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mercoledì 30 marzo 2011

DA LINATE ALL'EXPO SI....MENTRE TREGAREZZO DEVE MORIRE


La Moratti sta approvando in anticipo il tunnel automobilistico che collegherà Linate all’Expo.

11,5 Km di lunghezza, 2,5 mld di investimento,

UNA SOLA DOMANDA.......MA ALLUNGARLO DI 550 METRI E FARLO FINIRE DOPO TREGAREZZO PERCHE' NON SI PUO'?
PERCHE' I CITTADINI DI SEGRATE E DI TREGAREZZO NON CONTANO NULLA?
BESTIE DA  LASCIAR MORIRE E A CUI RUBARGLI LA VITA

martedì 29 marzo 2011

SEGRATE AL CENTRO DELLA Logistica e interscambio merci

4 marzo 2011: avviato il “Tavolo regionale per la mobilità delle merci”


I lavori del Tavolo regionale per la mobilità delle merci hanno preso avvio lo scorso 4 marzo con l’incontro che ha riunito istituzioni, sistema camerale e parti sociali con tutti i principali attori della catena logistica: associazioni di spedizione, logistica e autotrasporto, gestori di rete ferroviaria, imprese ferroviarie, società di trasporto intermodale, gestori di terminal, autorità portuali e società aeroportuali.
Obiettivo del Tavolo è quello di definire, attraverso l’istituzionalizzazione di un ambito di ascolto e di confronto, un Programma di azioni e interventi per la mobilità delle merci che risponda alle esigenze di chi opera quotidianamente nel settore, operando un coordinamento efficace e costante tra chi, a vario titolo, si occupa di mobilità delle merci e di attività logistiche al fine di rilanciare un settore riconosciuto quale asset strategico per la competitività lombarda e del Paese.
I lavori del Tavolo si articolano in tre sottogruppi operativi che affronteranno i principali temi emersi dall’incontro:
  1. Reti infrastrutturali, intermodalità e rapporto con la pianificazione nazionale di settore 
  2. Semplificazione amministrativa, innovazione tecnologica e formazione professionale
  3. Mobilità urbana delle merci
Per partecipare ai lavori dei sottogruppi è necessario inviare la propria adesione alla Struttura Navigazione e intermodalità entro il 28 marzo 2011.
La Lombardia è la principale origine/destinazione per il trasporto delle merci in Italia.
Il volume delle merci trasportate ammonta a circa 400 milioni di tonnellate per anno, suddivise pressoché equamente tra il traffico interno e quello proveniente o diretto da/per altre Regioni o Stati esteri. Circa il 90% delle merci vengono trasportate su gomma.
Negli ultimi anni in Lombardia  si è consolidato il trasporto intermodale, che ha permesso alla ferrovia di non perdere ulteriori volumi di traffico a vantaggio della strada.
Il trasporto intermodale si effettua con unità di carico (container o casse mobili), che compiono la maggior parte del proprio tragitto su ferro e la parte terminale su strada.Attualmente, sui circa 24 milioni di tonnellate/anno movimentate su ferro in Lombardia, 2/3 sono costituiti da trasporto intermodale, 1/3 dal traffico tradizionale (vale a dire con vagoni merci classici).
L'aumento del ricorso all'intermodalità, tecnica più competitiva rispetto al "tuttostrada", trova un limite nella quasi saturazione dei 20 terminal intermodali dove attualmente in Lombardia è possibile operare l'interscambio di unità di carico dalla strada alla rotaia e viceversa.
Per sviluppare la rete dei terminal e incrementare il trasporto intermodale, la Regione ha come obiettivi:
  • la programmazione di nuovi terminal e potenziamento dei terminal esistenti
  • il potenziamento degli impianti per il trasporto tradizionale
  • la realizzazione di raccordi ferroviari merci al servizio di aree produttive/ logistiche e portuali
La tendenza delle imprese attualmente è di prevedere meno magazzino e più trasporto, una scelta che, a livello di costo, incide meno nelle scelte localizzative e organizzative.
La Regione intende anche razionalizzare i flussi di traffico delle merci, con interventi infrastrutturali concertati con il territorio e ben integrati a servizio di aree logistiche consolidate o in espansione.
Le linee di programmazione regionale per la logistica e l’interscambio sono indicate nel Piano del Sistema dell’Intermodalità e della Logistica in Lombardia.

domenica 27 marzo 2011

UNA CAMPAGNA FRUTTO DELL'IGNORANZA E DELLA STUPIDITA' FERMIAMOLA!!

UN LAVORO PER I DISABILI?  no grazie!”
 manifesti diffamatori  “Non c’è spazio per chi non produce!”

SE LO VEDETE STRAPPATELO FIRMATE LA PETIZIONE
da giorni, un manifesto che sta circolando nei nostri comuni.
Un gruppo di imprenditori che dicono di voler premiare la  meritocratocrazia , sta portando avanti una squallida campagna contro i disabili in azienda.
Il gruppo ha anche un BLOG, su cui purtroppo si legge:
Disabili  in azienda? No grazie, non c’è spazio per chi non produce”,  E ancora: “Le aziende sono fatte per produrre, per garantire lavoro ai propri dipendenti, per dare stipendio a chi se lo merita. Sembra però che tutte le amministrazioni, dal governo alle regioni, dalla provincia ai comuni, ci abbiano scambiato per una succursale dei servizi sociali. Con la scusa degli obblighi di legge hanno riempito le aziende di persone che non rendono come le altre”.
 “Per portare alla luce un problema reale che interessa molti imprenditori come noi”. “Non siamo mostri – aggiungono – siamo solo onesti professionisti che lottano per la sopravvivenza. E’ giunto il momento di infrangere ogni tabù buonista, per una reale meritocrazia, per la produttività e l’efficienza, per la passione e la professionalità che ci distingue”.
 “Noi imprenditori non siamo né mostri né martiri, ma paladini della meritocrazia e della produttività, costretti a dire: disabili in azienda, no grazie!” .
Esiste anche un gruppo su Facebook, che conta solo 214 iscritti.
Sul blog  invitano  a scaricare il volantino e appenderlo nei luoghi di lavoro.


SE LO VEDETE VI INVITIAMO A SOSTITUIRLO CON QUESTO
          E FIRMARE LA PETIZIONE     /petizione/

Trovate informazioni anche sulla relativa pagina Facebook.



giovedì 24 marzo 2011

IL 2 APRILE A ROMA “La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire”

Emergency promuove un appello ai cittadini e alle associazioni per una giornata di mobilitazione nazionale sabato 2 Aprile 2011.

Ancora una volta i governanti hanno scelto la guerra. Gheddafi ha scelto la guerra contro i propri cittadini e i migranti che attraversano la Libia. E il nostro Paese ha scelto la guerra “contro Gheddafi”: ci viene presentata, ancora una volta, come umanitaria, inevitabile, necessaria.
Nessuna guerra può essere umanitaria. La guerra è sempre stata distruzione di pezzi di umanità, uccisione di nostri simili. Ogni “guerra umanitaria” è in realtà un crimine contro l’umanità.
Nessuna guerra è inevitabile. Le guerre appaiono a un certo punto inevitabili solo quando non si è fatto nulla per prevenirle.
Nessuna guerra è necessaria. La guerra è sempre una scelta, non una necessità. E’ la scelta criminale e assurda di uccidere, che esalta la violenza, la diffonde, la amplifica, che genera “cultura di guerra”.
“Questa é dunque la domanda che vi poniamo, chiara, terribile, alla quale non ci si può sottrarre: dobbiamo porre fine alla razza umana o deve l'umanità rinunciare alla guerra?
Dal Manifesto di Russell-Einstein, 1955
Perché l’utopia diventi progetto, dobbiamo innanzitutto imparare a pensare escludendo la guerra dal nostro orizzonte culturale e politico.

Il nostro “NO” alla pratica e alla cultura della guerra è un ripudio definitivo e irreversibile, è il primo passo per fare uscire la guerra dalla storia degli uomini.
“La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire”
Albert Einstein

Primi firmatari:

Gino Strada, Carlo Rubbia, Luigi Ciotti, Renzo Piano, Maurizio Landini, Massimiliano Fuksas.

