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venerdì 26 agosto 2011

CENTRO COMMERCIALE, PER LA MARTESANA UN SACCO DI PROBLEMI...I SOLDI E IL LAVORO AD ALTRI


IL CENTRO COMMERCIALE OFFRIRA' POSTI DI LAVORO, 10.000, 5.000 o 15.000 SI MA PER CHI?

Personalmente e a nome di Segrate Felice, nella lunga battaglia contro il mostro, avevo chiesto che venisse inserita una clausola affinchè, le aziende del territorio e i residenti a Segrate,  usufruissero di una corsia preferenziale sia negli appalti sia nelle assunzioni ( pioltello con l'Esselunga lo fece)

Il Sindaco e l'Assessore Zanoli affdermarono pubblicamente che era illegale, VERO! ma un accordo informale come fece Pioltello lo si poteva sempre ottenere.

Quella clausola non fu inserita, quell'accordo non fu fatto, ora sia le nostre aziende locali sia i lavoratori non hanno nessuna garanzia, ne prelazione, ne canale preferenziale, che assicuri lavoro ai Segratesi e alla Martesana.

I disagi si, saranno spalmati su tutto il territorio già in fase di canterizzazione,  andranno a sommarsi a quelli relativi ai lavori per la BreBeMi per ritrovarci da qui fino al 2015 sommerrsi da polveri e sabbia cose se fossimo in pieno deserto durante una tempesta.

Procopio Gregorio Andrea

 DAL GIORNO

Il mega centro cancellerà la nostra Segrate

Allarme dei comitati cittadini per il progetto di Percassi e dell'australiana Westfield nell'area ex dogana. Lungo la Cassanese in progetto un colosso da 1.700 metri quadrati

Aeroporto(Germogli)
Segrate, 23 agosto 2011 - È in arrivo all’ex dogana il centro commerciale più grande d’Europa, una cittadella dello shopping con negozi di lusso, grandi firme e numeri da capogiro. Cinquemila posti di lavoro in cambio di 170mila metri quadrati di superficie commerciale, realizzata lungo la Cassanese, tra Segrate e l’aeroporto di Linate. Un progetto ambizioso firmato dal costruttore bergamasco Percassi e dall’australiana Westfield, un vero collosso nel settore dello shopping e del tempo libero.
Il progetto, inserito nel Pgt e approvato tre anni fa dal Consiglio comunale di Segrate, è però destinato a portare la città sul piede di guerra. Le prime reazioni, fortemente contrarie, ci sono già. È il Comitato Redecesio a dichiarare guerra al centro commerciale di Percassi, che verrà realizzato entro il 2015 per intercettare una parte dei milioni di visitatori che atterreranno sulla pista del Forlanini in occasione dell’Expo. A costruire il maxicentro commerciale sarà il gruppo Stilo, controllato da Percassi. «Sarà una gigantesca Disneyland - dice Angelo Golin del Comitato Redecesio e del gruppo consigliare Insieme x Segrate - che farà svanire l’identità segratese. Abbiamo l’impressione che ogni metro cubo e ogni variante inserita nel Pgt abbia avuto come unico filo conduttore quello di favorire il centro commerciale di Percassi».
Ma non solo. «È un mostro commerciale che rinasce per la terza volta - dicono dal Comitato Segrate Felice - con la solita promessa di portare a Linate migliaia di voli a basso costo, con relativo assordante rumore al seguito, milioni di visitatori  accompagnati da un tubo di scappamento fumante e una sirena da 85 milioni di euro per fare la viabilità speciale». A Segrate di questo progetto se ne parla fin dal 2007. Inizialmente, Percassi aveva chiesto al Comune il via libera per costruire un centro commerciale più piccolo lungo la Rivoltana, nei terreni dell’ex Ibm che si trovano ridosso del centro abitato di San Felice e la frazione peschierese di San Bovio.
L’opposizione durissima di un comitato ad hoc, che in pochi mesi raccolse quasi quattromila firme contro il progetto, aveva spinto il Comune a discutere con Percassi una nuova soluzione. Il risultato è stato una cittadella commerciale con ampi spazi dedicati al tempo libero nell’area dell’ex dogana, in cambio della possibilità di costruire un albergo, ma anche case e uffici, lungo la Rivoltana.
«Il Pgt è stato disegnato su misura per Percassi - continua Golin - ogni variante urbanistica e ogni progetto viabilistico sono stati inseriti per favorire il centro commerciale, mandando in tilt la città. I 50mila abitanti previsti nei prossimi anni dal Pgt sono in relazione con questo centro commerciale, così come l’arrivo della linea 4 della metropolitana e l’avvio dei cantieri sulla Rivoltana e sulla Cassanese. Tutto in funzione del business». In fase di trattativa, Percassi aveva accettato di versare 85 milioni di euro per la viabilità speciale, realizzando il tratto dall’ex dogana a Pioltello. «Una strada che però gia adesso costa 150 milioni - tuonano dal Comitato Segrate Felice - ci chiediamo chi metterà la differenza».
di Patrizia Tossi

venerdì 29 aprile 2011

SOSTENIAMO LA SANA POLITICA CON LA CULTURA

 FINALMENTE UNA RACCOLTA FONDI DIVERSA

IL NOSTRO RESPONSABILE POLITICO PROCOPIO GREGORIO, CANDIDATO ALLA CARICA A SINDACO A PIOLTELLO, COERENTEMENTE CON IL SUO PENSIERO E IL SUO PROGRAMMA ELETTORALE, HA SCELTO UN SISTEMA PULITO E CHIARO PER FINANZIARE LA SUA CAMPAGNA ELETTORALE.
INVITIAMO TUTTI GLI AMICI DEL NOASTRO GRUPPO, A VISITARE IL SITIO DEDICATO, SE LO VORRANNO A SOSTENERLO CON IN PICCOLO CONTRIBITO. 
SOPRATUTTO INVITIAMO TUTTI A DARE MASSIMO RISALTO E PUBLICIZZARE QUESTA SPLENDIDA INIZIATIVA 


