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giovedì 12 novembre 2009
BONIFICHE ED ARRESTI,IMPLICAZIONI ALTOLOCATE?
sabato 7 novembre 2009
UN ALTRO SUCCESSO PER I COMITATI SEGRATESI
venerdì 6 novembre 2009
BONIFICHE? NO!!! BONIFICI!!!
Come sempre, riportiamo  quanto segnalato, ricordando che è in corso un'indagine della magistratura atta  a far luce su intrighi e speculazioni,tutto ciò quindi,dovrà trovar conferme  negli atti giudiziari e nelle esemplari punizioni.
Buona lettura  
TERRITORIO E BONIFICHE.  RISPOSTE AD ALCUNE DOMANDE
Sempre con la premessa che  personalmente sono molto più interessato a ciò che riguarda i metodi di governo  del territorio che all'aspetto giudiziario, provo a rispondere sinteticamente e  per punti ad alcune domande che mi sono state rivolte sulle posizioni che ho  assunto negli articoli recenti.
Punto primo. Penso che i reati  legati alla realizzazione delle bonifiche siano una conseguenza, non necessaria,  ma purtroppo largamente prevedibile, del combinato tra i dispositivi legislativi  in materia di bonifiche, quelli riguardanti l'urbanistica e la cultura politica  dei nostri amministratori regionali e locali.
Punto secondo. È almeno dal 2002 che  le bonifiche dei terreni hanno cessato di essere  un problema pubblico e sono diventate  un'opportunità edilizia e soprattutto finanziaria. Non vorrei esagerare, ma  penso di poter affermare che in qualche caso potrebbe essere addirittura  conveniente inquinare i terreni.
Punto terzo. Veniamo a Pioltello.  Zunino e Grossi avevano capito per tempo che l'opportunità era notevole. Io  stesso venni contattato quando era sindaco da Zunino e Grossi, che a quel tempo  cercavano di piazzare i mercati generali di Milano (quello che sommariamente  viene chiamato l'ortomercato). Cercate di seguirmi: Zunino e Grossi non erano  proprietari dell'area dell'ortomercato e non erano nemmeno proprietari dell'area  Sisas (a quel tempo già fallita). Ci siamo? Guardate alle dimensione del  business. Siamo al risiko: si prendono in un colpo solo una grande area a Milano  (cerimoniere il comune di Milano) e una grande area a Pioltello (cerimonieri  regione e ministero dell'ambiente). Spesa? Poco più che niente: a Milano c'è da  riqualificare e a Pioltello c'è da bonificare. A Milano ci si portano le case e  a Pioltello l'ortomercato. I rifiuti di Pioltello si portano in un altro posto  ancora. Non si configura nessun reato, ma vi sembra normale che il territorio  sia governato in questa maniera? Ovviamente dissi che non era il  caso.
Punto terzo. Perché insisto  sull'aspetto finanziario. Perché con la finanziarizzazione del mercato  immobiliare (cioè con la trasformazione in asset finanziari dei terreni, fondi  immobiliari ecc.) l'aspetto finanziario diventa prevalente sull'aspetto  urbanistico-edilizio. Ciò che conta è il piano finanziario: si possono far soldi  anche senza costruire nulla. Ovviamente sono necessari alcuni presupposti, un  sistema di relazioni, un certo dinamismo, una dose di spregiudicatezza, ma si  può. Di che cosa abbia effettivamente bisogno il territorio non frega niente a  nessuno. Vi pare che serva un altro centro commerciale?
Punto quarto. Vi siete accorti che  siamo ormai passati a una nuova generazione di tangenti? È finito il vecchio  sistema patriarcale dell'imprenditore che dà soldi al politico, ormai siamo  passati a un sistema in cui il politico dà soldi all'imprenditore. Gli  stanziamenti regionali e governativi a favore di Grossi sono difficili da  catalogare, ma più o meno è così.