CONSIGLIO COMUNALE PER I CITTADINI DA NON PERDERE E PER NOI ATTENTI, UN GRANDE RICONOSCIMENTO

E LE NOSTRE PROPOSTE E SCOPERTE ARRIVANO IN CONSIGLIO COMUNALE
DATO L'ORDINE DEL GIORNO SIAMO VISIONARI O SOLO PROPOSITIVI E SOPRATUTTO ATTENTI?.....

Il Consiglio comunale – seduta pubblica – 1ª convocazione – sessione straordinaria - per lunedì 28
marzo 2011 alle ore 20:30
, presso la sala consiliare per la trattazione dei seguenti argomenti:
1. Approvazione verbali sedute del 24 gennaio e 7 febbraio 2011;
2. Interrogazione n.4 del 4.3.2011 ad oggetto: "Lettera Ferrovie dello Stato avente ad
oggetto:"Proposta di riqualificazione delle aree dello Scalo Ferroviario di Milano
Smistamento"
a firma del consigliere M. Mongili e altri;
3. Interrogazione n.5 del 4.3.2011 ad oggetto: "Conseguenze per Segrate delle opere volte alla
realizzazione del quadruplicamento della rete ferroviaria Milano-Treviglio
" a firma del
consigliere M. Mongili e altri;
4. Interrogazione n.6 del 4.3.2011 ad oggetto: "Masterplan Città di Segrate, Arch. Manuele
Mossoni"
a firma del consigliere M. Mongili e altri;
5. Ordine del Giorno n.1 del 20.1.2011 ad oggetto: "Progetto Bre.Be.Mi e delocalizzazione
Tregarezzo
" a firma del consigliere M. Mongili e altri;
6. Mozione n.12 del 4.10.2010 ad oggetto: “Completamenti della rete delle piste ciclabili
prioritarie e promozione della mobilità ciclabile
” a firma dei consiglieri P. Monti e L.
Radaelli;
7. Mozione n.1 del 21.2.2011 ad oggetto: "Installazione centraline rilevamento rumore e
presentazione dei piani azzonamento e risanamento acustico
" a firma del consigliere P.
Monti e altri;
8. Mozione n.2 del 21.2.2011 ad oggetto: "Costituzione della Consulta dello sport" a firma del
consigliere P. Micheli e altri.
Comunica che l’eventuale seduta di 2ª convocazione ai sensi degli artt. 62, 72 e 73 del
regolamento del Consiglio comunale, avrà luogo giovedì 31 marzo 2011, alle ore 20:30.
Marzo 2011
Il Presidente del Consiglio Comunale
Luciano Zucconi

mercoledì 23 marzo 2011

GORILLA INAMOVIBILI MA MIRACOLATI

LA GRANDE FORZA DELLA NATURA FA' MIRACOLI ,  CIO' CHE ERA INAMOVIBILE  SI ALZA E CAMMINA VERSO LA SALVEZZA
Matteo 9,1-8




Riproduzione vietata

quello che riteniamo importante come già scritto è,
che l'Artista si è reso disponibile a  restaurarli,
che le Amministrazioni di Pioltello e Ravenna si siano messi in contatto per derimere le implicazioni "legali",  che il Comune di Ravenna, voglia venire incontro alla speranza dei cittadini di Pioltello, di vederli collocati in città
LONTANO DAGLI OCCHI MA SEMPRE NEL CUORE non dimenticheremo di seguirli e far domande utili a tenerci tutti  informati, sulla salute e sulla strada che percorreranno i nostri due amici

lunedì 21 marzo 2011

IO SONO UN PACIFISTA QUESTA E' LA VOSTRA GUERRA PETROLIFERA

QUESTA NON E’ LA MIA GUERRA NON E’ LA GUERRA PER LA GENTE
 E’ GUERRA PER L’ORO NERO, IO LA GUERRA NON LA VOGLIO E NON L'APPROVO
Che Gheddafi fosse un pazzo e che bisognava da anni portarlo davanti ai tribunali internazionali, lo sapevamo e lo auspicavamo tutti, tranne i governi che gli vendevano le armi e gli facevano l'inchino.
Tranne quelli cui facevano comodo i suoi soldi e gli vendevano azioni di aziende, banche e compagnie anche d’interesse nazionale, che miravano ai suoi ingenti fondi sovrani.
Molti stati ne tessevano le lodi e lo coccolavano, per essere l’unico paese non islamico dello scacchiere, che faceva da barriera all’espansione dell’islamismo, che a differenza di altri paesi arabi e africani, rinvestiva parte delle ingenti ricchezze derivanti dal petrolio, in infrastrutture e servizi alla popolazione.
 Sono gli stessi governi che ora attaccano la Libia senza aspettare che neanche che si cerchi di applicare la risoluzione ONU e si tenti una soluzione politica e negoziale, un attacco per altro che va sopra di quello che la risoluzione chiede e autorizza.
 Con la scusa di difendere i cittadini e la democrazia, vanno all'attacco mettendo in serio pericolo la stabilità dell'intero mediterraneo che è già di perse una polveriera pronta a esplodere con conseguenze inimmaginabili.
Se è veramente la difesa dei diritti e dell'incolumità della popolazione il motivo e non il petrolio come in Iraq, perché non attaccare la Turchia che fa strage di Curdi, perché non la Cina che fa stragi in Tibet, in Somalia e nelle decine e decine di nazioni dove la popolazione e oppressa e trucidata al pari e ancor di più che in Libia.
E allora se volete giocare alla guerra con le armi contrapposte che fornite sempre voi, abbiate il coraggio di dire che quello che v’interessa veramente è il petrolio e non la povera gente, che di tutto aveva bisogno ma non di bombe e proiettili magari all’uranio impoverito.

domenica 20 marzo 2011

IL DISCORSO DEL SINDACO PRIMA DELL'APPROVAZIONE DEL PGT...CHE SOGNO

QUELLO CHE PENSO  DELL'APPROVAZIONE DEL PGT  E' NEL VIDEO, A SEGUIRE IL DISCORSO DEL SINDACO  IN CONSIGLIO COMUNALE PRIMA DELL'APPROVAZIONE
PECCATO CHE TUTTO CIO SI RIFERISCE ALLA DICHIARAZIONE DEL SINDACO DI CERNUSCO E IL CONTRIBUTO VIDEO DA UNA LISCA CIVICA CITTADINA.
SAREBBE BELLO POTER DIRE E SENTIRE LE STESSE COSE ANCHE PER IL NOSTRO COMUNE.
SAREBBE BELLO MA NON E' POSSIBILE, HANNO  SCELTO DI NON COINVOLGERE, DI NON INFORMARE , HANNO SCELTO DI IMPORRE. 
 PECCATO SAREBBE STATO IMPORTANTE E UTILE PER LA  CITTA UNA SCELTA DIAMETRALMENTE OPPOSTA.
UNA SCELTA CHE IN ALTRI COMUNI HA FATTO E FARA' IL BENE DELLA LORO CITTA'




