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martedì 27 aprile 2010

ED ORA DIMISSIONI

LEGGENO QUANTO SCRITTO SOTTO, NON PUO' CHE VENIRE IN MENTE UN BELLISSIMO DISCORSO, ED UN IMPEGNO SOLENNE, DEL PRESIDENTE BERLUSCONI.

IL PRESIDENTE, SI IMPEGNO A CACCIARE IMMEDIATAMENTE DAL PROPRIO PARTITO OGNI ESPONENTE CONDANNATO.
MA SI SPINSE ASNCHE OLTRE, AFFERMO' CHE A RAPPRESENTARE IL PARTITO, NON VI SAREBBERO STATI INDAGATI E CHE ESSI SAREBBERO STATI SUBITO SOSPESI DAL PARTITO, IN CASO IL FATTO SI VERIFICASSE IN SEGUITO .
CARO PRESIDENTE, IL FATTO C'E' ,E NOI ASPETTIAMO LE GIUSTE DIMISSIONI

Alessandrini e Giona indagati per la truffa dei semafori T-Red: è questa la notiza apparsa poco fa su molti altri periodici e siti di informazione, primi tra tutti ANSA, Reuters e AffariItaliani

Riportiamo di seguito l'articolo:

MILANO - Gare d'appalto pilotate per piazzare su incroci e strade di 35 Comuni, sparsi in tutta Italia, i semafori T-Red, i cosiddetti 'vampiri rossi' che rilevano le infrazioni, e una quindicina di comandanti della polizia locale e alcuni sindaci indagati. E' il quadro che emerge dall'inchiesta appena chiusa dal Pm di Milano Alfredo Robledo, che contesta anche l'abuso d'ufficio al primo cittadino di Segrate (Milano), dove sarebbero state incassate indebitamente multe per oltre 2,4 milioni di euro.

I militari della Guardia di Finanza di Milano hanno infatti notificato oggi l'avviso di chiusura delle indagini a 38 persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere e turbata libertà degli incanti per irregolarità nell' assegnazione degli appalti dei cosiddetti 'semafori-vampiro', che si sono verificati in molti piccoli e medi centri da Nord a Sud.
Il sindaco di Segrate, Adriano Alessandrini, è finito sotto inchiesta per abuso d'ufficio. Nelle casse dell'amministrazione comunale, infatti, sarebbero entrati più di 2,4 milioni di euro grazie a multe pagate dagli automobilisti che difficilmente avrebbero potuto evitare di finire nel mirino del 'semaforo intelligente'. Per l'accusa, infatti, è stato fissato "dolosamente in 4 secondi il tempo di durata del giallo", tempo impossibile da rispettare per uscire da un incrocio senza passare col rosso.

L'avviso di chiusura delle indagini é stato notificato anche a Raoul Cairoli, amministratore unico della Ci.ti.esse, azienda che commercializza in via esclusiva i T-Red, e ad altri tre responsabili di società del settore, che avrebbero messo in piedi fino al settembre 2008, come si legge nel provvedimento, "un accordo collusivo di cartello" per "l'acquisizione di contratti" con le amministrazioni locali, attraverso la "collusione con i pubblici ufficiali".

Meccanismo utilizzato in tanti piccoli e medi Comuni, da Cinisello Balsamo (Milano) a Jolanda di Savoia (Ferrara) fino a Fragneto Monforte (Benevento).

Dalla conclusione dell'inchiesta emerge anche una nuova accusa: l'abuso di ufficio contestato al sindaco di Segrate e al comandante e al vicecomandante della polizia locale del Comune alle porte di Milano. "Su istigazione" del sindaco infatti, come spiega il Pm Robledo nel provvedimento, erano i dipendenti della Ci.ti.esse, "senza la presenza di alcun pubblico ufficiale", ad acquisire le "immagini delle infrazioni stradali" riprese da T-Red. Veniva così affidata "ad una società privata" la raccolta di "dati sensibili". I 'semafori vampiro' poi erano attivi "24 ore su 24", senza che vi fosse "il necessario requisito delle particolari condizioni di circolazione".

