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lunedì 31 gennaio 2011

SEGRATE MASCHILISTA E FUORI LEGGE?


SEGRATE UNA GIUNTA AL FEMMINILE? E PERCHE' NO! 
FAREBBERO CERTAMENTE MEGLIO DI NOI!

Estratto dal Regolamento del Consiglio Comunale di Segrate:
Art. 38 - Condizioni di pari opportunità

1. Il Consiglio Comunale assicura condizioni di pari opportunità fra uomo e donna nell’adozione dei provvedimenti di loro competenza.
2. Il Consiglio assicura condizioni di pari opportunità nelle nomine relative al Presidente ed al Vicepresidente, e negli indirizzi per le nomine e designazioni da parte del Sindaco dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni da esso dipendenti nonché delle nomine, espressamente riservate dalla legge al Consiglio, dei propri rappresentanti.
Il Sindaco UOMO
Il Consiglio Comunale  tre consiglieri uomini come Presidente e Vice presidenti del Consiglio.
- gli 8 assessori della giunta comunale di Segrate UOMINI
- i 3 amministratori della Segrate Servizi spa (controllata al 100% dal Comune di Segrate) UOMINI
- 1amministratore unico di Acquamarina srl (controllata al 100% dal Comune di Segrate) UOMO
- i 5 amministratori di CAP Holding spa (partecipata dal Comune di Segrate, che è uno dei 90 soci) UOMINI
- i 5 amministratore di CORE – Consorzio Recuperi energetici spa (partecipata dal Comune di Segrate per il 15%) UOMINI
- gli 8 amministratori del CIMEP – Consorzio Intercomunale Milanese per l'Edilizia Popolare (di cui fa parte il Comune di Segrate che è uno dei 70 consorziati. N.B. il consorzio è in liquidazione) UOMINI
                                                               SONO TUTTI UOMINI


NOVEGRO, UN PROBLEMA RISOLTO...DA NOI E ......Grazie alla stampa

AD ESSERE CAPARBI SI RISOLVE E CI SI DEPRIME

E' veramente troppo tempo, che segnaliamo e denunciamo il degrado e la pericolosità dei parcheggi di via Dante a Novegro chiedendone la sistemazione.
Ci siamo rivolti più volte agli uffici competenti, sentendoci dire ora con sorpresa, che essendo privati non si poteva intervenire.
Ci siamo rivolti quindi ancora ai mezzi di informazione ( 7 Giorni), sperando che come al solito il loro interessamento portasse qualche risultato positivo.
Prima di pubblicare la nostra segnalazione, giustamente il giornale ha voluto fare delle verifiche, chiedendo in Comune spiegazioni e informazioni precise e dettagliate, sulla natura dei parcheggi, sulla loro sistemazione e proprietà.
Anche a  loro come a noi (come si legge nell'articolo), è stato loro risposto che il Comune non poteva intervenire nel metterli in sicurezza, essendo la proprietà privata.
Dopo l'articolo del Giornale abbiamo voluto rilanciare in un ultimo tentativo "provocatorio" intravedendo " danni erariali e atti illeggittimi" con il nostro post (/novegro-atti-illegittimi-danni-erarialil)
Il risultato di questa nostra "provocazione" non ha tardato a venire e ha portato degli effetti positivi.
Come d'incanto, sembra che casualmente sia stata trovata una vecchia convenzione, che consentirebbe al comune di intervenire senza per questo creare i presupposti per un atto illeggittimo.
Certo la nostra soddisfazione è grande, per aver risolto un altro problema che affliggeva da tempo il nostro quartiere.
Al contempo tutta questa vicenda ci deprime e ci sconforta, consci ancor più, che ai cittadini non basta denunciare e segnalare problematiche, ma per arrivare ad essere ascoltati e ad avere interventi risolutori, debbano necessariamente paventare ipotetiche ""minaccie""e meglio ancora  rivolgersi alla stampa.
ED allora grazie  alla stampa 

domenica 30 gennaio 2011

SEGRATE E LE ELEZIONI COMUNALI DI MILANO

CANDIDATO ALLE ULTIME COMUNALI A SEGRATE PER LA LISTA SEGRATE DOMANI-ARIA NUOVA ( ora Insieme per Segrate)
MEMBRO DEL DIRETTIVO POLITICO DI INSIEME PER SEGRATE
(in fondo la video intervista)

 BEPPE GRILLO SOSTIENE IL NOSTRO MATIA CALISE
Milano, contro la Moratti  il Movimento 5 stelle candida un ventenne
Mattia Calise, classe 1990, viene da Segrate e studia Scienze Politiche. Beppe Grillo: "Andrà seguito, aiutato a crescere, ma la stessa inesperienza è fantastica. Quando parliamo di rivoluzione, pensiamo a facce così"
Un candidato sindaco di vent’anni. Ecco la risposta del Movimento 5 stelle alla sfida tra Letizia Moratti e Giuliano Pisapia per le prossime Comunali di Milano. Ambiente, trasporti, connettività. Nel segno di internet e di Beppe Grillo, che di Mattia Calise, questo il nome del giovane portabandiera dice: “Quando parliamo di rivoluzione, parliamo di facce così”. E l’inesperienza? “Andrà seguito, aiutato a crescere – spiega Grillo – ma la stessa inesperienza è fantastica”.

Classe 1990, Mattia Calise viene da Segrate e studia scienze politiche alla Statale di Milano. Hanno scelto lui gli iscritti al Movimento 5 stelle di Milano e provincia. Eletto il 22 di gennaio attraverso una sorta di primarie, lo studente ha sbaragliato altri otto candidati. “Ma non c’è stata rivalità e non può esserci rancore”, dice Renato Plati, il primo degli esclusi. Battuto da Calise per un solo voto, Plati mette le cose in chiaro: “Si è trattato di scegliere il nostro portavoce – spiega – Il programma è uno solo e sugli obiettivi l’intero movimento è concorde. Siamo tutti con Mattia”.

Ilfattoquotidiano.it incontra Mattia in una delle sedi dell’università degli studi di Milano, dopo un’intera giornata di lezioni. Una folta, riccia chioma e tanto entusiasmo. “Seguo le battaglie di Beppe da quando avevo quattordici anni – racconta – e oggi dedico all’attivismo buona parte delle mie giornate”. Studio permettendo, si capisce. Ma in casa lo sostengono. La passione per il mattatore del V-Day, spiega Mattia, è di famiglia.

Il programma, per adesso, raccoglie quelle che sono da sempre le battaglie del movimento lanciato da Beppe Grillo. Acqua pubblica, rifiuti zero, trasporti sostenibili e connettività alla rete per tutti. “Le eccellenze le abbiamo anche in Italia”, assicura Mattia, mostrando il progetto per le piste ciclabili del Comune di Reggio Emilia. “Con i rifiuti un Comune può addirittura guadagnarci – spiega – ma per fare questo la politica devo tornare a essere un servizio reso alla cittadinanza”.

Mattia si dichiara antiberlusconiano, ma non risparmia critiche all’opposizione. E dell’avvocato Pisapia, vincitore delle primarie del centrosinistra e principale sfidante del sindaco Moratti, dice: “Sarà comunque costretto ad assecondare i partiti che lo sosterranno. La logica rimane la stessa”. La politica non è forse l’arte del compromesso? “In democrazia non servono i compromessi – continua Calise – ma proposte concrete e disinteressate. Sarà il voto dei rappresentanti, in Parlamento come in Consiglio comunale, a decretarne le sorti”. Insomma, niente alleanze nel futuro del Movimento 5 stelle. O meglio, alleanze con nessuno, ma disponibilità a fare rete con tutti. “Chi viene eletto è in realtà il terminale di un’intera rete di persone, associazioni, esperti, professionisti. Tutti interconnessi tra loro – spiega – attivamente partecipi della vita pubblica”. È la nuova frontiera della democrazia diretta. Quella che il filosofo Norberto Bobbio bollava come utopia (“Il cittadino totale non può esistere”, scriveva) e che oggi si reinventa grazie a internet e a megafoni mediatici come il blog di Grillo o il cosiddetto partito dei Pirati. “Prendendo esempio dal Piratpartiet svedese – svela Mattia – stiamo lavorando a un software che consentirà all’intero movimento di interagire con me durante le sedute del Consiglio o durante le commissioni. Se viene eletto uno di noi – conclude – veniamo eletti tutti”.