Carissimi amici e sostenitori, come già voi certamente sapete abbiamo scelto di rimanere svincolati da alleanze puramente elettorali e logiche dei partiti, che ci risultano estranee e che sono spesso lontane dall’interesse collettivo .
Liberi di poter meglio rappresentare le esigenze  e le istanze di noi cittadini e della nostra città.
Non abbiamo nessuno che ci supporta, ci sponsorizza e ci sostiene economicamente nell’affrontare le spese della nostra campagna elettorale, se non le nostre tasche, autofinanziandoci.

In coerenza con le nostre idee, con il nostro modo di essere e di vedere, abbiamo scelto di chiedere solo ai nostri concittadini, amici e simpatizzanti, di aiutarci a sostenere le spese offrendo anche un piccolo contributo, abbiamo quindi individuato due possibilità.

La prima ci riempie di orgoglio, vogliamo  ringraziare alcuni  collezionisti d’arte e in particolare Sergio Disipio, che hanno voluto offrire alcune loro opere per sostenere la nostra campagna.
Chiunque vorrà, potrà acquistare un quadro collegandosi al sito dedicato www.gigarte.com/magnitudo         sapendo già che  l’intero ammontare della vendita verrà devoluto a nostro sostegno. Grazie alla disponibilità dell''Amico Sergio, chiunque volesse contribuire può tramite lui che treatterà la vendita, avere uno sconto sul prezzo di listino
Abbiamo aperto un conto corrente per chiunque voglia sostenerci effettuando un versamento o un bonifico
c/c N° 3561   IT11C0558420602000000003561 intestato PROCOPIO GREGORIO

Vogliamo ringraziare tutti i cittadini che ci esprimono, incontrandoci e venendoci a trovare,  la loro soddisfazione, il loro sostegno e il loro contributo attivo.
Per contattarci: gr.procopio@tiscali.it  

 

mercoledì 30 marzo 2011

DA LINATE ALL'EXPO SI....MENTRE TREGAREZZO DEVE MORIRE


La Moratti sta approvando in anticipo il tunnel automobilistico che collegherà Linate all’Expo.

11,5 Km di lunghezza, 2,5 mld di investimento,

UNA SOLA DOMANDA.......MA ALLUNGARLO DI 550 METRI E FARLO FINIRE DOPO TREGAREZZO PERCHE' NON SI PUO'?
PERCHE' I CITTADINI DI SEGRATE E DI TREGAREZZO NON CONTANO NULLA?
BESTIE DA  LASCIAR MORIRE E A CUI RUBARGLI LA VITA

giovedì 24 marzo 2011

CONSIGLIO COMUNALE PER I CITTADINI DA NON PERDERE E PER NOI ATTENTI, UN GRANDE RICONOSCIMENTO

E LE NOSTRE PROPOSTE E SCOPERTE ARRIVANO IN CONSIGLIO COMUNALE
DATO L'ORDINE DEL GIORNO SIAMO VISIONARI O SOLO PROPOSITIVI E SOPRATUTTO ATTENTI?.....

Il Consiglio comunale – seduta pubblica – 1ª convocazione – sessione straordinaria - per lunedì 28
marzo 2011 alle ore 20:30
, presso la sala consiliare per la trattazione dei seguenti argomenti:
1. Approvazione verbali sedute del 24 gennaio e 7 febbraio 2011;
2. Interrogazione n.4 del 4.3.2011 ad oggetto: "Lettera Ferrovie dello Stato avente ad
oggetto:"Proposta di riqualificazione delle aree dello Scalo Ferroviario di Milano
Smistamento"
a firma del consigliere M. Mongili e altri;
3. Interrogazione n.5 del 4.3.2011 ad oggetto: "Conseguenze per Segrate delle opere volte alla
realizzazione del quadruplicamento della rete ferroviaria Milano-Treviglio
" a firma del
consigliere M. Mongili e altri;
4. Interrogazione n.6 del 4.3.2011 ad oggetto: "Masterplan Città di Segrate, Arch. Manuele
Mossoni"
a firma del consigliere M. Mongili e altri;
5. Ordine del Giorno n.1 del 20.1.2011 ad oggetto: "Progetto Bre.Be.Mi e delocalizzazione
Tregarezzo
" a firma del consigliere M. Mongili e altri;
6. Mozione n.12 del 4.10.2010 ad oggetto: “Completamenti della rete delle piste ciclabili
prioritarie e promozione della mobilità ciclabile
” a firma dei consiglieri P. Monti e L.
Radaelli;
7. Mozione n.1 del 21.2.2011 ad oggetto: "Installazione centraline rilevamento rumore e
presentazione dei piani azzonamento e risanamento acustico
" a firma del consigliere P.
Monti e altri;
8. Mozione n.2 del 21.2.2011 ad oggetto: "Costituzione della Consulta dello sport" a firma del
consigliere P. Micheli e altri.
Comunica che l’eventuale seduta di 2ª convocazione ai sensi degli artt. 62, 72 e 73 del
regolamento del Consiglio comunale, avrà luogo giovedì 31 marzo 2011, alle ore 20:30.
Marzo 2011
Il Presidente del Consiglio Comunale
Luciano Zucconi