Ovvero, venivano piazzati anche in incroci non pericolosi. E in più negli apparecchi mancava quel "decimo di secondo tra lo scatto del rosso e la rilevazione dell'infrazione". Una configurazione, come scrive il Pm, "non compatibile con le normali modalità di guida". Un sistema andato avanti dal novembre 2006 al settembre 2007 e che, secondo l'accusa, faceva guadagnare sia il Comune che le società, le quali percepivano soldi "su base percentuale" in relazione alle multe inflitte.

Si legge poi anche:

Sono poi emersi anche elementi tali da far ipotizzare l'esistenza di episodi corruttivi, attuati per l'acquisizione e la gestione dei contratti di fornitura con enti pubblici; infatti, oltre a ricorrenti e sistematiche corresponsioni di regalie anche di pregio (telefoni cellulari, navigatori satellitari, orologi e preziosi) nei confronti di pubblici ufficiali preposti alle procedure amministrative per l'assegnazione delle forniture, sono state accertate vere e proprie elargizioni di denaro.


Secondo il pubblico ministero Alfredo Robledo, il sindaco in concorso con il comandante e il vice comandante della polizia locale, nonchá i produttori e fornitori dei T-red, [...] avrebbe impedito che gli automobilisti avessero il tempo di reagire con una frenata alla comparsa del rosso prima di vedersi notificare una multa.

I reati contestati al sindaco e ai concorrenti sarebbero stati commessi dal 16 novembre 2006 al 30 settembre 2007.

lunedì 19 aprile 2010

TANGENZIALINA-APPENA APERTA E GIA' IMPRATICABILE


Le elezioni son finite

IL  14/04/2010 dopo anni di attesa e promesse,  hanno aperto un pezzo della tangenzialina Chindemi.




Per il momento era  possibile il transito in entrambi i sensi dalla rotonda in fondo a Rubattino fino al semaforo mediaworld di Via Pitteri.


Era, Perchè questa notte la strada è tornata impraticabile a causa di una serie di  roulotte  che si sono stabilite sulla carreggiata.
Roulotte dei Rom, che mandati via dalla zona industriale Marconi, sono tornati a pelligrinare in cerca di accoglienza,  non trovandone sono tornati nella città di partenza.


Erano stati mandati via da una zona decentrata di Redecesio prima delle elezioni, sempre prima delle elezioni, gli era stata data una sistemazione nella zona industriale.
Ora ad elezioni finite quell'atto di buon senso e di responsabilità, fatto dal Sindaco,  non era più necessario, quindi via dalla sistemazione provvisoria e si ricomincia con il girovagare, in attesa di una soluzione definitiva e di un atto di coraggio di qualche amministratore serio e lungimirante.


Giustamente i Rom, scacciati da ogni dove sono tornati a " casa" con l'aggravante che questa volta, non sono più in una posizione decentrata, ma si sono stabiliti in modo che la situazione non possa passare inosservata e qual'cuno finite le elezioni , sarà costretto a provvedere, speriamo in modo, risolutore,  definitivo ed accogliente.Procopio Gregorio Andrea

domenica 11 aprile 2010

BREBEMI COMINCIANO I PROBLEMI

BREBEMI COMINCIANO I PROBLEMI

La Nostra Amministrazione , ha sempre affermato e dichiarato in ogni dove, che i soldi per risolvere i problemi generati dall'arrivo deell'autostrada ci sono già e tutti e che al Comune non sarebbe costato un centesimo, ne in sconti sulle urbanizzazioni ne in cessioni o in ogni forma di agevolazioni

Ci sono quelli per preservare il territorio dal rumore e dall'inquinamento, per le migliori e più moderne opere di mitigazione, ci sono quelli per la delocalizzazione a costo zero per i cittadini di Tregarezzo,, gli unici che non ci sono , son quelli per preservare il territorio facendo passare la BreBeMi in galleria nel tratto del nostro Comune.

Nonostante tutte le assicurazioni, il Comune e tutte le parti interessate, non hanno  mai messo per iscritto nulla o dato garanzie certe presentando un pur minimo documento o proggetto.

