All'interno dei programmi elettorali si leggono impegni e prese di posizione tra le più svariate e contradditorie.
Sosterremo e TUTELEREMO i piccoli negozi, ci impegneremo per portare avanti le loro istanze, difenderemo le loro ragioni
Li sosterremo con servizi specifici e gratutiti per aiutarli in ogni modo, sopratutto per superare le difficotà legate alla crisi economica.l
Addirittura si promette quello che è gia stato ottenuto ( da altri) ed è in fase di Apertura. (nell'ex ASL )
Strano che tutte queste promesse ed impegni, vengano fatte da chi, è stato in prima persona artefice dei guai presenti e futuri della categoria.
Da chi ha fortemente voluto ed imposto con la ""forza"" , il più grande centro commerciale, che certo contribuirà non poco a dare un ulteriore spallata a noi piccoli commercianti.
Da chi è stato assente ed insensibile, a tutte le richieste e le proposte fatte per venire in contro alle nostre difficoltà ed esigenze.
Da chi nei momenti difficili si è defilato o era assente da sempre.
Ora tutti a difendere la nostra categoria, tutti pronti a rappresentarla, ma dove erano fino a poche settimane dalle elezioni? dove erano quando veramente la categoria aveva bisogno di essere rappresentata?
Per ristabilire un minimo di verità e di chiarezza, pubblico solo alcuni docomenti e lettere protocollate o inviate agli assessori competenti ( NE HO 55), che hanno portato all'ottenimento di incontri in Regione ( De Capitani- La Russa- Longoni etc) Provincia, Comune e Circoscrizione, che poi sono stati i motori trainanti, per i risultati ottenuti o in fase di definizione.
E dei risultati vi garantisco che ve ne sono già, senza il bisogno di prometterli come impegni o risultati futuri.
Purtroppo dall'assessore comunale mai un riscontro positivo, eppure le richieste erano minime, Riduzione delle aliquote e tasse comunali e per un tempo limitato, per venir incontro alle difficolta generate dalla crisi.
Ora gli stessi artefici del non fare o del non sentire, o anche chi con l'approvazione di licenze a megastrutture , ha creato i presupposti per la nostra definitiva chiusura, si fa nostro paladino o ancor peggio fa le solite promesse d'attenzione
Promesse, solo e sempre promesse, per poi tornare a Snobbarci come sempre
Procopio Gregorio Andrea
N° 1
N° 2
LETTERA PROTOCOLLATA ed inserita a verbale della conferenza di servizi per il centro commerciale
Segrate 29/10/2007
Alla cortese att.:
Dott. Franco Nicoli Cristiani - Assessore al Commercio, Fiere e Mercati Regione Lombardia
e p.c.:
Dott. Davide Boni - Assessore al Territorio e Urbanistica
e p.c.:
Capigruppo Consiglio Regionale
OGGETTO: Osservazioni relative agli insediamenti commerciali previsti sul territorio, comune di Segrate.
Egregio Dottore,
Mi rivolgo a Lei, consapevole del fatto che sarà presto chiamato ad esprimere il suo parere nelle sedi di competenza, per chiederle di volersi opporre alla concessione della licenza commerciale unitaria richiesta dai tre operatori denominati IBP srl, ELLISSE srl ed ESSEOTTO srl.
Tale richiesta consentirebbe ai promotori di trasferire in un unico intervento la superficie di vendita già autorizzata, che arriverebbe cosí a 220.000 Mq.
Sicuramente lei si ricorderà che nell’ultima conferenza dei servizi del 19 settembre u.s., il direttore Maiocchi ha affermato che l’unificazione delle tre licenze determinerà e svilupperà un forte impatto competitivo sulla rete commerciale della grande distribuzione, possiamo pertanto immaginarcene le conseguenze sul piccolo e piccolissimo commercio.
Mi consenta ora di esprimerle alcune considerazioni che mi auguro lei possa condividere.
Segrate è una città alle porte di Milano, distribuita tra quartieri e frazioni separate, ciascuna delle quali possiede una propria particolare specificità ed identità.
Di fatto, un po’ per la vicinanza a Milano, e sicuramente per la particolarità delle infrastrutture presenti, Segrate ha avuto, nel tempo, uno sviluppo commerciale non equilibrato della grande e media distribuzione. Sono infatti presenti, parte nel territorio comunale e parte in un raggio di una decina di chilometri, oltre quattro ipermercati attivi, uno in costruzione ed uno in fase di progettazione, oltre a dieci supermercati di media grandezza, altrettanti supermercati di piccola metratura, una serie di Margherita, Lidl, Penny Market, e le grandi infrastrutture quali Ikea e Media World.
Abbiamo più volte segnalato alle istituzioni operanti sul territorio lo stato di sofferenza generato da tale concentrazione, non solo per i Supermercati ma anche e soprattutto per la piccola distribuzione ed i negozi di vicinato. Questi ultimi in particolare, hanno avuto, negli ultimi anni, un alto grado di moria.
Apparentemente questa tendenza sembra inevitabile, rimane il fatto, però che l’amministrazione di Segrate non si e’ fin ora distinta nella promozione e nella salvaguardia dei negozi di prossimità, lasciando che l’alta concentrazione della grande distribuzione nella zona influisse negativamente sulla loro esistenza e validità economica.
E’ a tutti nota l’influenza del piccolo commercio sul tessuto sociale.
I negozi di prossimità agiscono da sempre da collante sociale e da presidio del territorio con importanti ripercussioni sia nell’ambito economico che in quello della sicurezza.
E’ ormai accertata infatti la correlazione diretta tra la minor presenza delle piccole attività commerciali e la diminuzione della sicurezza sociale, urbana ed economica.