domenica 20 marzo 2011

SEGRATE incontro contro la cementificazione del territorio

  Giovedi 24 Marzo alle ore 21:00 al CSA Baraonda 

 Il Csa Baraonda, dopo aver partecipato alla prima riunione, ritiene assolutamente importante partecipare al NOEXPO Camp come Zona Nord-Est per far conoscere il consumo del territorio della Martesana ampliando la mobilitazione ad un territorio che sebbene lontano dall'Expo sta subendo lo stesso destino dei territori del Nord-Milano ( Bre.be.mi - TEM - Centri Commerciali - Edilizia residenziale, commerciale ed industriale senza alcun coordinamento).


Dal sito "ufficiale" del NOEXPO Camp    http://www.noexpo.it/breve.php3?id_breve=246

"Apriremo a giorni un blog e useremo la mailing list, da allargare per affinità di percorsi e soggetti coinvolgibili, per snellire il numero di riunioni. E’ importante coinvolgere la popolazione, i comitati, i movimenti per l’acqua e di allargare la cerchia oltre i confini dei militanti e del movimento. In questo senso anche il Camp dovrà saper uscire dall’area dove si svolgerà, comunicando al territorio circostante e alla metropoli, con azioni, creatività, contenuti. E’ stata ribadita la necessità di costruire percorsi di avvicinamento al Camp sulle tematiche inerenti Expo e i territori coinvolti, sul tema proprio di Expo (agricoltura e alimentazione), sulle questioni del suolo e sui temi che i soggetti che costruiranno il Camp porteranno come proprio contributo, fermo restando che i percorsi di avvicinamento al Camp sono importanti e costituiscono obiettivi politici al pari della realizzazione stessa del Climate Camp. Se il piano locale è fondamentale per attivare soggetti, il piano nazionale e internazionale sono importanti per la dimensione politica del Camp. Ci sarà un incontro all’Aquila il 19-20 marzo, dove movimenti metropolitani, precari, territori resistenti parleranno di suolo, welfare, casa, reddito, sciopero precario. Abbiamo deciso che proveremo a partecipare con una delegazione rappresentativa di diverse lotte/percorsi dell’area milanese."
Centro Sociale Autogestito Baraonda Via Pacinotti 13, Segrate (MI) – Italy

martedì 15 marzo 2011

PODESTÀ STADIO DEL NUOTO A IDROSCALO

Il presidente della Provincia Guido Podestà, ha ribadito l'intenzione  di costruire all'Idroscalo uno Stadio del nuoto.
Il presidente Podestà ha dichiarato che  e gia stato siglato un accordo di programma con la Regione Lombardia e i Comuni di Segrate e di Peschiera Borromeo, che prevede l'integrazione nel Parco di una nuova area di oltre 300.000 metri quadri,e dove dovrebbe sorgere l'impianto in via di progettazione, e gia stato  affidato l'incarico per la stesura di uno studio di fattibilità,
L'Idroscalo è d'altra parte come dice il Presidente Podesta, un'area strategica per ubicare questa nuova struttura,( forse non solo diciamo noi) Si tratta di un sogno che confidiamo di realizzare all'Idroscalo entro il 2015 dell'Expo.

martedì 15 febbraio 2011

LA SEGRATE DEL FUTURO QUELLA CHE HANNO GIA DECISO SENZA DIR NULLA AI CITTADINI-PERCASSI RINGRAZIA E "COMANDA"

 SUDDITI AL SERVIZIO DI MILANO
CARO SINDACO LEI NON POTEVA NON SAPERE CHE PER NOVEGRO E TREGAREZZO ERA GIA TUTTO GIA DECISO E CI HANNO PRESO PER IL CULO

ECCO LA SEGRATE CHE AVREMO, NON PIU' IL POSTO DOVE ANDARE A VIVERE TRANQUILLAMENTE, NON PIU' QUELLA DEI QUARTIERI D'ECCELLENZA COME MILANO2 O SAN FELICE.MA IL CENTRO NEVRALGICO DELL'INTERA REGIONE.

