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domenica 20 marzo 2011

IL DISCORSO DEL SINDACO PRIMA DELL'APPROVAZIONE DEL PGT...CHE SOGNO

QUELLO CHE PENSO  DELL'APPROVAZIONE DEL PGT  E' NEL VIDEO, A SEGUIRE IL DISCORSO DEL SINDACO  IN CONSIGLIO COMUNALE PRIMA DELL'APPROVAZIONE
PECCATO CHE TUTTO CIO SI RIFERISCE ALLA DICHIARAZIONE DEL SINDACO DI CERNUSCO E IL CONTRIBUTO VIDEO DA UNA LISCA CIVICA CITTADINA.
SAREBBE BELLO POTER DIRE E SENTIRE LE STESSE COSE ANCHE PER IL NOSTRO COMUNE.
SAREBBE BELLO MA NON E' POSSIBILE, HANNO  SCELTO DI NON COINVOLGERE, DI NON INFORMARE , HANNO SCELTO DI IMPORRE. 
 PECCATO SAREBBE STATO IMPORTANTE E UTILE PER LA  CITTA UNA SCELTA DIAMETRALMENTE OPPOSTA.
UNA SCELTA CHE IN ALTRI COMUNI HA FATTO E FARA' IL BENE DELLA LORO CITTA'