DICHIARAZIONE SINDACO DI CERNUSCO  È con soddisfazione che questa sera apro il dibattito sulle osservazioni e controdeduzioni al Piano di Governo del Territorio di Cernusco sul Naviglio, che in coda verrà sottoposto alla votazione finale di approvazione.
Una soddisfazione data dalla consapevolezza che in questi mesi – dall’adozione del 5 maggio scorso ad oggi – ciascuno ha fatto la propria parte fino in fondo; e l’ha fatta bene. Amministratori, tecnici, cittadini, professionisti, operatori: ciascuno ha esercitato le proprie responsabilità e i propri diritti in modo corretto e consapevole.
Le 250 osservazioni pervenute testimoniano il coinvolgimento della città nel processo di elaborazione dello strumento urbanistico; segno che questa Amministrazione ha saputo trasmettere l’importanza del momento, ha saputo mettere a disposizione gli strumenti necessari per analizzare i documenti e ha saputo stimolare l’attenzione che questo fondamentale documento merita.
Al tempo stesso, le osservazioni protocollate – che per numero di segnalazioni e proposte sono ben più dei 250 numeri di protocollo assegnati, assommando oltre 600 quesiti! – non hanno minato l’impianto generale del Piano, che esce quindi integro e rafforzato dalla fase successiva all’adozione del PGT.
Su 250 osservazioni raccolte, 21 sono state di carattere generale; di queste la grande maggioranza hanno riguardato aspetti tecnici del Piano delle Regole. Ciò significa che le scelte fondamentali contenute nel PGT non hanno subito critiche o attacchi di dimensione tale da far presupporre scelte errate.
L’unico tema che ha raccolto una pluralità di segnalazioni è quello che ha visto ridotte del 40% circa le aree ove il precedente PRG consentiva di trasformare una villetta in una palazzina di plurimi appartamenti. Tali richieste sono state avanzate per ragioni diverse: dalle esigenze di poter eseguire operazioni immobiliari non più perseguibili, a quelle familiari, a quelle legate al poter conservare per il futuro possibilità edificatorie. La nostra scelta politica, però, ha voluto tutelare un disegno complessivo della città, un visione strategica e d’insieme che non può certo essere difesa parcellizzando esigenze e pur legittimi interessi.
In questo, come in tutte le altre scelte operate ove ciò era possibile, la politica ha teso tutelare il bene comune, l’interesse generale, rispetto a quello particulare.
Nell’introduzione al dibattito sull’adozione del PGT – il 4 maggio scorso – sostenevo:
Il Piano di Governo del Territorio disegna la città dei prossimi anni, con particolare attenzione alla tutela delle aree verdi non edificate e alle attività che lì si svolgono, all’offerta di servizi adeguati, alla progettazione di spazi per l’abitare che consentano anche ai giovani e alle fasce più deboli di avere accesso all’abitazione, all’uso delle energie rinnovabili e all’abbattimento dell’inquinamento anche attraverso forme di sperimentazione energetica, allo sviluppo delle forme di mobilità alternativa, al consolidamento della zona industriale in modo che possa tenere il passo con le trasformazioni del mondo economico.
Sono stati posti in primo piano i paesaggi della città e le loro differenze come principale elemento di riferimento del progetto, trattando l’edificazione come uno degli aspetti di un disegno d’insieme coerente e misurato.
In questa chiave – senza trasformare nuove parti di territorio e quindi senza prevedere nuove espansioni – sono state sostanzialmente ridimensionate e ridisegnate le residue previsioni del precedente Piano Regolatore Generale, che hanno pur sempre generato comprensibili aspettative, e sono state introdotte nuove regole per meglio inserire dette previsioni nel contesto urbano”.
Ecco: in quelle frasi sono sintetizzati i principali contenuti del PGT. L’esame delle 250 osservazioni pervenute consente di sostenere che non vi sono stati attacchi a questi capisaldi.
Non posso non annotare in questa sede come scarso sia stato il contributo dato dai partiti e gruppi politici alla fase delle osservazioni.
L’unica osservazione di carattere generale che possa definirsi politica in senso stretto – e cioè che è andata a fare valutazioni, peraltro critiche, sull’impianto generale del Piano, proponendo la revisione dei criteri guida e degli obiettivi strategici del PGT – è quella presentata dal rappresentante dell’Unione Laica per Cernusco. Pur non condividendone i contenuti devo dare atto che in questa sola osservazione si è fatto lo sforzo di una lettura d’insieme del PGT, opponendo critiche e scelte politiche alternative; anche se ne proponiamo il rigetto, ho apprezzato l’impegno e l’attenzione che è stato dato al tema.
Riconosco ai Consiglieri Cassamagnaghi e Angrisano di aver proposto osservazioni che aprono una discussione politica su tematiche specifiche, su argomenti nuovi non ancora dibattuti dal Consiglio, e – lo riconosco – interessante sotto alcuni punti di vista; non posso non dichiararmi dispiaciuto del fatto che per ragioni squisitamente tecniche le loro osservazioni (non sono le sole) risultano inammissibili; ma sul contenuto specifico proposto – che potrà certamente essere comunque oggetto di dibattito collegandosi alla discussione su altre osservazioni che hanno attinenza con i temi da loro sollevati – si può aprire un confronto politico interessante per la città.
Tutte le altre osservazioni pervenute si concentrano o su aspetti estremamente di dettaglio (una proprietà, un edificio) o su aspetti tecnici relativi alle regole del Piano, o su considerazione che, pur importanti, non modificano i contenuti e “il peso specifico” del PGT adottato.
Devo registrare che al di là di qualche dichiarazione stampa molto critica nei confronti del PGT, dal PDL non è pervenuta alcuna osservazione importante ed interessante: ne prendo atto, ma ciò dimostra che la politica non può essere fatta con comunicati se poi non vi sono proposte specifiche da sottoporre entro i tempi stabiliti dalle norme. Ho letto e ascoltato critiche legate ad una presunta eccessiva edificabilità del territorio per poi leggere ed ascoltare tesi opposte che sostengono che manchi lo sviluppo del territorio. A me pare che a qualcuno manchi invece una visione politica aggiornata della città e dei suoi bisogni. Quand’anche si presupponga che le proprie proposte non verrebbero politicamente condivise, è sempre bene “segnare il campo” con documenti specifici e concreti. Diversamente agli atti non resterà nulla della volontà politica e il tempo e – tra qualche anno – la storia locale non potranno che registrare il nulla.
Bene ha fatto il Consigliere Gargantini – che si trova nella stessa condizione dei Consiglieri Cassamagnaghi ed Angrisano – a presentare osservazioni su una tematica che sa già non trova attualmente sponde nella maggioranza; ma così facendo ha contribuito a rafforzare – anche agli occhi dell’opinione pubblica – le proprie convinzioni, i propri pensieri politici e la propria coerenza rispetto a quanto sostenuto, in quest’Aula come in altre sedi.
Consentitemi di dire che a seguito della campagna stampa fatta a mezzo di volantini anonimi e firmati, mi sarei aspettato qualcosa di più consistente in termini di osservazioni, con proposte che “smontassero” almeno alcuni dei capisaldi del Piano. Fa specie invece che il principale attore politico che si è speso in questa campagna contro il PGT non abbia presentato neppure una osservazione a sostegno delle proprie tesi.
Non voglio esprimermi sulla credibilità delle critiche veicolate la scorsa estate con i citati volantini anonimi e firmati; ma a fronte di un attacco ed una sfida politica non posso che trarne una conclusione politica: i cittadini di Cernusco sul Naviglio non hanno dato peso a quelle critiche e seppur qualcuno può non essere soddisfatto di qualche aspetto specifico, non sono pervenute contestazioni all’impianto generale del PGT, nel quale si condensano le scelte politiche che questa Amministrazione e questa maggioranza hanno proposto alla città, coerentemente con quanto annunciato nella campagna elettorale del 2007, partecipandole prima dell’adozione attraverso una pluralità di occasioni.
Ecco dunque spiegata la soddisfazione con la quale quest’oggi e nei prossimi giorni affronterò il dibattito sulle osservazione e controdeduzioni al PGT.
Sono consapevole della responsabilità che ci assumiamo nel dire “sì” o “no” (o in qualche caso “nì”) alle osservazioni pervenute: queste sono state valutate una ad una, con la massima attenzione, anche rispetto alle scelte fondamentali operate dal PGT adottato.
Ritengo che quanto si propone di accogliere vada a migliorare i contenuti specifici del PGT. E di questo sono grato a chi ha fatto pervenire le proprie considerazioni.
Mi riservo di intervenire nel corso del dibattito sugli aspetti specifici.
Cari Consiglieri, ci aspetta una “maratona” per la mole di osservazioni e controdeduzioni da esaminare e discutere e per le votazioni da effettuare: vi ringrazio fin da ora per la pazienza che avrete e per il contributo che vorrete dare alla discussione. Buon lavoro a tutti!

SEGRATE incontro contro la cementificazione del territorio

  Giovedi 24 Marzo alle ore 21:00 al CSA Baraonda 

 Il Csa Baraonda, dopo aver partecipato alla prima riunione, ritiene assolutamente importante partecipare al NOEXPO Camp come Zona Nord-Est per far conoscere il consumo del territorio della Martesana ampliando la mobilitazione ad un territorio che sebbene lontano dall'Expo sta subendo lo stesso destino dei territori del Nord-Milano ( Bre.be.mi - TEM - Centri Commerciali - Edilizia residenziale, commerciale ed industriale senza alcun coordinamento).