Raggiunto telefonicamente, Beppe Grillo commenta così: “È Mattia che si riprende il suo futuro. I cittadini e soprattutto i giovani si riappropriano dello Stato dopo che per anni si è detto loro che non contavano più nulla”. L’obiettivo, anche a Milano, è di portare a casa un consigliere. La strada è lunga e la campagna elettorale sarà difficile. Ma è ancora Grillo, il padre del movimento, a mettere in chiaro le cose. “Ci vorrà tempo, è vero, ma la gente inizia a capire. Il movimento – spiega – si differenzia intanto per il fatto di non attingere ai fondi pubblici. Chi è stato eletto non ha preso i rimborsi. Almeno questa diversità – conclude – ce la dovete concedere”.
Ecco la video-intervista

venerdì 28 gennaio 2011

Novegro ATTI ILLEGITTIMI ? DANNI ERARIALI? POCA ATTENZIONE E SUPERFICIALITA'?

Sono anni che insistiamo sulla necessità di avere a Novegro più parcheggi, come sono anni che segnaliamo il degrado e la pericolosità dei parcheggi in via Dante di cui conosciamo la triste storia Elettoralistica
Anche in questa occasione è più di un mese che segnaliamo  l'urgenza dell'interveto interpellando  più volte  gli uffici competenti.
Quanto riportato in questo articolo, è esattamente quello che ci è stato riportato dagli uffici stessi, una sorpresa che ci ha fatto sorridere e al contempo preoccupare
Il comune ha scoperto che i parcheggi "elettorali", oltre ad essere stati costruiti malissimo sono addirittura su una proprietà privata e non demaniale.
Questa scoperta  ci ha fatto molto sorridere e un po preoccupare, è mai possibile che il Comune scopra solo grazie alla nostra insistenza, che la loro costruzione  potrebbe essere un atto illegittimo o illegale, sembra addirittura  che  l'autore non sia il  proprietario dei terreni stessi.
Un altro dubbio ci passa per la mente, in questi anni il comune non sapendo che il terreno era privato, non è mai intervenuto a spese nostre sugli stessi Parcheggi?
E se è intervenuto con leggerezza e superficialità, senza controllare di esserne il proprietario,   Non si potrebbe configurare l'ipotesi di un danno erariale?
Noi siamo contenti di avere avuto a  disposizione quei parcheggi e confidiamo che la proprietà continui a lasciarli disponibili e sicuri, ci interessa poco se vi è stato danno erariale, ma un po più di attenzione non sarebbe male


UN ALTRA ITALIA E' POSSIBILE, RIPRENDIAMOCELA

giovedì 27 gennaio 2011

MA CHE ARIA TIRA A SEGRATE?......NERA, COME SEMPRE

 MA CHE ARIA TIRA A SEGRATE?......NERA, COME SEMPRE E SEMPRE PIU'

 NOI QUEI LIVELLI (e di più) DI INQUINAMENTO LI ABBIAMO TUTTO L'ANNO.

EPPURE NON POSSIAMO BLOCCARE IL TRAFFICO, CHE NON E' NOSTRO MA DIRETTO A MILANO.

Ci vuole un cambio urgente della politica sul trasporto, si continuano a costruire strade già sature in fase di proggetto come la Brebemi, 

è invece è urgente e non più procastinabile, lo sviluppo su larga scala del trasporto pubblico su rotaia.

 
Publichiamo sotto, un articolo preso a caso da web sul sito cronacalive

Milano: allarme smog, triplicato il valore di guardia per le polveri sottili 

MILANO / Ancora grossi problemi di smog per la città di Milano, dove la concentrazione di polveri sottili si attesta sempre su valori decisamente notevoli. Secondo le rilevazioni diffuse dall’Arpa nella giornata del 26 gennaio si è arrivati a registrare valori più che doppi della soglia di guardia, fissata a 50 mg/mc.La centralina piazzata nella zona della città studi ha segnato una quantità di Pm10 pari a 108 mg/mc, ma si è arrivati addirittura ai 135 del Verziere e ai 155 di via Senato, oltre il triplo della soglia di guardia.

Anche in provincia la situazione non è molto migliore: ad Arese la concentrazione si attesta a 135 mg/mc e a Limito di Pioltello addirittura 140. ( di fronte a San Felice )

mercoledì 26 gennaio 2011

Shoah, il giorno della memoria- יום השואה

CI UNIAMO AL DOLOROSO RICORDO AFFINCHE' NON AVVENGA MAI PIU'

Nel 2000 il Parlamento italiano istituì il 27 gennaio il Giorno della Memoria, in "ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico.

Il 27 gennaio giornata in  ricordo della Shoah, lo sterminio del popolo ebreo, è celebrato anche dall'ONU, in seguito alla risoluzione del 1 novembre 2005.

I campi di concentramento e di sterminio sono stati "una sorta di punto di non ritorno nella Storia", ha commentato Renzo Gattegna, presidente dell'Unione Comunità Ebraiche Italiane (Ucei).

אנחנו מצטרפים עם זיכרונות כואבים ORDER "אינו לא עשה יותר"  


בשנת 2000 הפרלמנט האיטלקי הנהיג ינואר 27 יום הזיכרון, על "זיכרון של השמדה ורדיפה של העם היהודי.

ב -27 בינואר יום הזיכרון של השואה, את השמדת יהודי, הוא גם חגג על ידי האו"ם, בעקבות ההחלטה של 1 בנובמבר 2005.

 
מחנות הריכוז ומחנות ההשמדה היו "מעין נקודת מפנה בהיסטוריה," אמר רנצו Gattegna, נשיא איגוד הקהילות היהודיות האיטלקי (UCEI).
 


 

 Segrate Felice

Con tutte le falsità e bugie istituzionali raccontateci , esasperati noi non lui VERGOGNA!!

Tem e Brebemi l'impatto zero
è una chimera Sindaci esasperati

I comuni a est di Milano sono sul piede di guerra per i tagli annunciati alle opere di compensazione da realizzare intorno a Tem e Brebemi

Senza risorse per le opere di mitigazione, i pendolari non riescono a digerire le grandi opere viabilistiche che cambieranno faccia la territorio, Tem e Brebemi. È una corsa contro il tempo quella innescata tra la Martesana e il Sud Milano, dove i sindaci sono sul piede di guerra per i tagli annunciati agli interventi di compensazione, ovvero strade e progetti a lungo promessi e che ora rischiano di non venire mai realizzati. La riduzione di spesa riguarda i soldi necessari al trasferimento delle 70 famiglie che vivono nel quartiere Tregarezzo di Segrate, ma anche strade e rotatorie da Gorgonzola a Settala. A raccogliere le prime notizie nerissime è proprio il sindaco di Settala, Enrico Sozzi, che ieri mattina ha incontrato l’amministratore delegato di Tem, Fabio Terragni. «Il tracciato dell’autostrada è ormai al progetto definitivo - dice Sozzi - ma solo ora ci dicono che mancano i soldi per realizzare quelle opere fondamentali per attutire l’impatto del traffico. Saltano così le strade accessorie da Gorgonzola a Codogno». Promesse che negli ultimi anni erano servite ad indorare la pillola ai sindaci contrari a Tem e Brebemi, progetti usciti da un cilidro magico e poi scomparsi all’improvviso.
«A Settala - continua Sozzi - era prevista una strada di collegamento dal viale delle Industrie al chilometro 10 della Paullese, è una strada necessaria per evitare di paralizzare gli sbocchi sulla statale». Basta spostarsi di qualche chilometro verso la Paullese per vedere precipitare la situazione. Mancano all’appello 170 milioni di euro per concludere i lavori sulla Paullese, da San Donato a Spino d’Adda, reperire i fondi sarà una corsa contro il tempo da portare a termine prima dell’arrivo della Tem. Ieri mattina, il Coordinamento dei sindaci della Paullese ha inviato al Governo un emendamento urgente al Decreto Milleproroghe.
«Noi sindaci, vicini a tutti nostri cittadini, siamo ormai esasperati» dicono i 20 primi cittadini che vivono a ridosso della Paullese, nelle zone tra il Milanese, il Cremasco e il Lodigiano. «Chiediamo con forza che nel Decreto vengano messi a disposizione i fondi per la completa riqualificazione della provinciale - dice Lidia Rozzoni, primo cittadino di Pantigliate e coordinatrice dei sindaci - è una priorità necessaria, sia per il rispetto degli accordi stipulati, sia per valorizzare un territorio con potenzialità produttive elevate, all’ingresso di Milano in vista di Expo».
La richiesta, emersa dall’incontro dei sindaci che si è tenuto lunedì sera a Pandino, è stata inviata sul filo di lana, poche ore prima dalla chiusura degli emendamenti. Il documento sottoscritto dai sindaci - sostenuto dalla Regione e dalle Province di Milano, Cremona e Lodi- è stato spedito a Berlusconi, ai ministri Tremonti, Matteoli e a tutti i capigruppo di Camera e Senato.





di Patrizia Tossi
 il giorno

martedì 25 gennaio 2011

LA GUERRA DELLA PARTECIPATA DIVIDE IL GOVERNO A SEGRATE

 LA MAGGIORANZA SI SPACCA ANCORA, LA LEGA VOTA CON L'OPPOSIZIONE
Ormai sembra una telenovelas, lo scontro aperto fra Lega e Pdl sulla dismissione o meno di Acqua Marina, società partecipata che gestisce gli impianti sportivi e tutti i corsi che si svolgono sul territorio.

