SEGRATE: NUOVI PRINCIPI PER LA VECCHIA COSTITUZIONE ITALIANA
Giovedì in consiglio comunale fra le tante mozioni ve nera una che chiedeva il perché, la polizia locale, fosse intervenuta in forza durante il presidio a Tregarezzo.
Un intervento che aveva tutto il sapore di un atto "intimidatorio", visto l'identificare alcuni presenti ancor prima dell'inizio del presidio, e una mezzoretta dopo, durante lo svolgimento del presidio, la polizia locale scattava decine e decine di foto ai partecipanti.
Apriti cielo, al potere costituto queste non sono domande né da fare, ma neanche da pensare.Infatti, la risposta è arrivata durissima e cruenta.
Una risposta fatta da una serie di accuse e offese ai cittadini presenti al presidio, condita di argomentazioni volutamente strumentali e consapevolmente non corrispondenti alla realtà dei fatti.
Seguita da pesanti considerazioni e parole al limite delle offese personali, rivolte alla persona che tale domanda aveva sconsideratamente e inopportunamente posto.
Tutto questo oltre a lasciarmi sgomento mi ha fatto scoprire cose inimmaginabili, mi ha riportato a storie lontane, che pensavo non potessero che esistere, solo sui libri di scuola.
E invece no! Ho scoperto che a Segrate sembrerebbe vietato pensarla diversamente, esprimere liberamente la diversità di pensiero, incontrarsi in più di cinque persone, lo è anche per i consiglieri comunali pena la messa alla gogna, probabilmente è vietato scioperare, sicuramente manifestare.
Che strano, e mentre lui coniava questo "nuovo" ordine democratico, si esibiva in elucubrazioni degne del miglior statista, forniva indirizzi sul come la democrazia non va espressa e manifestata, si elevava a entrare nella storia al fianco di grandi condottieri in divisa.
A me tornavano in mente quelle funeste storie lontane, lette sui libri, fatte di divise, di tessere obbligatorie e libri bruciati, mi tornava in mente quel ragazzo davanti al carro armato in Cina, ricordavo tristemente di aver appena celebrato il giorno della memoria.
E mentre tristemente pensavo a quelle funeste storie, nello stesso istante.
Assistevo al fragoroso silenzio assenso dell'intero arco costituzionale, che con vessilli e gonfaloni, non si sono alzati a difendere l'indifendibile "la vetusta costituzione italiana".
Non una parola in difesa della liberta di pensiero e di espressione no! figuriamoci difendere e sostenere un'incauta, imprudente Democratica.
Pur di non contraddire, tutti arroccati sull'avventino, come se fosse l'inizio della storia che si ripete che ricomincia?
Io quei libri li ho letti e studiati,parlavano anche di persone che davano la vita per difendere certi principi,
Parlavano di politici veri, come Pertini, De Gasperi, parlavano di libertà di pensiero e di espressione. PARLAVANO DI COSTITUENTE E COSTITUZIONE
IERI ERO A SEGRATE?
MA!!
FORSE ERO IN GERMANIA, NEL 38
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