Questo è un articolo pubblicato sul nostro blog il 3 ottobre 2009
adesso vi è un ricorso al TAR e i nostri dubbi non hanno ancora avuto risposta
IL CENTRO COMMERCIALE
 E’ DI PUBLICA UTILITA’
 ANCORA NON C’E’ E GIA’ CI COSTA
Che fine ha fatto il centro commerciale, approvato con tanta fretta e molta imposizione a marzo? 
Secondo  quanto dichiarato dal Sindaco in Consiglio Comunale, il ritardo è  dovuto a verifiche e aggiustamenti necessari a un progetto cosi  complesso.
Quali verifiche? Quali aggiustamenti?  Un  progetto che è stato vagliato e approvato, fin nei minimi particolari,  in decine di conferenze di servizi, in altrettante sedute di commissione  sia Regionali sia Provinciali e addirittura Comunali.
Un'altra dichiarazione del Sindaco, in merito al progetto, ci ha lasciato l’amaro in bocca e molta rabbia.
Tempo  fa, avevamo portato all’attenzione di tutti, un pericolo presente  all’interno dell’accordo di programma Firmato da quest’Amministrazione.
Segnalavamo  che i calcoli economici, per la costruzione del primo lotto della  viabilità, erano molto datati e quindi sicuramente destinati, a essere  maggiori, chiedevamo quindi di prestare molta attenzione a questo  pericolo, rifacendo e attuando la necessità economica a carico del  costruttore per il completamento della viabilità speciale. 
Segnalavamo  che, se gli 85 milioni di euro a carico del costruttore non fossero  bastati, la differenza sarebbe dovuto essere sborsata dagli enti  pubblici sottoscrittori dell’accordo, come ben specificato nell’accordo  stesso.
Ora  con estrema disinvoltura, soprassedendo al fatto che era stato da noi,  ampiamente messo in allerta, il Sindaco dichiara in Consiglio Comunale,  che ancora prima che i lavori comincino i costi sono già lievitati da ottantacinque milioni a 125 milioni di euro.
Ancor  non c’è, ancora devono iniziare i lavori, e già costa alla collettività  un esborso superiore di ben 40 milioni di euro, chissà a quanto  arriverà a fini lavori?
Questo non ci sorprende, lo sapevamo e lo avevamo annunciato, ci fa solo rabbia.
Una rabbia dovuta alla superficialità, con cui chi è adibito a curare gli interessi dei cittadini, risponde, ne tiene conto.
All’interno  del titolo vi è una domanda, una curiosità, che vorremmo ci fosse tolta  in modo chiaro profondo e giuridicamente motivata.
Il Centro Commerciale può definirsi di pubblica utilità.
Una  domanda apparentemente incomprensibile, se no si conosce la storia del  terreno dove andrà costruito il Centro Commerciale, definito da qualche  tempo area ex Dogana.
Per la costruzione di quell’opera chiamata dogana, mai compiuta costata milioni di soldi pubblici, furono espropriati ai legittimi proprietari i terreni necessari proprio per UTILITA’ PUBBLICA.
Allora anche il centro commerciale che nascerà su quegli stessi terreni e da definirsi tale, un’opera pubblica!
Per  forza, altrimenti bisognerebbe pensare che tutte le conferenze di  servizi, gli accordi di programma, sarebbero da definirsi nulli e  completamente da rifare. 
Invalidati da un vizio di forma di sostanza iniziale.
Noi  non siamo certo i più deputati a dirimere questi dubbi e queste  curiosità, quindi ci piacerebbe rigirare la domanda, non certo a chi ha  ampiamente dimostrato una sconcertante superficialità a curare  l’interesse pubblico.
Credo che siano solo tre, le persone in grado e che gli compete per il ruolo che svolgono dirimere ogni dubbio e perplessità.
Il  Direttore Generale Avvocato Aldini, Il Segretario Generale Dott.  Criscuolo, e il Difensore Civico Comunale L’avvocato Vaccarella.
E  a loro quindi, ringraziandoli anticipatamente, rigiriamo le domande e  da loro che aspettiamo con fiducia una risposta chiara e irreprensibile.
                  Procopio Gregorio Andrea

Ciao a tutti, sono il promotore di un gruppo di cause e ricorsi contro i vari enti e lo stato italiano per lo "scandalo ex-Dogana", la piu' grande sottrazzione di beni ai cittadini italiani nella storia della Repubblica Italiana (100 ettari).Il Centro Commerciale non e' pubblica utilita'che puo' essere solo quella indicata nei decreti di esproprio (Dogana).
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