Siamo ormai alla 5 puntata di questo scontro che ha portato sul web e sui giornali accuse reciproche, smentite e comunicati stampa al limite delle offese personali fra i due partiti componenti la maggiornanza segratese-

Ieri sera il Consiglio comunale si discuteva il seguente punto  (Ricognizione delle società partecipate dal Comune di Segrate – Verifica  L'esposizione e la presentazione fatta dal Vice Sindaco Grioni (Lega),evidenziava subito  che qualcosa tra i partiti di maggioranza non funzionanava e che l'accordo dopo tanti scontri e rinvii non era ancora stato trovato.
l'esposizione infatti giocava fra la presentazione asettica del provvedimento e  un gran impegno di  equilibrismo per dire e dimostrare senza dire, che la lega sperava nella bocciatrura o al rinvio, con evidenti ed inbarazzate faccie scurissime dei consiglieri PDL.
Tutto si è manifestato in modo evidente, quando la minoranza ha chiesto di rinviare la discussione, per non aver ricevuto per tempo tutte le informative necessarie fra cui inspiegabilmente risulta INTROVABILE NE CONSULTABILE IL BILANCIO 2010 di aqua marina
Chissa perchè introvabile? forse perche a qual'cuno, potrebbe venire in mente di controllare come venivano usati i mezzi messi a disposizione dei dirigenti e dipendenti? le sim?, le spese di rappresentanza? se vi sia stato un utilizzo privato o meno?
Qualche dubbio ulteriore in questo senso è arrivato quando lo stesso Grioni ha suggerito (chiesto) che il bilancio venga controllato e certificato da un agenzia preposta.
L'opposizione insisteva per il rinvio mentre tra i banchi della maggioranza la tensione e il disagio era sempre più evidente, si passava dalle faccie gongolanti degli esponenti Lega, (Presidente e Vice Sindaco 
compresi) e le facce silenziose e rabbuiate dei consiglieri del PDL
L'apoteosi dello scontro si è evidenziato al momento del voto sulla sospensiva, da un lato il PDL che votava no dall'altro l'opposizione unita e tutti i consiglieri della lega che votano SI
Lo scontro Continua fino alla Prossima puntata di questa faida interna  familiare della maggioranza, FINO ALLA PROSSIMA PUNTATA sempre che il PGT non ci porti coerentemente al divorzio.
A noi è venuta solo una curiosità, controllare il bilancio di Aqcua Marina e verificare le spese e l'utilizzo dei mezzi a disposizione



domenica 23 gennaio 2011

PER LE TASCHE DEI SEGRATESI E PER SEGRATE UNA STANGATA DA 699 mila euro

GLI SPERPERI DELLA CICALA LI PAGHERA' IL CITTADINO FORMICA

Abbiamo più volte espresso le nostre critiche a quest’Amministrazione per la svendita del territorio solo con l’intento di far cassa.
Ancor più abbiamo criticato lo sperpero delle risorse incamerate con gli oneri di urbanizzazione, derivanti dalla svendita del territorio e una politica economica non accorta e lungimirante.

Una politica, che in un periodo di crisi e di ristrettezze economiche per le amministrazioni, ha dilapidato questa ricchezza senza accantonare nulla, per momenti ancor più difficili come quelli che ci aspettano nel prossimo futuro.

Abbiamo in tutti i modi cercato di mettere sull’avviso l’Amministrazione, sulla necessità di essere più concreti e parsimoniosi nell’utilizzare le ingenti risorse, frutto degli oneri derivanti dalle concessioni edilizie regalate a pioggia.
Sulla poca lungimiranza e la pericolosità derivante dallo sperpero per incomprensibili attività ludiche, sponsorizzazioni e libri patinati, che apparivano e forse lo erano, più utili e atte alla magnificenza di se stessi e alla ricerca di un puro ritorno elettorale.

Ora anche se con estremo ritardo, il gruppo PDL prende coscienza dello sperpero inutile effettuato in passato, e chiede a gran voce come noi da qualche tempo, più attenzione e concretezza nella spesa. Alcune dichiarazioni:
Data la particolare situazione derivante da un lato dalla delicatezza del quadro politico generale e dall'altro dalle scelte che saremo chiamati a compiere tenendo conto di una situazione economica che richiederà anche a Comuni come Segrate l'adozione di misure improntate al rigore.

Le spese sostenute in futuro per la Segrate Servizi e per le manifestazioni cittadine dovranno necessariamente essere riviste in ottica di risparmio.

Le spese sostenute in futuro per la Segrate Servizi e per le manifestazioni cittadine dovranno necessariamente essere riviste in ottica di risparmio Smettiamo con i tornaconti elettorali e facciamo il nostro dovere, amministriamo con serietà, impegno e coraggio.
Segrate si aspetta questo da noi!


Purtroppo l’Amministrazione in passato non ci ha ascoltato ed è andata avanti con ingenti spese superflue, fino a essere costretta per rispettare il patto di stabilità, a usare impropriamente i proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione per coprire la spesa corrente.
Adesso come nella parabola della cicala e della formica, i soldi son finiti come son finiti i prati da sacrificare e per l’Amministrazione cicala i nodi e lo sperpero elettoralistico viene al pettine.
L’Amministrazione a dicembre è stata costretta a prosciugare il fondo di riserva prelevando il 22\12, i primi 105 mila euro e azzerando il fondo di riserva il 28\12, prelevando gli ultimi 45 mila euro rimasti in cassa.

Le conseguenze di questa politica scellerata e dello sperpero sfrenato devono ancora manifestarsi in tutta la loro gravità, e lo farà nei prossimi anni quando per coprire la spesa corrente, oltre a tagliare le spese inutili come ormai tutti gli chiediamo, l’Amministrazione sarà costretta ad aumentare le tasse e tagliare servizi essenziali per i cittadini.
L’ultima legnata che imporrà ancor più queste scelte e metterà ancor più in evidenza lo sperpero effettuato e il pressapochismo economico di quest’amministrazione arriverà dalla finanziaria 2011.
Secondo stime a Segrate saranno tagliati ben 699 mila euro di trasferimenti dallo Stato.
Si preannunciamo quindi tempi di austerità e di sacrifici anche per i Comuni che, come il nostro, che nel passato hanno “sperperato” ingenti somme in puro marketing elettorale con sponsorizzazioni, feste, consulenze e riviste patinate .
I tagli che il comune sarà a costretto fare, rischiano di compromettere la possibilità di erogare servizi come l’assistenza domiciliare e i programmi di sostegno alle fasce di popolazione più fragili.
In pratica, il Comune si troverà nelle casse meno soldi da spendere per i servizi ai cittadini, lasciando all’Amministrazione due possibilità: tagliare servizi o aumentare tasse e tributi, con questi tagli e una politica di sperpero perpetrata fino a ieri, diventerà difficile realizzare le opere e garantire i servizi.
Allora si che quelle feste e tutte le spese inutili e patinate ricadranno pesantemente sui cittadini che ne pagheranno il prezzo salatissimo.
E l’amministrazione ……….     ……… dovrà ammettere di non aver amministrato.

