QUANDO IN PIENA LIBERTA POETICA PUOI SOGNARE E DIVERTIRTI
Ci sono miserie che si commentano da sole (Fëdor Dostoevskij.)
Dovevo una risposta e per capire quanto liberamente e poeticamente scritto vi consiglio di leggere il post precedente e i commenti ricevuti (
ELOGIO ALL'INCIUCIO )
Cara Santina, mi fa piacere e al contempo mi sorprende la tua risposta, l’avrei capita se fosse di qualcuno che non ha vissuto tutto quello di cui si parla e non ha avuto la posizione che tu invece hai avuto, e giustamente rivendichi.
Se leggi tutto il post e il commento, potrai notare che a torto o a ragione, vi è già (dal mio punto di vista ma che era quasi anche il tuo) tutta l’analisi, i nomi e i fatti, e come giustamente dici tu, a torto o a ragione, è il mio punto di vista che come te, tutta la storia l’ho vissuta e non di soli blablabla o imboscati e nascosti come altri per non esporsi.
Hai ragione ogni scelta ha la sue ragioni e dignità, quella di chi ha preferito uscire e combattere altrove, la mia da semplice cittadino che ha iniziato a impegnarsi, e anche quella di chi è rimasto a combattere all’interno del proprio partito, tutti e tre comunque a combattere e difendere il proprio pensiero e la propria visione.
Devo togliermi il cappello e dare atto a te e a Mario, che sempre avete manifestato la volontà di rimanere dentro e combattere una scelta che non condividevate, esprimendo questa vostra posizione che non avete mai nascosto neanche in pubblico.
Devo inchinarmi davanti a Manuela, che oltre a perseguire la vostra stessa scelta ha avuto il coraggio di scriverlo o di farlo pubblicamente, in assemblee come quella tenuta nell’aula del consiglio comunale dall’opposizione rimasta.
Non puoi negare però, che esiste una responsabilità di tutto il gruppo dirigente del tuo partito e pur se senza colpe conseguenzalmente anche della vostra minoranza critica, le scelte di quella dirigenza volente o nolente, sono le scelte fatte dell’intero partito che ne è quindi responsabile.
Cara Santina, non si tratta della solita sterile accusa a effetto di chi crede di avere sempre ragione, qui si parla di fatti accaduti, di scelte, nomi, cognomi, comportamenti, e se la ritieni che sia sterile polemica e travisazione degli avvenimenti, di BlaBlaBla, siamo stati in molti nel periodo passato compreso te, che come dici non eri d’accordo, criticavi e denunciavi e blateravamo insieme,
Se la mia è travisazione, falsità o presunzione della ragione, credo tutto ciò appartenga anche a te e a tutti quelli che con te e con me, hanno difeso la loro posizione.
Questo era il nostro blabla passato, mentre per il presente m’innervosisce molto quando leggo altra gente ergersi a solo ora a paladino di battaglie fatte da altri, dove erano negli anni passati? Perché non hanno mai espresso pubblicamente la loro contrarietà e perché? forse per non esporsi schierandosi apertamente? Per calcolo, per non perdere e precludersi possibilità o investiture?
Veniamo ai fatti accertati di oggi quelli veri come chiedi tu, non interpretabili o travisabili perché pubblicati su giornali, quello che mi sembra strano che anche qui non hai letto o voluto leggere quanto scritto da me.
Credo che tu abbia letto BENE l’intervista a Presidente Cristofori, che se non sbaglio non è un semplice iscritto e credo sia un uomo di un certo peso e prestigio all’interno del tuo partito.
Preoccupato da quanto letto e dalle sue affermazioni, dalla sua difesa delle scelte passate, sono venuto mia cara a vedere il direttivo la stessa sera, e quindi parlo per esserlo stato testimone e non per sentito dire, come “furbescamente” insinui tu,
Quindi non dire che non mi preoccupo di dire falsità non verificate, perche l’intervista è una prova ed io come tu sai bene, prima mi documento e cerco di capire e poi parlo.
Quella sera a parte la sottile e lieve critica a quanto affermato dal Presidente da parte di Giove (questa delicatezza è giusta comprensibile visto il ruolo), non ho sentito altre voci ricordargli che quel periodo era finito, che la linea politica era cambiata, che il consociativismo era stato messo in soffitta e che il nuovo direttivo aveva intrapreso un'altra strada.
