IL SOLE 24 ORE
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Norme%20e%20Tributi/2009/casse-previdenza-bilanci/enasarco/2010/10/30/14_A.shtml?uuid=4bdeb0cc-e3e8-11df-a170-a8afd97d3e90&DocRulesView=Libero
Su Vegagest il faro dei Pm Sabato 30 Ottobre 2010 Buca, cavità, fenditura, fossa, voragine. O meglio voragini. Perché in questa storia ce ne sono svariate, di voragini. Voragini contabili, voragini nel centro di Milano e a Segrate. A scoprire chi le ha scavate sarà la Procura della Repubblica di Milano che ha aperto un'inchiesta coordinata dal Pm Gaetano Ruta e sviluppata dal Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf. All'attenzione degli inquirenti sono finiti due mega progetti immobiliari: uno a Segrate (Milano Santa Monica), l'altro in via Adda a Milano (MiLuce). Due iniziative firmate da Vegagest immobiliare Sgr e da due suoi fondi immobiliari riservati (Aster e Calatrava). Vegagest è la società di gestione del risparmio i cui azionisti di maggioranza sono (al 30,52%) la Cassa di risparmio di Ferrara, la Cassa di risparmio di San Miniato (22,51%) e il gruppo Cattolica assicurazioni (16,99%) oltre ad altre banche locali. Il bubbone scoppia prima a Segrate, a Santa Monica, quando, già nel luglio scorso, avrebbero dovuto essere consegnate le prime abitazioni agli acquirenti che avevano già consegnato le caparre. Lavori fermi e case al palo. Sino a quando, sembra su pressione delle stesse banche, viene completato almeno un lotto. Buio pesto invece su MiLuce. L'enorme voragine (documentata nella foto scattata lo scorso mercoledì) che si spalanca di fronte al numero civico 32 di via Pirelli a Milano è recintata dallo scorso aprile. Sul cartello che dà conto della concessione edilizia c'è solo la data inizio lavori: 20 aprile 2009. Non la data di chiusura. Entrambe le maxilottizzazioni dovevano essere finite dalla Polis Engineering, presieduta da Andrea Roma (che è anche il direttore lavori dell'area di via Adda). Roma è pure consigliere delegato della Ic Spa, Industria della Costruzione Spa, società del gruppo Siano, costruttori campani con base a Cernusco sul Naviglio. Furono proprio i Siano a conferire i due terreni ai due fondi Aster e Calatrava di cui sono contestualmente diventati sottoscrittori (o quotisti). In questo modo avrebbero raggiunto due obiettivi: da una parte mantenere il ruolo di sviluppatori delle iniziative, dall'altro affidare a una struttura bancaria il compito di negoziare con le istituzioni locali eventuali varianti in corso d'opera. Ma il legame tra il gruppo Siano, Vegagest e la Cassa di risparmio di Ferrara è di lunga data. Sembra sia stata proprio questa liaison, a provocare il golpe che nell'estate 2009 ha portato alla chiusura del rapporto decennale tra la banca e il suo ex direttore generale Gennaro Murolo. Murolo diede le dimissioni a pochi mesi da un'ispezione di Banca d'Italia e fu sostituito da Giuseppe Grassano, banchiere considerato vicino a Palazzo Koch. È di questi giorni la notizia delle sanzioni erogate da Banca d'Italia a Murolo e agli altri amministratori della banca: dovute proprio a carenze e irregolarità nella gestione dei crediti. Tra questi 140 milioni di affidamenti concessi ai Siano. Un canale di finanziamento quasi a fondo perduto che sembra la reale ragione del l'azzeramento del vecchio management sia della banca, sia della sua Sgr immobililare che ha visto Franco Ciccarello, ex direttore generale di Cattolica immobiliare, insediarsi al posto di Alberto Bollea nella funzione di amministratore. Una curiosità, come già documentato da «Plus24» nell'ottobre 2009 un'altra società della galassia Siano, la Commerfin, era sul punto di emettere un bond da 65 milioni di euro. A sottoscriverlo avrebbe dovuto essere l'Enasarco, l'ente previdenziale degli agenti di commercio. Non se ne fece più nulla. Da sottolineare nella vicenda poi anche le numerose analogie con quanto è già accaduto alla Banca popolare di Intra, laddove proprio Grassano, nel giugno 2006, era stato chiamato a sostituire il direttore generale Giovanni Brumana, esautorato (e poi finito sotto inchiesta) per le disinvolte erogazioni al gruppo Finpart finito in bancarotta.