CANDIDATO SINDACO A MILANO UN CITTADINO DI SEGRATE


  UN GIOVANE SEGRATESE, CANDIDATO  SINDACO A MILANO.


MATTEO CALISE, UN RAGAZZO SERIO,CAPACE, INFORMATO E COMPETENTE 
 PER PROGETTARE LA MILANO DEL FUTURO
UN RISULTATO CHE PORTA LUSTRO E ORGOGLIO ALL'INTERA CITTA' DI SEGRATE  VAI MATIA ::-))
(articolo e video)



sabato 22 gennaio 2011

LA BREBEMI?......ECCOLA E' IN CASA


 


SEGRATE-PIOLTELLO
politici a confronto
U
n post che sviluppa in noi molta apprensione, avendo visto l'inizio dei lavori anche sulla rivolana,  preoccupazione non sapendo ancora nulla di quello che avverrà a Segrate, sia per il secondo lotto della viabilità speciale e sopratutto per i quartieri di San Felice, Tregarezzo e Novegro

L'ennesima conferma alla nostra paura delle conseguenze sul traffico, sull'ambiente e sulla qualità dell'aria, che arriva fra l'altro da un partito al governo della città e quindi non necessariamente ""fazioso come noi.""

Un post che può far invidia e rabbia, per non aver avuto anche a Segrate dei politici come quewlli pioltellesi,caparbi e lungimiranti che operano  interessati al futuro e al bene della propria città, per unire e non sacrificare il proprio territorio e i propri quartieri
Lasciamo a voi ulteriori riflessioni e considerazioni
su quanto purtroppo è avvenuto e sulle carenze e responsabilità di chi ha "amministrato" Segrate in tutti questi anni di progetti ed incontri preliminari sulla brebemi
Facciamo un plauso e diciamo grazie agli amministratori pioltellesi, riportando integralmente un post publicato sul sito della Lista per Pioltello, al governo  dello stesso da più legislature con il Pd

Come noto, l’effetto della nuova autostrada BreBeMi (Brescia Bergamo Milano) toccherà anche il territorio della nostra città, con il potenziamento della Rivoltana e l’interramento della Cassanese nel tratto pioltellese. Se restano le preoccupazioni per un probabile aumento del traffico di passaggio e quindi un possibile peggioramento della qualità dell’aria, l’interramento della Cassanese porterà due vantaggi alla città: la riduzione delle code che oggi inquinano in prossimità delle case di Pioltello e Seggiano e la riunificazione dei due quartieri, oggi tagliati dalla strada provinciale.
I cantieri della BreBeMi sono in ritardo rispetto ai tempi annunciati, ma i primi segni dell’avvio dei lavori nella nostra città sono apparsi negli ultimi giorni: il tratto della Cassanese interessato all’interramento (dalla S. Francesco al cimitero) è stato picchettato con pali che delimitano l’area interessata al futuro cantiere.

venerdì 21 gennaio 2011

MALACITTA' La finanza contro la citta'

  

CASA DELLA CULTURA

via borgogna 3 Milano ( MM1 San Babila )
Martedì 8 febbraio 2011  ore 18.00 
 
Presentazione del libro

MALACITTÀ. La finanza immobiliare contro la società civile

di MARIO DE GASPARI
 (Mimesis)

Partecipano
 MARIA CRISTINA TREU 
docente del Politecnico

ANDREA DI STEFANO
 direttore della rivista Valori


LUCA GAETA
docente del Politecnico è studioso del mercato immobiliare


MARIO DE GASPARI

Conduce
 FERRUCCIO CAPELLI

NESSUNA DONNA Nomine politiche al maschile:



CONFERENZA STAMPA

NESSUNA DONNA
Nomine politiche al maschile:
i casi della Giunta della Regione Lombardia e del Comune di Segrate.

Lunedì 24 gennaio 2010, ore 11.00
Centro Civico Cascina Commenda, Via Amendola, Segrate


240.000 sono state le visualizzazioni dell'inserzione su Facebook “Il Comune di Segrate cerca assessori donna”, che è stata ironicamente pubblicata dopo che il Sindaco di Segrate ha affermato in un'intervista di non aver potuto nominare nemmeno una donna tra gli otto assessori della sua giunta perchè non ha ricevuto nessuna candidatura femminile da parte dei partiti che lo sostengono.
E' attesa tra pochi giorni la sentenza del TAR Lombardia in merito al ricorso presentato dall'Associazione Articolo 51 che il 23  giugno 2010 ha ricorso contro la nomina della Giunta Regionale che ha compreso una sola donna tra 16 assessori e 4 sottosegretari. L'udienza del TAR che si è tenuta a dicembre ha evidenziato la debolezza della posizione della Regione ed è quindi possibile una decisione clamorosa.
Per quanto riguarda il Comune di Segrate (giunta, presidenza e vicepresidenti del consiglio comunali, amministratori delle società partecipate dal comune, una quindicina di nomine tutte al maschile), Paola Monti, consigliere comunale della lista civica Insieme per Segrate e Paola Pinto dell'associazione Segrate Nostra, faranno il punto sul clamoroso esito delle iniziative di protesta contro le nomine comunali che violano senza remora alcune leggi e regolamenti comunali.


Organizzazione/informazioni: Paola Monti +39.3298613300 e Paolo Micheli +39.3402635984

giovedì 20 gennaio 2011

Persa la battaglia del rumore per Segrate la sperimentazione continua....all'infinito

Persa la battaglia del rumore
Le rotte aeree non cambieranno

Il Tar della Lombardia ha rigettato il ricorso contro il rumore degli aerei che decollano da Linate promosso da Cernusco sul Naviglio


 Brutta sorpresa per il Comune di Cernusco, capofila della battaglia contro il rumore prodotto dagli aerei in decollo da Linate che transitano sul territorio della Martesana. Il Tar della Lombardia, infatti, ha respinto il ricorso, presentato nel 2007, con il quale la giunta Comincini ha provato ad impugnare le modifiche alle rotte decise da Enac ed Enav, portatrici, secondo Villa Greppi, di un netto innalzamento dell’inquinamento acustico.
Quattro i cardini delle rimostranze cernuschesi: «il mancato coinvolgimento del Comune nell’adozione del provvedimento; il falso presupposto della pericolosità dell’ex polo chimico di Pioltello, le cui industrie sono da anni inattive; la mancata ammissione di Cernusco nella commissione deputata a decidere sui sorvoli; e, infine, proprio la violazione delle norme in materia di inquinamento acustico».
Aspetti che, però, il Tar non ha accolto, sentenziando che Enac ed Enav hanno invece agito nel rispetto della Legge. In particolare, il tribunale sostiene che le variazioni sulle rotte di decollo riguardavano solo correzioni periodiche rese necessarie per adeguare la quota minima di sicurezza e la declinazione magnetica. Nessuna modifica effettiva insomma. Bensì un provvedimento di «parziale variazione», per giunta sperimentale, adottato per volere della commissione aeroportuale e non solo di Enac ed Enav.
Per quanto riguarda la questione dell’effettivo sorvolo del territorio, anche in questo caso il Tribunale amministrativo regionale ha accolto le posizioni degli enti aeroportuali, riconoscendo che il transito degli aerei non interessa tout court Cernusco, coinvolto dai disagi solo a causa di «fisiologiche dispersioni di rotta». Una spiegazione «sconcertante» secondo Villa Greppi, «visto che l’attraversamento è chiaramente disegnato sulle mappe, le dispersioni restano in se stesse un problema non trascurabile e i sorvoli vengono avvertiti in modo deciso dai residenti».
Non accolte, infine, nemmeno le relazioni tecniche sull’inquinamento acustico presentate dal Comune: i rilevamenti commissionati dimostravano il costante superamento della soglia limite di decibel. Tali istanze sono state respinte dal giudice in quanto considerate parziali e, quindi, inattendibili. La battaglia dei cieli potrebbe ora cambiare arena: il Consiglio di Stato.








dal giorno

martedì 18 gennaio 2011

Segrate,video progetto di un interramento...no!!.. Pioltello

Brebemi in galleria un sogno lungo 700 metri che diventa realtà
Un video che dimostra Quando i politici Amministratori lavorano veramente per il loro territorio ( Pioltello)

Segrate, quando i politici Amministratori invece di lavorare, parlano, raccontano e dichiarano.
"" Mezze verità o forse bugie?""