Dal sito "ufficiale" del NOEXPO Camp    http://www.noexpo.it/breve.php3?id_breve=246

"Apriremo a giorni un blog e useremo la mailing list, da allargare per affinità di percorsi e soggetti coinvolgibili, per snellire il numero di riunioni. E’ importante coinvolgere la popolazione, i comitati, i movimenti per l’acqua e di allargare la cerchia oltre i confini dei militanti e del movimento. In questo senso anche il Camp dovrà saper uscire dall’area dove si svolgerà, comunicando al territorio circostante e alla metropoli, con azioni, creatività, contenuti. E’ stata ribadita la necessità di costruire percorsi di avvicinamento al Camp sulle tematiche inerenti Expo e i territori coinvolti, sul tema proprio di Expo (agricoltura e alimentazione), sulle questioni del suolo e sui temi che i soggetti che costruiranno il Camp porteranno come proprio contributo, fermo restando che i percorsi di avvicinamento al Camp sono importanti e costituiscono obiettivi politici al pari della realizzazione stessa del Climate Camp. Se il piano locale è fondamentale per attivare soggetti, il piano nazionale e internazionale sono importanti per la dimensione politica del Camp. Ci sarà un incontro all’Aquila il 19-20 marzo, dove movimenti metropolitani, precari, territori resistenti parleranno di suolo, welfare, casa, reddito, sciopero precario. Abbiamo deciso che proveremo a partecipare con una delegazione rappresentativa di diverse lotte/percorsi dell’area milanese."
Centro Sociale Autogestito Baraonda Via Pacinotti 13, Segrate (MI) – Italy

sabato 19 marzo 2011

BUONE NOTIZIE PER GLI AMICI GORILLA

 QUALCHE SPERANZA C'E' PER I NOSTRI AMICI GORILLA

UNA SPERANZA PER RISOLVERE IL PROBLEMA C'E' E NOI CI SPERIAMO

Il Sindaco di Pioltello ha prima rimosso gli inamovibili gorilla, per portarli come chiedavamo noi al Coperto e al sicuro.
Poi come fatto nel nostro piccolo anche da noi, si è messo in contatto con il Sindaco di ravenna per cercare di risolvere la spinosa questione della proprietà dei calchi, (che di fatto è del comune ravennate) e valutare se vi sono le condizioni per salvarli e collocarli nel nostro territorio, come insistentemente chiesto nei nostri post.

Noi come scritto al Sindaco di Ravenna, speriamo che vengano donati ai cittadini e ai bambini di Pioltello e che tutti certamente daranno  il loro contributo in tal senso.

Vogliamo ringraziare lo scultore per l'impegno preso a restaurarli e siamo certi che  darà il suo personale assenso alla loro collocazione nella nostra città, come siamo certi che il Comune di Ravenna, i suoi cittadini e i suoi cittadini, non vorranno negare ai nostri bambini la gioia di poterli riammirare negli anni a venire.

Ne fra tempo vogliamo mandare al Sindaco di Ravenna e a tutti i bambini di quella citta, un abbraccio forte e sentito, da parte di tutti i nostri piccoli  e un grosso grossissimo ringraziamento



NOSTRA SEGNALAZIONE AL SINDACO DI RAVENNA
N° progressivo :3829
Data d'inserimento :26/02/2011 14.19.54
Inserita da :procopio gregorio
Oggetto :Segnalazione on-line

Alla cortese Attenzione del Sig. Sindaco
.........................
Codice di attivazione :4gR2geB6


NOSTRI POST PER SALVARLI
  1)   salviamo-i-gorilla-collochiamoli-al parco
2) cercasi-sponsor-per-salvare-i-gorilla.
3)caro-antonello è un problema!
4)/i-gorilla-escono-dalla-gabbia

mercoledì 16 marzo 2011

UNA RISPOSTA DOVUTA A SCHIEPPATI -MARIO E SANTINA

QUANDO IN PIENA  LIBERTA POETICA PUOI SOGNARE E DIVERTIRTI 

Ci sono miserie che si commentano da sole (Fëdor Dostoevskij.)


Dovevo una risposta e per capire quanto liberamente e poeticamente scritto vi consiglio di leggere il post precedente e i commenti ricevuti (  ELOGIO ALL'INCIUCIO )


Cara Santina, mi fa piacere e al contempo mi sorprende la tua risposta, l’avrei capita se fosse di qualcuno che non ha vissuto tutto quello di cui si parla e non ha avuto la posizione che tu invece hai avuto, e giustamente rivendichi.
Se leggi tutto il post e il commento, potrai notare che a torto o a ragione, vi è già (dal mio punto di vista ma che era quasi anche il tuo) tutta l’analisi, i nomi e i fatti, e come giustamente dici tu, a torto o a ragione, è il mio punto di vista che come te, tutta la storia l’ho vissuta e non di soli blablabla o imboscati e nascosti come altri per non esporsi.
Hai ragione ogni scelta ha la sue ragioni e  dignità, quella di chi ha preferito uscire e combattere altrove, la mia da semplice cittadino che ha iniziato a impegnarsi, e anche quella di chi è rimasto a combattere all’interno del proprio partito, tutti e tre comunque a combattere e difendere il proprio pensiero e la propria visione.
Devo togliermi il cappello e dare atto a te e a Mario, che sempre avete manifestato la volontà di rimanere dentro e combattere una scelta che non condividevate, esprimendo questa vostra posizione che non avete mai nascosto neanche in pubblico.
Devo inchinarmi davanti a Manuela, che oltre a perseguire la vostra stessa scelta ha avuto il coraggio di scriverlo o di farlo pubblicamente, in assemblee come quella tenuta nell’aula del consiglio comunale dall’opposizione rimasta.
Non puoi negare però, che esiste una responsabilità di tutto il gruppo dirigente del tuo partito e pur se senza colpe conseguenzalmente anche della vostra minoranza critica, le scelte di quella dirigenza volente o nolente, sono le scelte fatte dell’intero partito che ne è quindi responsabile.
Cara Santina, non si tratta della solita sterile accusa a effetto di chi crede di avere sempre ragione, qui si parla di fatti accaduti, di scelte, nomi, cognomi, comportamenti, e se la ritieni che sia sterile polemica e travisazione degli avvenimenti, di BlaBlaBla, siamo stati in molti nel periodo passato compreso te, che come dici non eri d’accordo, criticavi e denunciavi e blateravamo insieme,
Se la mia è travisazione, falsità o presunzione della ragione, credo tutto ciò appartenga anche a te e a tutti quelli che con te e con me, hanno difeso la loro posizione.
Questo era il nostro blabla passato, mentre per il presente m’innervosisce molto quando leggo altra gente ergersi a solo ora a paladino di battaglie fatte da altri, dove erano negli anni passati? Perché non hanno mai espresso pubblicamente la loro contrarietà e perché? forse per non esporsi schierandosi apertamente? Per calcolo, per non perdere e precludersi possibilità o investiture?
Veniamo ai fatti accertati di oggi quelli veri come chiedi tu, non interpretabili o travisabili perché pubblicati su giornali, quello che mi sembra strano che anche qui non hai letto o voluto leggere quanto scritto da me.
Credo che tu abbia letto BENE l’intervista a Presidente Cristofori, che se non sbaglio non è un semplice iscritto e credo sia un uomo di un certo peso e prestigio all’interno del tuo partito.
Preoccupato da quanto letto e dalle sue affermazioni, dalla sua difesa delle scelte passate, sono venuto mia cara a vedere il direttivo la stessa sera, e quindi parlo per esserlo stato testimone e non per sentito dire, come “furbescamente” insinui tu,
Quindi non dire che non mi preoccupo di dire  falsità non verificate, perche l’intervista è una prova ed io come tu sai bene, prima mi documento e cerco di capire e poi parlo.
Quella sera a parte la sottile e lieve critica a quanto affermato dal Presidente da parte di Giove (questa delicatezza è giusta comprensibile visto il ruolo), non ho sentito altre voci ricordargli che quel periodo era finito, che la linea politica era cambiata, che il consociativismo era stato messo in soffitta e che il nuovo direttivo aveva intrapreso un'altra strada.
Tu stessa infatti, scrivi (Dovresti dire che quell'idea scellerata non è morta del tutto, perché c'è qualcuno che la continua a proporre) ed è esattamente quello che ho scritto io, quando affermo che i vecchi nostalgici si stanno facendo sempre più spavaldi, che è iniziata da qualche tempo il logorio e la messa alle corde del povero e onesto Giove.
Credo che tu abbia letto altrettanto bene e come me più volte, anche l’intervista di Schieppati, che non credo sia neanche lui un semplice iscritto, che come tu sai, ha fatto e disfatto per anni all’interno del tuo partito, tra l’altro certo di aver verificato quindi non affermando falsità, dovrebbe essere il responsabile politico organizzativo dei circoli della Martesana e ancor di più di quello di Segrate, dove è iscritto e ha molti sostenitori, seguaci, idolatri e figli adottivi.
Non c’è bisogno di dirti cosa c’è scritto vero? Scusa a te, che hai portato avanti un pensiero opposto non ti è ribollito il sangue? Non ti sei incazzata, preoccupata, o ora hai cambiato idea?  Sei d’accordo con quella visione?
  Ancor più di quella di Cristofori, per l' intervista  d  Schieppati,è stato chiesto al tuo partito da più parti e più volte di smentire, di chiarire, di prendere ufficialmente posizione e prenderne le distanze.
Anche quell’intervista è una prova è un fatto e quindi sono certo di non dire falsità non verificate, non mi pare che dal tuo partito sia arrivato nulla, un cenno, una ben che minima presa di distanza, una sconfessione e anche questo è un fatto, e allora io come altri che del tuo partito non faccio parte cosa devo pensare se non quanto scritto!
 E allora non sono io che devo dare risposte, essere più trasparente e spiegare come stanno le cose cara Santina, quindi non sei tu che attendi e chiedi chiarimenti.
  Forse sono io che aspetto trasparenza e una tua presa di distanza ufficiale dai fatti e dalle prove divulgate a mezzo stampa,stampa  che fra l’altro ultimamente insinua le mie stesse preoccupazioni.
Un’ultima domanda che riguarda il consiglio, quanti a parte Manuela erano contrari a quella linea politica, Ancora l’ho sentito al congresso, per gli altri io lo so ma attendo una tua risposta trasparente e chiara.
Per quanto riguarda il direttivo, almeno per quello a cui ho partecipato, devo farvi i complimenti siete democratici di nome e di fatto, tutti hanno la possibilità di esprimere la propria idea di portare il loro contributo nella definizione delle scelte, avrei potuto anch’io come poteva benissimo tutta la vecchia nomenclatura che non manca mai.
E vero il nemico forse e altrove, ma spesso è anche in mezzo a noi con sembianze camuffate da agnello, Attendo quindi l’analisi critica dei fatti e delle dichiarazioni, priva di accuse di falsità ma densa di fatti accertati e posizioni dichiarate, altrimenti si è il solito blablabla in difesa dell’indifendibile.

