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martedì 30 novembre 2010

ROM - IL DNA DI UN DELINQUENTE-- SOLUZIONE FINALE


MI RIFIUTO , anche solo di commentare questo documento
 Il mio commento sarà sottile ed ironico, primo  fra i commenti.
 Pur coscente che la questione non è  facile e serve molto, molto lavoro

Mi sono solo permesso di evidenziare in giallo e  grassetto, quello che mi ha colpito leggendolo e che mi ha automaticamente portato a ricordi tragici lontani.
 Mi permetto di incolonnare alcune frasi o parole riportate, cosa vi viene in mente leggendola? a me quello sottolineato
etnie ROM       Ebrei ---curdi---etc

reato posti in essere dagli appartenenti alla popolazione ROM   nel DNA delinquenti prima ancora di nascere

di dare mandato ai Dirigenti competenti per materia affinché pongano in essere qualsivoglia atto utile, idoneo e/o necessario finalizzato alla definitiva risoluzione della presenza di campi ROM non autorizzati sul territorio del Comune di Segrate,     Qualsivoglia!!--- Risoluzione definitiva!! Benigni, hanno appena ritrasmesso un suo grande film, e come tutte le volte ho rischiato di piangere

ove ne ricorrano i presupposti, anche di quelle private;    Anche se io non lo chiedo? senza mandato nel mio giardino?


Città di SEGRATE

Provincia di Milano



GC / 211 / 2010


Data

25-11-2010
Oggetto:
Atto di indirizzo per gestione emergenza Rom.




VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

L’anno Duemiladieci addì 25 del mese di Novembre alle ore 11:45, nella Sala delle adunanze.

Previa l’osservanza di tutte le formalità prescritte dalle norme vigenti vennero oggi convocati a seduta i componenti la Giunta Comunale.

All’appello risultano presenti:

ALESSANDRINI ADRIANO (SINDACO)
GRIONI MARIO ETTORE (VICESINDACO)
PEDRONI GUIDO (ASSESSORE)
ZANOLI ANGELO (ASSESSORE)
INI’ GIUSEPPE GIORGIO (ASSESSORE)
TAGLIAFERRI FRANCO (ASSESSORE)
ORRICO FERDINANDO SALVATORE (ASSESSORE)
ARSENI LORENZO ANGELO (ASSESSORE)
REBELLATO MARTINO GIUSEPPE (ASSESSORE)

ed assenti:

Partecipa la DOTT.SSA CAMMARATA ROSALIA   , in qualità di SEGRETARIO GENERALE   ,  la quale provvede alla redazione del presente verbale.

Essendo legale il numero degli intervenuti il Presidente Sig. ALESSANDRINI ADRIANO   – SINDACO   dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’oggetto sopra indicato.


LA GIUNTA COMUNALE

            PREMESSO che in Segrate sono presenti campi ROM non autorizzati sia su aree pubbliche che su aree private;
DATO ATTO che le note problematiche connesse alla presenza di numerosi nuclei familiari appartenenti alle etnie ROM risultano, in assenza di risorse finanziarie e logistiche assai considerevoli, irrisolvibili;
CONSIDERATO che a fronte dei forti tagli finanziari che le leggi nazionali impongono agli Enti Locali, nessuna ulteriore risorsa economica oltre a quelle già stanziate può essere destinata a nuovi progetti di integrazione sociale;
PRESO ATTO infatti che, in ogni caso, il Comune di Segrate si è già impegnato, stanziando risorse economiche, umane  e logistiche, a realizzare un progetto in collaborazione con alcune istituzioni appartenenti al terzo e quarto settore, avente la finalità di condurre all’autonomia alcuni nuclei familiari scelti secondo criteri noti e obiettivi, e che lo stesso progetto presenta forti criticità in merito all’attuazione;
DATO ATTO altresì, che alla luce di quanto esposto, il successo del progetto di cui sopra non può che interessare solo un numero esiguo di nuclei familiari, e più precisamente quattro e che di conseguenza non può coinvolgere ulteriori soggetti;
CONSIDERATO che i cittadini e i commercianti di Segrate lamentano e denunciano comportamenti che configurano fattispecie di reato posti in essere dagli appartenenti alla popolazione ROM e che gli stessi primariamente richiedono all’Ente, a salvaguardia della loro tutela sia personale che patrimoniale, determinazioni chiare e precise a tal fine volte, pur non sottovalutando a livello solidale l’entità della problematica;
VISTO  il D.Lgs. 267/2000;

VISTO l’art. 48 del D.Lgs. 267/2000;

VISTO lo Statuto Comunale vigente;

CON VOTO unanime favorevole reso nei modi e forme di legge;

DELIBERA

  1. di dare mandato ai Dirigenti competenti per materia affinché pongano in essere qualsivoglia atto utile, idoneo e/o necessario finalizzato alla definitiva risoluzione della presenza di campi ROM non autorizzati sul territorio del Comune di Segrate, mediante:
    • predisposizione delle necessarie ordinanze sindacali;
    • interventi di rilascio forzato delle aree occupate sia pubbliche e, ove ne ricorrano i presupposti, anche di quelle private;
    • avvio di azioni strutturate volte alla prevenzione;
  1. di dare mandato alla Sezione Servizi alla Persona di proseguire nella realizzazione del progetto di integrazione già avviato per quattro nuclei familiari appartenenti all’etnia ROM;
  1. di trasmettere copia della presente ai capigruppo consiliari ai sensi delle vigenti disposizioni legislative e statuarie;
  1. di dare atto, ai sensi dell’art. 3 della legge 241/90 sul procedimento amministrativo, che qualunque soggetto ritenga il presente atto amministrativo illegittimo e venga dallo stesso direttamente leso, può proporre ricorso innanzi al Tar Sezione di Milano, al quale è possibile presentare i propri rilievi in ordine alla legittimità del presente atto entro e non oltre 60 gg dall’ultimo giorno di pubblicazione all’Albo Pretorio;
  1. di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134 – comma 4, del D.Lgs. 267/2000, con separata ed unanime votazione.    ___________________________________________