Non ci hanno coinvolto ( bugia? )
Non ci hanno interpellato ( bugia? )
Ci siamo accorti in ritardo ( di 10 anni? )
Eravamo distratti  ( forse dal bisnes  Percassi? )

lunedì 17 gennaio 2011

SEGRATE FELICE CONTRO IL NUCLEARE

Un giorno Dio creò la terra e vide che era bella.
Poi creò la natura e vide che era bella.
Poi creò il regno animale e vide che era bello. e si riposò..
Poi creò l'uomo e si riposò.. poi creò la donna, affinchè potessero vivere in armonia la bellezza  del creato e non distruggerlo

 NUCLEARE? 2 VIDEO PER IL NOSTRO NO!



NICLERARE PERCHE' NO E PERCHE' SI

 NUCLEARE NEL PAESE DEL SOLE? 
come gia scritto nel post precedente PER NOI  ANCHE NO!!
http://segratefelice.blogspot.com/2011/01/segrate-la-centrale-nucleare-ce-giaal.html


 Dall’Associazione 26 Aprile e  volentieri rilanciamo  condividendolo il manifesto preparato da TerraNuova che in modo chiaro e sintetico illustra in 10 punti i motivi di sostegno all’energia solare (intesa come energie provenienti dal sole, di cui il vento è una delle manifestazioni) ed in altrettanti punti i motivi di rifiuto dell’energia nucleare, in risposta alla recente ambigua campagna del Consiglio dei Ministri.

domenica 16 gennaio 2011

marchionne, il ricatto di un referendum truccato

Vogliamo esprimere la solidarietà di Segrate Felice  a tutti gli operai della Fiat, costretti a "scegliere ricattati" fra un SI e un No, in un referendum truccato dagli ammessi al voto( mancavo solo che votasse Agnelli),
vogliamo esprimere soddisfazione per il comportamento di quelli che a TESTA ALTA, non han  voluto  cedere al ricatto, comprendendo la difficoltà interiore di questa scelta.
Dedicandola alla coraggiosa scelta  Pubblichiamo un simpatico video sul tema
in fondo la busta paga del Signor Marchionne trovati in rete

Secondo i bilanci Fiat l'amministratore delegato ha ricevuto in totale 31,16 milioni lordi

Sergio Marchionne si accontenta della busta paga. Il manager italo-canadese che ha salvato la Fiat dal tracollo e vuole portare la produzione di automobili all'estero se i sindacati non accetteranno più flessibilità (cioè più lavoro e meno diritti in fabbrica), sembra per il momento non intenzionato ad esercitare le stock option che gli sono state concesse all'arrivo a Torino, quasi sette anni fa. Se sottoscritte adesso e subito rivendute, le opzioni per comprare azioni Fiat a un prezzo bloccato nel 2004 (6,583 euro) potrebbero fargli guadagnare, dopo gli ultimi rialzi di Borsa, quasi 120 milioni di euro al lordo delle tasse.

Marchionne probabilmente aspetterà. Può attendere fino a un massimo di cinque anni, un periodo nel quale le quotazioni potrebbero salire ancora, soprattutto se Fiat centrerà l'obiettivo di salire al 51% della Chrysler prima che la società americana vada in Borsa. Ora la Fiat è salita, secondo gli accordi, dal 20 al 25% di Chrysler, senza sborsare un euro, solo con l'apporto delle sue tecnologie. Intanto Marchionne vedrà maturare altre stock option, da esercitare a un prezzo più alto, 13,37 euro, mentre l'anno prossimo potrà ricevere 4 milioni di azioni gratuite: ai prezzi attuali tutto questo tesoro ha un valore di circa 200 milioni di euro, prima delle tasse.

Marchionne però, che si definisce un metalmeccanico, sa aspettare e tira avanti solo con la busta paga di fine mese. Dall'arrivo in Italia ad oggi l'amministratore delegato della Fiat ha ricevuto di stipendi una somma complessiva tra i 35 e i 40 milioni di euro lordi, che viene più o meno dimezzata dalla morsa del fisco. Dal 2004 al 2009, secondo i bilanci Fiat, Marchionne ha ricevuto in totale 31,16 milioni lordi.
Un'autentica cavalcata trionfale. Il 2010 può essere stimato perché non è ancora disponibile il bilancio. Nel 2004, in carica dal primo giugno, Marchionne ha ricevuto 2,454 milioni di euro lordi per sette mesi, compresi i premi. Lo stipendio fisso era di 1,600 milioni su base annua, più il bonus, il premio per i risultati, che non poteva superare il 100% dello stipendio base. L'anno successivo la busta paga è balzata a 7 milioni lordi, di cui due milioni di parte fissa (con un aumento quindi del 25%), 4,65 milioni di bonus e 352mila euro per altre cariche nel gruppo Fiat. Nel 2005 è stato elevato il moltiplicatore del bonus, fino a 2,5 volte la retribuzione fissa. Nel 2006 la busta paga è scesa un po', a 6,6 milioni lordi. Nel 2007 è risalita a 6,9 milioni lordi, con un'importante novità: la parte fissa della retribuzione è salita da 2 a 3,05 milioni, un aumento del 50%. Il bonus, la retribuzione variabile, è stato di ulteriori 3,5 milioni, poi ci sono 356mila euro di "altri" compensi. Il 2008 è stato l'anno più magro per Marchionne, 3,42 milioni lordi in busta paga, perché è saltato il bonus. Il premio di risultato è tornato nel 2009, con una busta paga di 4,78 milioni lordi, di cui 3,05 di fisso, 1,345 milioni di bonus e i soliti "altri" compensi di 387mila euro.

Dunque nei primi cinque anni e sette mesi alla Fiat Marchionne ha guadagnato in media 400mila euro lordi al mese, circa 15.500 euro al giorno. Si può dire che in un giorno Marchionne guadagna all'incirca quanto in un anno un operaio metalmeccanico. E nel 2010? Il suo stipendio base partirà di nuovo da 3,05 milioni, più i premi che possono arrivare a un massimo di 2,5 volte la quota fissa, infine i circa 380-390 mila euro percepiti per altre cariche nel gruppo. Non resta che aspettare che sia pubblicato il bilancio Fiat, entro marzo, anche per capire che impatto avrà sulla busta paga di Marchionne la caduta delle vendite di auto Fiat e delle quote di mercato. In Italia in dicembre la quota dei marchi Fiat è scesa al 29,63%, due punti in meno di un anno prima. In Europa in novembre era circa il 7,6%, rispetto all'8,2% dello stesso mese 2009. Se si vendono meno auto, la busta paga del capo sarà meno ricca?

Segrate "coinvolta" nella mignottocrazia?

LO SQUALLIDO  caso Ruby arriva a lambire Segrate e precisamente in una  Residenza  vicina a  Milano2.
Essendo  noi dei garantisti e convinti che nessuno è colpevole fino alla prova della sua colpevolezza non esprimiamo giudizi su questa squallida vicenda
Riteniamo però che la Politica come noi la intendiamo e come dovrebbe essere, non ha nulla a che vedere con quella a cui assistiamo da ormai un quindicennio.
Non è Politica, Meritocrazia e sacrificio nell'interesse della Nazione, quella dove un bel viso, due belle gambe , un igenista o un ex velina o un'ipotetica ladra, possano diventare rappresentanti del Popolo senza aver percorso quella " gavetta" necessaria per poter operare al meglio nell'interesse del Paese.

PUBBLICHIAMO quindi rifiudandoci di commentare, una serie di link che parlano di ipotetiche ""puttane""o di incapaci ma ""lecchine"" augurandoci per il nostro bene e per il bene supremo del Paese che la Politica torni ad essere quel momento di confronto\scontro fra idee e proggetti diversi, che torni ad essere un servizio alla collettività

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/01/15/visualizza_new.html_1640216057.html

http://www.vip.it/chi-e-giuseppe-spinelli-uomo-di-fiducia-di-berlusconi/

http://www.giornalettismo.com/archives/109736/giuseppe-spinelli-luomo-che-paga-le-ragazze-di-berlusconi/

http://ilgiornalieri.blogspot.com/2011/01/le-testimoni-inguaiano-nicole-custode.html

http://masaghepensu.splinder.com/post/23882146/comprava-minorenni-chiesto-il-giudizio-immediato-per-berlusconi-accusato-di-sfruttamento-della-prostituzione



venerdì 14 gennaio 2011

CHE ARIA C'E' A SEGRATE SAN FELICE?