DA ESTENSE.COM
www.estense.com/a-milano-la-procura-indaga-sui-cantieri-carife-098635.html
A Milano la procura indaga sui cantieri Carife
Nel mirino degli inquirenti i progetti immobiliari firmati Vegagest
Dopo la sanzione di Bankitalia verso i componenti dell’ex cda della Cassa di Risparmio di Ferrara per i rilievi in particolare sui fondi immobiliari Aster e Calatrava dei cantieri di Santa Monica a Segrate Milano, ora un’altra brutta notizia arriva in Corso Giovecca.
La procura di Milano ha aperto un’inchiesta, coordinata dal pm Gaetano Ruta e seguita dal Nucleo speciale di polizia valutaria della guardia di finanza, su due mega progetti immobiliari: uno a Segrate (Milano Santa Monica), l’altro in via Adda a Milano (MiLuce). Due iniziative firmate da Vegagest immobiliare Sgr e da due suoi fondi immobiliari riservati (Aster e Calatrava). Vegagest è la società di gestione del risparmio la cui azionista di maggioranza è Carife, che ne detiene il 30,52% delle quote.
La notizia arriva dal “Sole 24Ore”, che parla di “voragini contabili”. Nel mirino degli inquirenti sarebbero finiti il caso dei lotti di Segrate, a Santa Monica, quando, già nel luglio scorso, avrebbero dovuto essere consegnate le prime abitazioni agli acquirenti che avevano già consegnato le caparre, ma che invece sono ancora in attesa di essere completati.
Si ricorderà che da Segrate il caso era rimbalzato a Ferrara lo scorso maggio, quando gli assegnatari dell’edilizia convenzionata hanno partecipato a un corteo a Ferrara (vedi foto), davanti alla sede della società di gestione del risparmio fino alla sede di Carife.
Sempre il “Sole” ricorda come “il legame tra il gruppo Siano, Vegagest e la Cassa di risparmio di Ferrara è di lunga data”. “Sembra – continua l’articolo – sia stata proprio questa liaison, a provocare il golpe che nell’estate 2009 ha portato alla chiusura del rapporto decennale tra la banca e il suo ex direttore generale Gennaro Murolo”. Murolo diede le dimissioni a pochi mesi da un’ispezione di Banca d’Italia e fu sostituito da Giuseppe Grassano, banchiere considerato vicino a Palazzo Koch.
E proprio dalla Banca d’Italia era arrivata la sanzione per irregolarità nella gestione dei crediti. Tra questi ci sarebbero 140 milioni di affidamenti concessi ai costruttori dei cantieri milanesi.
“Un canale di finanziamento quasi a fondo perduto – sottolinea il quotidiano di Confindustria – che sembra la reale ragione dell’azzeramento del vecchio management della banca”.
Ci proverà la Procura di Milano a fare chiarezza nella vicenda Siano, il vero nodo che stringe il collo della Cassa di risparmio di Ferrara. Il Sole 24 Ore di ieri, nel suo fascicolo Plus, dà infatti notizia dell'apertura di un'inchiesta coordinata dal pm Gaetano Ruta, lo stesso impegnato nella vicenda della bonifica di Santa Giulia, sui due maxi-cantieri aperti nel Milanese dal gruppo edilizio. Si tratta di Santa Monica, nei pressi di Segrate, e di Miluce, in pieno centro meneghino, in via Adda-via Pirelli, che sono portati avanti dai Siano attraverso i fondi chiusi Aster e Calatrava di Vegagest immobiliare, una partecipata di Carife.
LA NUOVA FERRARA.GEOLOCAL
http://lanuovaferrara.gelocal.it/cronaca/2010/11/01/news/indagine-sui-cantieri-milanesi-di-carife-2644681
Questo incrocio azionario, come noto, si è tradotto in una esposizione della banca ferrarese di 147 milioni nei confronti del gruppo Siano, e quando i lavori hanno rallentato o addirittura si sono fermati, le perdite hanno iniziato a moltiplicarsi. Mentre a Ferrara ancora ci si interroga sui risvolti del coinvolgimento di Carife, sviluppato negli anni della direzione di Gennaro Murolo, a Milano indaga il Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza. Risultano in effetti "visite" dei finanzieri in questi mesi a Vegagest immobiliare, per recuperare documentazione, mentre nessuno ha bussato alla porta della banca. Non risultano indagati nè si conoscono i reati ipotizzati dalla Procura milanese, anche se il collegamento con i lavori bloccati a Santa Monica e soprattutto a Miluce, dove al posto di palazzoni c'è al momento una voragine cementata invasa dall'acqua, sembra evidente.
La banca ha in corso cause civili nei confronti dei Siano. Il 14 gennaio 2011, invece, è prevista al tribunale civile di Milano l'udienza a seguito della consulenza tecnica richiesta dagli acquirenti del primo lotto di Santa Monica, che hanno visto sommersi i garage di abitazioni non ancora completate e chiedono i danni. (s.c.)
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