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martedì 30 agosto 2011

TUTTI GLI UOMINI DI PENATI

  E BRAVO BOERI, CHE SCOPRE L'ACQUA CALDA
E SE I GIUDICI DI MONZA TRASFORMANO LA MARTESANA NELLA WUATERLOO DEL PD

 Leggiamo con stupore quanto dichiarato ieri dall'Assessore Boeri, in merito al caso Penati e alle implicazioni sulla svendita del territorio, di  errori macroscopici nelle scelte che lo stesso Penati ha sostenuto e sponsorizzato in interventi edificatori.  ( c'è una cultura che ha zavorrato la politica milanese e compromesso con scelte immobiliariste ingiustificate il territorio della nostra città)

Come allora non ricordare, le lettere arrivate in federazione provinciale da semplici cittadini ed iscritti, per contestare scelte ed interventi, dal Potente sponsorizzate e a "bastonate" imposte.

Come non ricorare le spaccature ed il travaglio avuto dal PD di Peschiera Borromeo per scelte edificatorie ed interventi commerciali, che tanti dubbi e tante lacerazioni hanno lasciato nel PD peschierese e nel territorio.

Come dimenticare la spaccatura del Pd segratese, che arrivo ad espellere iscritti e membri del dierettivo, che fece inciuci e compromessi, che sostenne apertamente una giunta a guida PDL, che accettò supinamente la negazione di libertà democratiche, che spacco in due la città e il proprio consenso elettorale, pur di accontentare il potente.
Che approvo e sostenne il passaggio di un diritto edificatorio di 33,000 metri di terziario portandolo a 800,000 metri fra Commerciale, ricettivo ed abitativo.

 Come non pensare alle scelte fatte ed imposte a Pioltello, con l'emarginazione di uomini di punta (Mario De Gaspari ) che avevano un enorme consenso della città e dei cittadini e non solo del PD, che non accettavano, che non si piegavano e denunciavano, scelte deleterie e dubbie, che per questo non è stato ricandidato, scegliendo come a Peschiera e Segrate di perdere consenso pur di far " fuori" chi non si piegava al Penatiano Volere.

Ora si scatena l'eclissarsi dei vari resposabili provinciali, regionali e dirigenti a tutti i livelli, erppure quelle richieste di intervento, quelle lettere di protesta, quelle denuncie di iscritti, simpatizzanti ed attivisti, erano a loro indirizzate e non hanno avuto mai risposte.

Bene, ora che il coperchio è stato scoperchiato è i potenti per fortuna  potenti non son più, rispondete a quelle lettere,   dissipate quei nostri dubbi su interventi iummobiliaristi ingiustificati, fate pulizia delle braccia e degli uomini del potente sul nostro territorio, riintegrate e date spazio a chi ha tenuto alto l'onore.
Fatelo prima che ai giudici di Monza venga in mente di allargare le verifiche su altri interventi edificatori e speriamo dissipare i nostri dubbi, su altri recuperi di aree dismesse, anche perchè i nomi e gli attori erano gli stessi e il protagonista potente pure
  fatelo prima che la Martesana diventi la waterloo del PD

Procopio gregorio Andrea






 DA LIBERO

Si è scatenata la "caccia al Penatiano". A inaugurare la stagione è stato l'Idv milanese, che ha messo nel mirino Pierfrancesco Maran, 30enne assessore ai Trasporti del Comune di Milano, che - per amor del vero - ha sempre contestato (a volte anche aspramente) la dizione di "uomo di Penati". Maran, infatti, è stato sostenuto con forza dal circolo 02PD, ottenendo tra gli altri anche l'appoggio di Filippo Penati. Ma il rapporto, ovviamente, non si può ridurre o banalizzare a una semplice dipendenza.
Il consigliere regionale di Sel Giulio Cavalli ha invece messo nel mirino Arianna Cavicchioli e Sara Valmaggi. Della prima, penatiana doc, si dice che è la rappresentante di Penati nella segreteria provinciale. Fa parte del coordinamento esecutivo, e ha tenuto la posizione malgrado la frattura profondissima tra il segretario Roberto Cornelli e Filippo Penati. Sara Valmaggi è stata invece assessore a Sesto San Giovanni proprio durante l'amministrazione Penati. Nel coordinamento provinciale c'è Augusto Schieppati. Anche lui penatiano doc, è il responsabile dei circoli della provincia. Un ruolo strategico, visto che proprio lontano da Miano Penati ha sempre riscosso grande successo (a Pioltello con Concas, a Cinisello con la Gasperini, a Paullo con Mazzola), un successo pari se non superiore a quello di Franco Mirabelli.
Per dirla tutta, però, a Schieppati sono stati chiesti due passi indietro (dal consiglio regionale e dalla segreteria), proprio da Penati, senza che sia mai passato all'incasso per pareggiare i conti. A Roma, tra i penatiani c'è poi Luigi Vimercati. Monzese, classe 1953, con l'uomo di Sesto ha sempre avuto un ottimo rapporto di collaborazione. Nella pattuglia c'è anche Cesare Cerea, dirigente Pd, ex dirigente della Cgil e dalla Provincia di Milano. Spesso si è esposto in prima persona per chiarire le posizioni politiche di Penati. E ancora, Roberto Rampi, segretario organizzativo regionale e vicesindaco di Vimercato. Last but not the least, Matteo Mauri. Quarantenne, è capogruppo in consiglio provinciale a Milano. Fedelissimo di Penati, è stato anche suo assessore durante la permanenza a Palazzo Isimbardi. A Roma è il responsabile nazionale Trasporti e Infrastrutture.
DI Fabio Massa
 