Caro Mario, bello il passaggio dove dici di non capire e poi ammetti di far finta e quindi di capire benissimo, so che hai letto bene e che hai saputo leggere fra le righe, che sai bene cosa si vuole prevenire e dove vuole si andare a parare e hai ben capito da chi voglio “difendermi” e chi voglio prevenire, sempre gli stessi!
Certo io è te siamo abituati a spararle, a non nasconderci a metterci la faccia, a portare avanti le nostre idee, senza guardare né la convenienza personale né se le nostre sparate pestano i piedi ai politicanti di professione o al potente di turno.
Sono abituato quanto te a prendere gli schiaffi in faccia, ho iniziato molto piccolo quando i politici di professione attuali, ciucciavano ancora il calzino e trovavano la pappa pronta e forse lo ciucciano ancora e la pappa non ha mai iniziato neanche a farsela.
Ricordo quando per primo con una lettera alla Gazzetta prospettavo l’inciucio, mi sono arrivate da ogni dove tanti schiaffi, offese, derisioni, quella più delicata era pazzo visionario, eppure solo qualche mese dopo le mie visioni e solitarie elucubrazioni prendevano forma.
Ricordo anche l’articolo di qualche settimana dopo al Pungiglione, dove coniavo l’ormai famoso e patrimonio del lessico degli anni a seguire schieppandrini.
 Anche li ho preso tanti schiaffi e offese personali che miravano a distruggere il fastidio, con la demonizzazione, il discredito, l’attacco personale, erano è sono lo stesso sistema usato da certa “stampa” ora, contro la Boccassini, il direttore di Famiglia Cristiana, Fini e ogni oppositore, non che io voglia mettermi allo stesso livello anzi, ma il sistema è lo stesso ed io lo definisco un modo di far politica (da chiunque sia usato) che attinge nella cultura fascista e autoritaria.
All’inizio un Don Chisciotte contro la fantasia dei mulini a vento, visionario e pazzo agitatore, quella mina vagante del fruttivendolino, come mi definivano e mi definiscono i due compagni di merenda.
Solo qualche settimana dopo, certe visioni han preso forma e non ero  più solo a vedere i mulini ora reali, il fruttivendolino pazzo ha continuato imperterrito a essere deriso, prender schiaffi e pagare un carissimo prezzo personale.
 Tu sai bene che a gente come me e te, che crede in quel che fa, lo fa non per aver un tornaconto o una menzione. Non importa di prender schiaffi, di pagare, di essere derisi, a noi basta essere in pace con la nostra coscienza e con noi stessi e nonostante tutto lo rifaremmo non una, ma cento volte.
Noi per fortuna non siamo politici di professione e pur tentando di far politica professionisti non lo vogliamo diventare, vogliamo restare cittadini prestati alla politica e alla società civile.
Certo qualche soddisfazione l’abbiamo avuta, abbiamo risvegliato la coscienza e l’attenzione di molti cittadini come noi, abbiamo acquisito rispetto e considerazione da giornali e televisioni non solo locali, reso la vita difficile ai compagni di merenda di allora, che vorrebbero liberamente riimbandire la tavola ora.
Sai Mario, i giornali locali hanno pubblicato molte nostre prese di posizione, forse questo sta a significare che non erano solo fantasie, elecrubazionie e stronzate urlate al vento, quando ungiornale ha pubblicato che l’opposizione a Segrate, è da qualche tempo alla frutta, non intendeva che l’opposizione tradizionale era arrivata alla fine.
Ciao Mario dal  Fruttivendolino

Caro Augusto, devo ammettere che questa tua mi ha fatto molto piacere per una serie di motivi che andrò a elencarti.
Per primo il fatto che non avendo mai letto da anni, un tuo intervento diretto su discussioni o qualsiasi argomento, il fatto che tu abbia voluto iniziare e considerare me, piccolo e insignificante fruttivendolino, mi riempie d’orgoglio e di autostima e ti ringrazio per l’attenzione che hai voluto dare alle mie “stronzate”.
Certo questa tua, non è dovuta alla conseguenza di antichi proverbi,  ti hanno tirato per la giacchetta perché colpito nel segno, come, la lingua va, dove il dente duole.
Certo dall’alto della tua posizione hai voluto sdrammatizzare, consigliando una discussione meno seriosa e più effimera e romanzata, su argomenti che certo altrimenti assumerebbero ben altra valenza e non conviene che lo meritino.
Mi piace e accetto volentieri l’idea di continuare questo simpatico romanzo in modo meno serio e più ironico, in piena liberta poetica che è sempre concessa in questo caso.
Certo che tu ami il povero Paolo non era una novità, fin da piccolo hai cercato di fargli da chioccia proteggendolo e facendolo crescere al riparo delle tue possenti ali.
Come ogni padre pero, non ti sei accorto che quest’amore e la sua copertura era nota a tutti tranne che al figlioccio, che i bambini crescono e ingrati mirano a occupare il posto del padre.
Per di più lo hai mandato nel posto sbagliato (l’Avana), pensando che tutti gli eco oppositori, siano vetero rivoluzionari, comunisti, estremisti, mentre magari difendono solo leloro  idee e sono addirittura di destra o di centro, ma non ti crucciare è un modo di pensare e un errore e che fa anche il nonno Berlusconi, sarà mica un vizio congenito?
Anche l’agente Cristofori poverino si ritrova sempre a dover assolvere ordini ingrati e omicidi su cammissione, non ha ancora alzato lo sguardo abbassato quella sera su quel banco e smaltito il disagio, per aver dovuto ubbidire passivamente, all’ordine di guardar  uccidere la democrazia e la libertà.
Con l’ordine perentorio di non fermarsi davanti a nulla pur di raggiungere l’obiettivo imposto, ha dovuto accettare passivamente la prevaricazione squadrista, in un colpo solo per un ordine superiore (ricevuta nei corridoi di palazzo Isimbardi nota sede delle compagnie) e per il bene della “Nazione”.
  Rinnegare quel che a sempre combattuto con orgoglio e sacrificio, una vita di resistenza al sopruso cancellata in un attimo una splendida serata di marzo.
 Compito ingrato quello degli agenti, costretti a far finta di non veder i propri fratelli e compagni incatenati fuori, per dar spazio alle milizie “fasciste”.
Certo che con tutti questi potentati e servizi segreti scesi in campo e mai sopiti, è difficile raggiungere e recuperare libertà  d’azione, anche per il povero e bravo Giove, che più che del gran maestro Cuccia, rischia di fare la fine del Mattei di turno, impalato dagli agenti delle compagnie….edificatrici.