ECCO LA PRESA IN GIRO DEI TREGAREZZINI , TUTTO GIA' PIANIFICATO NON PER SALVARE LE LORO CASE MA PER  INTERESSI GIA DECISI PUBBLICI E PRIVATI


Segrate - Linate Masterplan






Milano multi‐core
La situazione di Milano si sta definendo sempre di più come una città regione all’interno della Lombardia. Le città di confine hanno sempre più importanza e per il futuro dell’area si prospetta  una divisione della centralità di Milano in tanti nuclei localizzati nelle attuali edge city.
Il progetto porta alla valorizzazione e sviluppo di identità forti già presenti nel sito. Per anni queste aree hanno ospitato grandi industrie e zone dormitorio. La continua ricerca nel periodo industriale di aree a basso costo vicino la città per insediare industrie e aree residenziali, ha incentivato il fenomeno del pendolarismo. Il grande bacino di lavoratori di Milano ha portato e porta ancora oggi ad un sostanziale movimento nella città, al mattino e alla sera con il ritorno alle città satellite. La creazione di queste città “secondarie” è avvenuto senza un piano generale per questo fenomeno, gli interventi infatti non erano inseriti in una strategia comune ma soddisfavano i bisogni del momento senza pensare alle conseguenze. Questo fenomeno ha prodotto grandi centri residenziali privi di servizi e sistemi di aggregazione, creando ambienti anonimi e associali.
Dopo il periodo industriale le città di confine hanno avuto un periodo di incertezza per il loro futuro e la loro funzione.
Negli ultimi anni queste città dell’hinterland Milanese hanno avuto una rapida espansione e trasformazione che ha portato a conformare  una vera e propria città regione. La concezione più sociale dell’urbanistica e dell’architettura da parte delle amministrazioni ha consentito di trattare con più razionalità il grosso problema delle città satellite. Per queste aree si prospetta un futuro meno legato alla città centrale e la sua identità e un creazione o incentivazione dei caratteri del luogo. Lo sviluppo è stato favorito anche dalla presenza di importanti infrastrutture nell’area che gli permettevano un perfetto collegamento con tutta l’Italia del sud e l’intera Europa.
Questa grande regione urbana è perfettamente collegata grazie a  tre grandi aeroporti (Malpensa, Linate, Orio al Serio), proprio questo sistema di infrastrutture inserisce l’area come epicentro economico per l’Italia,



SEGRATE: A STRATEGIC AREA
L’area di Segrate - Linate è strategica grazie alla vicinanza con le maggiori autostrade che permettono collegamenti nell’asse est - ovest e nel ramo delle autostrade del sud.
Tutte queste caratteristiche fanno prospettare quest’area di Milano come Hub principale per tutta la mobilità italiana verso l’Europa. In dettaglio l’area di Segrate e Linate rappresenterà l’ingresso per l’area di Milano.
La presenza dell’aeroporto di Linate e degli snodi autostradali fanno di quest’area il gate di Milano per tutta l’area est del nord Italia
. La trasformazione delle vecchie aree industriali e la riconversione di parte della ferrovia permetterà di creare nuovi servizi che valorizzeranno l’area grazie anche alle sue risorse naturali inutilizzate.
Nell’area è presente un’importante area strategica per le merci trasportate in ferrovia, esiste infatti una grande area di interscambio merci truck to truck e rail to truck. Questi specifici servizi sono  punti di forza importanti che vengono mantenuti nel disegno del masterplan.
L’area di Segrate e Linate nel passato ha rappresentato un importante polo industriale per la sua vicinanza con le maggiori vie di trasporto e la vicinanza con il centro di Milano.
Da un pò di anni questa  predominanza industriale sta venendo a meno , lasciando spazio a grandi interventi urbanistici per una nuova identità della città. Negli ultimi anni non si è pensato ad una pianificazione strategica per le trasformazioni, gli unici interventi di riqualificazione industriale sono stati solamente interventi dettati dal privato che considera solo i propri interessi economici.
Grandi aree ormai dismesse come l’area ex Innocenti, l’area della dogana ecc. possono rappresentare la svolta per quest’aree che ancora non hanno trovato un giusto equilibrio tra aree urbane e sistema agricolo. L’inserimento di servizi al pubblico e aree business porterà a un graduale distacco dalla forte centralità di Milano e trasformerà Segrate in centro vero e proprio con spazi pubblici e servizi d’eccellenza. Queste trasformazioni possono invertire l’attratività portando Segrate a essere polo attrattivo per le altre città.
Nell’area si prevedono nei prossimi anni molti investimenti pubblici e privati per la trasformazione di aree dismesse. Molto importante la costruzione della nuova tangenziale est esterna e la nuova linea della metropolitana M4 che arriverà fino a Linate. Il progetto della tangenziale esterna rappresenta un’asta di collegamento di una serie di funzioni forti che da nord a sud si appoggeranno all’infrastruttura. La volontà del settore pubblico e i forti interessi degli investitori privati porteranno in quest’area importanti cambiamenti che stravolgeranno il sistema attuale.

