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mercoledì 12 gennaio 2011

Segrate faceva parte del Ducato di Milano…….. FACEVA?

Sgrate oggi come ieri ne è al servizio e ne paga le conseguenze 
Segrate  puo passar di mano ?
Idroscalo
Intermodale
Linate
Le  due importanti entrate alla metropoli
il Centro Commerciale

In questi ultimi anni si sono create altre piccole enclavi per unire i vecchi feudi segratesi divisi 
dal lontano 700
Con il nuovo PGT Segrate sarà pronta ad essere definitivamente inglobata dalla grande metropoli?

Un  po’ di gloriosa storia che volge alla fine?

Villa Redaelli (nella foto)
- Segrate fu nel Medioevo un importante punto di riferimento per la vita civile e religiosa delle popolazioni circostanti. Di nessun rilievo è invece il ruolo politico esercitato nel passato dalla nostra città, che si è limitata a vivere di riflesso la storia della Lombardia e, soprattutto, della vicina Milano. Si tratta di vicende importanti che però non possiamo che ripercorrere in termini molto generali, per evitare di uscire dai confini del nostro lavoro. In primo luogo non può essere considerata avventata l’ipotesi che Segrate sia stata coinvolta, come tutti i paesi del contado, nei principali eventi bellici vissuti da Milano. Quando per esempio, Attila distrusse Milano nel 453 d.C., è estremamente probabile che anche i principali paesi della campagna circostante, compresa Segrate, siano stati presi di mira dalla furia distruttrice delle orde barbariche. Un altro momento importante della storia di Milano che ci può interessare è quella della costituzione del libero regime comunale, che gli imperatori furono costretti ad accettare nel 1045. Le città vicine, gelose della superiorità esercitata da Milano, fecero ricorso a Federico Barbarossa che distrusse la città nel 1162 dopo un anno di assedio. Documenti storici ci dicono che i soldati di Barbarossa furono autori di vari saccheggi ed atti di violenza anche a Segrate. Successivamente, nel 1227, la Signoria Guelfa fondata da Pagano della Torre viene sostituita a Milano da quella Ghibellina dei Visconti, che ottengono il titolo ducale con il Gian Galeazzo. Ai Visconti seguirono gli Sforza, che mantennero alto lo splendore del Ducato fino all’arrivo dei Francesi, Segrate , naturalmente, faceva parte del Ducato di Milano, e ne seguì le vicende, compresa la conquista francese cui succedette nel 1535 la dominazione spagnola. E non a caso fu proprio uno spagnolo, un certo don Pietro Maria De Herra, a diventare Prevosto della Chiesa di Santo Stefano in Segrate il giorno 21 gennaio 1583. All’interno del Ducato Segrate era compresa nel feudo di Melzo, dei Principi Trivulzio. Si trattava di un’antica famiglia il cui rappresentante più famoso fu Gian Giacomo, un condottiero che combatté al servizio di Ludovico il Moro, poi degli Aragonesi di Napoli, ed infine di Carlo VIII di Francia, dal quale fu nominato Maresciallo di Francia e governatore del Ducato di Milano. Estintisi i Trivulzio nel 1679, il feudo di Melzo divenne di proprietà di Carlo II re di Spagna (in quel periodo era infatti ancora in corso la denominazione spagnola) e la Camera Ducale decise di dividerlo in feudi. Nacque così anche il feudo di Segrate (comprendente Bettolino Freddo, Cassina Gallarana, Novegro, Olgia Vecchia, Olgetta, Olgettina e Cassina Pissina), che fu acquistato 10 anni dopo dalla famiglia Colombo, che lo mantenne fino al 1798. Per quanto riguarda le altre frazioni del nostro Comune che non furono inserite nel feudo di Segrate, sappiamo che San Felice e buona parte delle terre di Tregarezzo andarono a fare parte del feudo di Pantigliate, appartenente ai Del Pozzo, mentre Rovagnasco e Redecesio costituirono dei feudi a sé. L’attuale territorio del Comune si presentava quindi, alle soglie del 1700, diviso in piccole entità ben separate fra loro. Il periodo Napoleonico portò l’abolizione del feudo e la suddivisione del territorio in tre distinti comuni: Segrate, Rovagnasco e Novegro. Solo dopo la nascita del Regno d’Italia il territorio venne unificato, con un decreto datato 21 giugno 1869, e nacque il Comune di Segrate con l’estensione che ha tutt’oggi. All’inizio del nostro secolo Segrate aveva circa 2000 abitanti, tutti dediti all’agricoltura. In seguito vennero create cave di ghiaia e sabbia per materiali edili e per formare la massicciata della linea ferroviaria che ancora oggi taglia il territorio comunale formando tra il 1927 e il 1930 per creare l’idroscalo (in parte nel comune di Peschiera Borromeo), vasto bacino artificiale per l’ammaraggio degli idrovolanti attualmente l’idroscalo è al centro di una zona ricreativa (Il parco azzurro) di proprietà della Provincia di Milano. A fianco dell’idroscalo sorse l’aeroporto Forlanini: la stazione aeroportuale è nella frazione di Novegro. Nel 1925 si iniziò a costruire il quartiere di Lavanderie, ad opera di una cooperativa di lavandai di Milano; nel 1961 Segrate aveva 6950 abitanti. Pochi anni prima era iniziata la costruzione del centro residenziale Villaggio Ambrosiano. Nel decennio successivo scompaiono quasi tutte le grandi cascine per far posto a grandi insediamenti residenziali, come Milano 2 e San Felice, e del terziario come (solo per maggiori) Mondadori, IBM, 3M, oltre al gruppo Fininvest — Canale 5 che ha parte dei suoi uffici a Milano 2. Negli anni’80 la previsione dell’apertura del grande centro doganale presso la ferrovia portò all’insediamento di numerose aziende di trasporti e alla costruzione del grande centro per il terziario avanzato denominato Milano Oltre. 

NEL 2015 CHE SARA'?     MILANO?

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