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giovedì 6 gennaio 2011

SALVARE LE CASCINE, E PERCHE’ NON SALVARE ANCHE TREGAREZZO E NOVEGRO?

A cinquanta metri dalle cascine, IN CASA A SEGRATE!

Continuano a dirci, che l’interramento che salverebbe Segrate non si può fare, non ci sono solidi!

Intanto su tutto il tracciato altre Amministrazioni ottengono miglioramenti, ulteriori investimenti economici e mitigazioni.

Per Segrate nulla, cominciamo a credere e forse ad essere certi, che il problema sia di volontà ed incapacità dei nostri politici di imporsi e salvaguardare il nostro territorio.

Salve cinque cascine
La Tem passa sotto terra

La Tem dividerà in due Bellinzago Lombardo, ma il progetto prevede che la tangenziale corra in parte in trincea e parte in galleria
Bellinzago Lombardo, 6 gennaio 2011 - La Tem divide. Se per l’assessore alle Infrastrutture della Regione Raffaele Cattaneo Tangenziale Est Esterna, Brebemi, e Pedemontana saranno una grande eredità che Expo lascerà sul territorio, in paese le preoccupazioni sono molteplici.
Bellinzago è tra i luoghi che verranno letteralmente tagliati a metà dall’autostrada e che altro non ha potuto fare se limitare i danni. «La tangenziale ci ha tolto il sonno – spiega il sindaco Emanuele Carpanzano – noi, come molti altri comuni, eravamo contrari all’opera per l’evidente danno ambientale che la sua realizzazione comporterà sul territorio. Il lavoro dell’amministrazione ha però consentito di mettere alcuni paletti per ridimensionare i problemi».
Il progetto della tangenziale prevede che la maxi - opera corra in parte in trincea, e in parte in galleria: il tratto è quello compreso tra la zona metropolitana di Gessate e, passando a non meno di 50 metri dalle cascine. Interrata di 12 metri, qui sta la particolarità, la strada passa sotto il Naviglio Martesana, proseguendo sotto terra per un altro centinaio di metri. Un risultato ottenuto dall’amministrazione per non ferire ulteriormente il territorio, ancora ricco di campagne, e non tagliare fuori completamente dal mondo le cinque «fazende» di Bellinzago che lambiscono il perimetro dell’infrastruttura. «Non vogliamo che le nostre aziende agricole, già saranno enormemente danneggiate da quest’opera, vengano isolate. Con le modifiche richieste ed il fatto che non vi saranno svincoli di accesso e uscita , la Tem avrà un impatto inferiore, magra consolazione perché dovremo comunque gestire problemi di collegamento tra le due parti del paese divise».
I dubbi sull’effettiva utilità delle grandi infrastrutture rimangono: «Temiamo che Tem e Brebemi non miglioreranno l’assetto viabilistico locale - aggiunge il primo cittadino - . La nostra richiesta, fin dall’inizio, è stata quella di investire sul ferro, potenziando il traspondo pubblico». E non è tutto: i costi di realizzazione sono lievitati al punto che ad oggi non è chiaro se le opere accessorie richieste verranno effettivamente portate a compimento. «Di concerto con Gessate abbiamo ottenuto la realizzazione di una bretella che potrebbe risolvere i cronici problemi di traffico della Padana - ancora Carpanzano - ma ci sono già stati tagli alle opere accessorie concordate con i comuni».
Il rischio dunque, è quello di vedere cancellati gli interventi di mitigazione promessi al territorio. Che a potrebbe dichiare guerra alla Tem, rallentando il già difficioltoso iter realizzativo dell’autostrada.
di Daniele Orlandi

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