MASTERPLAN
Il Masterplan coglie questa occasione per integrare a questi grandi cambiamenti una strategia di sviluppo comune che possa unificare l’insieme degli interventi. All’interno del Masterplan si sviluppano dei progetti chiave che possano favorire uno sviluppo coerente con le esigenze del territorio.
I grandi valori naturalistici all’interno dell’area portano a una progettazione attenta per non distruggere l’ecosistema naturale. Il Masterplan propone al tempo stesso un aumento dell’area urbanizzata ma con il minimo consumo di aree verdi.  Si propone uno sviluppo sostenibile delle aree agricole con la valorizzazione delle cascine esistenti, si crea un sistema economico che renda redditizzie le aree agricole inserendo nuove funzioni più coerenti con le esigenze odierne.
Il Masterplan  prevede la realizzazione di connessioni tra i vari parchi esistenti che circondano l’area, creando un anello verde all’interno dell’area. Il progetto si ricollega a quello dei raggi verdi del Comune di Milano, infatti , il raggio verde 2, proseguendo il suo andamento e connettendo al nuovo sistema dei parchi dell’area a est di Milano.
Analizzando l’area si denotano grandissimi valori naturalistici non valorizzati, esistono infatti aree ad alto livello naturalistico che possono essere valorizzate determinando una nuova identità per l’area. Si possono trovare vari sistemi idrici e vegetali di interesse, come ad esempio:
Il sistema dei fontanili, che rappresenta una risorsa idrica enorme, sono presenti fontanili in quasi tutto il territorio di segrate e Linate, molti di queste aree non sono conosciute alla maggior parte dei fruitori. Nel Masterplan si prevede la creazione di micro parchi e aree attrezzate per la fruizione di queste risorse.
Il sistema delle cascine, che nel passato è stato molto più forte costruendo un sistema di aggrgazione per aumentare sicurezza e cooperazione. Al momento ,le cascine, risultano essere elementi slegati tra di loro e senza un rapporto diretto. La parte a sud est dell’area è caraterizzata da una vasta quantità di cascine , alcune in stato di abbandono altre utilizzate come residenze altre ancora produttive come nel passato. La mancanza che si coglie in quest’area è uno stretto legame che unisca le cascine attraverso un least common denominator.
Nel passato lo stretto legame creava un sistema che rendeva questa micro economia molto più forte. Il masterplan ha come obbiettivo il collegamento di questi sistemi con una serie di opere chiave inserite in una strategia comune, minimizzando il consumo di suolo intervenendo anche sull’esistente. Il masterplan si può sostanzialmente dividere in due parti:
Strategia. La strategia rappresentata delle linee guida generali che determinano lo sviluppo futuro delle aree. In questo elaborato , rappresentato da una mappa dell’area al 1:5000, vengono definite le principali linee guida di espansione e ottimizzazione della città e questo book che rappresenta le istruzioni per l’uso di quest’area.
Progetti chiave. Attraverso  4  progetti  chiave  vengono messe in atto le principali linee guida. Questi progetti portano ad un incentivazione delle strategie , si punta alla risoluzione di problemi chiave nell’area. L’obbiettivo è quello di creare una concatenazione di progetti (pubblici‐privati) atti alla realizzazione della strategia globale. I progetti chiave scelti per iniziare questa strategia sono:
La stazione intermodale a segrate (metro, treni ad alta velocità, treni sub urbani e treni regionali). Questa struttura sarà composta da una piastra di servizi per chi parte o arriva in quest’area, con l’appoggio dell’aeroporto di Linate rappresenterà il Gate di Milano, con servizi di alto livello per utenze businees e turistici.

Un nuovo core per segrate, ricco di spazi pubblici e di aggregazione, con l’intento di creare una nuova area di servizi attorno a questi spazi pubblici. La creazione di un business district che potrà ricevere tutti quegli utenti che hanno la necessità di spostamenti veloci con conferenze vicino ad un’aeroporto o ad una stazione. La vendita di questi spazi insieme alle residenze consentirà la realizzazione degli spazi pubblici e del nuovo centro di segrate. Oltre alle aree per utenti che vengono per brevi periodi ci saranno spazi dedicati a uffici e sedi di rappresentanza, che grazie alla loro posizione strategica saranno sicuri investimenti da parte delle imprese. Il progetto dell’area si basa su un concetto di mix funzionale per garantire un  utilizzo dell’area 365 giorni all’anno 24 ore su 24. Vengono definite torri di altezza dagli 11 ai  40 piani intorno alla piazza principale con funzioni differenti (residenziale, commerciale, uffici)
Il terzo progetto ha l’obbiettivo di unificare il sistema delle cascine, ormai dimenticato, attraverso la valorizzazione e implementazione dei tracciati esistenti che collegano le cascine e la creazione di una nuova struttura che possa funzionare da centro ricerche e sviluppo di nuove tecniche agricole e packaging dei prodotti prima dell’esportazione. La struttura si definisce come hub del sistema cascine , dando un supporto tecnico e logistico per sviluppare nuove tipologie economiche. Nel nuovo hub si inseriscono nuove funzioni attrattive per l’area:
Un centro ricerche e sviluppo per le coltivazioni agricole.
B&B e Hotel, in base alle esigenze, potrà ospitare ricercatori che vengono dall’estero oppure turisti interessati al turismo rurale.
Food processing, ricevimento dei prodotti dai singoli produttori, controllo della qualità, packaging e preparazione per la distribuzione nell’area milanese oppure per l’esportazione.
Il quarto progetto si affianca alla già conosciuta sede espositiva di Novegro. Quest’area è specializzata in piccole esposizioni con bassi costi di esposizione e con prodotti di ottima qualità. Il progetto si affianca all’accessibilità data dall’aeroporto di Linate e la nuova stazione, si crea un estensione della sede espositiva. Questi servizi si affiancano a quelli già esistenti nell’area del nuovo core portando ad avere una vasta gamma di servizi e possibilità.




