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giovedì 23 dicembre 2010

Via libera dal Direttivo del Parco Agricolo Sud Milano al PGT

 470 CHILOMETRI QUADRATI IN PERICOLO, DA SALVAGUARDARE E SALVARE

Milano - Il Consiglio direttivo del Parco Agricolo Sud Milano, l’area protetta periurbana più grande d’Europa (470 chilometri quadrati) estesa a 61 Comuni e affidata in gestione alla Provincia di Milano, ha espresso, attraverso un’apposita delibera, parere favorevole sul Piano di governo del territorio del Comune di Milano.
L’organismo, guidato dal presidente dell’Ente, On. Guido Podestà, ha, infatti, giudicato «conforme alle norme ambientali e paesaggistiche» fissate dallo Statuto del Parco Agricolo Sud Milano lo strumento di pianificazione urbanistica, che, dopo la definitiva approvazione, sostituirà il Prg.
Oggetto della delibera, frutto del dialogo istituzionale sul Pgt ambrosiano in atto dal luglio 2009 tra la Provincia di Milano e l’Amministrazione di Palazzo Marino, risultano, in particolare, le porzioni (23% della superficie complessiva) del Parco Agricolo Sud Milano comprese entro i confini del capoluogo (circa 40 chilometri quadrati sui 180 della superficie complessiva di Milano). Queste aree comprendono, a grandi linee, la Cascina Monluè, l’Idroscalo, il Bosco in città e la maggior parte dei terreni agricoli nella zona sud tra i Navigli e Chiaravalle.
Il provvedimento varato dal Consiglio direttivo, nel dare via libera al Pgt, riafferma quanto sancito dalla Legge regionale sui parchi (numero 86 del 1983) in materia di autonomia e prevalenza pianificatoria dei Parchi regionali rispetto agli strumenti di pianificazione urbanistica dei Comuni.
Qualsiasi tipo di intervento nel territorio del Parco Agricolo Sud Milano rimane, quindi, nell’ambito delle norme di pianificazione del Parco in vigore. Come molti altri Comuni, anche quello di Milano ha formulato delle proposte per quanto riguarda le aree che, nel prossimo futuro, dovranno essere sviluppate all’interno dei Piani di cintura urbana. Questi strumenti, com’è noto, sono di competenza della Provincia di Milano dal momento che riguardano, oltre il Comune di Milano, anche quelli di Assago, Buccinasco, Opera, San Giuliano, San Donato, Segrate e Peschiera Borromeo.
Le proposte del Comune di Milano, come quelle di altri Comuni, rappresentano un valido contributo e saranno prese in considerazione in sede di Accordo di programma sui Piani di cintura urbana che l’On. Podestà,  presiedendo anche il Direttivo del Parco Agricolo Sud Milano, ha avviato nell’ottobre scorso.
«Il provvedimento adottato dal Direttivo del Parco Agricolo Sud Milano faciliterà l’adozione di scelte condivise, che favoriranno la compenetrazione delle politiche di tutela ambientale con quelle di sviluppo territoriale – ha dichiarato il presidente Podestà -. Abbiamo, del resto, intrapreso sin dal nostro insediamento la valorizzazione dell’area protetta sia promuovendo una maggiore fruizione da parte dei milanesi sia salvaguardando, pure attraverso la recente concessione di un marchio di qualità, l’attività delle oltre 1.000 aziende agricole attive nel Parco Agricolo Sud Milano. La delibera del Direttivo va, insomma, inquadrata proprio nell’ottica della difesa di questo polmone verde che la Grande Milano dovrebbe utilizzare per respirare meglio senza rinunciare a crescere».
«Nel proprio Pgt il Comune di Milano propone di applicare il meccanismo della perequazione alle aree cittadine comprese nel Parco Agricolo Sud Milano – ha aggiunto l’assessore alla Pianificazione del territorio Fabio Altitonante -. Si tratta di un’ottima intuizione da estendere pure ai territori di altri Comuni per consentire l’acquisizione di aree da parte della mano pubblica. L’obiettivo deve essere quello di rafforzare il ruolo attivo del Parco Agricolo Sud Milano nella concreta realizzazione di un grande “Parco della terra” nel quale possano finalmente incontrarsi la città e la campagna, cuori pulsanti della Grande Milano».
fonte   assesempione

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