http://affaritaliani.libero.it/milano/tutti_uomini_di_penati_mappa_di_affari_290811.html

domenica 28 agosto 2011

TERRITORIO E SOCIETA: CHE DIFFERENZA C'E' FRA CONCOSSIONE E CORRUZIONE?

TERRITORIO E SOCIETA: CHE DIFFERENZA C'E' FRA CONCOSSIONE E CORRUZIONE?: C'È DAVVERO GRANDE DIFFERENZA FRA CONCUSSIONE E CORRUZIONE? La differenza fra concussione e corruzione è enorme e irrilevante. Fra i due...

sabato 27 agosto 2011

TERRITORIO E SOCIETA: TANGENTOPOLI MAI FINITA?

TERRITORIO E SOCIETA: TANGENTOPOLI MAI FINITA?: TANGENTI PER CHI? Dal primo giorno in cui è stata resa pubblica l’inchiesta su Filippo Penati, si è sviluppata sotto traccia tra i milita...

venerdì 26 agosto 2011

CENTRO COMMERCIALE, PER LA MARTESANA UN SACCO DI PROBLEMI...I SOLDI E IL LAVORO AD ALTRI


IL CENTRO COMMERCIALE OFFRIRA' POSTI DI LAVORO, 10.000, 5.000 o 15.000 SI MA PER CHI?

Personalmente e a nome di Segrate Felice, nella lunga battaglia contro il mostro, avevo chiesto che venisse inserita una clausola affinchè, le aziende del territorio e i residenti a Segrate,  usufruissero di una corsia preferenziale sia negli appalti sia nelle assunzioni ( pioltello con l'Esselunga lo fece)

Il Sindaco e l'Assessore Zanoli affdermarono pubblicamente che era illegale, VERO! ma un accordo informale come fece Pioltello lo si poteva sempre ottenere.

Quella clausola non fu inserita, quell'accordo non fu fatto, ora sia le nostre aziende locali sia i lavoratori non hanno nessuna garanzia, ne prelazione, ne canale preferenziale, che assicuri lavoro ai Segratesi e alla Martesana.

I disagi si, saranno spalmati su tutto il territorio già in fase di canterizzazione,  andranno a sommarsi a quelli relativi ai lavori per la BreBeMi per ritrovarci da qui fino al 2015 sommerrsi da polveri e sabbia cose se fossimo in pieno deserto durante una tempesta.

Procopio Gregorio Andrea

 DAL GIORNO

Il mega centro cancellerà la nostra Segrate

Allarme dei comitati cittadini per il progetto di Percassi e dell'australiana Westfield nell'area ex dogana. Lungo la Cassanese in progetto un colosso da 1.700 metri quadrati