lunedì 29 novembre 2010

MINORANZA, tra inesperienza e disattenzione

Il ruolo della minoranza è forse, ancor più difficile di quello della maggioranza,  certo la minoranza di questa legislatura, stà cercando di svolgere al meglio il suo compito difficile.
Riuscendo piano piano, a far dimenticare un certo cosociativismo che contagiò tutta, proprio tutta, la minoranza precedente
Svolge al meglio il ruolo di controllo, non scende  mai  nella contrapposizione preconcetta, sostiene ciò che condivide e si contrappone con forza a  ciò che disapprova,  risulta essere propositiva non dicendo solo no, ma dando un altrenativa fattibile, ne è esempio la proposta alternatva del PGT, ho l'impegno forte per mantenere pubblica la gestione della distribuzione dell'acqua.

Fin qui tutto bene, forse però, per inesperienza o disattenzione, sta dimenticando un altro ruolo che compete alla minoranza, che è il sale della contrapposizione politica fra due schieramenti contrapposti, mettere in evidenza le contraddizioni, le carenze e le difficoltà interne della maggioranza.

Sul PGT, sui Rom, sull'acqua, sulle partecipate, vi è uno scontro intestino forte nella maggioranza, fatto di dichiarazioni a mezzo stampa pesanti ed al limite delle offese, fatto di comunicati a sconfessare l'alleato, come l'ultimo della lega ( NON PARLATE PER NOI)

Questa sera in Consiglio Comunale, il consigliere PDL Gervasoni, ha voluto quasi fuori tema, mandare un messaggio forte e chiaro, ha dichiarato che il PDL continuerà nella politica di  liquidare alcune attività trasferendole  ai privati.


A chi era rivolto quel messaggio? Alla lega, alla minoranza o a tutte e due?
Forse alla minoranza, ribadendogli che il PDL non sentirà ragioni e trasferirà ai privati la gestione dell'acquedotto e della sua distribuzione.
Forse alla Lega, rispondendo al loro comunicato, dando un chiaro segnale sulla dismissione della partecipata Acquamarina.
A chiunque fosse rivolto, è stato particolare constatare, che nessuno ha colto il significato di quella dichiarazione, vada per la lega, che potrà sempre controbbattere nel chiuso delle stanze e nel gioco del potere, ma l'opposizione?
L'opposizione, qualsiasi era il significato di quella dichiarazione, doveva reagire immediatamente e con forza, Doveva denunciare la volontà politica dell'amministrazione di privatizzare la gestione del servizio, se la si interpretava in quel senso.
Personalmente credo fosse un messaggio alla lega sulla questione delle partecipate, in questo caso ancor di più, la minoranza doveva intervenire ed incunearsi con forza.
Credo che il ruolo dell'opposizione sia si di proporre alternartive, ma anche di incunearsi nelle difficoltà e nelle contraddizioni, mettendo in evidenza le divergenze, la spaccatura, il gioco e lo scontro di potere, fra i due partiti di maggioranza.
Non è, a mio modesto parere, la prima occasione persa e non sarà forse neanche l'ultima, certo che con un pò più di attenzione e di volontà si potrà,  speriamo nel prossimo futuro, avere un opposizione forte a 360 gradi, un opposizione di cui Segrate ha bisogno e che manca da troppo, troppo tempo.

sabato 27 novembre 2010

LA "GUERRA" INTESTINA DELLA MAGGIORANZA

                                         CHE DISAGIO STAR IN MAGGIORANZA
                       COSTRETTI A TAGLIAR SERVIZI ED AUMENTAR LE TASSE 

Che strani, i consiglieri dei due partiti di maggioranza.

Manifestarono subito un certo disagio, al compito assegnato di scaldar la sedia o ad avere il ruolo dell'alzatore di ditino :
Chiesero infatti pubblicamente più volte di poter contare, incidere,decidere, aver un ruolo e un pensiero, a prescindere dalle decisioni di giunta.
Poi  criticano  le scelte della passata legislatura, chiedendo  quello che noi chiediamo e denunciamo da anni.
Una più oculata gestione dei soldi pubblici, che tenesse conto delle reali esigenze dei cittadini e della città, che non sperperasse nell'effimero, nell'immagine, nelle interminabili consulenze,in sponsorizzazioni, nei libri patinati ad uso ed utili, di una sola persona.
Insomma anche i consiglieri di maggioranza si sono accorti della crisi, che grazie a quella abbondanza sperperata, saranno costretti a far pagare ai cittadini, in termini di tagli ai SERVIZI offerti, aumento dell' ICI- TARSU-TOSAP. SERVIZI SCOLASTICI---TUTTO!!

Poi però in consiglio cumunale tornano al loro ruolo di ditino, scuri in volto, cercano a fatica di celare il disagio, nel dover giustificare il loro voto contrario, a mozioni come quella delle tramissioni integrali dei consigli comunali.
Come fa il popolo della LIBERTA', ma come fa sopratutto la LEGA, a giustificare che non vuole condividere e rendere pubblico, senza paura e nulla da nascondere ai  cittadini, quel che fa, quel che propone,quel che dice.

Risultano ancor più evidenti le difficoltà di questa maggioranza, ad avere una visione comune ed un comune indirizzo, nella gestione e nella programmazione della citta futura. 