Action 01 - NEW BRIDGE STATION
L’intero Masteplan fa di questa azione il progetto principale di tutta l’area. L’obbiettivo è quello di creare allo stesso tempo un edificio che possa essere un collegamento diretto tra Linate - Segrate e ospitare la nuova stazione di interscambio, dell’alta velocità, metropolitana, treni sub urbani e treni regionali. L’edificio si inserisce all’interno del flusso dei treni come una particella che frammenta questo flusso e crea un’interscambio alle aree limitrofe.
L’area di progetto occupa la vecchia dogana di Milano inutilizzata dopo l’apertura delle frontiere. Non viene utilizzata l’area dello scalo merci per l’importanza che ancora occupa nel sistema ferroviario. Questo sistema ferroviario di interscambio merci ,che ha nella parte più grande un fascio di 42 binari, avrà ancora più importanza con l’apertura del nuovo tunnel del Lötschberg che collega ad l’alta velocità Italia alla svizzera. Questi motivi portano ad un sostanziale mantenimento dello scalo merci e il concentramento degli interventi nell’area dell’ex dogana.
Il disegno della stazione porta a creare un volume sospeso composto dalla sovrapposizione di più piastre funzionali che si interscambiano tra di loro e tra le aree circostanti ( Nuovo business center, idroscalo e Segrate). La nuova stazione oltre a ospitare le funzioni per i viaggiatori ospiterà funzioni di connessione con le  nuove aree di sviluppo previste nel Masterplan.
Nuove aree informazioni per i clienti business che richiedono servizi riguardo il nuovo business district adiacente all’area.
Tetto verde per l’attraversamento pedonale e ciclabile per passare dal nuovo centro di Segrate al parco dell’Idroscalo.
Il nuovo sistema di trasporto ospiterà una grande area parcheggio nel piano terra per le persone che vogliono usufruire dei servizi dell’area o solo per accedere alla stazione di metro per andare al centro di Milano senza problemi di traffico.
La nuova stazione si pone come nuovo landmark della città, data la suo posizione strategica ( tra la linea ferroviaria e uno dei principali ingressi stradali a Milano) e data la suo riconoscibilità di elemento unificatore tra le due aree fino ad adesso rimaste separate.
Dal punto di vista sociale questo edificio rappresenterà un punto di riferimento per il nuovo gate di Segrate. Sia dalla ferrovia che dalla strada si potrà notare questo edificio simbolo che collega le due aree di segrate e linate.
La posizione strategica e le nuovi funzioni attireranno investimenti per la fallibilità dell’intervento con una partecipazione privata e pubblica. La vendita degli spazi commerciali all’interno della stazione e i guadagni provenienti dal parcheggio  consentiranno un immediato funzionamento della struttura.



Action 02 - NEW CITY CENTER
Il progetto si propone come nuovo punto di riferimento, sia come dotazione funzionale , sia come nuovo punto di riferimento per un nuovo centro dell’area di segrate e linate.
Il progetto si ricollega alla strategia generale del masterplan, che propone un sistema policentrico all’interno di una città-regione. La mancanza vera e propria di un centro di Segrate e con se anche di una forte identità dell’area porta alla ricerca di un’opera architettonica forte che sappia unire i caratteri principali dell’area. Il progetto è situato a unione tra l’area della nuova stazione di Segrate e l’abitato storico. Il progetto propone un’area multi funzionale che possa rappresentare il nuovo centro produttivo di Segrate, al tempo stesso vengono inserite aree residenziali e aree servizi per variare l’offerta. Il fulcro del progetto è rappresentato da una grande piazza coperta che accoglie i flussi in entrata dal lato nord e dal lato sud (Area di segrate - nuova stazione ferroviaria ) , attorno a quest’area vengono posizionati gli edifici plurifunzionali che chiudono la sagoma della piazza. Al piano terra l’uscita della metro rappresenta il perfetto centro della piazza , intorno vengono posizionate le aree commerciali  situate nei primi due piani degli edifici. Le torri plurifunzionali che circondano l’area accolgono più funzioni in base al piano dell’edificio:
I primi due piani accolgono le aree commerciali      : vendita diretta di prodotti al dettaglio , dall’abbigliamento fino ai prodotti dell’area agricola.
Quest’area è caratterizzata, al centro dall’entrata della metro e nell’intorno vene posizionato uno shopping center di due piani. All’interno vengono inserite funzioni che attualmente mancano nel centro di Segrate, così da creare un polo supplementare ai servizi già esistenti. Questa nuova piazza coperta rappresenterà il nuovo centro di aggregazione di segrate, con grande valore sociale e economico. La piazza rappresenta al tempo stesso un punto di collegamento e un punto di riferimento per l’area, infatti la sua rappresentatività visiva e funzionale trasformerà quest’area anonima in un polo di eccellenza per servizi e dotazioni.
Un punto importante della progettazione è rappresentato dalla suddivisione delle torri che circondano la piazza coperta “il nuovo city center”. Per quest’area si cerca un mix funzionale che permetta una fruizione a tutte le ore della giornata. L’obbiettivo per quest’area è di costituire un luogo vivo a tutte le ore della giornata con una dotazione funzionale di eccellenza.
Nei piani dal 3° al 20° vengono inseriti spazi per uffici e sedi di rappresentanza con all’interno aree convegni e spazi espositivi per le aziende. Questi livelli rappresentano il business district, attraverso una distribuzione omogenea su tutte le torri. Tutte queste aree sono accessibili grazie ai sistemi di distribuzione verticale ad uso esclusivo del settore commerciale. Si ritiene indispensabile funzioni di questo tipo per quest’area così strategica, difatti all’interno potranno essere ospitate sedi aziendali di rappresentanza o servizi al vicino aeroporto di Linate, tutto supportato dell’estrema accessibilità dell’area (stazione alta velocità, autostrada, aeroporto). La fattibilità del progetto è legata alla vendita di queste aree per la creazione di questo nuovo centro.
Nei piani alti delle torri verranno ospitate le aree residenziali, che usufruiranno di ingressi separati all’interno delle torri e i parcheggi comuni nel piano seminterrato. Per la parte residenziale delle torri si è pensato ad una frammentazione interna per la creazione di svariate tipologie che vanno dall’attico di prestigio al social housing. Il sistema residenziale prevede diverse tipologie di case all’interno della torre e diverse tipologie di vendita. Le residenze nella torre avranno differenti contributi statali per il canone di affitto o per l’acquisto. La parte residenziale è distribuita :
Nei piani più bassi le residenze vengono date alle famiglie disagiate o studenti, con canoni agevolati per l’affitto o l’acquisto, con un’aiuto quasi del 100% da parte dello stato.
Nei piani più alti vengono inserite delle abitazione che avranno canone parzialmente agevolato, queste residenze possono essere affidate a studenti‐lavoratori, giovani coppie con o senza figli e categorie che non si possono permettere di pagare interamente un’abitazione. I canoni all’interno di queste residenze possono essere agevolati dal 70 al 30% in base al reddito della persona.
Nei piani alti compreso gli attici vengono inserite le residenze senza canone agevolato. Queste abitazioni sono vendibili liberamente nel mercato e rappresentano la compensazione delle spese effettuata per le residenze a canone agevolato.
La fattibilità economica del progetto è data da una compensazione dei costi ripartita in tutta la torre. Una progressiva diminuzione dell’agevolazione del canone nelle residenze più alte porta a compensare i costi delle residenze nei piani inferiori che risulteranno meno redditizie .