Caro Augusto è veramente bello scherzare cosi liberamente e poeticamente svincolati dalla dura realtà, e allora nel ringraziarti ne approfitto per commentare una tua intervista seguenti il tuo consiglio.


Quello che più mi sorprende nella tua intervista e che sia te stesso ad ammettere il tuo fallimento e la sua incapacità politica.
Quando dichiari che il PD a Segrate è all'opposizione da venti anni, dimentichi forse che sono giusto venti anni che sei te che ne imponi e ne detti la linea politica e l'incedere.
 Forse qualche responsabilità di questa lunga astinenza ti appartiene, certamente ti appartiene e sei responsabile del continuo travaso di consensi e della perdita di molti attivisti, tornati fra la gente a lavorar per la gente.

Perché non bastava l'egregio risultato ottenuto a Segrate in vent'anni, ti sei trasferito a Milano per portare la tua preziosa esperienza per far si di ottenere li, lo stesso risultato di Segrate, le due grandi sconfitte di Penati.

E' altrettanto sorprendente che tu ammetta candidamente di essere sempre in giro impegnatissimo, certo sarà per questo che negli ultimi anni non ti sei mai visto in consiglio comunale o un qualsiasi incontro pubblico, e sono portato a credere che tu non  sia un assiduo frequentatore del suo stesso circolo.
Sarà per questo che parlando  dal pulpito senza sapere di che cosa e di che, talmente assente dalla realtà segratese e forse dalla realtà politica attuale, che confondi il differente ruolo dei partiti tradizionali da quello delle liste dei comitati cittadini, più interessati al bene della loro città che a giochetti di palazzo, alchimie politiche e ascese al potere, costi quel che costi.
Ve ne sarebbe ancora molto per disquisire, mi permetto di fare una piccola proposta tra il serio e il faceto, se veramente sei disposto a fare e sacrificare tutto per portare il Pd di nuovo al governo di Segrate.
Perche non ti sacrifichi iscrivendosi al PDL, se prometti di continuare ad avere anche lì gli stessi risultati politici, il Pd vince facile facile.

A PROPOSITO forse non ti sei  accorto che anche il Pd nazionale nel fra tempo ha cambiato strategia, slogan e fiducia in se stesso esattamente come quello di Segrate.
Ora lo slogan è IL VENTO E’ CAMBIATO
Ma siamo certi anche di un’altra cosa, che pur di raggiungere il tuo ambito e amato potere non siamo disposti a sacrificare proprio tutto, NOI SIAMO CERTI DÌ FARCELA, ma con coerenza e serietà.

Ma ora finito l’ultimo capitolo di quest’appassionante romanzo torniamo a noi e alle cose serie, se dal tuo articolo non si evince quel che ho scritto e la nostalgia e l’elogio all’inciucio che sta a significare?
Spiegaci chiaramente e inequivocabilmente qual è la strategia politica, e le alleanze che il Responsabile dei circoli prospetta.
Se non lo fai vuol dire che tu  conti come il due picche cioè niente, ma a quel punto forse e meglio che lasci fare e parlare gli altri, che diano Mario, Santina e Giove spiegazioni e chiarimenti su quale strategia, quali alleanze, quale politica e che percorso vuole intraprendere il PD e se in modo definitivo si è abbandonata la voglia di ritorno al tuo passato.

martedì 15 marzo 2011

PODESTÀ STADIO DEL NUOTO A IDROSCALO

Il presidente della Provincia Guido Podestà, ha ribadito l'intenzione  di costruire all'Idroscalo uno Stadio del nuoto.
Il presidente Podestà ha dichiarato che  e gia stato siglato un accordo di programma con la Regione Lombardia e i Comuni di Segrate e di Peschiera Borromeo, che prevede l'integrazione nel Parco di una nuova area di oltre 300.000 metri quadri,e dove dovrebbe sorgere l'impianto in via di progettazione, e gia stato  affidato l'incarico per la stesura di uno studio di fattibilità,
L'Idroscalo è d'altra parte come dice il Presidente Podesta, un'area strategica per ubicare questa nuova struttura,( forse non solo diciamo noi) Si tratta di un sogno che confidiamo di realizzare all'Idroscalo entro il 2015 dell'Expo.

domenica 13 marzo 2011

PATTO DEI SINDACI PIOLTELLO ADERISCE E GLI ALTRI?

IL COMUNE DI PIOLTELLO ADERISCE AL 

Patto dei Sindaci       


IL PROGRAMMA UE
Nel febbraio del 2009 l'UE ha lanciato il Programma europeo denominato “Patto dei Sindaci” (Convenant of Mayors), dove gli Enti Locali assumono un ruolo di primo piano nello sviluppo della politica energetica dell’Unione, impegnandosi ad andare oltre l’obiettivo del 20% di riduzione di CO2 entro il 2020.
Con questo Programma, le Amministrazioni locali hanno la possibilità di agire “dal basso” e in modo mirato su tutti quei settori energivori di loro diretta competenza, come il comparto edilizio, i trasporti e l’informazione al cittadino.


IL COMUNE
Il Comune di Pioltello ha aderito a questa iniziativa e per attuare tale impegno, deve predisporre un ”Piano d'Azione per l’Energia Sostenibile” (PAES), nel quale sono stabiliti precisi obiettivi di riduzione delle emissioni per ogni settore e sono definite le misure e le politiche concrete che devono essere realizzate per raggiungere questi obiettivi. Come?
FASE A: elaborazione dell'inventario delle emissioni di CO2 (baseline), suddivise per settore (edifici pubblici, residenziali e commerciali, illuminazione pubblica, trasporto pubblico e privato, rifiuti, industria, etc) all'anno 2005;
FASE B: identificazione delle priorità di intervento, degli obiettivi di settore e delle relative azioni per la riduzione delle emissioni, attraverso un processo partecipato che coinvolga cittadini e stakeholders;
FASE C: predisposizione di un sistema di monitoraggio periodico delle azioni, al fine di verificare la conformità dei risultati con gli obiettivi previsti, e così adattare e migliorare il Piano d'Azione in itinere.


LE AZIONI
Molte sono le azioni che è possibile applicare per conseguire risparmi energetici e quindi minori emissioni di CO2 in ambito comunale:
  • Comune come consumatore. Il Comune è, innanzitutto, esso stesso un consumatore di energia. Così come sancito dalle Direttive comunitarie (2006/32/CE) l’Ente pubblico deve rivestire un ruolo esemplare al fine di diffondere presso la cittadinanza le buone pratiche adottate e, nel contempo, beneficiare dei relativi risparmi economici per disporre di nuove risorse da destinare ai servizi per il cittadino. Ecco come:
    - riqualificazione del patrimonio edilizio e utilizzo fonti rinnovabili
    - efficientamento dell'illuminazione pubblica, degli impianti semaforici e delle lampade votive
    - revisione dei contratti di fornitura (green public procurement)
    - rinnovo automezzi di servizio con veicoli a basso impatto ambientale
    - informazione, consulenza ed educazione al consumo, al fine di attivare investimenti e comportamenti in direzione dell’efficienza energetica:
* servizi di consulenza individuale gratuita presso gli Sportelli Infoenergia comunali;
* organizzazione di incontri tematici con gruppi target
    - coinvolgimento e motivazione della cittadinanza tramite questionari, sondaggi, eventi ed educazione nelle scuole
  • Edilizia e urbanistica: revisione dei Regolamenti Edilizi e sviluppo urbano sostenibile;
  • Diffusione di impianti di generazione di energia da fonti rinnovabili e di cogenerazione (ossia produzione congiunta di elettricità e calore);
  • Reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento;
  • Mobilità e trasporti, con particolare riguardo al maggior utilizzo dei mezzi pubblici, di trasporti collettivi, della bici, dei piccoli spostamenti a piedi ai fini della riduzione del mezzo privato;
  • Gestione dei rifiuti e delle acque reflue;
  • Efficienza nelle piccole medie imprese, agricoltura e zootecnia.

