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giovedì 20 gennaio 2011

Persa la battaglia del rumore per Segrate la sperimentazione continua....all'infinito

Persa la battaglia del rumore
Le rotte aeree non cambieranno

Il Tar della Lombardia ha rigettato il ricorso contro il rumore degli aerei che decollano da Linate promosso da Cernusco sul Naviglio


 Brutta sorpresa per il Comune di Cernusco, capofila della battaglia contro il rumore prodotto dagli aerei in decollo da Linate che transitano sul territorio della Martesana. Il Tar della Lombardia, infatti, ha respinto il ricorso, presentato nel 2007, con il quale la giunta Comincini ha provato ad impugnare le modifiche alle rotte decise da Enac ed Enav, portatrici, secondo Villa Greppi, di un netto innalzamento dell’inquinamento acustico.
Quattro i cardini delle rimostranze cernuschesi: «il mancato coinvolgimento del Comune nell’adozione del provvedimento; il falso presupposto della pericolosità dell’ex polo chimico di Pioltello, le cui industrie sono da anni inattive; la mancata ammissione di Cernusco nella commissione deputata a decidere sui sorvoli; e, infine, proprio la violazione delle norme in materia di inquinamento acustico».
Aspetti che, però, il Tar non ha accolto, sentenziando che Enac ed Enav hanno invece agito nel rispetto della Legge. In particolare, il tribunale sostiene che le variazioni sulle rotte di decollo riguardavano solo correzioni periodiche rese necessarie per adeguare la quota minima di sicurezza e la declinazione magnetica. Nessuna modifica effettiva insomma. Bensì un provvedimento di «parziale variazione», per giunta sperimentale, adottato per volere della commissione aeroportuale e non solo di Enac ed Enav.
Per quanto riguarda la questione dell’effettivo sorvolo del territorio, anche in questo caso il Tribunale amministrativo regionale ha accolto le posizioni degli enti aeroportuali, riconoscendo che il transito degli aerei non interessa tout court Cernusco, coinvolto dai disagi solo a causa di «fisiologiche dispersioni di rotta». Una spiegazione «sconcertante» secondo Villa Greppi, «visto che l’attraversamento è chiaramente disegnato sulle mappe, le dispersioni restano in se stesse un problema non trascurabile e i sorvoli vengono avvertiti in modo deciso dai residenti».
Non accolte, infine, nemmeno le relazioni tecniche sull’inquinamento acustico presentate dal Comune: i rilevamenti commissionati dimostravano il costante superamento della soglia limite di decibel. Tali istanze sono state respinte dal giudice in quanto considerate parziali e, quindi, inattendibili. La battaglia dei cieli potrebbe ora cambiare arena: il Consiglio di Stato.








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