Action 03 - AGRICULTURAL HUB
La terza azione si colloca nell’area a est dell’idroscalo, vicino alla sede della Mondadori e dell’IBM. Nell’area si prevede l’inserimento di una serie di funzioni a servizio delle attività produttive per una maggior competitività nel mercato odierno. In quest’area vengono introdotte le seguenti funzioni:
-Food processing /pachaging / pre- pacaging
-Direct sale of agricultural product
-Bike rent
-Hotel and B&B
-Research center
-Info point
L’ubicazione degli edifici è data da due principali motivazioni:
La rappresentatività dell’area e la vicinanza di grandi aziende leader nel loro settore. L’edificio vuole ricoprire un ruolo rappresentativo per l’intera area agricola.
La posizione  strategica, la vicinanza dall’aeroporto di Linate, la vicina stazione di interscambio merci e la stretta relazione con l’area agricola, fanno di quest’area la perfetta collocazione dell’hub per l’interscambio dei prodotti agricoli. Il nuovo sistema di servizi apre nuove prospettive nell’area definendo nuovi sbocchi lavorativi  e opportunità di investimento.
Non per ultima la creazione di un nuovo research center che si propone come avanguardia nella produzione agricole, grazie anche alle facoltà e ai dipartimenti di ricerca già presenti nelle università di Milano.
Il sistema ricettivo (B&B e Hotel) si propone come nuovo polo di ricettività turistica per l’area e per accogliere le conferenze degli esperti del settore attratti nel nuovo research center.
Il sistema integrato di food processing riunisce i prodotti dell’intera area e li prepara per un’esportazione, attraverso l’areoporto o il sistema di interscambio merci per treno) o per la vendita diretta attraverso i due principali punti vendita:
Il primo situato direttamente nell’Agricultural Hub e il secondo situato nell’intervento che comprende la costruzione della nuova stazione dell’alta velocità e il nuovo buseness center.
All’interno dell’Hub vengono inseriti anche degli uffici informativi e rappresentativi dell’area, con possibilità di bike sharing e chiedere informazioni. All’interno vengono ospitati anche uffici dell’ente turismo e del parco agricolo sud proprio per sottolineare lo stretto legame con quest’area.



Action 04 - NOVEGRO EXPO'
Il sistema espositivo di Novegro risulta essere una funzione che attrae eventi e persone ma che manca di un sistema più integrato con il contesto e le nuove funzioni inserite dal Masterplan.
Il Masterplan propone l’espansione di questa funzione con altri spazi espositivi da poter garantire una miglior offerta agli espositori, propone anche un legame più stretto con le nuove funzioni nel business district. Il progetto rispecchia la filosofia portata avanti da questo centro che punta a esposizioni con bassi costi che consentano a piccoli e medie imprese di esporre i propri prodotti senza costi elevantissimi. Questo polo espositivo si contrappone alla filosofia che ha portato avanti il nuovo polo di Rho fiera che predilige grandi esposizione con grandi aziende disposte ad investire grandi somme di denaro. La struttura dunque si collega direttamente in un network commerciale all’interno dell’area di progetto, la sua posizione strategica ( aeroporto di linate, stazione alta velocità e metropolitana) permetta una perfetta accessibilità.
La struttura riprende il concetto di esposizione low cost con edifici di costo non elevato grazie all’utilizzo di tensostrutture per coprire grandi luci senza costi esorbitanti. La connettività all’area è garantita dalla nuova stazione della metropolitana e dal nuovo ponte di attraversamento dello scalo ferroviario, quest’ultima azione consente il raggiungimento del business district e del centro di segrate.
Conclusioni Il masterplan attraverso una strategia di sviluppo comune e 4 progetti chiave vuole proiettare ancora di più quest’area nel diventare il nuovo gate di Milano e in scala minore il nuovo centro di Segrate. Questi obbiettivi ambiziosi possono essere raggiunti solamente con una partecipazione attiva delle imprese e della popolazione nella realizzazione del piano. Il Masterplan infatti non viene ideato come piano statico ma come un serie di strategie dinamiche aggiornabili periodicamente. La dinamicità del piano nei suoi obbiettivi e nei suoi strumenti permette di seguire l’evoluzione dei progetti chiave e l’eventuale cambiamento delle strategie in corso d’opera. Attraverso una serie di feedback si crea un background del Masterplan consentendo un auto apprendimento del raggiungimento degli obbiettivi.