Le azioni dovranno essere definite sulla base delle peculiarità del territorio e dei risultati dell'inventario delle emissioni, nonché sulle priorità di intervento individuate dall’Amministrazione grazie al diretto coinvolgimento di cittadini e stakeholders.


INFORMATI!
Per essere sempre informato sulle attività in corso:
  • visita il sito web comunale
  • chiedi al personale dello Sportello Infoenergia
Per dare il proprio contributo attivo al progetto:
  • consulta il calendario e l'ordine del giorno dei prossimi Consigli Comunali, sarà occasione per dialogare direttamente con l'Amministrazione e con lo staff tecnico di Infoenergia, che supporta il Comune nella redazione del Piano di Azione;
  • partecipa all'indagine on-line sulla mobilità cittadina:


PER SAPERNE DI PIÙ
Approfondimenti sull'iniziativa Patto dei Sindaci:

Documenti associati


sabato 12 marzo 2011

UN ORDINANZA IN ARRIVO?

LOTTA DURA E INTRANSIGENTE  AGLI ZINGARI

Che strana questa Amministrazione, Prima si prende a cuore (con nostro plauso) affrontando in modo serio la problematica con la sistemazione nella zona Marconi, iniziando un percorso di integrazione, che possa finalmente dare risposte serie e che non prescinda dal rispetto universale dell'individuo, delle regole e delle leggi, da parte di tutti.
Poi continuando sul percorso intrapreso, assegna ad una famiglia Rom una villetta confiscata alla criminalità organizzata.
Il cambio di strategia  di quanto affermato e fatto in precedenza, arriva con l'interpellanza del settembre 2010 e con il ""ricatto leghista"" sulla tenuta della maggioranza, se non vi fosse stata un inversione totale portando la politica dell'amministrazione verso la tolleranza zero e gli sgobri intensivi, con buona pace dei valori cristiani, e del buon senso.
Ora la giunta ha deciso di emettere un interpellanza, che vieta assolutasmente ad ogni Ziangaro di fermarsi sul territorio comunale, e forse addirittura di attraversarlo.
Non vogliamo esprimere considerazioni su leggi e normative, sul valore cristiano dell'accoglienza o sulle risoluzioni Onu sui diitti dell'individuo, certo non ci sembra un buon modo per tentare di risolvere e attutire il problema che comunue c'è e permane.

Ci chiediamo invece a chi e rivolta l'interpellanza e cosa si intende per Nomadi, è rivolta forse ai Rom, ai Sinti, agli Zingari, ai Giostrai, ai Circensi, a chi è rivolta l'Interpellanza? a chi spetterà decidere?

Deciderà ""liberamente""il Sindaco, che in questo momento ci sembra tenuto in ostaggio dagli intransigenti del ""razzismo"" a priori.
Deciderà la Polizia  obbligata dalla da una ordinanza politrica, instaurando uno stato di fatto repressivo senza poeter valutare caso per caso la problematica.

O più probabilmente deciderà chi uole vietare i burca a Segrate senza neanche averne mai visto uno.



,

E ANCHE IL SINDACO ARRIVA............UFFICIALMENTE TERZO....MEDAGLIA DI BRONZO

 UNA MEDAGLIA DI BRONZO..........CHE IMPONE PIU' ALLENAMENTO E ATTENZIONE

Non sarà certo per l'ironia del nostro comunicato ( grande-notizia ), arrivato secondo nel  dare ai cittadini la notizia dell'inaugurazione dell'asilo nido di San Felice, dove giocavamo e scherzavamo, sulla lentezza degli uffici competenti sempre più spesso anticipati nel dare ufficialità agli evernti.
Ora  pur se terzi, gli uffici competenti e il Sindaco emettono ufficialmente il comunicato sull'inasugurazione dell'asilo assicurando per altro la sua presenza.

Assegnando quindi la medaglia di Bronzo al ""Sindaco"", ne publichiamo il Comunicato, sperando che gli uffici si allenino più intensamente, per raggiungere prima o poi la medaglia doro e  il primato di comunicare quel che progettano e fanno prima di tutti gli altri.

NOTA STAMPA INAUGURAZIONE ASILO NIDO 
 Il prossimo 21 marzo, alle 10.00, sarà inaugurato il quarto asilo nido comunale, che troverà sede a San Felice, presso la scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Rosanna Galbusera”. “Questa nuova struttura, grazie anche all’integrazione con il sistema privato, consentirà di presidiare completamente il territorio, garantendo un nido d’infanzia in ogni quartiere e agevolando numerose famiglie” ..... il Sindaco, Adriano Alessandrini, ... assisterà alla cerimonia inaugurale e visiterà l’asilo insieme alle mamme e ai papà presenti. .................

venerdì 11 marzo 2011

PDL E PD SI RAVVEDONO..MEGLIO TARDI.... TROPPO TARDI ....SARA' VERO?


 VERA VOLONTA' O NUOVA VOGLIA DI INCIUCIO?


Publichiamo una lettera aperta del capogroppo in Consiglio Comunale del PD, sulla necessità di essere più accurati del passato nell'utilizzo del territorio e nelle spese, appello che segue  e sulla stessa falsariga, di quello fatto mesi fà dal capogroppo Pdl (serietà nelle scelte).

Noi non possiamo che gioire di questa nuova presa di coscenza dei due maggiori partiti, dato che sono anni che ci battiamo contro l'utilizzo e lo scempio del territorio per far cassa e denunciamo le spese inutili ed effimere, puramente elettoralistiche e promozionali. (almeno 10 nostri post)

Per se apprezziamo la loro nuova presa di posizione che, pur se tardi da ragione alle nostre denunce, che smentisce i loro pesanti attacchi e  le loro pesanti  critiche alle nostre giuste posizioni ora anche per loro, ci sorprende con quanta facilità si dimenticano che tutti loro sono gli artefici dello scempio del territorio fatto in passato, delle casse comunali svuotate e piene di debiti.

Ora con le casse vuote si preoccupano del mantenimento dei servizi ai cittadini, dell'impossibilità di ofrire un servizio  accettabile, della necessità per coprire la spesa corrente aumentando come già fatto, le tasse, le imposte, il costo dei servizi e le tariffe, tutte logiche conseguenze  che noi avevamo gia  previsto e annunciato.

Certo ora gridano tutti alla maggior attenzione, ma come dimenticare  i voti di astensione o le approvazioni trasversali, su  decine di Piani di Intervento che hanno approvato  PDL-LEGA-PD nella passata legislatura.

Anche il gruppo Segrate Nostra con il loro capogruppo Micheli, si associa con un proprio comunicato alla richiesta di più attenzione
 Anche lui grida e urla al passato, e per il presente si propone come gli altri, a lavorare tutti insieme e dare il suo contributo per  salvare il salvabile, ma arriva a dire:
(chi ha fatto saltare il banco, chi ha costruito e approvato i bilanci degli ultimi anni, abbia almeno il coraggio di chiedere scusa alla città.)
Forse dimentica, che egli stesso è uno di quelli che dovrebbe scusarsi, che ha dato un contributo forte a mettere in moto le bitoniere, che era uomo di punta nel direttivo dello stesso partito che approvava tutti i piani d'intervento, che addirittura di quel partito doveva essere il candidato Sindaco prima di diventare una lista associata. 

Allora lavoriamo tutti insieme per salvare il salvabile, ma non prendeteci in giro cercando di passare come i salvatori della città, voi che quella città avete contribuito con il vostro consociattivismo a distruggerla e comprometterla.
Dall'esperienza bisogna sempre trarre insegnamenti e far tesoro, e allora dall'esperienza dell'inciucio noi qual cosa l'ho abbiamo imparato.
Abbiamo imparato a stare con gli occhi aperti e con le orecchie attente, abbiamo imparato a coghiere anche i piccoli segnali a saper leggere fra le righe, a non fidarci ingenuamente a priori.

Noi il nostro contributo e la nostra fiducia la metteremo al servizio della città, e per la città e nell'interesse dei cittadini continueremo a lavorare domani  come nel passato, senza inciuci, interessi o doppi fini
 Proprio per l'esperienza maturata e i doppi fini sempre in agguato, di voi vogliamo capire il perchè di certe dichiarazioni dell'ex capogruppo Cristofori, della forte difesa di certe scelte scellerate fatta da Ancora al congresso PD, delle posizioni e dichiarazioni di Schieppati sull'inciucio parte seconda, di certe similitudini e convergenze fra Zanoli ed esponenti dell'opposizione .

