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mercoledì 1 dicembre 2010

STAZIONE DI SEGRATE, NULLA DEL PEGGIO SI FA' MANCARE

vi è gia tutto e manca ancora
la brebemi, la viabilità speciale ed il centro commerciale

 

4 commenti:

Anonimo ha detto...

concordo con il filmato! ci passo tutti i giorni con il 923 per tornare a casa, e di sera l'atmosfera è a dir poco inquietante! Il Segrate Village sembra un complesso di palazzine fantasma, la stazione fa schifo, ci sono sempre polizia locale, carabinieri e altri volontari per garantire la sicurezza, il baretto è sempre chiuso ed è buio da morire....brrrr, io NON andrei mai ad abitare lì!!!!"

Anonimo ha detto...

meno male che non devo prendere il treno!!!!!

Mario ha detto...

Da segratese doc che sta cercando di spostarsi da Milano 2 per le spese insostenibili, dico che la visita al Segrate Village mi ha dato un'impressione molto diversa dalla vostra... c'è un continuo viavai, i lavori sono vivi, e soprattutto le case si vendono eccome, ho dovuto valutare un appartamento nell'edificio 'C' poichè il taglio che mi interessava è già esaurito negli altri palazzi.
Ben diversa l'impressione avuta in altri cantieri a Segrate, realmente fermi o con proposte di nero.
Viceversa, sono d'accordo che la stazione è orribile, mi auguro che il comune intervenga al più presto!

Anonimo ha detto...

hai ragione, le case dopo un periodo di difficoltà hanno ripreso a costruirle, il filmato non entra in merito alla loro fattura.
le case a cui si fa rifeerimento sono quelle degli amici di Tregarezzo.
Certo che fra brebemi, ferrovia, centro commerciale e viabilità speciale, che passerà proprio li, anche quelle non staranno proprio immerse nel verde , nella tranquillità ed in un contesto che assomiglia lontanamente dove abiti adesso.
Però ti capisco, io sono andato via per lo stesso motivo da San Felice.
comunque sono contento che quel cantiere abbia ricominciato a viaggiare e non si trovi nelle condizioni di Santa Monica o Centro Parco o Le troppe concessioni date e mai neanche iniziate
Permettimi un proverbio IL TROPPO STROPPIA e non solo in termini di saturare l'offerta, ma sopratutto in termini di vivibilità del nostro territorio e sostenibilità dei servizi che dovremo dare.
CIAO GRAZIE
Gregorio