Aeroporto(Germogli)
Segrate, 23 agosto 2011 - È in arrivo all’ex dogana il centro commerciale più grande d’Europa, una cittadella dello shopping con negozi di lusso, grandi firme e numeri da capogiro. Cinquemila posti di lavoro in cambio di 170mila metri quadrati di superficie commerciale, realizzata lungo la Cassanese, tra Segrate e l’aeroporto di Linate. Un progetto ambizioso firmato dal costruttore bergamasco Percassi e dall’australiana Westfield, un vero collosso nel settore dello shopping e del tempo libero.
Il progetto, inserito nel Pgt e approvato tre anni fa dal Consiglio comunale di Segrate, è però destinato a portare la città sul piede di guerra. Le prime reazioni, fortemente contrarie, ci sono già. È il Comitato Redecesio a dichiarare guerra al centro commerciale di Percassi, che verrà realizzato entro il 2015 per intercettare una parte dei milioni di visitatori che atterreranno sulla pista del Forlanini in occasione dell’Expo. A costruire il maxicentro commerciale sarà il gruppo Stilo, controllato da Percassi. «Sarà una gigantesca Disneyland - dice Angelo Golin del Comitato Redecesio e del gruppo consigliare Insieme x Segrate - che farà svanire l’identità segratese. Abbiamo l’impressione che ogni metro cubo e ogni variante inserita nel Pgt abbia avuto come unico filo conduttore quello di favorire il centro commerciale di Percassi».
Ma non solo. «È un mostro commerciale che rinasce per la terza volta - dicono dal Comitato Segrate Felice - con la solita promessa di portare a Linate migliaia di voli a basso costo, con relativo assordante rumore al seguito, milioni di visitatori  accompagnati da un tubo di scappamento fumante e una sirena da 85 milioni di euro per fare la viabilità speciale». A Segrate di questo progetto se ne parla fin dal 2007. Inizialmente, Percassi aveva chiesto al Comune il via libera per costruire un centro commerciale più piccolo lungo la Rivoltana, nei terreni dell’ex Ibm che si trovano ridosso del centro abitato di San Felice e la frazione peschierese di San Bovio.
L’opposizione durissima di un comitato ad hoc, che in pochi mesi raccolse quasi quattromila firme contro il progetto, aveva spinto il Comune a discutere con Percassi una nuova soluzione. Il risultato è stato una cittadella commerciale con ampi spazi dedicati al tempo libero nell’area dell’ex dogana, in cambio della possibilità di costruire un albergo, ma anche case e uffici, lungo la Rivoltana.
«Il Pgt è stato disegnato su misura per Percassi - continua Golin - ogni variante urbanistica e ogni progetto viabilistico sono stati inseriti per favorire il centro commerciale, mandando in tilt la città. I 50mila abitanti previsti nei prossimi anni dal Pgt sono in relazione con questo centro commerciale, così come l’arrivo della linea 4 della metropolitana e l’avvio dei cantieri sulla Rivoltana e sulla Cassanese. Tutto in funzione del business». In fase di trattativa, Percassi aveva accettato di versare 85 milioni di euro per la viabilità speciale, realizzando il tratto dall’ex dogana a Pioltello. «Una strada che però gia adesso costa 150 milioni - tuonano dal Comitato Segrate Felice - ci chiediamo chi metterà la differenza».
di Patrizia Tossi

lunedì 22 agosto 2011

TERRITORIO E SOCIETA: SPECULAZIONI E TANGENTI, LA TOMBA DELLO SVILUPPO

TERRITORIO E SOCIETA: SPECULAZIONI E TANGENTI, LA TOMBA DELLO SVILUPPO: ORIGINI E CONSEGUENZE DEL SISTEMA TANGENTI NELLE POLITICHE URBANE DI Mario De Gaspari Cerco di spiegare la ragione per cui, a parere mio, ...

mercoledì 17 agosto 2011

A SEGRATE.......RINASCE IL MOSTRO

SEGRATE SI ACCENDE D'IMMENSO 
  E SI SPEGNE SERVA DI MILANO


Nato sponsorizzato e sopratutto imposto come centro polifunzionale, lo ritroviamo rinato sul PGT di segrate contrassegnato come centro commerciale.
Ora come un mostro dormiente, rimane sopito in attesa che tutto ciò che serve gli sia riveritamente, portato attorno.
Ed eccolo il Mostro, rinato per la terza volta sotto mentite spoglie, sempre più luccicante, attraente e ammagliante.
La promessa è sempre quella, migliaia di voli a basso costo con relativo assordante rumore al seguito, milioni di visitatori  accompagnati da un  tubo di scappamento fumante e una sirena da 85 milioni di euro  per fare la viabilità speciale.
Sempre la stessa  sirena, che gia ammaliò le Amministrazioni di Formigoni e Penati e Alessandrini, che li convinse a percorrere tutta la strada, anche quella contro la forte opposizione popolare o quella tragicamente antidemocratica del 19 marzo.
84 Milioni per una importante strada, che però gia adesso ne costa 150, Chi metterà la differenza?
Secondo l'accordo di programma la differenza dovrebbero metterla in parti variabili, Regione Provincia e Comune di Segrate.
Il problema sorge quando già mesi fa, la Regione cominciò a mettere in dubbio la sua disponibilità a contribuire e e la Provincia certo non si mostrò entusiasta.
Il problema risulta ancor più preoccupante dopo l'ultima finanziaria lacrime e sangue, i tagli ingentissimi ai trasferimenti agli enti locali, sopratutto verso le Regioni e le Provincie,  lasciano ancora più incerta la loro partecipazione alla spesa.