INDICAZIONI PM 10 RILEVATE OGGI

NELLA CENTRALINA POSTA A LIMITO DI FRONTE AL NOSTRO QUARTIERE
NONOSTANTE LA PIOGGIA E IL TRAFFICO LIMITATO GRAZIE ALLE FESTE
 VA AVANTI COSI' PURTROPPO DA MOLTI, TROPPI GIORNI
Legenda
Livello sotto il
valore limite
Superato il valore limite - soglia di informazione per O3 Superata la soglia di allarme (solo per SO2, NO2 e O3)

giovedì 13 gennaio 2011

Segrate LA GIORNATA DEL MIGRANTE nel Nostro Quartiere

GIORNATA DEL MIGRANTE

Abbiamo partecipato con estremo interesse e piacere a tutti gli incontri precedenti , trovando sempre momenti di estrema riflessione e attimi di gioia e felicità.
Abbiamo partecipato estasiati a balli e cene, dove Islamici ed Ebrei, Neri, Asiatici, Rom e locali, collaboravano e si divertivano felici  insieme.

Siamo quindi felici di invitarvi all'incontro e ancor più perchè quest'anno si svolge nel nostro quartiere

Domenica a San Felice la "Giornata del migrante"
“Una sola famiglia umana: come potrebbe essere possibile”: un titolo impegnativo, quello scelto per celebrare qui nella nostra parrocchia, insieme alle altre della città di Segrate, la Giornata mondiale del migrante.
Domenica 16 gennaio dalle 15 alle 17.30 nel salone del cinema si alterneranno testimonianze e riflessioni che descriveranno come è davvero possibile creare “una sola famiglia umana” in cui non ci siano “noi” e “loro”. L’associazione Nocetum, già ben conosciuta a San Felice, presenterà la sua realtà di comunità interetnica in una città per altri versi difficile come Milano; poi sarà la volta di don Massimo Mapelli di Pioltello che racconterà  l‘esperienza della ex Cascina Bareggiata, che in passato ha ospitato famiglie rom.
Infine parlerà una signora che ha conosciuto la generosa ospitalità della comunità cristiana. Sarà allestita una bella mostra fotografica e ci sarà tempo anche per una merenda. L’organizzazione e i saluti iniziali sono del nostro viceparroco don Giovanni. 
Tutti sono invitati partecipare. 
programma

mercoledì 12 gennaio 2011

Segrate faceva parte del Ducato di Milano…….. FACEVA?

Sgrate oggi come ieri ne è al servizio e ne paga le conseguenze 
Segrate  puo passar di mano ?
Idroscalo
Intermodale
Linate
Le  due importanti entrate alla metropoli
il Centro Commerciale

In questi ultimi anni si sono create altre piccole enclavi per unire i vecchi feudi segratesi divisi 
dal lontano 700
Con il nuovo PGT Segrate sarà pronta ad essere definitivamente inglobata dalla grande metropoli?

Un  po’ di gloriosa storia che volge alla fine?

Villa Redaelli (nella foto)
- Segrate fu nel Medioevo un importante punto di riferimento per la vita civile e religiosa delle popolazioni circostanti. Di nessun rilievo è invece il ruolo politico esercitato nel passato dalla nostra città, che si è limitata a vivere di riflesso la storia della Lombardia e, soprattutto, della vicina Milano. Si tratta di vicende importanti che però non possiamo che ripercorrere in termini molto generali, per evitare di uscire dai confini del nostro lavoro. In primo luogo non può essere considerata avventata l’ipotesi che Segrate sia stata coinvolta, come tutti i paesi del contado, nei principali eventi bellici vissuti da Milano. Quando per esempio, Attila distrusse Milano nel 453 d.C., è estremamente probabile che anche i principali paesi della campagna circostante, compresa Segrate, siano stati presi di mira dalla furia distruttrice delle orde barbariche. Un altro momento importante della storia di Milano che ci può interessare è quella della costituzione del libero regime comunale, che gli imperatori furono costretti ad accettare nel 1045. Le città vicine, gelose della superiorità esercitata da Milano, fecero ricorso a Federico Barbarossa che distrusse la città nel 1162 dopo un anno di assedio. Documenti storici ci dicono che i soldati di Barbarossa furono autori di vari saccheggi ed atti di violenza anche a Segrate. Successivamente, nel 1227, la Signoria Guelfa fondata da Pagano della Torre viene sostituita a Milano da quella Ghibellina dei Visconti, che ottengono il titolo ducale con il Gian Galeazzo. Ai Visconti seguirono gli Sforza, che mantennero alto lo splendore del Ducato fino all’arrivo dei Francesi, Segrate , naturalmente, faceva parte del Ducato di Milano, e ne seguì le vicende, compresa la conquista francese cui succedette nel 1535 la dominazione spagnola. E non a caso fu proprio uno spagnolo, un certo don Pietro Maria De Herra, a diventare Prevosto della Chiesa di Santo Stefano in Segrate il giorno 21 gennaio 1583. All’interno del Ducato Segrate era compresa nel feudo di Melzo, dei Principi Trivulzio. Si trattava di un’antica famiglia il cui rappresentante più famoso fu Gian Giacomo, un condottiero che combatté al servizio di Ludovico il Moro, poi degli Aragonesi di Napoli, ed infine di Carlo VIII di Francia, dal quale fu nominato Maresciallo di Francia e governatore del Ducato di Milano. Estintisi i Trivulzio nel 1679, il feudo di Melzo divenne di proprietà di Carlo II re di Spagna (in quel periodo era infatti ancora in corso la denominazione spagnola) e la Camera Ducale decise di dividerlo in feudi. Nacque così anche il feudo di Segrate (comprendente Bettolino Freddo, Cassina Gallarana, Novegro, Olgia Vecchia, Olgetta, Olgettina e Cassina Pissina), che fu acquistato 10 anni dopo dalla famiglia Colombo, che lo mantenne fino al 1798. Per quanto riguarda le altre frazioni del nostro Comune che non furono inserite nel feudo di Segrate, sappiamo che San Felice e buona parte delle terre di Tregarezzo andarono a fare parte del feudo di Pantigliate, appartenente ai Del Pozzo, mentre Rovagnasco e Redecesio costituirono dei feudi a sé. L’attuale territorio del Comune si presentava quindi, alle soglie del 1700, diviso in piccole entità ben separate fra loro. Il periodo Napoleonico portò l’abolizione del feudo e la suddivisione del territorio in tre distinti comuni: Segrate, Rovagnasco e Novegro. Solo dopo la nascita del Regno d’Italia il territorio venne unificato, con un decreto datato 21 giugno 1869, e nacque il Comune di Segrate con l’estensione che ha tutt’oggi. All’inizio del nostro secolo Segrate aveva circa 2000 abitanti, tutti dediti all’agricoltura. In seguito vennero create cave di ghiaia e sabbia per materiali edili e per formare la massicciata della linea ferroviaria che ancora oggi taglia il territorio comunale formando tra il 1927 e il 1930 per creare l’idroscalo (in parte nel comune di Peschiera Borromeo), vasto bacino artificiale per l’ammaraggio degli idrovolanti attualmente l’idroscalo è al centro di una zona ricreativa (Il parco azzurro) di proprietà della Provincia di Milano. A fianco dell’idroscalo sorse l’aeroporto Forlanini: la stazione aeroportuale è nella frazione di Novegro. Nel 1925 si iniziò a costruire il quartiere di Lavanderie, ad opera di una cooperativa di lavandai di Milano; nel 1961 Segrate aveva 6950 abitanti. Pochi anni prima era iniziata la costruzione del centro residenziale Villaggio Ambrosiano. Nel decennio successivo scompaiono quasi tutte le grandi cascine per far posto a grandi insediamenti residenziali, come Milano 2 e San Felice, e del terziario come (solo per maggiori) Mondadori, IBM, 3M, oltre al gruppo Fininvest — Canale 5 che ha parte dei suoi uffici a Milano 2. Negli anni’80 la previsione dell’apertura del grande centro doganale presso la ferrovia portò all’insediamento di numerose aziende di trasporti e alla costruzione del grande centro per il terziario avanzato denominato Milano Oltre. 

NEL 2015 CHE SARA'?     MILANO?