Sconfessioni di documenti e progetti come il PGT http://www.leganord-segratevimodrone.org/res/default/osservazioni_pgt_settembre_2010.pdf  
Continui distinguo, prese di posizione contrapposte; accuse esplicite di incapacità, interesse,  tutto cio che solo due separati in casa possono dire e fare 
Ora anche comunicati di smentita  http://www.leganord-segratevimodrone.org/res/default/non_parlate_pernoi.pdf   

Tutto cio otre ad evidenziare la sempre più grande distanza fra PDL e LEGA, mette in luce l'enorme difficoltà della lega, ad accettare e gistificare certe scelte.
Scelte sempre più opposte a quanto promesso e scritto al suo elettorato, dalla sua storia , lontanissime dalla sua cultura e dal  suo  essere. 
Costretti a RINNEGARE il programma,CENSURARE l'informazione, ad AUMENTAR le TASSE, a RIDURRE servizi,
Costretti al silenzio, seduti e col ditino alzato, Che fine ha fatto la lega segratese che sapeva dir di no! Quella che sceglieva di esser se stessa

giovedì 25 novembre 2010

BREBEMI IN GALLERIA? problemi insormontabili!!!!

                         BREBEMI IN GALLERIA?

Fra le tante "scuse" che ci sono state raccontate, per convincerci che la galleria non è fattibile, ve ne una in particolare, che è stata utilizzata fino alla nausea dall'Amministrazione e da tutti i soggetti coinvolti, PROBLEMI INSORMONTABILI, LA FALDA.

Tutto ciò nonostante sul sito del comune, vi sia una relazione ed uno studio tecnico del sottosuolo, che sembri dire e dimostrare esattamente il contrario.
Nonostante il proggetto del centro commerciale, quando era a San Felice, veniva magnificato dall'Amministrazione proprio per l'inesistente impatto visivo, essendo costruito, si su vari livelli, ma tutti INTERRATI.


 Lo stesso nuovo quartiere denominato San Felice, che verrà costruito al posto del Centro Commerciale, nonostante i suoi troppi piani che svetteranno verso il cielo, avrà la sua parte importante interrata.


Nonostante il tunnel  sotto la Manica, da noi continuano a dirci che vi sono PROBLEMI DI FALDA. 

  Ora non capisco, per il Centro commerciale, per le case di Percassi come per il tunnel della Manica, la falda o l'oceano, non sono risultati e non risultano insormontabili, per la la brebemi si!!

Leggendo quanto pubblicato sotto in merito al proggetto della metropolitana4, che arriverà in galleria fino a Segrate, mi chiedo   se i progettisti della brebemi siano veramente capaci, o se la falda a Segrate va e viene, a secondo a chi conviene


 LINEA M4 LORENTEGGIO – LINATE
Con la nuova linea metropolitana M4 il Comune prosegue nei grandi
investimenti infrastrutturali per la mobilità sostenibile in previsione
dell’Expo.  L’opera, qualificata come infrastruttura strategica di preminente
interesse nazionale, risulta inserita tra le opere infrastrutturali “connesse” alla
realizzazione di Expo 2015.
L’opera garantirà una nuova connessione diretta tra la zona ovest di Milano
(Lorenteggio-Foppa), il centro (Sforza Policlinico-San Babila) e la zona est
della città collegandosi poi all’aeroporto di Linate.
Il progetto, che originariamente nasce diviso in due tratte (Linate – Sforza
Policlinico e Sforza Policlinico – Lorenteggio), è stato oggi unificato in
un’unica tratta per garantirne la realizzazione in tempi più brevi.
La nuova linea si sviluppa in sotterraneo quasi completamente all’interno del
Comune di Milano; il tratto terminale lungo viale Forlanini interessa i
Comuni di Peschiera Borromeo e Segrate.
Dal punto di vista tecnologico, la linea M4 è una metropolitana leggera
sotterranea ad automatismo integrale (driverless), tali da consentire, rispetto
a un sistema di metropolitana classica, significative economie di costruzione e
di esercizio.
La linea metropolitana 4 da Linate a Lorenteggio si estenderà
complessivamente per 15 km con 21 fermate e sarà in grado di trasportare un
circa 86 milioni di passeggeri l’anno.
Secondo stime commissionate da Metropolitana Milanese:
Tratta Lorenteggio - Linate
Domanda massima nell’ora di punta  14.000 pass/h
Riduzione traffico  - 14 milioni di spostamenti auto
annui
riduzione inquinamento
- 2,1 % CO 2
- 1,2 % NO x
- 1,5 % PM 10
riduzione incidentalità  - 240 incidenti annui
riduzione consumo energetico  - 7920 t equivalenti di petrolio/anno



Le
fermate
previste sono le seguenti:
1.  aereoporto Linate
2.  quartiere Forlanini
3.  stazione passante Forlanini
4.  Argonne
5.  Susa
6.  Dateo
7.  Tricolore
8.  Visconti di Modrone (San Babila)
9.  Sforza Policlinico
10. Santa Sofia
11. Vetra
12.  De Amicis
13.  S. Ambrogio
14.  Parco Solari
15.  Foppa
16.
Washington Bolivar
17.
Tolstoj
18.
Frattini
19.
Gelsomini
20.
Segneri
21.
S. Cristoforo FS
Interscambi fondamentali:
•  S. Cristoforo con la linea ferroviaria Milano-Mortara e con le linee che
transitano nel passante ferroviario;
•  S. Ambrogio con la linea M2;
•  Crocetta con la linea M3;
•  S. Babila con la linea M1;
•  Dateo col Passante Ferroviario;
•  Forlanini FS con la cintura ferroviaria est e con le linee del passante.
Per la realizzazione e gestione dell’opera è prevista la costituzione di una
Società mista pubblico-privata a maggioranza pubblica (2/3 pubblica e 1/3
privata).