Punto quinto. Perché  Santa Monica? Guardate, tenendo sempre fermo che guardo poco all'aspetto penale  della faccenda, chi sono gli attori in scena. Un fondo immobiliare che promuove la  più imponente operazione del milanese (Aster); una finanziaria spesso al centro  di importanti operazioni (Sopaf); una società leader nel settore delle bonifiche  ambientali (Sadi). Il periodo, tra il 2005 e il 2006, cruciale per il settore  immobiliare. Che c'entra 
Punto sesto. Cosa c'entra Pioltello.  C'entra perché l'area di Santa Monica è adiacente al parco delle cascine di  Pioltello del quale costituiva un unicum agricolo. Siano ha acquistato prima  l'area di Segrate poi quella di Pioltello (quasi 1,5 milioni di mq, dalla  famiglia Benetton). La vicenda mi è nota perché, come sapete, tutto questo  avvenne mentre ero sindaco a Pioltello.
Punto sesto. Il parco delle cascine.  All'inizio del mio primo mandato (1997) l'area era in mano al curatore  fallimentare per una valutazione di circa 15 miliardi di lire. Quando andò  all'asta Benetton e il suo socio la acquistarono, se ricordo bene, per circa 43  miliardi compresi gli oneri accessori. Era chiaro che erano stati un po'  buggerati, o forse uno dei due soci aveva buggerato l'altro. Comunque ad un  certo punto feci saltare la trattativa perché mi accorsi che in buona sostanza  cercavano di scaricare sul comune l'onere del prezzo eccessivo pagato per  l'area. Come? Sempre attraverso le volumetrie (tenete presente che si trattava  di un'area parco, cioè di un PLIS già istituito con provvedimento regionale).  Alla fine i Benetton riuscirono a cedere, ai Siano, credo realizzando una certa  plusvalenza. Ora siamo al punto. Si cerca ancora di scaricare sulla collettività  il costo pagato per l'area. E sempre attraverso la concessione di diritti  edificatori. La barzelletta dello stadio prima, quella dell'università poi, poi  chissà ancora quale mirabolante progetto
   E sempre il sindaco di Pioltello nelle vesti di banditore. Tutto questo  quando il provvedimento regionale auspicava che Segrate seguisse la strada di  Pioltello nell'istituzione del parco. Come è andata lo sapete: hanno cominciato  a costruire, proprio a ridosso di Pioltello; le operazioni vanno a rilento a  causa della crisi e delle difficoltà d'accesso al credito. Siano è in difficoltà  perché ha fatto come Zunino, ha messo in piedi troppe cose e non ha previsto la  crisi. E ora sta già cercando un compratore per le aree Galbani di  Melzo.
Punto settimo e ultimo. la morale.  Tutto questo sconquasso deriva dal pensiero profondo che dal suolo si possa  spremere valore fin che si vuole. Si pensa che i comuni possano coniare moneta.  Non più attraverso la zecca, che ormai appartiene alla BCE, ma attraverso  l'elargizione di volumetrie (qualcuno, più concreto, dice graziosamente "i  cubi"). Ma come la moneta in eccesso crea inflazione, così volumetrie in eccesso  creano bolle finanziarie. E anche grandi disagi ai  cittadini.
A presto
Mario de  gaspari
martedì 3 novembre 2009
ARRESTATO IL BONIFICATORE -ALCUNE IPOTESI
ARRESTATO
IL BONIFICATORE
ALCUNE IPOTESI
Girando per internet abbiamo trovato questo articolo, che aggiunge nuove ipotesi a l'infinita e squallida storia, tipicamente Italiana.
Noi come sempre non esprimiamo giudizi ,Rimaniamo in attesa fiduciosai e consapevoli, che la giustizia farà il proprio corso e come sempre il proprio dovere.
Siamo altresi certi,che nessun potente è esonerato, dal rispetto delle leggi e della legalità.
Chiediamo solo alla la magistratura di andare fino in fondo, cercando ogni più piccolo collegamento,ogni colpa ed ogni coinvolgimento anche indiretto.
Ma sopratutto chiediamo, che se si accertassero colpe,che la pena sia esemplare e come per i poveri cristi.... CERTA E TUTTA SCONTATA
http://www.arcipelagomilano.org/?author=74 