Tutta la Martesana rischierà di trovarsi intasata dall'ingente traffico di camion e automobili. dirette al Mostro a cui andranno aggiunte i 70 mila mezzi, veicolati sul nostro territorio grazie alla BreBeMi.
Segrate in particolare, si ritroverà con il cerino acceso in mano e dovrà necessariamente farne fronte e porre rimedio, nell'unico modo conseguente che conoscono, svendere anche l'ultimo lembo di terra della nostra città e dalla nostra memoria, ucciderci per sempre il diritto ad ascoltare il silenzio.
Tutto per offrirci e imporci un luminoso e scintillante futuro, fatto di aeri, rumore, fumi, traffico
Trasformano la Martesana nella più splendida lampadina luccicante, utile a dar luce a MILANO

REPUBBLICA: A Segrate nasce il Westfield Milan centro commerciale da un miliardo

giovedì 11 agosto 2011

A SEGRATE IL SINDACO DIMOSTRA CHE E' VIETATO DISSENTIRE

UNA STRANA IDEA
DEI DIRITTI DEMOCRATICI
QUELLA DEL SINDACO DI SEGRATE

Nella passata Amministrazione avevamo già avuto modo di consatatare più volte, una certa insofferenza alle critiche, verso chi dissente e non gli da ragione a prescindere, verso quelli che osano esprimere il proprio pensiero diverso.
In questa Amministrazione  abbiamo visto una notevole recrudescenza di questo atteggiamento, sfociare a volte il  limite delle offese personali, sentirsi unico portatore di verità assolute non chè, unico ad avere un cervello. 


 IL RISPETTO DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, UN OPTIONAL, IL55 %  MI HA VOTATO QUINDI HO RAGIONE, GLI ALTRI  SENZA CEVELLO
   Seductiones omnipotentia?


IL COMUNICATO RIPORTATO NON NECESSITA DI COMMENTI

Censurato il comunicato del gruppo consiliare di minoranza Segrate Nostra.
 
I SEGRATESI NON DEVONO SAPERE
 
Il capogruppo consigliare di Segrate Nostra, Paolo Micheli, denuncia un'inammissibile censura operata dal sindaco di Segrate tramite i suoi collaboratori.
 


Il sindaco continua ad usare la mano forte contro la minoranza che si oppone alla approvazione di un Piano del Governo del Territorio che vale un miliardo di euro di costruzioni e che lascerà Segrate senza più verde agricolo. Nessuno dei suggerimenti presentati a giugno è stato preso in considerazione: tutti rigettati praticamente senza motivazione. Nel Consiglio Comunale del 15 luglio, quando il PGT ha ricevuto dal centro destra un prima via libera, la votazione è stata blindata: nessun emendamento è stato accettato, buona parte degli emendamenti sono stati giudicati “inammissibili” dal Segretario Comunale e il Presidente del Consiglio li ha esclusi dalla discussione.

Ora un'altra puntata: il gruppo consiliare di Segrate Nostra ha preparato un volantino per spiegare ai cittadini cosa sta facendo la maggioranza e come ci stiamo opponendo alla esasperata lottizzazione del territorio comunale, utilizzando per la stampa i fondi (poche centinaia di euro) a disposizione dei gruppi consiliari e già impegnati presso una tipografia convenzionata col Comune. Il testo del volantino è stato preso in visione dai collaboratori del sindaco che, dopo aver chiesto (e ottenuto) una rettifica su una prima bozza del testo, ce lo hanno poi respinto con la motivazione che non lo hanno trovato riconducibile alla attività istituzionale del gruppo consiliare e che reputano “non corrette e palesemente fuorvianti” le informazioni che intendiamo dare ai cittadini.

Tutto questo è inammissibile. Che un gruppo consiliare di minoranza possa usare i propri fondi solo se quel che dice non viene giudicato corretto e fuorviante dalla struttura comunale è una inammissibile censura. E' anzi inammissibile solo l'ipotesi che le nostre idee debbano venire vagliate da altri: noi ne siamo responsabili, noi le firmiamo, noi ci assumiamo le conseguenze se dovessimo mentire od offendere.