Il Comune di Milano ha indetto una gara (attualmente in corso) per la
realizzazione della linea M4 con una forma di Partenariato Pubblico-Privato,
che da un lato prevede l’apporto di capitali privati, dall’altro consente,
tramite la costituzione di una Società mista Comune/privati, un maggior
controllo pubblico sull’operazione, sia in fase di costruzione, sia nel
successivo periodo di gestione della linea.
Il 4 maggio scorso è stata inviata la lettera d’invito ai concorrenti e
l’aggiudicazione della gara è prevista a breve.
Si ipotizza di poter dare avvio ai lavori nel primo trimestre del 2011 e, al fine
di ottimizzare la tempistica di realizzazione, si partirà contemporaneamente
sia da S. Cristoforo che da Linate.
Dal punto di vista finanziario:
Il quadro economico dell’intera Linea M4 Lorenteggio–Linate prevede  un
costo   complessivo   pari   a   € 1.698.709.532,00 (€ 788.665.350,00 per la I tratta
- “Lorenteggio-Sforza Policlinico” ed € 910.044.182,00 per la seconda tratta –
“Sforza Policlinico-Linate”).
Per quanto riguarda i finanziamenti è prevista la seguente ripartizione:
costo dell’opera:  € 1.698.709.532,00 di cui:
-  46,27%    €  786.026.509,00   Ministero Legge Obiettivo L. 222/07 e
296/06  di cui  € 9.900.000,00  già finanziati;
-  30,17%     €   512.558.605,00   Privati;
-  23,56%  € 400.124.418,00   Comune di Milano





lunedì 22 novembre 2010

BREBEMI INTERRATA!!!

LA BREBEMI INTERRATA?

Un sogno che si realizza a metà?, forse, noi certo continuiamo a pensare che l'interramento in galleria, sarebbe l'unica soluzione possibile, che salverebbe il territorio e i nostri concittadini di Novegro e Tregatrezzo.

 Da qualche giorno, sulla pagina iniziale del sito del comune, è stata pubblicata la mappa della nuova viabilità segratese   .http://www.comune.segrate.mi.it/
Sono in bell'evidenza ( in arancione) la nuova viabilità speciale, che dovrebbe (dopo le ultime indiscrezioni  il condizionale è d'obbligo) collegare la galleria di pioltello  con il centro commerciale ed il primo lotto già in costruzione.

Vi è anche la nuova viabilità della rivoltana con l'arrivo della brebemi,( in arancione) quello che però colpisce è la didascalia in fondo, si legge che il tratto SARA' INTERRATO.

UN MEZZO SOGNO REALIZZATO o il solito pressapochismo, che ha accompagnato la gestione di tutta la vicenda
Non speriamo che sia vero, siamo però più propensi a pensare al pressapochismo, a cui non ci abitueremo mai
 

SEGRATE,, CENTRO PARCO VERIFICA DELLA POLIZIA PROVINCIALE

LA POLIZIA PROVINCIALE VERIFICA IL PARCO

A settembre 2009 sul sito di Segrate Domani, venne fatta una denuncia sul centro parco e su quanto affiorava dal terreno.
http://segratedomani.blogspot.com/2009/09/centroparco-sotto-il-vestito-monnezza.html

Queste sono alcune immagini pubblicate allora

Stamane, la Polizia Provinciale si è presentata prestissimo, per verificare cosa vi è sotto il terreno con l'ausilio di una stazione mobile ed sofisticatissime strumentazioni.
Sono state fatte rilevazioni lungo la strada sterrata che costeggia il lago e nel parco.
E' la seconda volta in pochi mesi, che la Polizia Provinciale interviene a verificare situazioni sul nostro territorio,
Qualche mese fa, intervenne in un cantiere  per ben due volte, apponendovi i sigilli, ora un altro fiore all'occhiello viene finalmente verificato.
Speriamo che nulla venga trovato, in un parco dove sussiste una scuola, dove i nostri bambini vanno a giocare e il comune fà le feste cittadine.
Rimaniamo in attesa fiduciosi, di avere al più presto i risultati delle analisi compiute







ED ORA SPERIAMO CHE VENGA CONTROLLATO ANCHE 
IL TERRENO DELL'EX CISE E DELLA DOGANA

domenica 21 novembre 2010

TRASMISSIONE VIDEO DEI CONSIGLI COMUNALI

 TRASMISSIONE IN DIRETTA? PERCHE NO!!!

In fondo publichiamo, due link che rimandano rispettivamente al Consiglio Comunale di MELZO e CASSINA DE PECCHI.

Anche noi il 25 andremo a discutere la mozione, per trasmettere integralmente  in diretta e publicare un archivio sul sito del comune i nostri Consigli Comunali.
Per il nostro Comune, non dovrebbe essere difficile e non dovrebbero esserci impedimenti tecnici, visto l'enorme investimenti gia compiuto quando si e costruito il nuovo palazzo comunale, la sala regia e registrazione gia presenti ed operative, la radio e la televisione comunale, insomma i mezzi ci sono gia tutti.

Una sola cosa potrebbe creare impedimenti, la volontà politica di non essere visti dai cittadini nello svolgimento delle loro funzioni, la volontà di dare meno informazioni possibili e tenersi sempre le mani libere.

CASSINA
http://www.martesanablog.com/2010/11/diretta-consiglio-comunale-cassina-de-pecchi-8-novembre-2010/

MELZO

http://www.martesanablog.com/2010/10/diretta-streaming-consiglio-comunale-melzo-mi-ore-21-lunedi-25-ottobre/


giovedì 18 novembre 2010

SANTA MONICA SERVIZIO VIDEO TRASMESSO DALLA RAI

                 TERRA SANTA- SANTA MONICA

Santa Monica torna a far parlare di se, sulla televisaione di Stato l'ex sindaco di pioltello Mario de Gaspari, spiega i giri societari ed economici che stavano a monte della speculazione.
All'interno del servizio è palpabile il disagio, la preoccupazione, lo sconforto degli acquirenti
Vi è anche la riproduzione del servizio del TG3 Lombardia, della presentazione e lancio "sponsorizzato" del progetto-
Non penso vi sia nulla da aggiungere, bastano i due servizi giornalistici, le risposte date dai presidenti di aziende e banche coinvolte nel progetto, ma sopra tutto bastano gli occhi dei nostri concittadini 

mercoledì 17 novembre 2010

BOFFALORA RELAZIONE FINALE

PUBLICHIAMO LA RELAZIONE FINALE, APPRONTATA DAL PRESIDENDE DELLA COMMISSIONE SPECIALE SULLA BOFFALORA
LA RELAZIONE SARA' DISCUSSA OGGI DAI COMPONENTI DELLA COMMISSIONE STESSA.
SI EVIDENZIA, LA SUPERFICIALITA' CON CUI E' STATA GESTITA TUTTA LA PROBLEMATICA, DA PARTE DELLE AMMINISTRAZIONI SUSSEGUITESI, MA ANCHE TUTTE LE PERPLESSITA' CHE HANNO ACCOMPAGNATO IL PROGETTO FIN DALLA SUA IDEAZIONE.

