QUESTA NON E’ LA MIA GUERRA NON E’ LA GUERRA PER LA GENTE
E’ GUERRA PER L’ORO NERO, IO LA GUERRA NON LA VOGLIO E NON L'APPROVO
Che Gheddafi fosse un pazzo e che bisognava da anni portarlo davanti ai tribunali internazionali, lo sapevamo e lo auspicavamo tutti, tranne i governi che gli vendevano le armi e gli facevano l'inchino.
Tranne quelli cui facevano comodo i suoi soldi e gli vendevano azioni di aziende, banche e compagnie anche d’interesse nazionale, che miravano ai suoi ingenti fondi sovrani.
Molti stati ne tessevano le lodi e lo coccolavano, per essere l’unico paese non islamico dello scacchiere, che faceva da barriera all’espansione dell’islamismo, che a differenza di altri paesi arabi e africani, rinvestiva parte delle ingenti ricchezze derivanti dal petrolio, in infrastrutture e servizi alla popolazione.
Sono gli stessi governi che ora attaccano la Libia senza aspettare che neanche che si cerchi di applicare la risoluzione ONU e si tenti una soluzione politica e negoziale, un attacco per altro che va sopra di quello che la risoluzione chiede e autorizza.
Con la scusa di difendere i cittadini e la democrazia, vanno all'attacco mettendo in serio pericolo la stabilità dell'intero mediterraneo che è già di perse una polveriera pronta a esplodere con conseguenze inimmaginabili.
Se è veramente la difesa dei diritti e dell'incolumità della popolazione il motivo e non il petrolio come in Iraq, perché non attaccare la Turchia che fa strage di Curdi, perché non la Cina che fa stragi in Tibet, in Somalia e nelle decine e decine di nazioni dove la popolazione e oppressa e trucidata al pari e ancor di più che in Libia.
E allora se volete giocare alla guerra con le armi contrapposte che fornite sempre voi, abbiate il coraggio di dire che quello che v’interessa veramente è il petrolio e non la povera gente, che di tutto aveva bisogno ma non di bombe e proiettili magari all’uranio impoverito.
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