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lunedì 10 gennaio 2011

A Segrate la centrale nucleare c'è già!......AL SAN....

 NUCLEARE PUBLICITA' INGANNEVOLE ED INTERESSATA

Lo spot ambiguo sulla scelta del nucleare in un Paese che lo ha comunque rigettato con un referendum popolare, bella o brutta che sia, chi la paga?

Qualche tempo fa il Ministro Brunetta aveva avuto un'idea tutt'altro che trascurabile: per i programmi tv della Rai nei titoli di coda far scorrere anche i compensi dei singoli, conduttori, autori, ospiti, i costi di produzione, ecc. La cosa finì lì, perché da un lato sembrava una mossa del centrodestra, che governa la Rai dopo la vittoria elettorale come vuole il nostro splendido costume, contro Santoro e le trasmissioni anti-governative. Governo che ricordo presieduto dal proprietario di altre tre reti in chiaro, più un vasto pacchetto analogico più altri ammennicoli che qui o mi sfuggono o mi faccio sfuggire per farla corta. E dall'altro non se ne fece nulla per oggettive ragioni di psicologia collettiva, di radicate abitudini, di foschia antropologica: non è forse vero che la trasparenza sembra non convenire a nessuno in un Paese anticalvinista che ha un pessimo rapporto con il denaro, in una sorta di post cattolicesimo alla Dio Mammone?

Che cosa mi fa venire in mente quell'uscita di Brunetta presto evaporata tra le polemiche? La storia degli spot tv sul "nucleare sì/ nucleare no" che ormai da un bel po' campeggiano sui nostri teleschermi (anche alla radio, anche su internet? Controllerò). Sono spot della Saatchi&Saatchi, dubbiosi, problematici, ben fatti da un certo punto di vista. Del resto non si ripete spessissimo che la parte migliore ovvero meglio fatta, più curata della tv, è la pubblicità? E nel processo di produzione delle merci abbinate ai mezzi di comunicazione, in primis la televisione, la pubblicità non gioca un ruolo decisivo?

Voglio dire che si potrebbe sostenere che oggi non sia la pubblicità a essere una condizione essenziale per il capitalismo degli anni Tremila ma il capitalismo un pretesto colossale per il mulino della pubblicità, che sia bianco o no cambia poco. Viviamo ormai una vita pubblica e pubblicitaria, nella quale gli spazi privati si sono ridotti all'osso, per scelta consenziente oppure no, per distrazione, per abitudine delle masse di consumatori. Dei prodotti pubblicizzati. Della pubblicità che li rende visibili aumentandone a dismisura il costo.

Seguendo Brunetta, forse bisognerebbe pretendere che per ogni spot pubblicitario ci fosse la scritta o la dicitura di chi paga quella pubblicità specifica. Che la Barilla produca i suoi spot è ovvio, dunque non è questo il caso in questione e tutti i produttori di qualcosa immediatamente collegabile al marchio dei loro prodotti naturalmente restano fuori da questo discorso. Ma la pubblicità ambigua o dialogica o dialettica (anche qui, dipende dal punto di vista) sulla scelta del nucleare in un Paese che lo ha comunque rigettato con un referendum popolare, bella o brutta che sia, chi la paga? Da Il Fatto di ieri l'altro ecco l'elenco di chi paga: Alstom, Ansaldo Nucleare, Areva, Confindustria, Eon, Edf, Edison, Enel, Federprogetti, Gdf Suez, Sogin, Stratinvest Ru, Techint, Technip, Tecnimont, Terna, Westinghouse.

Un budget di 7 milioni fino ad oggi, non si sa di quanto per l'anno appena cominciato. I dirigenti del Forum sono, oltre a Chicco Testa, Bruno D'Onghia (capo in Italia dell'Edf, gigante elettrico nucleare francese), Karen Daifuku (nota lobbista internazionale del settore), e tre dirigenti Enel: Giancarlo Aquilanti, Paolo Iammatteo e Federico Colosi. Tra i soci del Forum ci sono anche Cisl e Uil di categoria, più alcune Università italiane. L'associazione è fondata sul "supporto organizzativo e strategico" della Hill & Knowlton, multinazionale della comunicazione.

Il Presidente del Forum nucleare italiano che è dietro a tutta l'operazione, compresa la pubblicità di cui sto parlando, non è un profano. Citando Il Fatto ma anche la mia memoria: "Testa conosce l'argomento. L'Enel l'ha scelto per sanare i danni gravissimi da lui stesso prodotti alla cultura nucleare nazionale negli anni '80, quando guidava le manifestazioni per fermare le centrali. E' lui che il 9 novembre 1987, deputato comunista, così commentava l'esito del referendum nucleare: 'Il risultato è di grandissimo interesse politico. La battaglia è stata dura per i grossi interessi in campo'". Insomma, Chicco si è sistemato e da un pezzo.

Capito l'antifona? Allora forza, se la pubblicità si sta mangiando l'informazione non vale la pena che almeno si sappia se gli spot sull'Avis sono prodotti dal Conte Dracula? Non è il minimo della pena, per capirci qualcosa? E se ci fossero spot prodotti dagli antinuclearisti, non credete che pretenderei la stessa trasparenza? Viva Brunetta, dunque, e abbasso Testa se non mi mette in tv (con chiarezza assai superiore e meno subliminale del contenuto sceneggiato) che gli spot sul nucleare sono prodotti dal medesimo business del nucleare. Me li metta in sovrimpressione, prego. Il resto sono chiacchiere.

L' 8-9 novembre 1987 si votò in Italia per cinque quesiti referendari: due sulla giustizia e tre sul nucleare 

RISULTATI


Qui sotto sono riportati i risultati dei tre "referendum sul nucleare": in tutti e tre i casi vinse il SI all'abrogazione.
1- Referendum per l' abolizione della procedura per la localizzazione delle centrali elettronucleari
Elettori 45.869.897
Votanti 29.862.376
% Votanti 65,1
Astenuti 16.007.521
% sugli Elettori 34,9
Voti Validi RISPOSTA AFFERMATIVA 20.984.110
% 80,6
RISPOSTA NEGATIVA 5.059.819
% 19,4
Totale 26.043.929
Voti non Validi Totale 3.818.447
% sui Votanti 12,8
Schede Bianche 2.536.648
% sui Votanti 8,5

2 - Referendum per l' abolizione dei contributi a regioni e comuni sedi di impianti elettronucleari
Elettori 45.870.230
Votanti 29.871.570
% Votanti 65,1
Astenuti 15.998.660
% sugli Elettori 34,9
Voti Validi RISPOSTA AFFERMATIVA 20.618.624
% 79,7
RISPOSTA NEGATIVA 5.247.887
% 20,3
Totale 25.866.511
Voti non Validi Totale 4.005.059
% sui Votanti 13,4
Schede Bianche 2.654.572
% sui Votanti 8,9

3 - Referendum per l' abolizione della partecipazione dell' Enel alla realizzazione di impianti elettronucleari all'estero
Elettori 45.849.287
Votanti 29.855.604
% Votanti 65,1
Astenuti 15.993.683

% sugli Elettori 34,5
Voti Validi RISPOSTA AFFERMATIVA 18.795.852
% 71,9
RISPOSTA NEGATIVA 7.361.666
% 28,1
Totale 26.157.518
Voti non Validi Totale 3.698.086
% sui Votanti 12,4
Schede Bianche 2.388.117
% sui Votanti 8,0

(fonte: "Ministero dell' Interno" - Dipartimento per gli Affari interni e territoriali - Direzione Centrale dei Servizi Elettorali )




 ringraziamo Bea

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