Tu stessa infatti, scrivi (Dovresti dire che quell'idea scellerata non è morta del tutto, perché c'è qualcuno che la continua a proporre) ed è esattamente quello che ho scritto io, quando affermo che i vecchi nostalgici si stanno facendo sempre più spavaldi, che è iniziata da qualche tempo il logorio e la messa alle corde del povero e onesto Giove.
Credo che tu abbia letto altrettanto bene e come me più volte, anche l’intervista di Schieppati, che non credo sia neanche lui un semplice iscritto, che come tu sai, ha fatto e disfatto per anni all’interno del tuo partito, tra l’altro certo di aver verificato quindi non affermando falsità, dovrebbe essere il responsabile politico organizzativo dei circoli della Martesana e ancor di più di quello di Segrate, dove è iscritto e ha molti sostenitori, seguaci, idolatri e figli adottivi.
Non c’è bisogno di dirti cosa c’è scritto vero? Scusa a te, che hai portato avanti un pensiero opposto non ti è ribollito il sangue? Non ti sei incazzata, preoccupata, o ora hai cambiato idea? Sei d’accordo con quella visione?
Ancor più di quella di Cristofori, per l' intervista d Schieppati,è stato chiesto al tuo partito da più parti e più volte di smentire, di chiarire, di prendere ufficialmente posizione e prenderne le distanze.
Anche quell’intervista è una prova è un fatto e quindi sono certo di non dire falsità non verificate, non mi pare che dal tuo partito sia arrivato nulla, un cenno, una ben che minima presa di distanza, una sconfessione e anche questo è un fatto, e allora io come altri che del tuo partito non faccio parte cosa devo pensare se non quanto scritto!
E allora non sono io che devo dare risposte, essere più trasparente e spiegare come stanno le cose cara Santina, quindi non sei tu che attendi e chiedi chiarimenti.
Forse sono io che aspetto trasparenza e una tua presa di distanza ufficiale dai fatti e dalle prove divulgate a mezzo stampa,stampa che fra l’altro ultimamente insinua le mie stesse preoccupazioni.
Un’ultima domanda che riguarda il consiglio, quanti a parte Manuela erano contrari a quella linea politica, Ancora l’ho sentito al congresso, per gli altri io lo so ma attendo una tua risposta trasparente e chiara.
Per quanto riguarda il direttivo, almeno per quello a cui ho partecipato, devo farvi i complimenti siete democratici di nome e di fatto, tutti hanno la possibilità di esprimere la propria idea di portare il loro contributo nella definizione delle scelte, avrei potuto anch’io come poteva benissimo tutta la vecchia nomenclatura che non manca mai.
E vero il nemico forse e altrove, ma spesso è anche in mezzo a noi con sembianze camuffate da agnello, Attendo quindi l’analisi critica dei fatti e delle dichiarazioni, priva di accuse di falsità ma densa di fatti accertati e posizioni dichiarate, altrimenti si è il solito blablabla in difesa dell’indifendibile.
Caro Mario, bello il passaggio dove dici di non capire e poi ammetti di far finta e quindi di capire benissimo, so che hai letto bene e che hai saputo leggere fra le righe, che sai bene cosa si vuole prevenire e dove vuole si andare a parare e hai ben capito da chi voglio “difendermi” e chi voglio prevenire, sempre gli stessi!
Certo io è te siamo abituati a spararle, a non nasconderci a metterci la faccia, a portare avanti le nostre idee, senza guardare né la convenienza personale né se le nostre sparate pestano i piedi ai politicanti di professione o al potente di turno.
Sono abituato quanto te a prendere gli schiaffi in faccia, ho iniziato molto piccolo quando i politici di professione attuali, ciucciavano ancora il calzino e trovavano la pappa pronta e forse lo ciucciano ancora e la pappa non ha mai iniziato neanche a farsela.
Ricordo quando per primo con una lettera alla Gazzetta prospettavo l’inciucio, mi sono arrivate da ogni dove tanti schiaffi, offese, derisioni, quella più delicata era pazzo visionario, eppure solo qualche mese dopo le mie visioni e solitarie elucubrazioni prendevano forma.
Ricordo anche l’articolo di qualche settimana dopo al Pungiglione, dove coniavo l’ormai famoso e patrimonio del lessico degli anni a seguire schieppandrini.