SEGRATE E L'EXPO, UN OPPORTUNITA' PER SALVARE IL GOLFO AGRICOLO

 SEGRATE SEGUA PIOLTELLO E SI CANDIDI, (INSIEME A PIOLTELLO), PER CREARE UN UNICO  GRANDE PARCO AGRICOLO E DELL'ALIMENTAZIONE
  SALVARE IL NOSTRO GOLFO DALLA CEMENTIFICAZIONE SI PUO' BASTA VOLERLO
Due articoli di stampa apparsi a breve distanza l'uno dall'altro hanno definitivamente affossato le fin troppo ottimistiche speranze di chi si illudeva che l'ottimo emendamento “salva parco sud” al PGT servisse effettivamente a salvaguardare le aree del parco più vicine a Milano, quelle ricomprese nei Piani di Cintura Urbana (PCU).

Su “Il Giorno” del 2 gennaio (vedi articolo), infatti, il Sindaco Moratti conferma che spetta alla Provincia di Milano la competenza di definire il futuro di queste aree (e non potrebbe essere altrimenti visto che lo prevede chiaramente la normativa). A seguire, nello stesso articolo, il Presidente della Provincia Podestà annuncia di voler “coniugare ambiente e sviluppo” nella redazione dei PCU. Un “minaccioso” slogan inflazionato che sconta una cronica e desolante arretratezza nel considerare “sviluppo” solo lo sviluppo urbanistico. C'è quindi poco da stare tranquilli. E infatti, due giorni dopo, lo stesso Podestà, parlando proprio dei Piani di Cintura Urbana, dichiara al “Cittadino di Lodi” (vedi articolo) che “inizia un anno che si profila tra i più decisivi per lo sviluppo urbanistico”. Ma ci sarà mai un Presidente che voglia davvero perseguire gli obiettivi del Parco senza limitarsi considerare le grandi aree verdi solo una mera riserva di aree edificabili?

Infine, “casualmente”, proprio in contemporanea, ecco che alcuni di quelli che vogliono costruire nel Parco tornano alla carica dalle pagine di “Repubblica” (vedi articolo).

Se si vuole continuare a sperare di evitare che le grandi aree verdi dei PCU (4823,81 ettari) ricomprese nei comuni di Milano, Pero, Assago, Buccinasco, Rozzano, Opera, Locate, S.Donato, S.Giuliano, Peschiera Borromeo e Segrate siano coinvolte in importanti trasformazioni edilizie, sarà importante seguire con grande attenzione questi lavori di redazione a cominciare dai tavoli della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) che dovranno essere convocati come previsto dalla normativa vigente. Ricordiamo che di queste aree fanno parte, tra le altre, BoscoinCittà, Parco delle Cave, Parco Ticinello, Parco delle “risaie”, Parco Forlanini e l'Idroscalo.

martedì 11 gennaio 2011

Arpa Lombardia, "tana libera tutti" per gli inquinatori

 A SEGRATE

Pochi sanno che l'Arpa Lombardia ha deciso di togliere (dal 1 febbraio) la qualifica di polizia giudiziaria ai suoi tecnici.

Che non potranno più effettuare sequestri e parlare con i magistrati nel caso becchino una acciaieria che butta fuori diossine, un inquinamento di una roggia.
Dovranno limitarsi a fare rapporto di quello che non va e dirlo al loro capo dipartimento.
Diventeranno innocui passacarte. Il loro capo deciderà in tutta libertà se parlare con la Procura, o effettuare altre "verifiche". Perché questo assurdo filtro? La risposta credo sia intuibile. Non è per caso l'ennesima museruola decisa dalla politica degli uomini di Formigoni su richiesta di certa imprenditoria? Il messaggio è chiaro: evitare che un funzionario di provincia, un tecnico con la schiena dritta (davvero rari) possa direttamente far sapere alla magistratura che una grande industria (che ben foraggia certa politica) inquina, che una bonifica dove si devono realizzare case e centri commerciali non è stata fatta a dovere. L'imperativo è chiaro: non rompere le scatole al mondo imprenditoriale.
Rischia davvero di essere il colpo mortale per l'Arpa, che ormai da anni (da quando è stato assessore regionale all'Ambiente Franco Nicoli Cristiani, molto amico degli imprenditori, meno dell'ambiente) sente il fiato sul collo della politica. Ne è dimostrazione il cambio forsennato di dirigenti che ci sono stati (a Brescia in primis) negli ultimi due anni. E a Brescia non dobbiamo dimenticare l'arresto di un dipendente compiacente che taroccava controlli (in cambio di dindini), e le diverse interrogazioni parlamentari (e regionali) susseguitesi gli anni scorsi in merito alla reale efficacia dei controlli fatti sulle principali fonti di inquinamento.
Una deriva, quella di Arpa, sentita anche dalla pancia del popolo. Se andate in uno dei tanti paesi con problemi di inquinamento e chiedete cosa pensino di Arpa, otterrete risposte di disarmante banalità mista a verità: "Quelli i controlli li fanno solo ai pesci piccoli, non toccano i cani grossi".
facciamo seguire l'articolo apparso su Repubblica il 10 gennaio. Se qualcuno avesse ancora dubbi.

COSA succede se i controllori dell'ambiente non hanno più l'obbligo di riferire alla magistratura di un reato ambientale, ma soltanto il dovere di relazionarne alloro superiore gerarchico, dinomina politica? Mala tempora currunt, in Lombardia, per le fragili sorti di aria, acqua, suoli e per la possibilità che chi inquina paghi: per i reati di cui si è reso responsabile e per i danni che ha perpetrato. Dal primo gennaio l'Arpa - ovvero l'Agenzia regionale per l'ambiente - ha un nuovo direttore generale. Franco Olivieri ha preso il posto di Giuseppe Sgorbati, trasferito al coordinamento dei dipartimenti provinciali di Arpa. L'avvicendamento fra funzionari si accompagna a un'altra novità: d'ora in poi i tecnici dell'agenzia - cui compete il delicatissimo compito dei controlli ambientali - non svolgeranno più funzioni di polizia giudiziaria. UNICA eccezione i tecnici nominati dalla Procura dopo il sequestro dell'ex discarica di via Calchi Taeggi. Ma per il semplice motivo che il Pirellone non può revocare una decisione dei magistrati. Cosa comporti questa decisione è presto detto. Finora i dipendenti dell'Arpa impegnati nelle analisi di un terreno potenzialmente inquinato, o delle acque di un fiume, di una roggia, di una falda freatica, o dei fumi prodotti da un camino industriale erano tenuti, in presenza di contaminazioni accertate e violazioni normative, ad informare la magistratura, a sua volta tenuta per legge ad aprire un'indagine in presenza di una notizia di reato, come prescrive l'obbligo dell'azione penale ancora in vigore in questo paese. Grazie alla «riorganizzazione» dell'Arpa voluta dalla Regione ora quest'obbligo non c'è più. I dipendenti Arpa in presenza di reati ambientali perseguibili penalmente sono soltanto tenuti a riferirne al capoufficio che a sua volta riferirà al capo dipartimento che a sua volta riferirà al direttore generale. Soltanto il vertice dell'agenzia sarà deputato a valutare l'importanza dei casi e l'eventuale coinvolgimento della Procura competente per territorio. E non è davvero troppo fantasioso ipotizzare che in questa sequenza di capi e capetti, in presenza di casi gravi e scottanti - magari qualche maxibonifica da centinaia di milioni - qualcuno provvederà a consultarsi con il livello politico di riferimento, prima di informare la Procura. Questa «centralizzazione» burocratica dei controlli non ha una ragione funzionale. Se per funzionalità s'intende la capacità di Arpa di esercitare con efficacia i controlli, scovare abusi e reati e perseguire i colpevoli. Piuttosto risponde alla logica di controllare i controllori. Perché non esagerino con lo zelo, perché non si facciano trascinare dall'idea di essere delle specie di Robin Hood dell' ambiente. O peggio, il braccio ambientale della magistratura. Il blitz del Pirellone appare in tutta la sua gravità se si scorre la cronaca degli ultimi mesi:dalla mega truffa della finta bonifica della Sisas di Pioltello e di Santa Giulia, con il «re» delle bonifiche Giuseppe Grossi sotto processo e il coinvolgimento di Rosanna Gariboldi, moglie del parlamentare Pdl Giancarlo Abelli; il sequestro dell' area dell' ex disc ari . ca Calchi Taeggi con relativo blocco del progetto edilizio da migliaia di appartamenti; il sospetto di contaminazione da amianto dei terreni ex Om, su cui è stato realizzato un nuovo quartiere residenziale. Ora scoprire veleni, bonifiche annunciate e mai fatte, truffe e malversazioni diverrà maledettamente più difficile. Ed è triste constatare che anche i sindacati, in questa vicenda, abbiano dato il peggio. Perché i dipendenti Arpa non svolgeranno più funzioni di polizia giudiziaria, ma manterranno i circa cento euro mensili di indennità aggiuntiva che percepivano. Come ha concordato il sindacato, che sul resto ha deciso di non spendere una parola.
 











fonte bresciapoint

lunedì 10 gennaio 2011

A Segrate la centrale nucleare c'è già!......AL SAN....