COME PUBBLICATO IN POST PRECEDENTI, LE INDAGINI IN ATTO DA PARTE DELLA MAGISTRATURA, RISCHIANO DI COINVOLGERE SEMPRE PIU', I GIOCHETTI ECONOMICI CHE STANNO A MONTE DI TUTTA QUESTA INTRICATA OPERAZIONE

CI AUGURIAMO CHE TUTTO SI RISOLVA AL MEGLIO, NELL'INTERESSE DI CHI FIDUCIOSAMENTE   HA ACQUISTATO, RITROVANDOSI SUO MALGRADO INVISCHIATO IN  UNA INQUALIFICABILE SPECULAZIONE FINANZIARIA.




LA RELAZIONE FINALE

LA PREMESSA
Il progetto di edificazione su un terreno agricolo denominato “Boffalora” ed in seguito “Santa Monica” è stato portato ad approvazione durante il 2004 dopo un iter piuttosto prolungato e faticoso a causa di una forte opposizione da parte della minoranza ma anche per le forti perplessità da parte 
di alcuni componenti della maggioranza che, proprio a causa di questo progetto, decisero in seguito di uscire dal gruppo di Forza Italia. Non va dimenticato infatti che tutta l’operazione nasceva dall’iniziativa del proprietario di una società, la Commer, del tutto estranea fino a quel momento ad attività in campo edilizio e priva di quella esperienza di gestione e di elaborazione di un grosso progetto (si tratta di un complesso di circa 3 500 abitanti) che sarebbe stata necessaria anche in una situazione di mercato edilizio fiorente come appariva a quell’epoca. L’Amministrazione Comunale, guidata allora dal Sindaco Bruno Colle, nonostante ciò, ha stipulato comunque una convenzione con tale Operatore, suscitando anche in tale sede, enormi perplessità sulla bontà di tale contratto, per evidenti clausole a favore dell’Operatore (scomputo degli oneri di urbanizzazione per circa 11.000.000,00 di euro con realizzazione di tali opere a loro carico e in cambio di fideiussioni con assenza di precise clausole escussorie a favore del Comune). 
Questa premessa appare necessaria in quanto funzionale a definire la fragilità iniziale dell’iniziativa che ha portato, ai primi segni di cedimento del mercato immobiliare, ad una situazione di difficile gestione tale da indurre il Consiglio Comunale ad istituire la presente commissione con lo scopo di fornire all’Amministrazione Comunale possibili suggerimenti di superamento dalla attuale situazione di grave blocco del progett
o.
 


IL PROGETTO BOFFALORA
La Convenzione stipulata nel 2005 tra il Comune di Segrate e la società ANTEA, allora rappresentata dall’amministratore Luigi Siano, già amministratore della Commer, prevedeva che entro 7 anni sarebbe stato realizzato su un terreno agricolo di circa 800.000 mq a est della Via Di Vittorio, un quartiere di circa 3.500 abitanti (per un totale di 528.000 mc) dotato di tutti i servizi, nido, scuola materna, scuola elementare, negozi, chiesa , uffici decentrati compresa la realizzazione di un albergo e di parchi interni. Un altro elemento da sottolineare per la convenzione stipulata era la realizzazione di una centrale termica con ciclo di cogenerazione che attraverso una rete di teleriscaldamento, avrebbe dovuto servire tutto il quartiere con prospettive di risparmio energetico, tenuto conto che le abitazioni dovevano essere in classe B con l’uso di tecniche di risparmio energetico e di uso di sistemi solari. Occorre sottolineare che, a scomputo di oneri di urbanizzazione, doveva essere realizzata una complessa viabilità che comprendeva la realizzazione della rotonda tra Via Di Vittorio, Via Morandi e la Cassanese oltre a un collegamento tra Via Di Vittorio e Corso Europa verso il quartiere di Milano Oltre con la prospettiva di un collegamento verso la fine di Via Morandi tale da alleggerire il traffico sulla Via Morandi stessa. Inoltre era prevista una rete di piste ciclopedonali sulla Via Di Vittorio con uno scavalco sopraelevato ciclopedonale verso Via Gran Paradiso. Ma l’elemento ritenuto al tempo estremamente qualificante era rappresentato dalla opportunità di riservare circa 600 appartamenti di varia pezzatura ad un prezzo convenzionato di 1.810 euro a mq riservati a una categoria di persone i cui requisiti venivano definiti in un regolamento votato dal Consiglio Comunale nel 2005 e che comprendeva in particolare giovani coppie o persone singole senza altra proprietà abitativa. Questo, tra l’altro, con l’obiettivo di calmierare i prezzi delle abitazioni sul territorio, al tempo in forte crescita, e di permettere ai figli dei Segratesi di restare a Segrate e a non trasferirsi su aree lontane dove i prezzi erano più bassi.