Il perchè dei silenzi della lega sul PGT e sui segnali di ""lavoro comune"" che tanto li irritravano in passato, dello scontro interno al PDL fra due diversi interessi e non diverse visioni.

Sgonbrato il campo da tutte queste "anomalie"  potremo pensare tranquillamente di star lavorando tutti insieme per il bene della città, e non inconsapevolmente di preparare la strada ad un nuovo devatante inciucio per spartirsi l'enorme torta dell'EXpo a Segrate
 in ordine i comunicati PDL- PD- SN 

COMUNICATO PDL
“Serietà delle scelte” 
La direzione da intraprendere per poter sventolare la bandiera del Federalismo  sancisce la fine della spesa facile e di uno stato sociale generoso anche mettendo a repentaglio la popolarità.
Non si rilancia l'economia con i soldi delle amministrazioni.
Noi Gruppo Consigliare del PDL consapevoli delle difficoltà attuali siamo convinti della necessità di continuare il percorso con la riforma della pubblica amministrazione e con il Federalismo  a condizione che le premesse siano equità e solidarietà.
Se la politica nazionale sta perdendo la sua forza e pare occuparsi d'altro,allora rafforziamo ulteriormente le tradizioni come la famiglia, lo sport e  la valorizzazione del territorio.
Il PDL a Segrate intende la politica come strumento per essere centro di relazioni con ambienti,esigenze e personalità diverse,portatore di esigenze,elaboratore di proposte e centro di decisioni democratiche.
Noi Lombardi siamo il motore della nazione e dobbiamo guidare l'Italia verso un futuro migliore.
Allora Segrate deve dare l'esempio disboscando privilegi e come previsto dalla nuova finanziaria ridurre i costi di gestione liquidando attività che risultano incompatibili con le disposizioni sopravvenute.
Necessita un’attenta analisi economica in considerazione dei  nuovi vincoli riguardo la spesa delle amministrazioni.
Riguardo le municipalizzate segratesi come proposto dal Gruppo del PDL e concordato nell’ultima riunione dei consiglieri di maggioranza,non ci sono alternative alla liquidazione di Acqua Marina da deliberare entro fine 2010 e al ritorno delle gare per la gestione della piscina e delle altre attività sportive.
Le spese sostenute in futuro per la Segrate Servizi e per le manifestazioni cittadine dovranno necessariamente essere riviste in ottica di risparmio e alla ricerca di partner finanziatori, in quanto le poche  risorse disponibili siano utilizzate per scopi sociali.
 
Il Portavoce del Gruppo consigliare del PDL di Segrate
Vincenzo Gervasoni
Il Capogruppo del Gruppo consigliare del PDL di Segrate
Roberto Nardio


 COMUNICATO PD
Egregi colleghi,
come sicuramente avrete capito quest’anno la stesura del bilancio di previsione presenta notevoli difficoltà, non solo per il comune di Segrate e non solo per colpa dell’Amministrazione, ma le difficoltà sono un dato di fatto che non possiamo ignorare. Mi permetto pertanto di inviarvi alcune considerazioni e una proposta che spero prendiate in considerazione.
Da diversi anni ormai la legge consente ai comuni di utilizzare per le spese correnti una parte sempre più consistente dei proventi degli oneri di urbanizzazione che una volta potevano essere usati solo per gli investimenti: strade, fogne, scuole, edifici pubblici…. In questo modo allo sviluppo della città si accompagnava lo sviluppo delle opere necessarie. In più questi investimenti davano respiro alle imprese e facevano da volano per l’economia nel suo complesso. Se la città cresceva ad un ritmo rallentato anche lo sviluppo rallentava in proporzione.
Per contro invece la spesa corrente anche in momenti di grave difficoltà non può essere compressa più di tanto: gli stipendi, le utenze  i contratti in essere, i servizi per i cittadini e per le categorie più deboli  non possono essere ignorati. Quindi per mantenere o peggio ancora incrementare la spesa corrente per anni si è aumentato il gettito degli oneri consentendo l’uso sempre più indiscriminato del territorio che, se per un verso è di un proprietario che ne vuole ricavare un utile, per un altro è patrimonio della collettività. E per giunta non è un bene infinito e quando è consumato non si può recuperare.
Questa crisi che ci sta mettendo in ginocchio come nazione ma anche come cittadini, lavoratori, famiglie, ha fatto sì che la richiesta di territorio da parte degli immobiliaristi sia scesa in modo vertiginoso e che le conseguenti entrate di oneri siano insufficienti a coprire le necessità del bilancio.

Potremmo tagliare la cultura (già spendiamo poco e mi verrebbe da piangere), potremmo tagliare feste e depliants patinati, spese di rappresentanza e aperitivi vari, sarebbe un bel segnale ma simbolico rispetto al fabbisogno.
In queste circostanze  si è scelto per un verso  di traccheggiare aspettando che la crisi passi e che tutto riprenda come prima e per un altro di gettarsi in un’avventura decisamente al di sopra delle nostre possibilità, progettando la costruzione di un bellissimo e costosissimo Palazzetto dello Sport. Ora io credo che sicuramente prima o poi la crisi passerà, ma non tutto tornerà come prima e il nostro livello di benessere si assesterà su un equilibrio più basso. Pertanto non pensare ad un cambiamento sostanziale nell’attesa del “miracolo” potrebbe essere una dannosa perdita di tempo.
Segrate, rispetto ad altri comuni è sicuramente un comune privilegiato, abitato da cittadini con reddito medio alto e di buon livello culturale. Con l’introduzione del federalismo municipale potrebbe anche avere dei vantaggi. Ma non torneranno i tempi delle vacche grasse.
Allora io mi chiedo se non sia questo il momento di dare vita ad un bilancio “diverso”, studiato voce per voce per trovare un equilibrio tra le reali necessità e le risorse a disposizione, tra il costo dei servizi e le tariffe. Con la partecipazione vera dei consiglieri che da yes-men diventino protagonisti di un cambiamento nell’interesse della città. E con la salvaguardia del nostro territorio già gravemente compromesso da un’edificazione esagerata che non ha più mercato, senza ipotecare le nostre incerte risorse per edificare un’opera bella, ma sicuramente non indispensabile e anche piuttosto ingombrante.

Vorrei anche ricordarvi che in merito al destino di Acquamarina nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale abbiamo votato un emendamento per porre in liquidazione la società entro la fine di marzo. Credo che la scelta del commissario liquidatore e i limiti del suo mandato siano di grande importanza per una trasformazione indolore per le attività sportive, per la tutela dei dipendenti della società  e per la trasparenza dell’operazione nel suo complesso. Vorrei che la questione fosse affrontata al più presto, se nessuno ha proposte alternative, nella commissione bilancio.

Cordiali saluti
Liliana Radaelli

COMUNICATO SEGRATE NOSTRA

Siamo al dunque. In una lettera aperta Liliana Radaelli lo fa notare e il PDL deve ammetterlo. La questione del bilancio, tenuto in piedi da un almeno un decennio con i soldi delle urbanizzazioni, cioè vendendo ai costruttori la possibilità di cementificare il nostro territorio, è alla base dei ragionamenti che hanno portato alla nascita di Segrate Nostra. Un bilancio più verde, così abbiamo sintetizzato nel nostro programma i ragionamenti che ora anche la maggioranza è costretta a fare.

Negli ultimi dieci anni il Comune di Segrate si è comportato come la Spagna, che ha fatto trainare il proprio sviluppo dalla speculazione immobiliare. Ora che la crisi è arrivata e le betoniere girano con difficoltà, mancano i soldi per far quadrare i conti.

E nel frattempo il bilancio è stato appesantito da spese difficili da ridurre. Il Comune ha contratto mutui, perchè le entrate per oneri non sono bastate a coprire la realizzazione di piani di opere pubbliche evidentemente eccessivi. Abbiamo un corpo di Polizia Locale che, rispetto agli abitanti è quasi il doppio della media nazionale.

Ora occorre far quadrare i conti. Rinunciare alle spese non necessarie e forse ridurre anche spese importanti. Daremo il nostro contributo. Ma, innanzitutto, chi ha fatto saltare il banco, chi ha costruito e approvato i bilanci degli ultimi anni, abbia almeno il coraggio di chiedere scusa alla città.