 NUCLEARE PUBLICITA' INGANNEVOLE ED INTERESSATA

Lo spot ambiguo sulla scelta del nucleare in un Paese che lo ha comunque rigettato con un referendum popolare, bella o brutta che sia, chi la paga?

Qualche tempo fa il Ministro Brunetta aveva avuto un'idea tutt'altro che trascurabile: per i programmi tv della Rai nei titoli di coda far scorrere anche i compensi dei singoli, conduttori, autori, ospiti, i costi di produzione, ecc. La cosa finì lì, perché da un lato sembrava una mossa del centrodestra, che governa la Rai dopo la vittoria elettorale come vuole il nostro splendido costume, contro Santoro e le trasmissioni anti-governative. Governo che ricordo presieduto dal proprietario di altre tre reti in chiaro, più un vasto pacchetto analogico più altri ammennicoli che qui o mi sfuggono o mi faccio sfuggire per farla corta. E dall'altro non se ne fece nulla per oggettive ragioni di psicologia collettiva, di radicate abitudini, di foschia antropologica: non è forse vero che la trasparenza sembra non convenire a nessuno in un Paese anticalvinista che ha un pessimo rapporto con il denaro, in una sorta di post cattolicesimo alla Dio Mammone?

Che cosa mi fa venire in mente quell'uscita di Brunetta presto evaporata tra le polemiche? La storia degli spot tv sul "nucleare sì/ nucleare no" che ormai da un bel po' campeggiano sui nostri teleschermi (anche alla radio, anche su internet? Controllerò). Sono spot della Saatchi&Saatchi, dubbiosi, problematici, ben fatti da un certo punto di vista. Del resto non si ripete spessissimo che la parte migliore ovvero meglio fatta, più curata della tv, è la pubblicità? E nel processo di produzione delle merci abbinate ai mezzi di comunicazione, in primis la televisione, la pubblicità non gioca un ruolo decisivo?

Voglio dire che si potrebbe sostenere che oggi non sia la pubblicità a essere una condizione essenziale per il capitalismo degli anni Tremila ma il capitalismo un pretesto colossale per il mulino della pubblicità, che sia bianco o no cambia poco. Viviamo ormai una vita pubblica e pubblicitaria, nella quale gli spazi privati si sono ridotti all'osso, per scelta consenziente oppure no, per distrazione, per abitudine delle masse di consumatori. Dei prodotti pubblicizzati. Della pubblicità che li rende visibili aumentandone a dismisura il costo.

Seguendo Brunetta, forse bisognerebbe pretendere che per ogni spot pubblicitario ci fosse la scritta o la dicitura di chi paga quella pubblicità specifica. Che la Barilla produca i suoi spot è ovvio, dunque non è questo il caso in questione e tutti i produttori di qualcosa immediatamente collegabile al marchio dei loro prodotti naturalmente restano fuori da questo discorso. Ma la pubblicità ambigua o dialogica o dialettica (anche qui, dipende dal punto di vista) sulla scelta del nucleare in un Paese che lo ha comunque rigettato con un referendum popolare, bella o brutta che sia, chi la paga? Da Il Fatto di ieri l'altro ecco l'elenco di chi paga: Alstom, Ansaldo Nucleare, Areva, Confindustria, Eon, Edf, Edison, Enel, Federprogetti, Gdf Suez, Sogin, Stratinvest Ru, Techint, Technip, Tecnimont, Terna, Westinghouse.

Un budget di 7 milioni fino ad oggi, non si sa di quanto per l'anno appena cominciato. I dirigenti del Forum sono, oltre a Chicco Testa, Bruno D'Onghia (capo in Italia dell'Edf, gigante elettrico nucleare francese), Karen Daifuku (nota lobbista internazionale del settore), e tre dirigenti Enel: Giancarlo Aquilanti, Paolo Iammatteo e Federico Colosi. Tra i soci del Forum ci sono anche Cisl e Uil di categoria, più alcune Università italiane. L'associazione è fondata sul "supporto organizzativo e strategico" della Hill & Knowlton, multinazionale della comunicazione.

Il Presidente del Forum nucleare italiano che è dietro a tutta l'operazione, compresa la pubblicità di cui sto parlando, non è un profano. Citando Il Fatto ma anche la mia memoria: "Testa conosce l'argomento. L'Enel l'ha scelto per sanare i danni gravissimi da lui stesso prodotti alla cultura nucleare nazionale negli anni '80, quando guidava le manifestazioni per fermare le centrali. E' lui che il 9 novembre 1987, deputato comunista, così commentava l'esito del referendum nucleare: 'Il risultato è di grandissimo interesse politico. La battaglia è stata dura per i grossi interessi in campo'". Insomma, Chicco si è sistemato e da un pezzo.

Capito l'antifona? Allora forza, se la pubblicità si sta mangiando l'informazione non vale la pena che almeno si sappia se gli spot sull'Avis sono prodotti dal Conte Dracula? Non è il minimo della pena, per capirci qualcosa? E se ci fossero spot prodotti dagli antinuclearisti, non credete che pretenderei la stessa trasparenza? Viva Brunetta, dunque, e abbasso Testa se non mi mette in tv (con chiarezza assai superiore e meno subliminale del contenuto sceneggiato) che gli spot sul nucleare sono prodotti dal medesimo business del nucleare. Me li metta in sovrimpressione, prego. Il resto sono chiacchiere.

L' 8-9 novembre 1987 si votò in Italia per cinque quesiti referendari: due sulla giustizia e tre sul nucleare 

RISULTATI


Qui sotto sono riportati i risultati dei tre "referendum sul nucleare": in tutti e tre i casi vinse il SI all'abrogazione.
1- Referendum per l' abolizione della procedura per la localizzazione delle centrali elettronucleari
Elettori 45.869.897
Votanti 29.862.376
% Votanti 65,1
Astenuti 16.007.521
% sugli Elettori 34,9
Voti Validi RISPOSTA AFFERMATIVA 20.984.110
% 80,6
RISPOSTA NEGATIVA 5.059.819
% 19,4
Totale 26.043.929
Voti non Validi Totale 3.818.447
% sui Votanti 12,8
Schede Bianche 2.536.648
% sui Votanti 8,5

2 - Referendum per l' abolizione dei contributi a regioni e comuni sedi di impianti elettronucleari
Elettori 45.870.230
Votanti 29.871.570
% Votanti 65,1
Astenuti 15.998.660
% sugli Elettori 34,9
Voti Validi RISPOSTA AFFERMATIVA 20.618.624
% 79,7
RISPOSTA NEGATIVA 5.247.887
% 20,3
Totale 25.866.511
Voti non Validi Totale 4.005.059
% sui Votanti 13,4
Schede Bianche 2.654.572
% sui Votanti 8,9

3 - Referendum per l' abolizione della partecipazione dell' Enel alla realizzazione di impianti elettronucleari all'estero
Elettori 45.849.287
Votanti 29.855.604
% Votanti 65,1
Astenuti 15.993.683

% sugli Elettori 34,5
Voti Validi RISPOSTA AFFERMATIVA 18.795.852
% 71,9
RISPOSTA NEGATIVA 7.361.666
% 28,1
Totale 26.157.518
Voti non Validi Totale 3.698.086
% sui Votanti 12,4
Schede Bianche 2.388.117
% sui Votanti 8,0

(fonte: "Ministero dell' Interno" - Dipartimento per gli Affari interni e territoriali - Direzione Centrale dei Servizi Elettorali )




 ringraziamo Bea