SITUAZIONE DI FATTO
Alcuni segnali negativi del cattivo inizio della realizzazione del progetto sono sorti subito nei primi due anni:
1. È apparso subito evidente che l’operazione immobiliare si trasformava in una operazione finanziaria con passaggio di mano del progetto a scambi sempre più onerosi tali da rendere il progetto via via meno attraente per l’operatore che doveva realizzarlo.
2. Il prezzo dell’edilizia convenzionata è di fatto lievitato a valori intorno a 2.300 euro a mq
deludendo molte aspettative di cittadini che avevano creduto alla possibilità di avere un alloggio a prezzi bassi. Lo dimostra il fatto che di fronte a numerose domande vi è stato una notevole quota di rinunce fino all’attuale livello di 150 richieste.
3. Nessun lavoro stradale, previsto nelle opere di urbanizzazione a loro carico, veniva iniziate neppure presentato agli organi competenti e di fatto saltavano tutte le condizioni fissate dal cronoprogramma dell’impresa.
4. È risultata subito evidente l’inadeguatezza dell’operatore immobiliare che mancava della capacità organizzativa e gestionale necessaria ad una impresa di queste proporzioni. A questa situazione iniziale è seguita una situazione di degrado del progetto sempre più evidente e l’attuale situazione evidenziata dalla commissione è la seguente:
a) Problematiche della edilizia convenzionata Oltre alla lievitazione dei prezzi sopra menzionata, molte lamentele sono state evidenziate dai pochi proprietari che hanno acquistato (circa 150) in edilizia convenzionata e che sono stati forzati alla creazione di un COMITATO BOFFALORA che ha richiesto all’amministrazione comunale un intervento sui problemi del capitolato, la riduzione delle quote di anticipo e dei piani di pagamento stante i ritardi avvenuti, la realizzazione dell’impianto di riscaldamento con le dovute garanzie di costi ai proprietari. Attualmente 102 proprietari hanno preso alloggio presso la prima palazzina con diversi problemi aperti:
• Il secondo piano seminterrato (box e cantine) a causa di una impermeabilizzazione mal fatta, è allagato. Si è dovuto installare delle pompe sommerse per eliminare l’acqua. Ovviamente permane l’umidità, con gravi problemi di abitabilità e ammaloramento delle strutture, nonché, a carico degli acquirenti, vi sarà la gestione di tali pompe di sollevamento (costi per il funzionamento e di manutenzione).
• Il progetto iniziale di tutto l’insediamento prevedeva la creazione di una centrale termica di cogenerazione e di una rete di teleriscaldamento, per la fornitura di calore e acqua calda sanitaria a basso costo e poco inquinante a tutto il quartiere. Anche in questo caso, l’Operatore non ha mantenuto tali impegni. Infatti:
1. Non ha mai comunicato il costo per il calore/acqua calda sanitaria per gli acquirenti e ancor meno all’Amministrazione Comunale.
2. Non ha realizzato la centrale di cogenerazione, che per logica, doveva essere realizzata prima della consegna delle prime abitazioni, previste per il 2009;
• Rispetto alle aspettative di entrare in un quartiere attrezzato e vivibile, la situazione è di totale degrado, trattandosi a tutti gli effetti di un cantiere, privo perciò delle urbanizzazioni necessarie (strade, marcipiedi, illuminazione, etc,);
• Purtroppo si deve evidenziare che l’Amministrazione non ha sempre esercitato la dovuta vigilanza su questo tema dell’edilizia convenzionata anche a fronte di mozioni e interrogazioni presentate dal Consiglio Comunale uscito scorso. Essa è intervenuta, infatti, con un certo ritardo. Solamente l’anno scorso, si è cominciato a chiedere quale era lo stato di avanzamento del cantiere e quindi della convenzione, che terminerà l’anno prossimo (2011).
b) Problematiche dell’edilizia libera.
I lavori sono fermi da circa 8 mesi. Gli acquirenti hanno versato chi più chi meno il 60% del prezzo pattuito e non sanno quando gli edifici saranno ultimati. Ad oggi, ad un anno dallo scadere della convenzione (novembre 2011), ci troviamo con un solo edificio di edilizia convenzionata terminato, pur con i problemi evidenziati, e tre edifici di edilizia libera la cui costruzione pare interrotta. Vale la pena ricordare che, l’Operatore, in una assemblea pubblica, organizzata dal Sindaco Alessandrini a maggio 2010, ha assicurato che tali edifici di edilizia libera (cosidetti lotto 2 e lotto 1-bis), sarebbero stati consegnati tra gennaio e marzo 2011. Quindi ci sono famiglie che si trovano a vivere isolate senza servizi e senza possibilità di collegamenti con la città. Famiglie che hanno investito i loro risparmi per l’acquisto di un alloggio di cui non si riesce a prevedere la data di ultimazione. Teniamo conto che alcune hanno già venduto l’appartamento in cui vivevano, con il rischio di doverlo consegnare e restare privi di casa.

