziani vivono male e la media della vita è inferiore di 3 anni rispetto al resto degli italiani perché i milanesi respirano pm10.
E adesso? Altro colpo di grazia finale, il Piano di governo del territorio, quest'ultimo dovrebbe riportare addirittura a costruire 35 milioni di 9 metri cubi di case, l'equivalente di 340 pirelloni, il grattacielo simbolo della Milano degli anni 50/60. Di tutto c'è bisogno a Milano, di verde, di ambiente, di piste ciclabili, ma non di cemento. Invece saranno realizzate case che potrebbero ospitare 400 mila nuovi abitanti, quando Milano invece da qui al 2030 crescerà soltanto di 60 mila abitanti (lo dice lo stesso comune). Una follia, dunque. Ma non per tutti!
Senz'altro non è un'operazione utile per gli abitanti, per la gente comune. Mentre invece sarà accolta benissimo dagli imprenditori del mattone.
Ci sono alcune parole chiave che sono utili per cercare di capire questo nuovo piano di governo del territorio. Le parole chiave possono essere alcune come "destinazioni d'uso", che è quella formula che viene utilizzata per fare sì che la pianificazione del territorio sia lasciata agli enti pubblici, che si decida dove si abita, dove si produce, dove andranno gli alberghi, è lo strumento più essenziale perché facendo così il pubblico può decidere e stabilire lo sviluppo ordinato della città, uno sviluppo a vantaggio di tutti. La Moratti le vuole abolire, dicendo che facendo così si ottiene uno sviluppo meno vincolato e uno sviluppo più a vantaggio di chi davvero vuole investire sul territorio. Per molti invece sembra il contrario che facendo così si riuscirà a fare sì che si trasformi la città in una specie di far west urbanistico, in cui tutti potranno di fatto costruire case, perché poi scompariranno le aree produttive che sono bene o male i posti dove la gente trova lavoro. Tutto diventerà case, anche se poi le case restano vuote.
L'altra parola chiave, per capire a vantaggio di chi va questo piano, è "cooperative" infatti le cooperative sono le destinatarie nel nuovo Piano regolatore generale della Moratti. E' previsto che una parte consistente, il 35% delle costruzioni siano destinate al social housing, le case per i meno abbienti. Ma bisogna andare a leggere attentamente quanto è scritto nel documento e si scopre che poi in realtà un buon 20% sarà affidato alle cooperative bianche e rosse, le cooperative quindi che godono dell'appoggio incrociato: quelle bianche l'appoggio di Comunione e Liberazione, e non dimentichiamoci che l'assessorato all'urbanistica di Milano ormai è appannaggio di Comunione e Liberazione da anni, prima c'era Maurizio Lupi (oggi Vicepresidente della Camera, fedelissimo di Berlusconi) oggi c'è Carlo Massaroli. E poi ci sono le cooperative ovviamente rosse che costruiscono e cementificano l'Italia da anni e che qui stanno facendo sostanzialmente quasi un'alleanza. Qui come in altre regioni, come nel Veneto, come in Emilia, come in Liguria.
Poi la grande parolina magica del Pgt è "perequazione", perequazione vuole dire: si prende un'area vincolata, come il Parco sud, si dice che improvvisamente diventa edificabile, persino una zona vincolata, un parco,. Poi si dice: no, bisogna salvarlo, non si può costruire in questa zona, quindi gli indici di edificabilità che i proprietari hanno maturato in questa zona, vengono trasferiti in città, "volano" in città. Usano questa parola gli amministratori "volano" che è molto evocativa, però poi alla fine è molto poco volatile il cemento, e qui si scopre chi sono i grandi beneficiari del piano di governo della città. Sono i grandi imprenditori del mattone, primo tra tutti Salvatore Ligrestri, quest'ultimo - questo è il grande paradosso di Milano - è il più grande proprietario di terreni agricoli a sud di Milano, nel Parco sud. Lui ha sempre comprato questi terreni, non perché si sia convertito al verde, ma perché sperava che arrivasse il giorno in cui avrebbe potuto costruire. Il Pgt è questo giorno che lui aspettava da anni. Tutte le superfici che lui possiede a sud di Milano potranno essere riconvertite: o investirà direttamente costruendo nel parco sud l'ultimo grande polmone verde di Milano, oppure potrà trasferire questi volumi in città. Ma chi è Salvatore Ligresti? E' l'uomo che ha costruito forse più di tutti nella Milano degli ultimi anni. Ma andiamo a vedere i consigli di amministrazione delle società di Ligrestri e troveremo mezza famiglia di Ignazio La Russa che a Roma è abbastanza potente, perché è Ministro della Difesa, ma a Milano è molto più potente.
Nel cda di Fondiaria Sai si trova suo fratello Vincenzo che siede anche nell'Immobiliare Lombarda. Il figlio Geronimo è nel Cda della Premafin al posto che era di suo nonno Antonino. Questo è importantissimo ed è paradossale. La famiglia La Russa è una famiglia potentissima a Milano, è qui si pone questione di opportunità enorme, perché La Russa è un rappresentante di primo piano del partito che poi negli enti locali approva i progetti. Ergo: il partito di La Russa approva progetti che sono proposti dalle società di cui fanno parte i suoi familiari. E una grossa questione di opportunità, anche se ormai non se la pone più nessuno a Milano.
I progetti sono ovunque, qui si vogliono costruire case per 400 mila persone. Andate a vedere Milano in questo periodo, stanno costruendo ovunque, ci sono delle gru alte centinaia di metri ovunque, c'è l'Expo, c'è City Life, costruiscono 3 grattacieli, uno dei quali tra l'altro è un progetto, un grattacielo "usato" perché l'Architetto l'aveva progettato per il Giappone, poi l'ha rifilato a Milano. Tre grattacieli in quella zona che doveva diventare il Central Park di Milano e invece è diventata l'ennesima colata di cemento e non importa se poi nessuno riesce a trovare gente che compra in questa zona.
Poi c'è il mega-insediamento di Santa Giulia, impantanato per le note vicissitudini del gruppo Zunino, c'è Porta Garibaldi, la sede della Regione che dovrà immortalare l'era di Formigoni che non finisce mai perché lui continua a farsi rieleggere nonostante i termini previsti dalla legge, il Pir (un'altra realizzazione di Salvatore Ligrestri) il progetto dell'isola, le Varesine, tutti realizzati da grandissimi architetti che mettono la loro firma, così non si può dire di no, architetti che calano dall'estero, mettono la firma e poi se ne vanno, dimenticandosi che l'architetto ha una grandissima responsabilità anche sociale sui progetti che fa.
Poi la parola d'ordine è "costruire, costruire e costruire" anche se poi, come è successo recentemente, la Procura scopre che si costruisce su aree non bonificate. Ma tanto chi se ne frega, perché poi in queste aree ci andranno a studiare i bambini che andranno in asili costruiti su mercurio e cloroetilene. I grandi imprenditori se ne saranno andati e i bambini resteranno per anni a studiare sul mercurio!
