Anche li ho preso tanti schiaffi e offese personali che miravano a distruggere il fastidio, con la demonizzazione, il discredito, l’attacco personale, erano è sono lo stesso sistema usato da certa “stampa” ora, contro la Boccassini, il direttore di Famiglia Cristiana, Fini e ogni oppositore, non che io voglia mettermi allo stesso livello anzi, ma il sistema è lo stesso ed io lo definisco un modo di far politica (da chiunque sia usato) che attinge nella cultura fascista e autoritaria.
All’inizio un Don Chisciotte contro la fantasia dei mulini a vento, visionario e pazzo agitatore, quella mina vagante del fruttivendolino, come mi definivano e mi definiscono i due compagni di merenda.
Solo qualche settimana dopo, certe visioni han preso forma e non ero più solo a vedere i mulini ora reali, il fruttivendolino pazzo ha continuato imperterrito a essere deriso, prender schiaffi e pagare un carissimo prezzo personale.
Tu sai bene che a gente come me e te, che crede in quel che fa, lo fa non per aver un tornaconto o una menzione. Non importa di prender schiaffi, di pagare, di essere derisi, a noi basta essere in pace con la nostra coscienza e con noi stessi e nonostante tutto lo rifaremmo non una, ma cento volte.
Noi per fortuna non siamo politici di professione e pur tentando di far politica professionisti non lo vogliamo diventare, vogliamo restare cittadini prestati alla politica e alla società civile.
Certo qualche soddisfazione l’abbiamo avuta, abbiamo risvegliato la coscienza e l’attenzione di molti cittadini come noi, abbiamo acquisito rispetto e considerazione da giornali e televisioni non solo locali, reso la vita difficile ai compagni di merenda di allora, che vorrebbero liberamente riimbandire la tavola ora.
Sai Mario, i giornali locali hanno pubblicato molte nostre prese di posizione, forse questo sta a significare che non erano solo fantasie, elecrubazionie e stronzate urlate al vento, quando ungiornale ha pubblicato che l’opposizione a Segrate, è da qualche tempo alla frutta, non intendeva che l’opposizione tradizionale era arrivata alla fine.
Ciao Mario dal Fruttivendolino
Caro Augusto, devo ammettere che questa tua mi ha fatto molto piacere per una serie di motivi che andrò a elencarti.
Per primo il fatto che non avendo mai letto da anni, un tuo intervento diretto su discussioni o qualsiasi argomento, il fatto che tu abbia voluto iniziare e considerare me, piccolo e insignificante fruttivendolino, mi riempie d’orgoglio e di autostima e ti ringrazio per l’attenzione che hai voluto dare alle mie “stronzate”.
Certo questa tua, non è dovuta alla conseguenza di antichi proverbi, ti hanno tirato per la giacchetta perché colpito nel segno, come, la lingua va, dove il dente duole.
Certo dall’alto della tua posizione hai voluto sdrammatizzare, consigliando una discussione meno seriosa e più effimera e romanzata, su argomenti che certo altrimenti assumerebbero ben altra valenza e non conviene che lo meritino.
Mi piace e accetto volentieri l’idea di continuare questo simpatico romanzo in modo meno serio e più ironico, in piena liberta poetica che è sempre concessa in questo caso.
Certo che tu ami il povero Paolo non era una novità, fin da piccolo hai cercato di fargli da chioccia proteggendolo e facendolo crescere al riparo delle tue possenti ali.
Come ogni padre pero, non ti sei accorto che quest’amore e la sua copertura era nota a tutti tranne che al figlioccio, che i bambini crescono e ingrati mirano a occupare il posto del padre.
Per di più lo hai mandato nel posto sbagliato (l’Avana), pensando che tutti gli eco oppositori, siano vetero rivoluzionari, comunisti, estremisti, mentre magari difendono solo leloro idee e sono addirittura di destra o di centro, ma non ti crucciare è un modo di pensare e un errore e che fa anche il nonno Berlusconi, sarà mica un vizio congenito?
Anche l’agente Cristofori poverino si ritrova sempre a dover assolvere ordini ingrati e omicidi su cammissione, non ha ancora alzato lo sguardo abbassato quella sera su quel banco e smaltito il disagio, per aver dovuto ubbidire passivamente, all’ordine di guardar uccidere la democrazia e la libertà.