PROPOSTE DELLA COMMISSIONE
a) Definizione degli interlocutori. Appare necessario che l’Amministrazione individui attraverso i propri legali l’interlocutore legittimato in questo momento a qualsiasi trattativa. Le società coinvolte nella convenzione, vanno anzitutto individuate (ciò a causa dei tanti passaggi di proprietà e modifiche dei relativi assetti societari intervenuti), portate ad un tavolo dove presentino le proprie credenziali con relativi documenti attestanti.
b) Il punto sulla situazione finanziaria. Allo stesso tavolo occorre chiarire nei minimi termini con tecnici qualificati cosa è stato eseguito e la relativa valorizzazione (stato di consistenza), soprattutto per quanto concerne le opere di urbanizzazione primaria e secondaria. Gli operatori dovranno esplicitare anche gli oneri economici necessari al completamento delle opere, la situazione finanziaria attuale con particolare riferimento alle quote del fondo e alla loro valorizzazione in questo momento (a bocce ferme).
c) Chiusura della convenzione. Preso atto dello stallo della situazione che aggrava la posizione degli acquirenti con il passare del tempo e delle inadempienze sui tempi di realizzo della convenzione da parte degli operatori, la commissione suggerisce di far decadere da subito la convenzione in anticipo sui tempi previsti e preparare una proposta di nuova convenzione più realistica, non escludendo da questa nuova convenzione gli attuali operatori. Questo anche allo scopo di addivenire ad una soluzione consensuale.
d) Adempimenti necessari prima di addivenire alla stipula di una nuova convenzione. Condizione necessaria è, però, il completamento delle palazzine in costruzione ,lotto 2 e lotto 1/bis, realizzazione delle opere indispensabili di urbanizzazione , strade collegamenti illuminazione… costruzione di box in sostituzione di quelli inagibili, realizzazione di idoneo impianto di riscaldamento a pompe di calore o con analogo sistema che permetta di avere bassi costi di esercizio (come promesso con la centrale di cogenerazione).
e) Contenuti di massima della convenzione. Questa parte deve essere oggetto di trattativa e deve comportare la stipula di una nuova convenzione con l’operatore definito al punto a) o altro disponibile. Inoltre dovrà essere sottoposta all’approvazione del Consiglio Comunale. Dovrà corrispondere alle norme appositamente inserite nel piano delle regole del PGT. Qui si intende fornire all’amministrazione solo alcuni suggerimenti.
1. Cessione gratuita al comune di Segrate di una quota del terreno corrispondente all’iniziale progetto di realizzazione dell’edilizia convenzionata, comprendente le costruzioni che sarebbero dovute essere costruite fino al limite dei complessivi 140.000 mc (comprese perciò, quella già realizzata). Il terreno che verrà ceduto sarà calcolato in mq sulla base di un indice di edificabilità compatibile con le regole in via di definizione con il nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT). Sarà compito del Comune risolvere attraverso una nuova gara il problema della realizzazione di tutto questo complesso da realizzarsi, anche attraverso gli strumenti dell’hosing sociale, società di trasformazione urbana (STU), assegnazione ad enti Istituzionalmente preposti per l’edilizia popolare,
etc..
2. Il complesso edilizio previsto originariamente sarà rivisto migliorando lo standard urbanistico complessivo.
3. gli oneri dovuti saranno interamente versati al comune che provvederà a realizzare tutte le opere viabilistiche esterne al complesso previste dalla precedente convenzione (piste ciclopedonali, sovrappasso verso via Gran Paradiso, ecc.)
4. L’intero complesso sarà collegato alla rete di teleriscaldamento /raffrescamento urbana, qualora la rete non fosse ancora disponibile la centrale termica centralizzata sarà a cogenerazione con i migliori standard energetici.
5. La convenzione avrà durata di 6 anni dalla sottoscrizione.

CONCLUSIONI
Il peccato originale di tutto questo progetto è rappresentato dal fatto che l’operazione immobiliare si è concentrata molto sugli ambiti finanziari, e poco sulla realizzazione delle opere in cantiere,
ricordiamo infatti:
- La formazione di un fondo chiuso denominato Aster costituito all’inizio.
- Molte società finanziarie coinvolte nell’intervento edilizio, quali l’Antea s.r.l., la Partners Sca, la Vegagest GRS, la Cassa di Risparmio di Ferrara (CARIFE), la Sopaf SpA. Tale intervento, anche a detta dell’autorevole Sole 24Ore (numero del 10 maggio 2008), la citava quale una delle più grandi operazioni immobiliari della Provincia di Milano. Sono stati perpetuati, perciò, danni alle Famiglie acquirenti, a quelle che potevano acquistare una casa ad un prezzo convenzionato di 1.810 euro/mq (ca. 600 alloggi) e noon hanno avuto tale possibilità, nonché un danno irreparabile al Comune di Segrate, che ha affidato la trasformazione in modo irreversibile di un pezzo del proprio Territorio ad uso agricolo (ca. 800.000 mq), a degli operatori rivolti solo alle plusvalenze finanziarie che l’operazione e il mercato immobiliare all’epoca permetteva.

martedì 16 novembre 2010

E NOI POVERI DIAVOLI CREDULONI SOMMERSI DAL CEMENTO- IN CAMBIO DI DUE FESTE E QUATTRO ROSELLINE


 TERRITORIO ED INCHIESTE 

E NOI POVERI DIAVOLI CREDULONI, SOMMERSI DAL CEMENTO, PER INCAMERARE QUATTRO LIRE, ACCETTIAMO LA DISTRUZIONE DEL NOSTRO TERRITORIO, DEL NOSTRO FUTURO E DEL FUTURO DI CHI VERRA'


pubblichiamo volentieri .