domenica 19 dicembre 2010

Segrate, pagherà un prezzo altissimo all'Expo

EXPO E BREBEMI, PER SEGRATE SARA' IL DELIRIO?

Segrate con l'idroscalo, è stata scelta come seconda localizzazione per l'Expo, abbiamo gia detto del progetto di riqualificazione del "mare di Milano", da parte della Provincia.
Durante l'ultimo Consiglio Comunale, grazie ad un interrogazione della minoranza, siamo venuti a conoscenza di un progetto, sempre della Provincia, di istituire sei maxi parcheggi  per accogliere i milioni di visitatori, uno delle quali sarà a Segrate.

L'Amministrazione, prima in modo quasi impacciato, ha risposto che ne sapeva ben poco, proprio perchè un progetto della Provincia e che il Comune non è stato per nulla coinvolto e interpellato. ( ANCORA!! COME LA BREBEMI!! ))
In seguito, ha ipotizzato che certamente in fase di progetto, il Comune verra chiamato a discuterne e valutarne la bontà.
Ci sembra strano, che il Comune non venga messo a conoscenza e non venga coinvolto, gia in fase di ideazione, su progetti o interventi che anno un impatto importante sul suo territorio.

Approfondiremo in un post successivo, l'analisi sulle implicazioni e conseguenze sul nostro  territorio, di una concentrazione di eventi, come Expo, Brebemi, Centro Commerciale tutti nell'ormai fatdico 2015.
Publichiamo quindi su questo argomento, notizie ed informazioni da altri comuni forse più informati o attenti

Per la sua collocazione strategica ai confini dell’omonimo capolinea della metropolitana gialla, la linea 3, San Donato è candidata ad ospitare uno dei maxi parcheggi a servizio dell’Expo 2015. Negli ambienti provinciali nei giorni scorsi sembra che la notizia venisse data quasi per certa. 
Nel piano di intercambio auto/treni varato da palazzo Isimbardi, che prevede la realizzazione di due parcheggi a nord ovest dell’Expo, altri due a est e a un’altra accoppiata a sud est, la scelta sembra infatti che sia caduta sui comuni di Nerviano, Corbetta, Locate Triulzi, San Donato, Segrate e Pioltello.

 Questi i capisaldi della nuova prospettiva che ha sbaragliato l’idea iniziale di dotare di parcheggi l’area circostante l’evento di carattere mondiale, con investimenti nelle zone di Rho, Arese e Baranzate, per un totale di 17mila posti auto e mille autobus.
Per una serie di motivi quest’ultimo progetto verrà scalzato dunque dall’alternativa che allontana i mezzi in sosta dalla meta per collocarli in prossimità delle stazioni dei treni e della metropolitana.

 Ecco quindi che San Donato, quale tratto dell’immediata periferia meneghina ben servito dalle infrastrutture, viene chiamato in causa. Guardando a disagi/benefici che un’opera del genere potrebbe comportare per il territorio, l’assessore provinciale Fabio Altitonante ha già annunciato che le località coinvolte si troveranno con un rafforzamento dei parcheggi, in quanto le opere saranno di carattere permanente. 

Insomma, il Sudmilano rischia di dover pazientare nel fatidico intenso periodo dell’Expo, in cui le strade locali si troveranno di fronte ad un carico eccezionale di automobilisti diretti verso la struttura per le auto in sosta ma, una volta concluso l’evento, la città potrà contare su un potenziamento del servizio, soprattutto in prossimità della metropolitana.

Caute le prime reazioni che si sono alzate dal territorio di fronte ad una notizia che nei giorni scorsi ha fatto timidamente capolino, raggiungendo una quota di cittadini e politici. «È un tema che deve essere approfondito - commenta l’assessore alla viabilità, Claudio Monti -, ma partendo dal presupposto che la città potrebbe guadagnare un’opera di carattere permanente, credo ci siano i margini per portare avanti un lavoro puntato sui benefici che ne potrebbe trarre la comunità locale».

 Dall’altra parte della barricata il portabandiera dei Verdi Marco Menichetti, mette in chiaro: «Se il modello punta ad un buon trasporto pubblico solo nella città di Milano, con un prezzo forte da pagare per l’hinterland, significa che la direzione imboccata resta sbagliata e che non c’è nulla di nuovo.
Mentre siamo pronti a condividere una scommessa giocata su una mobilità rafforzata su tutta l’area metropolitana, con dei poli di interscambio ben organizzati». (( ANCHE NOI!!  ))Fonte: Il Cittadino