Con l’ordine perentorio di non fermarsi davanti a nulla pur di raggiungere l’obiettivo imposto, ha dovuto accettare passivamente la prevaricazione squadrista, in un colpo solo per un ordine superiore (ricevuta nei corridoi di palazzo Isimbardi nota sede delle compagnie) e per il bene della “Nazione”.
Rinnegare quel che a sempre combattuto con orgoglio e sacrificio, una vita di resistenza al sopruso cancellata in un attimo una splendida serata di marzo.
Compito ingrato quello degli agenti, costretti a far finta di non veder i propri fratelli e compagni incatenati fuori, per dar spazio alle milizie “fasciste”.
Certo che con tutti questi potentati e servizi segreti scesi in campo e mai sopiti, è difficile raggiungere e recuperare libertà d’azione, anche per il povero e bravo Giove, che più che del gran maestro Cuccia, rischia di fare la fine del Mattei di turno, impalato dagli agenti delle compagnie….edificatrici.
Caro Augusto è veramente bello scherzare cosi liberamente e poeticamente svincolati dalla dura realtà, e allora nel ringraziarti ne approfitto per commentare una tua intervista seguenti il tuo consiglio.
Quello che più mi sorprende nella tua intervista e che sia te stesso ad ammettere il tuo fallimento e la sua incapacità politica.
Quando dichiari che il PD a Segrate è all'opposizione da venti anni, dimentichi forse che sono giusto venti anni che sei te che ne imponi e ne detti la linea politica e l'incedere.
Forse qualche responsabilità di questa lunga astinenza ti appartiene, certamente ti appartiene e sei responsabile del continuo travaso di consensi e della perdita di molti attivisti, tornati fra la gente a lavorar per la gente.
Perché non bastava l'egregio risultato ottenuto a Segrate in vent'anni, ti sei trasferito a Milano per portare la tua preziosa esperienza per far si di ottenere li, lo stesso risultato di Segrate, le due grandi sconfitte di Penati.
E' altrettanto sorprendente che tu ammetta candidamente di essere sempre in giro impegnatissimo, certo sarà per questo che negli ultimi anni non ti sei mai visto in consiglio comunale o un qualsiasi incontro pubblico, e sono portato a credere che tu non sia un assiduo frequentatore del suo stesso circolo.
Sarà per questo che parlando dal pulpito senza sapere di che cosa e di che, talmente assente dalla realtà segratese e forse dalla realtà politica attuale, che confondi il differente ruolo dei partiti tradizionali da quello delle liste dei comitati cittadini, più interessati al bene della loro città che a giochetti di palazzo, alchimie politiche e ascese al potere, costi quel che costi.
Ve ne sarebbe ancora molto per disquisire, mi permetto di fare una piccola proposta tra il serio e il faceto, se veramente sei disposto a fare e sacrificare tutto per portare il Pd di nuovo al governo di Segrate.
Perche non ti sacrifichi iscrivendosi al PDL, se prometti di continuare ad avere anche lì gli stessi risultati politici, il Pd vince facile facile.
A PROPOSITO forse non ti sei accorto che anche il Pd nazionale nel fra tempo ha cambiato strategia, slogan e fiducia in se stesso esattamente come quello di Segrate.
Ora lo slogan è IL VENTO E’ CAMBIATO
Ma siamo certi anche di un’altra cosa, che pur di raggiungere il tuo ambito e amato potere non siamo disposti a sacrificare proprio tutto, NOI SIAMO CERTI DÌ FARCELA, ma con coerenza e serietà.
Ma ora finito l’ultimo capitolo di quest’appassionante romanzo torniamo a noi e alle cose serie, se dal tuo articolo non si evince quel che ho scritto e la nostalgia e l’elogio all’inciucio che sta a significare?
Spiegaci chiaramente e inequivocabilmente qual è la strategia politica, e le alleanze che il Responsabile dei circoli prospetta.
Se non lo fai vuol dire che tu conti come il due picche cioè niente, ma a quel punto forse e meglio che lasci fare e parlare gli altri, che diano Mario, Santina e Giove spiegazioni e chiarimenti su quale strategia, quali alleanze, quale politica e che percorso vuole intraprendere il PD e se in modo definitivo si è abbandonata la voglia di ritorno al tuo passato.