Calchi Taeggi. Effetto domino. Tra economia e territorio

Mario De Gaspari

Prima domanda: cosa sta succedendo nel territorio e nell’economia milanese? Seconda domanda: c’è un nesso tra le due cose?
Le difficoltà di Ligresti nella ristrutturazione del debito, i guai di Risanamento con il sequestro di Santa Giulia, l’assegnazione commissariale della bonifica Sisas a Pioltello-Rodano, la svolta giudiziaria a Segrate nell’operazione Santa Monica, infine il sequestro dell’area Calchi Taeggi. Manca qualcosa? Certamente, ma limitiamoci ai casi scuola. Ligresti e Risanamento: senza entrare nel dettaglio, quello che tutti capiscono è che l’intreccio tra banche e mondo immobiliare è ormai qualcosa che va oltre “la mostruosa fratellanza siamese”. Il finanziamento del dolo e del marcio negli anni venti e trenta si spiegava con le conseguenze della guerra e con la pigrizia del laissez faire, di cui non era ancora stata scritta la fine. E poi, in definitiva, si finanziavano le industrie, per quanto decotte. Oggi si finanzia il polo negativo dell’economia, si finanziano la rendita e il drenaggio di capitali. La teoria economica non lascia scampo. Lo aveva spiegato bene Schumpeter già un secolo fa: il processo del credito è fragile perché, creando potere d’acquisto cui non corrispondono beni reali e men che mai nuovi beni, non può che risolversi in una compressione del potere d’acquisto stesso. Siccome il rischio è l’inflazione da credito, la contropartita del rischio deve essere adeguata. Perché la contropartita sia adeguata, il credito deve finanziare lo sviluppo, anzi nella sua essenza “il credito è essenzialmente creazione di potere d’acquisto al fine di cederlo all’imprenditore “. Non al rentier, che dello sviluppo rappresenta appunto il momento opposto, quello regressivo. In un contesto diverso, recentemente l'hanno spiegato altri economisti. Kobayashi propone uno stimolante parallelo tra questa crisi globale e la crisi giapponese degli anni novanta e sostiene che l’unica strada, per ridare fiducia al sistema, è quella di ripulire i bilanci delle banche e ammettere le perdite, soprattutto per quanto riguarda gli asset immobiliari, che nelle crisi non riescono più a svolgere la funzione di mezzi di scambio. E con ancora maggior autorevolezza il premio nobel Stiglizt, a proposito degli Usa, ribadisce, per evitare la lugubre normalità di una crisi infinita, la necessità per le banche di deprezzare il valore delle ipoteche e ammettere le perdite. Non si capisce perché, se l’Italia è un paese abbastanza virtuoso dal punto di vista finanziario, si continui a percorrere la strada del non ritorno.
Torniamo ai nostri casi scuola e vediamo perché sono tali.
Debito Ligresti. La strategia è sempre la stessa, fare soldi con le holding di famiglia e scaricare le perdite su azionisti e risparmiatori. La galassia societaria serve a questo e la ristruttuarazione del debito, in pratica, significa altri soldi e maggior compromissione col sistema bancario. È per questo che gli istituti meno coinvolti sono più restii: meglio perdere poco oggi o rischiare di perdere molto domani?
Risanamento. A Santa Giulia si è bonificato poco e male. Prima hanno trasformato i costi di bonifica in volumetrie edificabili e poi hanno imbrogliato anche sulle bonifiche e accumulato fondi neri. Hanno avuto i diritti, preso i soldi da Edison, hanno sovrafatturato, non hanno fatto le bonifiche e alla fine c’è stato l’intervento della magistratura. Oggi il piano finanziario che quel fallimento ha evitato non regge, nemmeno alla luce della acrobatica cessione delle aree Falck, perché bisogna accantonare nuove risorse per le bonifiche. In questo caso il dolo e il marcio che le banche continuano a finanziare non sono per niente metaforici.
Segrate Santa Monica. Più che un caso scuola, l’impresa immobiliare dei Siano è la vera nave scuola del sistema immobiliare milanese. Per non pagare le tasse e per togliersi un peso hanno conferito l’operazione in un fondo immobiliare chiuso. La Cassa di Risparmio di Ferrara gli ha dato 147 milioni e messo a disposizione una Società di Gestione Risparmio. Poi per costruire, si fa per dire, pare che la banca abbia dato un’altra quarantina di milioni a questa SGR, che di nome fa Vegagest. Nel frattempo i Siano hanno avviato altre operazioni analoghe. Tutta roba grossa, il parco delle cascine a Pioltello preso dai Benetton, le aree ex Galbani di Melzo e chissà cos’altro. Ponzi era un ragazzino al confronto! La banca è quasi fallita e comunque non dà utili. Prima che venisse commissariata dalla Banca d’Italia, erano quasi riusciti a scucire altri sessantacinque milioni a Enasarco. Sono riusciti a scucire 175mila metri cubi (per ora) al comune di Pioltello, che tanto non lo controlla nessuno. Nel 2007 il fondo immobiliare aveva già tirato fuori dal nulla una plusvalenza di 10,6 milioni per una finanziaria che nel frattempo aveva ceduto a Grossi una società, quotata in borsa e controllata dalla ‘ndrangheta, che fa, cioè dovrebbe fare, bonifiche. Se ne occupa la polizia valutaria. Avete presente quell'enorme voragine tra via Adda e via Pirelli? Sono sempre loro, anche la banca è la stessa e anche la SGR. Il fondo immobiliare no: quello di Santa Monica si chiama Aster, questo Miluce. In via Adda il palazzo preesistente era occupato dagli zingari. L’allarme sociale ha titillato la generosità del comune e ha accelerato le procedure. Niente lacci e lacciuoli! Risolta la pratica col comune di Milano, gli zingari li hanno dirottati a Pioltello. Adesso che hanno convinto anche il comune di Pioltello e che faticano a farsi dare soldi dalle banche per costruire altri quartieri modello li hanno dovuti mettere nelle roulotte. Intanto le famiglie che abitano l’unico palazzo di Santa Monica completato pagano decine di migliaia di euro per mantenere in funzione le pompe che impediscono l’allagamento dei box. Hanno costruito in falda e non hanno nemmeno impermeabilizzato, riuscendo persino nell’impresa di creare un’emergenza ambientale in una zona dove l’unico rischio è di prendere il raffreddore.
Calchi Taeggi. Non è da oggi che la normativa sulle cave prevede delle norme per il conferimento dei rifiuti. Era una cava della famiglia Cabassi, quelli di Assago e dell’Expò, ora l’area appartiene alla Società Acqua Marcia di Francesco Caltagirone, il cugino dell’altro Francesco, quello di Monte dei Paschi, ecc. Anche qui, come per Risanamento, vale la legge del contrappasso. Risanamento doveva risanare Napoli già nell’ottocento e 120 anni dopo ha inquinato Milano. L’Acqua Marcia, che si chiama così non perché puzza ma perché prende il nome del pretore Quinto Marcio Re che un secolo e mezzo prima di Cristo aveva portato l’acqua a Roma, è la gloriosa società che poco dopo l’unità d’Italia in meno di due anni realizzò il nuovo acquedotto della capitale. È la storia incompiuta della bella finanza nazionale, quella che aveva tentato di modernizzare e unire il paese: la Bastogi, Acqua Marcia, Risanamento, Beni Stabili. E che oggi dà lavoro soprattutto alla magistratura: Talchi Taeggi, Santa Giulia, Ponte Lambro. Erano sorte per fare le ferrovie, per portare l’acqua alle città, per debellare il colera, per dare case decenti ai popolani. Oggi saccheggiano la città e portano una montagna di zavorra all’economia del paese.