DICHIARAZIONE SINDACO DI CERNUSCO  È con soddisfazione che questa sera apro il dibattito sulle osservazioni e controdeduzioni al Piano di Governo del Territorio di Cernusco sul Naviglio, che in coda verrà sottoposto alla votazione finale di approvazione.
Una soddisfazione data dalla consapevolezza che in questi mesi – dall’adozione del 5 maggio scorso ad oggi – ciascuno ha fatto la propria parte fino in fondo; e l’ha fatta bene. Amministratori, tecnici, cittadini, professionisti, operatori: ciascuno ha esercitato le proprie responsabilità e i propri diritti in modo corretto e consapevole.
Le 250 osservazioni pervenute testimoniano il coinvolgimento della città nel processo di elaborazione dello strumento urbanistico; segno che questa Amministrazione ha saputo trasmettere l’importanza del momento, ha saputo mettere a disposizione gli strumenti necessari per analizzare i documenti e ha saputo stimolare l’attenzione che questo fondamentale documento merita.
Al tempo stesso, le osservazioni protocollate – che per numero di segnalazioni e proposte sono ben più dei 250 numeri di protocollo assegnati, assommando oltre 600 quesiti! – non hanno minato l’impianto generale del Piano, che esce quindi integro e rafforzato dalla fase successiva all’adozione del PGT.
Su 250 osservazioni raccolte, 21 sono state di carattere generale; di queste la grande maggioranza hanno riguardato aspetti tecnici del Piano delle Regole. Ciò significa che le scelte fondamentali contenute nel PGT non hanno subito critiche o attacchi di dimensione tale da far presupporre scelte errate.
L’unico tema che ha raccolto una pluralità di segnalazioni è quello che ha visto ridotte del 40% circa le aree ove il precedente PRG consentiva di trasformare una villetta in una palazzina di plurimi appartamenti. Tali richieste sono state avanzate per ragioni diverse: dalle esigenze di poter eseguire operazioni immobiliari non più perseguibili, a quelle familiari, a quelle legate al poter conservare per il futuro possibilità edificatorie. La nostra scelta politica, però, ha voluto tutelare un disegno complessivo della città, un visione strategica e d’insieme che non può certo essere difesa parcellizzando esigenze e pur legittimi interessi.
In questo, come in tutte le altre scelte operate ove ciò era possibile, la politica ha teso tutelare il bene comune, l’interesse generale, rispetto a quello particulare.
Nell’introduzione al dibattito sull’adozione del PGT – il 4 maggio scorso – sostenevo:
Il Piano di Governo del Territorio disegna la città dei prossimi anni, con particolare attenzione alla tutela delle aree verdi non edificate e alle attività che lì si svolgono, all’offerta di servizi adeguati, alla progettazione di spazi per l’abitare che consentano anche ai giovani e alle fasce più deboli di avere accesso all’abitazione, all’uso delle energie rinnovabili e all’abbattimento dell’inquinamento anche attraverso forme di sperimentazione energetica, allo sviluppo delle forme di mobilità alternativa, al consolidamento della zona industriale in modo che possa tenere il passo con le trasformazioni del mondo economico.
Sono stati posti in primo piano i paesaggi della città e le loro differenze come principale elemento di riferimento del progetto, trattando l’edificazione come uno degli aspetti di un disegno d’insieme coerente e misurato.
In questa chiave – senza trasformare nuove parti di territorio e quindi senza prevedere nuove espansioni – sono state sostanzialmente ridimensionate e ridisegnate le residue previsioni del precedente Piano Regolatore Generale, che hanno pur sempre generato comprensibili aspettative, e sono state introdotte nuove regole per meglio inserire dette previsioni nel contesto urbano”.
Ecco: in quelle frasi sono sintetizzati i principali contenuti del PGT. L’esame delle 250 osservazioni pervenute consente di sostenere che non vi sono stati attacchi a questi capisaldi.
Non posso non annotare in questa sede come scarso sia stato il contributo dato dai partiti e gruppi politici alla fase delle osservazioni.
L’unica osservazione di carattere generale che possa definirsi politica in senso stretto – e cioè che è andata a fare valutazioni, peraltro critiche, sull’impianto generale del Piano, proponendo la revisione dei criteri guida e degli obiettivi strategici del PGT – è quella presentata dal rappresentante dell’Unione Laica per Cernusco. Pur non condividendone i contenuti devo dare atto che in questa sola osservazione si è fatto lo sforzo di una lettura d’insieme del PGT, opponendo critiche e scelte politiche alternative; anche se ne proponiamo il rigetto, ho apprezzato l’impegno e l’attenzione che è stato dato al tema.
Riconosco ai Consiglieri Cassamagnaghi e Angrisano di aver proposto osservazioni che aprono una discussione politica su tematiche specifiche, su argomenti nuovi non ancora dibattuti dal Consiglio, e – lo riconosco – interessante sotto alcuni punti di vista; non posso non dichiararmi dispiaciuto del fatto che per ragioni squisitamente tecniche le loro osservazioni (non sono le sole) risultano inammissibili; ma sul contenuto specifico proposto – che potrà certamente essere comunque oggetto di dibattito collegandosi alla discussione su altre osservazioni che hanno attinenza con i temi da loro sollevati – si può aprire un confronto politico interessante per la città.
Tutte le altre osservazioni pervenute si concentrano o su aspetti estremamente di dettaglio (una proprietà, un edificio) o su aspetti tecnici relativi alle regole del Piano, o su considerazione che, pur importanti, non modificano i contenuti e “il peso specifico” del PGT adottato.
Devo registrare che al di là di qualche dichiarazione stampa molto critica nei confronti del PGT, dal PDL non è pervenuta alcuna osservazione importante ed interessante: ne prendo atto, ma ciò dimostra che la politica non può essere fatta con comunicati se poi non vi sono proposte specifiche da sottoporre entro i tempi stabiliti dalle norme. Ho letto e ascoltato critiche legate ad una presunta eccessiva edificabilità del territorio per poi leggere ed ascoltare tesi opposte che sostengono che manchi lo sviluppo del territorio. A me pare che a qualcuno manchi invece una visione politica aggiornata della città e dei suoi bisogni. Quand’anche si presupponga che le proprie proposte non verrebbero politicamente condivise, è sempre bene “segnare il campo” con documenti specifici e concreti. Diversamente agli atti non resterà nulla della volontà politica e il tempo e – tra qualche anno – la storia locale non potranno che registrare il nulla.
Bene ha fatto il Consigliere Gargantini – che si trova nella stessa condizione dei Consiglieri Cassamagnaghi ed Angrisano – a presentare osservazioni su una tematica che sa già non trova attualmente sponde nella maggioranza; ma così facendo ha contribuito a rafforzare – anche agli occhi dell’opinione pubblica – le proprie convinzioni, i propri pensieri politici e la propria coerenza rispetto a quanto sostenuto, in quest’Aula come in altre sedi.
Consentitemi di dire che a seguito della campagna stampa fatta a mezzo di volantini anonimi e firmati, mi sarei aspettato qualcosa di più consistente in termini di osservazioni, con proposte che “smontassero” almeno alcuni dei capisaldi del Piano. Fa specie invece che il principale attore politico che si è speso in questa campagna contro il PGT non abbia presentato neppure una osservazione a sostegno delle proprie tesi.
Non voglio esprimermi sulla credibilità delle critiche veicolate la scorsa estate con i citati volantini anonimi e firmati; ma a fronte di un attacco ed una sfida politica non posso che trarne una conclusione politica: i cittadini di Cernusco sul Naviglio non hanno dato peso a quelle critiche e seppur qualcuno può non essere soddisfatto di qualche aspetto specifico, non sono pervenute contestazioni all’impianto generale del PGT, nel quale si condensano le scelte politiche che questa Amministrazione e questa maggioranza hanno proposto alla città, coerentemente con quanto annunciato nella campagna elettorale del 2007, partecipandole prima dell’adozione attraverso una pluralità di occasioni.
Ecco dunque spiegata la soddisfazione con la quale quest’oggi e nei prossimi giorni affronterò il dibattito sulle osservazione e controdeduzioni al PGT.
Sono consapevole della responsabilità che ci assumiamo nel dire “sì” o “no” (o in qualche caso “nì”) alle osservazioni pervenute: queste sono state valutate una ad una, con la massima attenzione, anche rispetto alle scelte fondamentali operate dal PGT adottato.
Ritengo che quanto si propone di accogliere vada a migliorare i contenuti specifici del PGT. E di questo sono grato a chi ha fatto pervenire le proprie considerazioni.
Mi riservo di intervenire nel corso del dibattito sugli aspetti specifici.
Cari Consiglieri, ci aspetta una “maratona” per la mole di osservazioni e controdeduzioni da esaminare e discutere e per le votazioni da effettuare: vi ringrazio fin da ora per la pazienza che avrete e per il contributo che vorrete dare alla discussione. Buon lavoro a tutti!

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