Su questo intollerabile fatto il gruppo consiliare di Segrate Nostra farà ogni sorta di rimostranza. E qualche centinaio di euro per pagare il volantino li metteremo di tasca nostra. I cittadini devono sapere quali danni questa maggioranza di inesorabili cementificatori sta preparando per il futuro di Segrate.

Paolo Micheli
Capogruppo consiliare di Segrate Nostra

domenica 7 agosto 2011

LINATE, ENAC, SEA E MINISTERO CONDANNATI A RISARCIRE, GRAZIE MARIO

MARIO NADIN, UN UOMO SOLO VINCE CONTRO TUTTI, PER NOI TUTTI

ONORE AL MERITO E AL SACRIFICIO PERSONALE
(PERCHE LA SEA IL MINISTERO ED ENAC NON APRONO UN’AZIONE DI RIVALSA SUL COMUNE DI SEGRATE? )
Sono molti anni che conosco Mario, da quando lo conosco non fa altro che impegnarsi attivamente per il suo quartiere e in particolare per il rumore conseguente l'areoporto di Linate.
In questi anni ho visto crescere a dismisura le sue conoscenze sulla materia, sulle leggi e normative, documentarsi continuamente e approfondire ogni aspetto, anche il più marginale, ma sempre utile nella sua battaglia, condotta quasi esclusivamente in modo autonomo, personale e di tasca propria.
Credo che sia diventato in questi anni, uno tra i più esperti conoscitori della materia di tutto il territorio nazionale, al pari se non di più, di dirigenti, tecnici, politici e ministri, pagati profumatamente, ma lontani anni luce dalle competenze su l'intera materia, di  Mario.
Tutto ciò e frutto della sua dedizione e caparbietà, di notti insonni a studiare faldoni interminabili, di decine e decine di giornate, sottratte al suo tempo, per dedicarlo completamente alla sua, completamente sua battaglia.
Onore quindi ad un grande, che ha volte annoiava per dati e numeri snocciolati per ore, ma che comunque non poteva che stupirti e coinvolgerti , per la profondità della conoscenza e per il continuo crescere della stessa, che immancabilmente Mario aggiungeva e ci esponeva, rendendoci partecipi di volta in volta.
Ora la tua battaglia ha prodotto il suo primo frutto, Enac, ministero dei Trasporti e Sea saranno costretti a pagare e tu più che i soldi, hai quello che cercavi, la grande soddisfazione e il merito, di aver affermato e fatto valere  le tue ragioni, difendendo quelle di tutti noi, Bravo Mario, GRAZIE Mario.
Una convinzione, che ascoltandoti ed imparando mi son fatto, è che le "colpe" dei danni e dei disagi che hai dimostrato, andrebbero ampliate, allargate e condivise, perché, se Enac, Ministero e Sea pagheranno quell'inezia, altri  dovrebbero pagare altrettanto e non solo in senso economico, ma anche civile e morale.
Sono quelli che hanno rinviato a dismisura l'approvazione del piano di azzonamento acustico, che grazie ai rinvii hanno approvato decine e decine di costruzioni dove non si  sarebbe dovuto o non si dovrebbe. 
Quelli che hanno riempito, grazie all’assenza  (da loro stessi voluta e rinviata), del piano di azzonamento acustico, ogni anfratto ed angolo  sulle rotte di decollo ed atterraggio.
Gli stessi che giustificavano i continui piani integrati d’intervento, dichiarando pubblicamente e in consiglio comunale, la Sea costruisce, che il piano è utile solo ad “agevolare” la SEA e limitare noi, perché non dovremmo anche noi mentre loro fan quel che vogliono.
Giustificazioni e argomenti deprecapibili se non al limite della legalità, che mettono in luce chiaramente che la salute dei cittadini e i loro diritti, sono sempre in secondo piano rispetto agli affari e agli interessi edificatori pubblici e privati.
Un ultimo esempio a questo modo di pensare ed agire e l’ulteriore rinvio del piano di azzonamento, per consentire l’approvazione di un nuovo progetto a Redecesio e l’hotel a Novegro, sempre con la giustificazione” la SEA fa quel che vuole lo facciamo anche noi”
Ora la SEA, il Ministero e l’ENAC Pagheranno ed è giusto ed anche poco , ma se io fossi in loro aprirei un azione di rivalsa contro tutti quegli Amministratori che, non rispettando norme leggi e regole, hanno volutamente creato le condizioni,  addirittura aumentandole, per questa sentenza e per tutti i danni che i cittadini subiranno negli anni a venire.