IL CENTRO COMMERCIALE OFFRIRA' POSTI DI LAVORO, 10.000, 5.000 o 15.000 SI MA PER CHI?
Personalmente e a nome di Segrate Felice, nella lunga battaglia contro il mostro, avevo chiesto che venisse inserita una clausola affinchè, le aziende del territorio e i residenti a Segrate, usufruissero di una corsia preferenziale sia negli appalti sia nelle assunzioni ( pioltello con l'Esselunga lo fece)
Il Sindaco e l'Assessore Zanoli affdermarono pubblicamente che era illegale, VERO! ma un accordo informale come fece Pioltello lo si poteva sempre ottenere.
Quella clausola non fu inserita, quell'accordo non fu fatto, ora sia le nostre aziende locali sia i lavoratori non hanno nessuna garanzia, ne prelazione, ne canale preferenziale, che assicuri lavoro ai Segratesi e alla Martesana.
I disagi si, saranno spalmati su tutto il territorio già in fase di canterizzazione, andranno a sommarsi a quelli relativi ai lavori per la BreBeMi per ritrovarci da qui fino al 2015 sommerrsi da polveri e sabbia cose se fossimo in pieno deserto durante una tempesta.
Procopio Gregorio Andrea
DAL GIORNO
Il mega centro cancellerà la nostra Segrate
Allarme dei comitati cittadini per il progetto di Percassi e dell'australiana Westfield nell'area ex dogana. Lungo la Cassanese in progetto un colosso da 1.700 metri quadrati
Il progetto, inserito nel Pgt e approvato tre anni fa dal Consiglio comunale di Segrate, è però destinato a portare la città sul piede di guerra. Le prime reazioni, fortemente contrarie, ci sono già. È il Comitato Redecesio a dichiarare guerra al centro commerciale di Percassi, che verrà realizzato entro il 2015 per intercettare una parte dei milioni di visitatori che atterreranno sulla pista del Forlanini in occasione dell’Expo. A costruire il maxicentro commerciale sarà il gruppo Stilo, controllato da Percassi. «Sarà una gigantesca Disneyland - dice Angelo Golin del Comitato Redecesio e del gruppo consigliare Insieme x Segrate - che farà svanire l’identità segratese. Abbiamo l’impressione che ogni metro cubo e ogni variante inserita nel Pgt abbia avuto come unico filo conduttore quello di favorire il centro commerciale di Percassi».
Ma non solo. «È un mostro commerciale che rinasce per la terza volta - dicono dal Comitato Segrate Felice - con la solita promessa di portare a Linate migliaia di voli a basso costo, con relativo assordante rumore al seguito, milioni di visitatori accompagnati da un tubo di scappamento fumante e una sirena da 85 milioni di euro per fare la viabilità speciale». A Segrate di questo progetto se ne parla fin dal 2007. Inizialmente, Percassi aveva chiesto al Comune il via libera per costruire un centro commerciale più piccolo lungo la Rivoltana, nei terreni dell’ex Ibm che si trovano ridosso del centro abitato di San Felice e la frazione peschierese di San Bovio.
L’opposizione durissima di un comitato ad hoc, che in pochi mesi raccolse quasi quattromila firme contro il progetto, aveva spinto il Comune a discutere con Percassi una nuova soluzione. Il risultato è stato una cittadella commerciale con ampi spazi dedicati al tempo libero nell’area dell’ex dogana, in cambio della possibilità di costruire un albergo, ma anche case e uffici, lungo la Rivoltana.
«Il Pgt è stato disegnato su misura per Percassi - continua Golin - ogni variante urbanistica e ogni progetto viabilistico sono stati inseriti per favorire il centro commerciale, mandando in tilt la città. I 50mila abitanti previsti nei prossimi anni dal Pgt sono in relazione con questo centro commerciale, così come l’arrivo della linea 4 della metropolitana e l’avvio dei cantieri sulla Rivoltana e sulla Cassanese. Tutto in funzione del business». In fase di trattativa, Percassi aveva accettato di versare 85 milioni di euro per la viabilità speciale, realizzando il tratto dall’ex dogana a Pioltello. «Una strada che però gia adesso costa 150 milioni - tuonano dal Comitato Segrate Felice - ci chiediamo chi metterà la differenza».
di Patrizia Tossi
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