Ora leggendo l'articolo sotto riportato, qualche preoccupazione in più (come se ce ne fosse bisogno), per noi cittadini e per i residenti di Tregarezzo certamente c'è.
Cosa aggiungere di più, nulla aspettiamo fiduciosi.


Per Segrate Felice 
Procopio Gregorio Andrea

DALL'Espresso n.15 del 15 aprile 2010 (pag.139)

 

Milano-Brescia asfalto bollente


La crisi era andata in scena a febbraio. In un convegno fatto apposta per magnificare le Infrastrutture lombarde, il capo della Cdp (Cassa Depositi e Prestiti) Massimo Varazzani aveva sganciato la bomba: "Per la Brebemi ci hanno sollecitato i fondi ma non ho ancora ricevuto un piano sulla sostenibilità finanziaria". Apriti cielo. Il nastro del cantiere dell'autostrada direttissima Milano Brescia è stato tagliato da Silvio Berlusconi nel luglio 2009, ma a oggi l'iter del finanziamento non è completo. Anche per il probabile successore di Varazzani, Giovanni Gorno Tempini, sarà un dossier caldo: nel capitale della Brebemi uno dei soci forti è IntesaSanpaolo, presieduta da Giovanni Bazoli, al cui fianco Gorno Tempini lavora in Mittel. Di Brebemi il consiglio della Cdp si è occupato il 31 marzo: la società ha chiesto la garanzia sui debiti che resteranno al termine dei 19 anni di concessione. La Cdp si è detta disponibile ma ha posto una serie di condizioni, sottolineando "criticità". Una fra tutte: tra il piano originario e quello attuale il capitale proprio rischiato dai soci è passato da un terzo a un sesto e i costi raddoppiati. "Sarebbe meglio se i soci facessero una sforzo superiore", dicono alla Cdp. Per ridurre il rischio che i cittadini restino con il  cerino in mano.

venerdì 9 aprile 2010

Novegro- SOTTO LA CASCINA COSA C'E'

LA CASCINA DI NOVEGRO
Torniamo a parlare della cascina diroccata ed abbandonata di Novegro, dopo che mesi fa,avevamo gia denunciato lo stato di degrato e di abbandono in cui si trovava, chedendone la recinzione e la messa in sicurezza.
Alle nostre sollecitazioni, rispose immediatamente il Comune (e non la Proprietà) Che emise un ordinanza per obbligare la proprietà ad intervenire.
Non ci interessa qui, parlare di un ipotetico danno erariale, per l'utilizzo uomini e forze, costrette più volte ad intervenire e verificare lo stato d'abbandono e la pericolosità di una proprietà privata.
La proprietà intervenne, in modo parziale e non risolutivo transennando l'entrata con del Nastro bianco e rosso ed apponendo un cavalletto per evitare l'entrata Nell'area (sinc!!!).
Quello che ci interessa e denunciare per l'ennesima volta,lo stato di abbandono ed il pericolo persistente.
Facciamo un po di storia:
Molti anni fà, l'area era di proprietà Demaniale, fu ceduta a cinque società edificatrici, con l'obbiettivo di bonificare e recuperare un area molto degradata e dismessa, per costruire nuove abitazioni. ( speriamo che con la scusa della bonifica, non sia stata svenduta e scontata).
Da quel giorno più nulla, l'area è diventata privata ma, di bonifica, messa in sicurezza o recupero, non se ne è più parlato fino alla nostra prima denuncia.
Nel fra tempo è diventata ricettacolo di disperati e spacciatori, una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto.
Tutto ciò, a poche decine di metri dal centro abitato ed a fianco all'asilo ed alle scuole, costringendo i bambini a una convivenza pericolosa ed ad alto rischio.
Ora crediamo, che il comune debba intervenire con forza e determinazione, nei confronti della proprietà, chiedendone la messa in sicurezza effettiva e definitiva.
Se il comune non ha la forza di imporre alla proprietà, siamo anche disposti, a pagare e subire un danno erariale, purchè venga eliminata e risolta per sempre ,una situazione ad alto rischio quale essa è
PER SEGRATE FELICE
Procopio Gregorio Andrea
Sotto l'ennesimo articolo del Giorno sulla cascina uscito il 7 Aprile