Nel caso di Segrate, inoltre, data la conformazione del territorio e la suddivisione netta delle varie frazioni, gli effetti della loro mancanza potrebbero essere ancora più accentuati.
Ritengo pertanto che non si debba indebolire tale presidio, rinunciando al ruolo importante che tali negozi offrono ad una popolazione che, tra l’altro, tende ad essere sempre più anziana.
La Regione Lombardia, con l’attuazione del Piano triennale del commercio, e con la moratoria delle autorizzazioni commerciali, aveva già dato un segnale forte in tal senso con l’introduzione di concetti di sostenibilità e compatibilità sociale ed economica.
Tale Piano tendeva a valorizzare il ruolo fondamentale di tanti piccoli operatori, che impediscono di fatto che il territorio si trasformi in una sorta di terra di nessuno e quindi facile preda di degrado e criminalità.
Certamente questo è in contrasto con il rilascio di nuove autorizzazioni sul nostro territorio.
Per quanto riguarda l’occupazione, se e’ pur vero che il nuovo mega centro commerciale assorbirà circa 2400 unità, nella maggior parte dei casi si tratterà di lavoro interinale.
Per contro, la chiusura di attività esistenti, conseguente a questo tipo di concorrenza, non potrà che ripercuotersi su l’occupazione costituita prevalentemente da lavoratori a tempo indeterminato.
In questi casi dobbiamo essere coscienti che, un probabile ricorso a forme di sostegno ed ammortizzazione sociale e’, come sempre, a carico di tutta la collettività.
La perdita di occupazione nella distribuzione organizzata, nei negozi di prossimità, e nelle piccole imprese di commercio, incide sul sostentamento di quelle famiglie e crea guasti sociali facilmente immaginabili.
Mi auguro di esser riuscito a trasferirle tutti i nostri timori e sono sicuro che la sua sensibilità non necessiti di ulteriori enfasi. Le chiedo pertanto di non voler concedere, per il territorio di Segrate, alcuna autorizzazione all’unificazione di licenze commerciali né aumenti di volumetrie.
Non ho volutamente toccato la problematica ambientale e dello sviluppo del territorio ma siamo pronti a illustrarvi le nostre proposte che riteniamo sicuramente in linea con gli obbiettivi che la Regione ha voluto giustamente darsi con il sopraccitato piano triennale.
La ringrazio per la Sua cortese attenzione e mi rendo disponibile per qualunque ulteriore dettaglio o chiarimento Lei possa desiderare.
Con l’occasione, Le porgo i miei più distinti saluti.
Procopio Gregorio Andrea
-Consigliere Provinciale dell’Unione dettaglianti ortofrutticoli
-Referente sostituto dell’Unione del Commercio per il territorio di Segrate
-Rappresentante Dell’Unione Commercianti Milano San Felice
Tel 02 7531136
Cel 3395051160
E-Mail ilfruttaio2@tiscali.it
Lettera inviata
lice, 28 novembre 2007
Egregio
Assessore al Commercio
Ing. Novo Umberto Maerna
Sede – Comune di Segrate
c.c. Sindaco
c.c. Presidente
Consiglio di Circoscrizione n°6
c.c. Unione Commercianti Zona- Melzo
OGGETTO: MISURE A SOSTEGNO DEL COMMERCIO
Egregio Assessore Maerna,
ferma restando la nostra netta contrarietà a qualsiasi ipotesi di nuovi insediamenti della grande distribuzione sul territorio di Segrate come da noi evidenziato in occasione dell’incontro avuto con Lei e con il Presidente della Circoscrizione il giorno 20 u.s., l’eventuale edificazione di un nuovo centro commerciale nell’area dell’ex dogana comporterà per il commercio locale un pesante peggioramento dei conti economici a causa della contrazione delle vendite che, in tal caso, possiamo ragionevolmente dare per certa.
Questa nuova situazione di crisi, che andrà ad aggiungersi a quella già in atto da tempo a causa del continuo aumento dei costi non adeguatamente compensato con maggiori vendite ed il continuo aumento dei tassi di interesse sugli investimenti già in essere, porterà inevitabilmente alla definitiva chiusura di molti esercizi, con conseguenti drammi familiari ed occupazionali; tutto questo se la Pubblica Amministrazione non interverrà per tempo con iniziative di sostegno.
Ed al proposito abbiamo accolto con sollievo la Sua determinazione, espressaci nel corso dell’incontro succitato, intesa a farci ottenere in tempi rapidi (in parte direttamente dall’amministrazione comunale ed in parte dal costruttore, dopo trattativa con il Suo assessorato ) almeno le seguenti prime indispensabili misure a nostro favore:
La possibilità, per chi lo desideri, di trasferire la propria attività nel nuovo centro commerciale a costi/affitti agevolati e con priorità su eventuali altri aspiranti;
L’assunzione presso il nuovo centro commerciale di personale che dovesse risultare eventualmente esuberante a San Felice e a Tregarezzo;
Finanziamenti ed accesso al credito a tasso agevolato per ristrutturazioni e/o rilancio di attività commerciali e/o trasferimenti di sede; rinegoziazione su tassi agevolati dei leasing e dei mutui in corso;
Riduzione della tassazione comunale sulle voci dove ciò risulti legalmente praticabile;
Adozione di ogni altro intervento di riduzione dei costi amministrativi eventualmente praticabile.
La preghiamo di farci pervenire un Suo riscontro di conferma entro il mese di dicembre del corrente anno e, per la parte di sua competenza, un impegno scritto delle parti in causa; con il quale siamo peraltro disponibili ad incontrarci per un approfondimento degli argomenti di cui ai suddetti punti 1., 2. e 3.
Cordialmente
Gregorio Andrea Procopio