Il pentito Di Bella racconta gli incontri fra il boss Coco Trovato e un ex ministro leghista.
I capoclan calabresi fecero la campagna elettorale al partito del Carroccio
Giuseppe Di Bella indica i nomi delle persone che i boss incontravano, dà delle indicazioni sui luoghi dove questo è avvenuto, dà delle indicazioni sui testimoni che hanno partecipato a questo incontro e immaginare la Lega con esponenti della 'ndrangheta combacia poi con le risultanze delle indagini che stanno conducendo le Procure di Reggio Calabria e di Milano sulla nuova 'ndrangheta (nell'estate scorsa sono stati compiuti 300 arresti a Milano, non a Teheran, in Italia, non in Cile).
Tra i vari personaggi politici che il nostro pentito indica c'è anche un ex ministro (e anche un ex Premier). L'ex Ministro oggi è ancora nella compagine governativa. Nel libro è coperto con la lettera in codice Gamma. Proprio Gamma è la persona che Coco Trovato incontra fuori dal bar Wall Street, che era il suo quartiere generale. Ma non a Bovalino, a Platì o a Reggio Calabria. Ma a Lecco, quindi nella florida e prosperosa Brianza.
E' giusto evidenziare che il pentito che parla di Lega è 'ndrangheta non è un uomo che accusa e basta. Ma si autoaccusa. E' ritenuto credibile dalle procure che lo indicano come una voce importante per combattere la 'ndrangehta nel Nord. Giuseppe Di Bella sa benissimo di essersi esposto, con queste confidenze, a nuovi rischi. E credo che finirà di nuovo sotto protezione. Il suo sogno di tornare ad essere una persona normale, fuori dalla 'ndrangheta, si è allontanato. Perché la 'ndrangheta non perdona. Puoi uscirne solo coi piedi davanti.
di Gianluigi Nuzzi - 28 Dicembre 2010
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