Ferruccio Sansa

giovedì 23 dicembre 2010

Via libera dal Direttivo del Parco Agricolo Sud Milano al PGT

 470 CHILOMETRI QUADRATI IN PERICOLO, DA SALVAGUARDARE E SALVARE

Milano - Il Consiglio direttivo del Parco Agricolo Sud Milano, l’area protetta periurbana più grande d’Europa (470 chilometri quadrati) estesa a 61 Comuni e affidata in gestione alla Provincia di Milano, ha espresso, attraverso un’apposita delibera, parere favorevole sul Piano di governo del territorio del Comune di Milano.
L’organismo, guidato dal presidente dell’Ente, On. Guido Podestà, ha, infatti, giudicato «conforme alle norme ambientali e paesaggistiche» fissate dallo Statuto del Parco Agricolo Sud Milano lo strumento di pianificazione urbanistica, che, dopo la definitiva approvazione, sostituirà il Prg.
Oggetto della delibera, frutto del dialogo istituzionale sul Pgt ambrosiano in atto dal luglio 2009 tra la Provincia di Milano e l’Amministrazione di Palazzo Marino, risultano, in particolare, le porzioni (23% della superficie complessiva) del Parco Agricolo Sud Milano comprese entro i confini del capoluogo (circa 40 chilometri quadrati sui 180 della superficie complessiva di Milano). Queste aree comprendono, a grandi linee, la Cascina Monluè, l’Idroscalo, il Bosco in città e la maggior parte dei terreni agricoli nella zona sud tra i Navigli e Chiaravalle.
Il provvedimento varato dal Consiglio direttivo, nel dare via libera al Pgt, riafferma quanto sancito dalla Legge regionale sui parchi (numero 86 del 1983) in materia di autonomia e prevalenza pianificatoria dei Parchi regionali rispetto agli strumenti di pianificazione urbanistica dei Comuni.
Qualsiasi tipo di intervento nel territorio del Parco Agricolo Sud Milano rimane, quindi, nell’ambito delle norme di pianificazione del Parco in vigore. Come molti altri Comuni, anche quello di Milano ha formulato delle proposte per quanto riguarda le aree che, nel prossimo futuro, dovranno essere sviluppate all’interno dei Piani di cintura urbana. Questi strumenti, com’è noto, sono di competenza della Provincia di Milano dal momento che riguardano, oltre il Comune di Milano, anche quelli di Assago, Buccinasco, Opera, San Giuliano, San Donato, Segrate e Peschiera Borromeo.
Le proposte del Comune di Milano, come quelle di altri Comuni, rappresentano un valido contributo e saranno prese in considerazione in sede di Accordo di programma sui Piani di cintura urbana che l’On. Podestà,  presiedendo anche il Direttivo del Parco Agricolo Sud Milano, ha avviato nell’ottobre scorso.
«Il provvedimento adottato dal Direttivo del Parco Agricolo Sud Milano faciliterà l’adozione di scelte condivise, che favoriranno la compenetrazione delle politiche di tutela ambientale con quelle di sviluppo territoriale – ha dichiarato il presidente Podestà -. Abbiamo, del resto, intrapreso sin dal nostro insediamento la valorizzazione dell’area protetta sia promuovendo una maggiore fruizione da parte dei milanesi sia salvaguardando, pure attraverso la recente concessione di un marchio di qualità, l’attività delle oltre 1.000 aziende agricole attive nel Parco Agricolo Sud Milano. La delibera del Direttivo va, insomma, inquadrata proprio nell’ottica della difesa di questo polmone verde che la Grande Milano dovrebbe utilizzare per respirare meglio senza rinunciare a crescere».
«Nel proprio Pgt il Comune di Milano propone di applicare il meccanismo della perequazione alle aree cittadine comprese nel Parco Agricolo Sud Milano – ha aggiunto l’assessore alla Pianificazione del territorio Fabio Altitonante -. Si tratta di un’ottima intuizione da estendere pure ai territori di altri Comuni per consentire l’acquisizione di aree da parte della mano pubblica. L’obiettivo deve essere quello di rafforzare il ruolo attivo del Parco Agricolo Sud Milano nella concreta realizzazione di un grande “Parco della terra” nel quale possano finalmente incontrarsi la città e la campagna, cuori pulsanti della Grande Milano».
fonte   assesempione