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domenica 16 gennaio 2011

marchionne, il ricatto di un referendum truccato

Vogliamo esprimere la solidarietà di Segrate Felice  a tutti gli operai della Fiat, costretti a "scegliere ricattati" fra un SI e un No, in un referendum truccato dagli ammessi al voto( mancavo solo che votasse Agnelli),
vogliamo esprimere soddisfazione per il comportamento di quelli che a TESTA ALTA, non han  voluto  cedere al ricatto, comprendendo la difficoltà interiore di questa scelta.
Dedicandola alla coraggiosa scelta  Pubblichiamo un simpatico video sul tema
in fondo la busta paga del Signor Marchionne trovati in rete

Secondo i bilanci Fiat l'amministratore delegato ha ricevuto in totale 31,16 milioni lordi

Sergio Marchionne si accontenta della busta paga. Il manager italo-canadese che ha salvato la Fiat dal tracollo e vuole portare la produzione di automobili all'estero se i sindacati non accetteranno più flessibilità (cioè più lavoro e meno diritti in fabbrica), sembra per il momento non intenzionato ad esercitare le stock option che gli sono state concesse all'arrivo a Torino, quasi sette anni fa. Se sottoscritte adesso e subito rivendute, le opzioni per comprare azioni Fiat a un prezzo bloccato nel 2004 (6,583 euro) potrebbero fargli guadagnare, dopo gli ultimi rialzi di Borsa, quasi 120 milioni di euro al lordo delle tasse.

Marchionne probabilmente aspetterà. Può attendere fino a un massimo di cinque anni, un periodo nel quale le quotazioni potrebbero salire ancora, soprattutto se Fiat centrerà l'obiettivo di salire al 51% della Chrysler prima che la società americana vada in Borsa. Ora la Fiat è salita, secondo gli accordi, dal 20 al 25% di Chrysler, senza sborsare un euro, solo con l'apporto delle sue tecnologie. Intanto Marchionne vedrà maturare altre stock option, da esercitare a un prezzo più alto, 13,37 euro, mentre l'anno prossimo potrà ricevere 4 milioni di azioni gratuite: ai prezzi attuali tutto questo tesoro ha un valore di circa 200 milioni di euro, prima delle tasse.

Marchionne però, che si definisce un metalmeccanico, sa aspettare e tira avanti solo con la busta paga di fine mese. Dall'arrivo in Italia ad oggi l'amministratore delegato della Fiat ha ricevuto di stipendi una somma complessiva tra i 35 e i 40 milioni di euro lordi, che viene più o meno dimezzata dalla morsa del fisco. Dal 2004 al 2009, secondo i bilanci Fiat, Marchionne ha ricevuto in totale 31,16 milioni lordi.
Un'autentica cavalcata trionfale. Il 2010 può essere stimato perché non è ancora disponibile il bilancio. Nel 2004, in carica dal primo giugno, Marchionne ha ricevuto 2,454 milioni di euro lordi per sette mesi, compresi i premi. Lo stipendio fisso era di 1,600 milioni su base annua, più il bonus, il premio per i risultati, che non poteva superare il 100% dello stipendio base. L'anno successivo la busta paga è balzata a 7 milioni lordi, di cui due milioni di parte fissa (con un aumento quindi del 25%), 4,65 milioni di bonus e 352mila euro per altre cariche nel gruppo Fiat. Nel 2005 è stato elevato il moltiplicatore del bonus, fino a 2,5 volte la retribuzione fissa. Nel 2006 la busta paga è scesa un po', a 6,6 milioni lordi. Nel 2007 è risalita a 6,9 milioni lordi, con un'importante novità: la parte fissa della retribuzione è salita da 2 a 3,05 milioni, un aumento del 50%. Il bonus, la retribuzione variabile, è stato di ulteriori 3,5 milioni, poi ci sono 356mila euro di "altri" compensi. Il 2008 è stato l'anno più magro per Marchionne, 3,42 milioni lordi in busta paga, perché è saltato il bonus. Il premio di risultato è tornato nel 2009, con una busta paga di 4,78 milioni lordi, di cui 3,05 di fisso, 1,345 milioni di bonus e i soliti "altri" compensi di 387mila euro.

Dunque nei primi cinque anni e sette mesi alla Fiat Marchionne ha guadagnato in media 400mila euro lordi al mese, circa 15.500 euro al giorno. Si può dire che in un giorno Marchionne guadagna all'incirca quanto in un anno un operaio metalmeccanico. E nel 2010? Il suo stipendio base partirà di nuovo da 3,05 milioni, più i premi che possono arrivare a un massimo di 2,5 volte la quota fissa, infine i circa 380-390 mila euro percepiti per altre cariche nel gruppo. Non resta che aspettare che sia pubblicato il bilancio Fiat, entro marzo, anche per capire che impatto avrà sulla busta paga di Marchionne la caduta delle vendite di auto Fiat e delle quote di mercato. In Italia in dicembre la quota dei marchi Fiat è scesa al 29,63%, due punti in meno di un anno prima. In Europa in novembre era circa il 7,6%, rispetto all'8,2% dello stesso mese 2009. Se si vendono meno auto, la busta paga del capo sarà meno ricca?

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